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La comunicazione nel vino

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Presentazione sul tema: "La comunicazione nel vino"— Transcript della presentazione:

1 La comunicazione nel vino
a cura di Francesca Pinochi

2 Il vino:comunicare Il corso si divide in due sezioni.
Chi comunica il vino. Come avviene la comunicazione online e offline fino alla gestione dei social network e quindi la pratica di strategie di coinvolgimento del “pubblico”. Nella seconda sezione analisi di come comunicare un “messaggio” per incentivare il turismo enogastronomico. Varie forme di “sperimentazione” per essere attrattivi. Infine le fonti alle quali fare riferimento per reperire le notizie. Chi comunica il vino. Dal linguaggio dei blog a quello del web, dai social alle newsletter . Dagli uffici stampa dei Comuni a quelli dei Consorzi e delle Aziende. Un nuovo modo di comunicare il vino. Online e offline. Conoscenza delle dinamiche che governano il mondo del vino- oltreché una buona preparazione tecnica. Qualsiasi cosa si comunichi è necessario che contenga una notizia perchè siamo di fronte ad un “pubblico” che può scegliere come e quando informarsi. La pianificazione è importante: il “messaggio” che si vuole comunicare e a chi è diretto. Strategia. Conoscere il contesto e l’ambiente in cui si lavora: eventuali sinergie con gli Enti pubblici locali, con chi si occupa di promozione turistica, collaborazione con risorse umane (artistiche, commerciali, didattiche) presenti sul territorio, etc. Utilizzo integrato dei “mezzi tradizionali” e dei social network. Nei social network: creare engagement; comunicare per generare contenuti e stimolare discussioni, confronti, conversazioni fino ad aumentare il gradimento e suscitare interesse.

3 Come comunicare online e offline
Gestione della notizia attraverso i media tradizionali e i social network In generale: Comunicare (per valorizzare) il prodotto e il territorio di appartenenza. Diffondere e divulgare la conoscenza della cultura del vino, in un’ottica culturale, storica e paesaggistica. Valorizzare l’appartenenza identitaria e, in particolare, il patrimonio enogastronomico locale. Comunicare l’importanza del vino come fonte di piacere e conoscenza, da apprezzare direttamente nel territorio di origine (attraverso la promozione di progetti di accoglienza ad hoc). Instaurare una relazione profonda con il proprio pubblico: non lo si vuole solo informare, lo si vuole coinvolgere attivamente da protagonista. In modo specifico: Scelta dei canali in base al target-utente finale. Social network prevalentemente user oriented: nella sezione info, nella Cover image (cambiarla ogni settimana). Interazione molto alta con i fan, tono diretto e colloquiale. Storytelling – narrazione di un progetto, ad esempio la vendemmia. Diffusione della cultura del vino. Ripristinare una concezione del vino che ne fa spesso un prodotto per pochi e, di frequente, lo piega ad esigenze di mercato- renda giustizia della sua natura di prodotto autentico da rispettare nella sua evoluzione e nella sua irriproducibile personalità, che lo accomuna al carattere di chi lo produce alla fisionomia del territorio da cui nasce. Fidelizzare il “pubblico” con proposte innovative e incentivare il coinvolgimento attraverso la “promozione” e valorizzazione. 

4 Coinvolgimento Contenuti interessanti e utili per il pubblico
Le foto, i video, i link. Scelta orario pubblicazione. Conoscere il target. Comunicare spesso. Valorizzare i fan, ad es. con un concorso fotografico. Interazioni sviluppando conversazioni. Citazioni di personaggi famosi. Leggere le conversazioni per capire quali sono i contenuti che colpiscono l’interesse del “pubblico” e adattarli al linguaggio e ai modi di fare dei fan.

5 Turismo enogastronomico
Proposte turistiche, enogastronomiche, e didattiche variamente componibili, in base alle diverse esigenze e alla stagionalità dei prodotti: degustazioni di vino e prodotti locali personalizzabili, alla scoperta dei sapori e colori più autentici di questo paradiso naturale che è il nostro territorio. La valorizzazione della filiera corta e la destagionalizzazione delle offerte per ideare “prodotti” turistici. Attività disponibili in ogni stagione dell’anno: Visita ai vigneti e visita alle cantine di vinificazione : restituzione pubblica Degustazione in vigna, es.enotrekking Degustazione in cantina con enologo o sommelier Pranzi e cene a base di prodotti locali: restituzione pubblica Cene-evento con intrattenimento musicale e/o teatrale sul tema del vino “I misteri del vino”, interazione con prove di riconoscimento del vino “ Percorsi enogastronomici” di abbinamento cibo-vino “Vendemmia turistica” “ Presentazione di un libro”…….

6 Turismo enogastronomico esperienza
Periodicamente, si possono approntare progetti di comunicazione indirizzati sia alla stampa - quella tradizionale e quella della rete - che ai collaboratori interni e ai winelovers. I comunicati, infatti, possono essere redatti anche in lingua inglese, così da coinvolgere  potenziali clienti esteri. Risulta di determinante importanza la possibilità di trasmettere direttamente il progetto, dinamico, che può animare la futura realtà aziendale attraverso gli strumenti innovativi della rete. Si possono infatti sperimentare costantemente le modalità del web per intercettare nuove nicchie di mercato, da “motivare” in maniera originale - parola chiave di questa epoca di viaggi targati 2.0 – per condurle alla scoperta di identità uniche ed irripetibili. Da brand a lovemark, attraverso la strategia di engagement di turisti, ossia attraverso leve emotive che rendano partecipative le esperienze di viaggio. Fondamentale il rispetto delle attuali linee direttrici di sviluppo turistico: - una maggiore attenzione al cliente/ospite. - necessità di adattare gli attuali prodotti allo sviluppo di nuovi prodotti turistici. - indispensabile adattare i processi di marketing all'evoluzione avvenuta, fortemente condizionati, oggi, dalle potenzialità della rete. - definizione di un nuovo concetto di "qualità esperienzale" e sviluppo della cultura del dettaglio. Nell'esperienza di viaggio 2.0 molteplici sono gli aspetti che si valutano per incrementare la resa della propria attività turistica alla luce dei nuovi comportamenti di consumo: - PRE-ESPERIENZA: creare l'aspettativa di esperienza, pianificazione. - ESPERIENZA: interazione con il network locale, geolocalizzazione, condivisione realtime grazie al dispositivo mobile. - POST-ESPERIENZA: rielaborazione, sharing (foto/video), recensioni, narrazione delle storie.

7 Istituti di ricerca: Ismea, Nomisma, OIV www. bolgheridoc. com www
Istituti di ricerca: Ismea, Nomisma, OIV Fonti

8 Contatti: Francesca Pinochi Cell
Contatti: Francesca Pinochi Cell mail:


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