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PubblicatoDonato Agostini Modificato 9 anni fa
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Associazione in partecipazione Dell'associazione in partecipazione Art. 2549 c.c.(come modificato dalla L. 92/2012) Nozione. Con il contratto di associazione in partecipazione l'associante attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto. Qualora l'apporto dell'associato consista anche in una prestazione di lavoro, il numero degli associati impegnati in una medesima attività non può essere superiore a tre, indipendentemente dal numero degli associanti, con l'unica eccezione nel caso in cui gli associati siano legati all'associante da rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo. In caso di violazione del divieto di cui al presente comma, il rapporto con tutti gli associati il cui apporto consiste anche in una prestazione di lavoro si considera di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Le disposizioni di cui al secondo comma non si applicano, limitatamente alle imprese a scopo mutualistico, agli associati individuati mediante elezione dall'organo assembleare di cui all'articolo 2540, il cui contratto sia certificato dagli organismi di cui all'articolo 76 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni, nonché in relazione al rapporto fra produttori e artisti, interpreti, esecutori, volto alla realizzazione di registrazioni sonore, audiovisive o di sequenze di immagini in movimento. ( 1 ) Art. 2549 c.c. Nozione Con il contratto di associazione in partecipazione (att. 219) l'associante attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto A SSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LAVORO SUBORDINATO
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Art. 2550. Pluralità di associazioni.Salvo patto contrario, l'associante non può attribuire partecipazioni per la stessa impresa o per lo stesso affare ad altre persone senza il consenso dei precedenti associati. Art. 2551. Diritti ed obbligazioni dei terzi.I terzi acquistano diritti e assumono obbligazioni soltanto verso l'associante. Art. 2552. Diritti dell'associante e dell'associato.La gestione dell'impresa o dell'affare spetta all'associante.Il contratto può determinare quale controllo possa esercitare l'associato sull'impresa o sullo svolgimento dell'affare per cui l'associazione è stata contratta.In ogni caso l'associato ha diritto al rendiconto dell'affare compiuto o a quello annuale della gestione se questa si protrae per più di un anno. A SSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LAVORO SUBORDINATO
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Art. 2553. Divisione degli utili e delle perdite.Salvo patto contrario, l'associato partecipa alle perdite nella stessa misura in cui partecipa agli utili, ma le perdite che colpiscono l'associato non possono superare il valore del suo apporto. Art. 2554. Partecipazione agli utili e alle perdite.Le disposizioni degli articoli 2551 e 2552 si applicano anche al contratto di cointeressenza agli utili di una impresa senza partecipazione alle perdite, e al contratto con il quale un contraente attribuisce la partecipazione agli utili e alle perdite della sua impresa, senza il corrispettivo di un determinato apporto.Per le partecipazioni agli utili attribuite ai prestatori di lavoro resta salva la disposizione dell'articolo 2102. A SSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LAVORO SUBORDINATO
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Nell’Associazione in partecipazione il potere di governo dell’impresa spetta all’associante che organizza anche la prestazione lavorativa dell’associato La distinzione con il lavoro subordinato è sottile e fonte di abusi. Il potere direttivo dell’associante è sfumato L’associato è soggetto al rischio d’impresa: potrebbe non percepire alcun compenso per l’opera prestata. Certa giurisprudenza riconosceva il diritto dell’associato ad un Compenso minimo mensile- causa di confusione con il lavoro subordinato)
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A SSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LAVORO SUBORDINATO Presunzione assoluta di subordinazione qualora vi sia un numero di associati in partecipazione superiori a tre, Indipendentemente dal numero degli associanti (eccezione legame di parentela o di affinità entro il 3° e 2° grado). Tutti i rapporti degli associati sono considerati di lavoro subordinato a Tempo indeterminato. Sono fatti salvi i rapporti certificati alla data di entrata in vigore della L. 92/2012 (18/07/2012)
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A SSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LAVORO SUBORDINATO Presunzione relativa di subordinazione quando non vi sia stata un’effettiva partecipazione dell’associato agli utili dell’impresa o dell’affare ovvero senza consegna del rendiconto di cui all’art. 2552. Presunzione relativa di subordinazione quando il lavoro dell’associato non sia caratterizzato da competenze teoriche di grado elevato acquisite con significativi percorsi formativi, ovvero con capacità Tecnico pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell’esercizio concreto di attività (come nel lavoro a progetto le prestazioni Di scarso contenuto professionali devono essere inquadrate nel lavoro Subordinato)
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