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PubblicatoBonifacio Mazzei Modificato 9 anni fa
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IMPORTANZA, COMPLESSITA’ E DIFFICOLTA’ DI INTERPRETAZIONE DELLA RESISTENZA IN ITALIA PERCORSO DI APPROFONDIMENTO A CURA DI PIERO PELÙ CLASSE 5° A ANNO SCOLASTICO 2009 / 2010
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[. ] Qualsiasi cretino crede di sapere cos’ è la guerra [. ] le cose piacciono semplici e lineari : buoni e cattivi, eroi e canaglie [. ] e invece i fatti quasi mai sono come li immaginiamo noi. Cap. Severance in ‘Flags of our father’ Cap. Severance in ‘Flags of our father’ di C. Eastwood di C. Eastwood
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[. ] La storia della Resistenza richiede una molteplicità di approcci, di microstorie, di storie locali rigorose ed anagrafiche, a partire dalle quali soltanto si possono avanzare ipotesi, le quali vanno poi sottoposte a nuove verifiche empiriche, in un incessante lavoro di astrazione generalizzante e di verifiche sul campo ; lavoro che è ben lungi dall’essere esaurito [. ] G. Guazza in ‘Resistenza e storia d’Italia’
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1° FASE : 08/09/1943 - 31/12/1943 08 settembre, diffuso via radio l’armistizio firmato il 3 settembre 1943 a Cassibile (lo stato italiano dichiara formalmente di non essere in guerra con gli anglo-amaricani, nessun accenno esplicito all’atteggiamento da assumere verso l’ex alleato, la Germanoa di Hitler, l’ordine era di reagire “… a eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza.”) ; 09 settembre, fuga con destinazione Bari di re, capo del governo e autorità (dissoluzione e latitanza dello stato) ; 12 settembre, liberazione di Mussolini dal Gran Sasso; 14 settembre, proclamazione della R.S.I., Repubblica Sociale Italiana; 08-09 settembre, dissoluzione dell’esercito italiano → ex miliari ed esponenti dell’antifascismo storico rappresentano le prime categorie di persone che vanno a comporre la le prime categorie di persone che vanno a comporre la resistenza ; resistenza ; il vuoto di potere causato dalla fuga del re rappresenta un’occasione per i partiti antifascisti di richiamare il popolo italiano alla rottura con il passato; 09 settembre, il comitati nazionale delle opposizioni diventa C.L.N. Comitato di Liberazione Nazionale (assume i lineamenti di un governo di guerra), primo presidente Ivanoe Bonomi ; limite del C.L.N. : punto d’intersezione di partiti portatori di progetti e ipotesi molti diseguali ;
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1° FASE : 08/09/1943 - 31/12/1943 creazione a metà ottobre delle ‘Brigate Garibaldi’, comandante Luigi Longo; P.C.I. partecipa alle sedute del C.L.N. ma militarmente è praticamente indipendente ; grande importanza della resistenza nei primi mesi e delle prime bande, che permisero la successiva evoluzione ; in quell’inverno il ritardo dello sfondamento della linea Gustav diede il tempo ai tedeschi di effettuare feroci rastrellamenti ; → curiosità leve R.S.I. : quanto più pesante diviene la costrizione statale sui giovani, tanto maggiore diviene il numero dei volontari affluiti tra i partigiani; problemi economici : rifiuto del C.L.N. alle offerte di collaborazione del governo del Sud, soprattutto da parte di socialisti e azionisti ; rifiuto del C.L.N. alle offerte di collaborazione del governo del Sud, soprattutto da parte di socialisti e azionisti ; diffidenza da parte degli alleati anche perché volevano favorire Badoglio e la monarchia e perché di questo movimento conoscevano ancora poco ; diffidenza da parte degli alleati anche perché volevano favorire Badoglio e la monarchia e perché di questo movimento conoscevano ancora poco ; l’importanza più grande da riconoscere a questa prima resistenza : AVER DIMOSTRATO CHE SI PUO’ LOTTARE.
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2° FASE : 01/01/1944 - 30/06/1944 arresto dell’avanzata alleata sulla linea Gustav ; i rastrellamenti riducono al lumicino le bande partigiane non riuscendo però a sradicarle del tutto ; lo scopo dei rastrellamenti è anche quello di terrorizzare la popolazione impedendo futuri atti di solidarietà verso i partigiani (permane comunque sempre un minimo aiuto della popolazione) ; scioperi del marzo ’44 : l’epoca della passività e della rassegnazione è finita; grande massa fluttuante di indecisi ; le brigate G.L. guardano con sospetto i nuovi arrivi, le Brigate Garibaldi al contrario accolgono tutti ; 22 aprile : svolta di Salerno, si decide di mettere da parte la pregiudiziale anti-monarchica ; 9 giugno (con delibera del 19) nasce il C.V.L. che rappresenta una netta trasformazione del comitato militare del C.L.N.A.I. e un tendenziale superamento della contrapposizione tra azionisti e comunisti che ne aveva di molto limitato l’efficienza.
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3° FASE : 01/07/1944 – 31/12/1944 arrivo dell’estate, stagione favorevole alla resistenza ; giugno : 50 000 unità → settembre 80/100 000 unità ; necessità di una coscienza politica (zone libere); 1 luglio creazione ‘Brigate Nere’ ; sottovalutazione della difficoltà di mantenere le zone libere → ritorsioni tedesche e fasciste ; agosto, ricominciano i rastrellamenti ; dicembre <50 000 unità ; proclama alleato che invita la resistenza a sospendere le operazioni belliche fino a nuovo ordine (sentimenti di scoramento ed incertezza tra i partigiani) MOTIVAZIONI DELL’INFERIORITA’ DEI PARTIGIANI : male armati, mancano di armi pesanti ; non posseggono ricetrasmittenti ; non abituati al fuoco di artiglieria ; direzione militare centrale che durante i rastrellamenti viene meno ; molte delle nuove leve non hanno fatto altro che appesantire le Resistenza.
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4° FASE : 01/01/1945 – 28/02/1945 politica repressiva invernale + politica del terrore → R.A.P., R.A.U. ; crisi delle certezze dei partigiani (armi nuove proclamate da Mussolini, sorpresa della V2 (wergeltungswaffe) ; popolazione non più disposta ad aiutare i partigiani (pianurizzazione) ; 7/12/44 accordi tra alleati e resistenza, il 26/12 arriva la firma del benestare di Bonomi ; per la prima volta viene riconosciuto a livello ufficiale il valore e la funzione nazionale e unitaria dell’insurrezione ; il comando delle forze alleate in Italia dal generale Alexander passa al generale americano Clark ; più disponibilità da parte degli alleati verso la resistenza, da febbraio i lanci arrivano a un ritmo crescente ; la resistenza impara ad attuare una difesa elastica e attacchi ‘mordi e fuggi’.
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5° FASE : L’ INSURREZIONE nei tre mesi che precedono la liberazione la consistenza della formazioni continua ad aumentare : ♦ 20-30 000 unità ancora in armi dopo i rastrellamenti ; ♦ 20-30 000 unità ancora in armi dopo i rastrellamenti ; ♦ 130 000 unità alla vigilia dell’insurrezione ; ♦ 130 000 unità alla vigilia dell’insurrezione ; ♦ 250 000 all’indomani della liberazione ; ♦ 250 000 all’indomani della liberazione ; ora i partigiani sono un organismo ben armato, agguerrito ed esperto (importanza dei partigiani della prima ora) ; popolazione più fiduciosa aiuta maggiormente il movimento ; → concezione della guerra di liberazione come movimento non solo di riscatto nazionale ma anche di rottura con il passato e di radicale rinnovamento sociale e politico (P.C.I. e P.D.A.→ insurrezione come sbocco indispensabile dell’intera Resistenza) ; L’ INSURREZIONE piano di insurrezione : far muovere in modo coordinato le formazioni partigiane di montagna e di città “al momento giusto”; chiesa preoccupata per l’insurrezione, soprattutto per il movimento comunista ; → P.C.I. e P.D.A. rappresentano più del 70% della Resistenza (P.C.I. : “… epurare integralmente dai fascisti …”) ; centri urbani : territori politico per definizione ;
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5° FASE : L’ INSURREZIONE → idee politiche approssimative cultura politica agli albori cultura politica agli albori rabbia incontenibile rabbia incontenibile ASPETTI GENERALI DELL’INSURREZIONE DI MASSA : - gioia per la fine della guerra : - desiderio di riappropriarsi delle strade e dei quartieri dopo anni di rastrellamenti ; - desideri di vendetta ; - compromissioni da far dimenticare ; - piacere e fascino del caos ; la situazione delle forze partigiane, fortemente alterate dall’afflusso di massa degli ultimi giorni, non era facilmente controllabile ; percezione da parte del C.V.L. che quel “di più” di violenza possa compromettere l’immagine della Resistenza.
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[. ] Il potere è come la droga : il bisogno dell’uno o dell’altra è ignoto a chi non li ha provati, ma dopo l’ iniziazione, che può essere fortuita, nasce la dipendenza e la necessità di dosi sempre più alte ; nasce anche il rifiuto della realtà e il ritorno ai sogni infantili di onnipotenza. P. Levi in ‘I sommersi e i salvati’
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[. ] Al 25 aprile, le barriere di protezione del buon nome partigiano furono travolte. Entrò nelle formazioni il fiotto della razzamaglia : avventurieri, disertori, profittatori, gente che aveva qualcosa da far dimenticare, da occultare, da far perdonare. A questa corsa non si opposero i partiti, nell’ immediatezza della spartizione del potere ciascuno cercava titoli da gettar sulla bilancia, per affermare la supremazia della propria parte [. ] Su suggerimento dall’ alto, i comandanti accettarono chiunque si presentasse, senza accertamenti di moralità, di onestà, di precedenti, lieto ciascuno di correre rapidamente su per i gradini della gerarchia. Generale A. Trabucchi Generale A. Trabucchi (capo comando regionale piemontese) (capo comando regionale piemontese) ‘I vinti hanno sempre torto’ ‘I vinti hanno sempre torto’
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SITUAZIONE POST 25 APRILE tra i “partigiani” non mancano avventurieri o esaltati ai quali le armi conferiscono un pericoloso senso di onnipotenza (“… temono i partigiani più di quanto non temano i carabinieri : i partigiani fucilano.”) ; testimonianza partigiana : “Un giorno da un paese di provincia arrivarono dei contadini con tre o quattro fascisti, dei criminali, e ci dissero : “Abbiamo portato questa gente che è da fare fuori.” risposi noi non facciamo mica il mestiere dei macellai! Fateli giudicare da un tribunale del Comitato di Liberazione!” ; condizioni pena di morte : - possesso tessera P.F.R. ; - possesso tessera P.F.R. ; - avere familiari fascisti ; - avere familiari fascisti ; - aver intrattenuto rapporti diretti o indiretti con il fascismo ; - aver intrattenuto rapporti diretti o indiretti con il fascismo ; - sospetti di rapporti intrattenuti con fascisti ; - sospetti di rapporti intrattenuti con fascisti ; linciaggi popolari, prigionieri torturati portati in trionfo per le città ; persone assolte dai tribunali popolari e aspettate fuori da gruppi partigiani per essere giustiziate ; casi di giustizia sommaria senza regolare processo (cartiera Burgo, ponte della Priulà) ;
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UNA SECONDA GUERRA CIVILE Adamo Zanelli (segretario P.C.I. di Forlì) : “Tornano dal Nord quei traditori! Ovunque li troviate attaccateli al muro! Me ne assumo le responsabilità!” e poi riferendosi agli inglesi :”… vi diciamo grazie di averci liberato, vi diremo grazie quando ve ne andrete.” ; “Pietà l’è morta. E’ il grido che abbiamo lanciato quando più dura era la lotta, quando i nostri migliori cadevano assassinati. E’ la parola d’ordine del momento. I nostri morti devono essere vendicati, tutti. I criminali devono essere eliminati. La peste fascista deve essere annientata. Solo così potremo finalmente marciare avanti. Con risolutezza giacobina il coltello deve essere affondato nella piaga, tutto il marcio deve essere tagliato.” (Giorgio Amendola, L’Unità, 29/04/45) ; “Le vendette e l’ epurazione non avevano per scopo soltanto di mettere fuori gioco chi aveva compiuto crimini di guerra o anche chi era stato soltanto fascista. Per i dirigenti comunisti italiani l’obiettivo era un altro e ben più importante : indebolire un’ intera classe, la borghesia, e sostituire il vecchio ceto dirigente con una nuova leadership in cui il P.C.I. fosse pienamente rappresentato” (‘Togliatti e Stalin’ di Elena Aga-Rossi e Victor Zaslavsky) ;
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[. ]Partigiani che hanno disonorato il nostro nome, insozzato e infangato la memoria dei compagni caduti che hanno tradito…Ora basta, il compromesso deve cessare. I partigiani- briganti neri devono essere arrestati e imprigionati. L’ A.N.P.I deve prendere i più gravi provvedimenti. [. ]Partigiani che hanno disonorato il nostro nome, insozzato e infangato la memoria dei compagni caduti che hanno tradito…Ora basta, il compromesso deve cessare. I partigiani- briganti neri devono essere arrestati e imprigionati. L’ A.N.P.I deve prendere i più gravi provvedimenti. O. Salvarani O. Salvarani Comandante partigiano comunista Comandante partigiano comunista dal giornale ‘Volontario della Libertà’ 07/10/45
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[. ] Dopo una lunga ubriacatura di parole [. ] e sulle sfondo di un paese disfatto e diviso, siamo scesi in campo per misurarci. P. Levi in ‘Il sistema periodico’
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[. ] La guerra civile è una scuola terribile per tutti, ti abitua alla violenza disumana, alla vendetta incapace di distinguere. G. Pansa in ‘Il sangue dei vinti’
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