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PubblicatoLia Poggi Modificato 9 anni fa
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GIOVANI PROTAGONISTI PAESAGGI FUTURI CORSO DI FORMAZIONE TUTOR Educazione alla Cittadinanza Aldo Riggio Italia Nostra - Coordinatore Nazionale Educazione al Patrimonio Culturale ROMA - 12 SETTEMBRE 2012
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CITTADINANZA O NAZIONALITA’?
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CITTADINANZA CITTADINANZA non è una termine nuovo. Il suo significato si è però trasformato e, periodicamente, ridefinito. significato Il significato che si assegna al termine deriva dalla combinazione di tre tematiche: -l’individuo -il complesso dei diritti e dei doveri -l’appartenenza ad un ordine politico-giuridico
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La questione della CITTADINANZA consiste in: L’INNESTO DEL SINGOLO NELLA COMUNITA’ POLITICA IN UN TEMPO ED UNO SPAZIO DETERMINATI
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La definizione di CITTADINANZA presuppone: un territorio (cioè un confine) un tempo (sociale e culturale) appartenenza un complesso di diritti un complesso di doveri valori / cultura opportunità modalità partecipazione alla comunità politica di partecipazione alla comunità politica individuo il riconoscimento di sé e dell’altro da me ( individuo )
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Il concetto moderno di “cittadinanza” è un mix - della definizione aristotelica “è cittadino chi, nella polis, è in grado di dedicare tempo e risorse al bene comune” - della tradizione giuridica romana “è cittadino chi ha qualcosa da perdere, cioè ha una proprietà (a cominciare dalla propria persona)”
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La Costituzione Italiana definisce la cittadinanza indirettamente (DIRITTI – DOVERI) Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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Art. 4: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Art. 52: La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Art. 54: Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
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La CITTADINANZA è un concetto / ha un significato DINAMICO I diritti dell’uomo diventano “reali” quando sono accolti nel sistema politico giuridico, cioè quando diventano diritti del cittadino in quel tempo e di quel territorio; nei fatti sono i diritti sociali (welfare state) che permettono di “valutare” l’effettivo grado di cittadinanza realizzata (nel senso della Costituzione). La proposizione e l’accoglimento di nuovi diritti sociali, modificano il contenuto della cittadinanza.
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Anche la partecipazione al processo politico è diversificata e implica forme diverse di cittadinanza: -rappresentanza diretta (voto universale) -rappresentanza indiretta (gli eletti eleggono i rappresentanti) -potestà legislativa indiretta (parlamento, proposte di legge) -potestà legislativa diretta (referendum abrogativo, referendum confermativo - UE)
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CITTADINANZA E TERRITORIO SONO SISTEMI COMPLESSI E DINAMICI NON ESISTE UNA CITTADINANZA SENZA TERRITORIO SENZA TERRITORIO NON ESISTE UN TERRITORIO SENZA CITTADINI la CITTADINANZA si esplica in un TERRITORIO
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 1 La potestà di definire diritti e doveri segue, tendenzialmente, un percorso analogo. (il trattato di Maastricht – 1992 istituisce una “cittadinanza limitata”, con una parte ristretta di diritti/doveri politici e pochi diritti sociali uniformi nel nuovo territorio) CITTADINANZA PLURIMA Oggi la CITTADINANZA, intesa almeno come appartenenza e in parte come complesso di diritti e doveri, non è più singolare ma PLURIMA. Il territorio si è ampliato progressivamente dalla polis allo Stato/Nazione all’Unione Europea
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 2 la dimensione territoriale di riferimento diventa la REGIONE Mentre gli Stati/Nazione si diluiscono nell’Unione Europea, la dimensione territoriale di riferimento diventa la REGIONE (i 16 Lander della Germania, le 4 Nazioni dell’United Kingdom, …). sussidiarietà federalismo A livello normativo questa tendenza è definita nel principio di sussidiarietà e nella propensione al federalismo. La potestà di legiferare (di stabilire diritti e doveri) si sposta sempre più dallo Stato verso le Regioni, in un quadro di riferimento comunitario.
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 3 Il welfare state, almeno nella situazione congiunturale valida fino a metà 2008, è sollecitato dalla proposizione / rivendicazione di nuovi diritti sociali, diversamente coniugati e variamente accolti (o non accolti) dai singoli Stati e dalle Regioni (ordinarie o a statuto speciale). Ciò comporta nei fatti una diversificazione dei diritti e dei doveri. Forse si sta passando da “diritti e doveri uguali” per tutti i cittadini a “diritti e doveri equivalenti” tra i cittadini.
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 4 La dimensione e la rapidità assunta dal fenomeno dell’immigrazione determina la necessità di confrontarsi con riferimenti culturali e fondamenti valoriali profondamente diversi. Non è sostenibile che nell’Unione Europea esiste una “identità” europea largamente condivisa ( la riprova è la difficoltà di formulare una Costituzione Europea volendola conciliare con i documenti fondativi di ciascun Stato membro ). CITTADINANZADINAMICA I riferimenti culturali e valoriali di cui sono portatori i nuovi abitanti dell’Europa possono comportare una definizione più laboriosa del significato di CITTADINANZA, che è quindi ancor più DINAMICA.
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 5 A fronte dei flussi migratori, le strategie di “inclusione” (ovvero di concessione/riconoscimento della cittadinanza) non risultano univoche: melting pot modello inglese: melting pot universalismo modello francese: universalismo utilitarismo modello tedesco: utilitarismo
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Perchè interrogarsi oggi sul significato di cittadinanza - 6 A complicare ulteriormente il percorso di definizione del significato e dei contenuti di cittadinanza (europea) concorrono le dimensioni planetarie di alcuni “doveri inderogabili”: -risorse primarie -salute -ambiente/sostenibilità -cultural heritage
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Autocritica 1 Quale è la peculiarità basilare per essere cittadini: -il dato anagrafico (la nascita, la residenza...)? -l’occupazione? -agire per il bene comune? -il sistema di valori? -una “scelta personale”?
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Autocritica 2 La cittadinanza della polis è “stanziale” E la cittadinanza “nomade”?
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SUSSIDIARIETÀCITTADINANZA ATTIVA SUSSIDIARIETÀ e CITTADINANZA ATTIVA La Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione" ha introdotto nell’Art. 118: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni (cioè la Repubblica) favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
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cittadinanza attiva La cittadinanza attiva è la partecipazione dei cittadini alle attività svolte dai diversi Enti componenti la Repubblica. Tutelare i diritti e promuovere la partecipazione civica alla vita pubblica. L’obiettivo è quello di far sì che tutti i cittadini abbiano voce ed esercitino poteri e responsabilità in tutte le situazioni in cui i loro diritti vengono violati e/o disattesi. Slogan: fare i cittadini è il modo migliore di esserlo Slogan: fare i cittadini è il modo migliore di esserlo. Per un giovane essere cittadino attivo significa Per un giovane essere cittadino attivo significa contribuire alla comunità di riferimento (il territorio) grazie ad un senso di partecipazione civica insito in ognuno di noi.
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CITTADINANZA CON UN OCCHIO ALL’EUROPA: I PRINCIPI FONDAMENTALIEUROPEI CITTADINANZA CON UN OCCHIO ALL’EUROPA: I PRINCIPI FONDAMENTALI EUROPEI I principi ed i valori generali forniscono le fondamenta per la democrazia, la pace e l’unità europea nel rispetto della diversità dei popoli e delle culture europee; su di essi si basa la cooperazione europea. principio dell’indivisibilità dei valori fondamentali riconoscimento del patrimonio comune europeo diritto umano all’ambiente principio di integrazione principio della gestione congiunta delle risorse condivise principio della prevenzione principio di precauzione principio di responsabilità diritto alla conoscenza ed all’informazione principio della democrazia partecipata principio della sussidiarietà e dell’indipendenza locale nel rispetto dello sviluppo sostenibile I valori interdipendenti ed indivisibili condivisi dai membri del Consiglio Europeo sono: pace rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali democrazia nazionale e locale sviluppo equità tra le generazioni cooperazione tra gli stati e solidarietà tra i popoli
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LA SUSSIDIARIETÀ Sussidiarietà (da subsidium= aiuto) é un fondamentale principio di libertà e di democrazia, cardine della nostra concezione della Repubblica, riguarda i rapporti tra Enti politico- amministrativi e cittadini. Il Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992) dichiara che il principio di sussidiarietà é la direttrice fondamentale che guida il processo di formazione dell'Unione Europea.
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Si parla di: sussidiarietà verticale sussidiarietà verticale quando i bisogni dei cittadini sono soddisfatti dall'azione degli enti amministrativi pubblici. sussidiarietà orizzontale sussidiarietà orizzontale quando tali bisogni sono soddisfatti dai cittadini stessi, magari in forma associata e/o volontaristica.
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La sussidiarietà si articola in tre livelli: a) Non facciano lo Stato, le Regioni, ecc… ciò che i cittadini possono fare da soli b) Lo Stato, le Regioni, ecc… devono intervenire solo quando i singoli e i gruppi che compongono la società non sono in grado di farcela da soli c) L'intervento sussidiario dei soggetti pubblici deve comunque essere portato dal livello più vicino al cittadino
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a)Non facciano lo Stato, le Regioni, ecc… ciò che i cittadini possono fare da soli le istituzioni statali, regionali, …, comunali devono creare le condizioni che permettano alla persona e alle aggregazioni sociali (famiglia, associazioni, gruppi, in una parola i cosiddetti "corpi intermedi") di agire liberamente e non devono sostituirsi ad essi nello svolgimento delle loro attività. la persona e le altre componenti della società vengono "prima" dei soggetti pubblici l'uomo é principio, soggetto e fine della società e gli ordinamenti della Repubblica devono essere al suo servizio.
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b) Lo Stato, le Regioni, ecc… devono intervenire solo quando i singoli e i gruppi che compongono la società non sono in grado di farcela da soli L’ intervento è temporaneo e dura solamente per il tempo necessario a consentire ai corpi sociali di tornare ad essere indipendenti, recuperando le proprie autonome capacità originarie.
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c) L'intervento sussidiario dei soggetti pubblici deve comunque essere portato dal livello più vicino al cittadino quindi in caso di necessità il primo ad agire sarà il Comune. Solo se il comune non fosse in grado di risolvere il problema deve intervenire la Provincia, quindi la Regione, lo Stato centrale e infine l'Unione Europea. Questa gradualità di intervento garantisce efficacia ed efficienza, libera lo Stato da un sovraccarico di compiti e consente al cittadino di controllare tutti gli interventi nel modo più diretto possibile.
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LA PARTECIPAZIONE La libertà non è star sopra un albero non è neanche un gesto, un’opinione la libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione Giorgio Gaber (1972)
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PARTE CIP AZIONE PARTE CIP AZIONE : Partem capere: prendere parte, essere parte Nel campo degli interessi concreti, un tutto qualsiasi è scisso in parti che vengono distribuite ai partecipanti: partecipazione quantitativa, collegata all’oggetto (es: partecipare al pranzo di nozze) Nel campo dei rapporti sociali e valoriali è sinonimo di condivisione: partecipazione morale, riferita al modo (ad es: partecipare alla gioia degli sposi)
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Riconoscere di essere parte vuol dire rinunciare alla totalità, valorizzare la propria parzialità. Per essere parte bisogna essere parte di, cioè riconoscersi in un gruppo, in una comunità. In tal senso la partecipazione fa riferimento alla costruzione dell’identità. Prendere parte significa riconoscere il mondo come luogo di non-neutralità, dove orientarsi eticamente. Per prendere parte è necessario scegliere da che parte stare. La partecipazione arricchisce il senso e la prospettiva della cittadinanza. Le creature non sono buone per essenza, ma per partecipazione (S. Tommaso D’Aquino)
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Avere esperienza della realtà circostante implica il coinvolgimento ed una serie di azioni che producono dinamicamente significati nell’individuo e nel contesto. “La partecipazione consiste nell’ esperienza sociale di vivere nel mondo in termini di appartenenza a comunità sociali e di coinvolgimento in progetti sociali. La partecipazione in questo senso è sia personale che sociale. E’ un processo complesso che combina il fare, il parlare, il pensare, il sentire e l’appartenere. Coinvolge la nostra persona intera, includendo, corpo, mente, emozioni e relazioni sociali.” (Etienne Wenger)
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PARTE CIP AZIONE PARTE CIP AZIONE : attiva informata finalizzata ragionata competente critica responsabile
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COME EDUCARE ALLA CITTADINANZA? (oggi per domani)
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<< Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani >> (portavoce di Massimo D’Azeglio) A livello locale il neonato Stato italiano era: -Il maresciallo dei Carabinieri -Il postino -La leva obbligatoria -Il maestro
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Il compito della scuola obbligatoria allora era quello di fornire gli strumenti indispensabili per “imparare ad essere italiani”. Allo stesso tempo la scuola (come la leva) costituiva spesso la prima occasione di socializzazione (specie nelle zone agricole e montane). Le“pedagogie” del tempo, coerenti con quelle familiari, concorrevano alla formazione del carattere sulla base di valori ampiamente condivisi.
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TerminologiaTerminologia EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA NON EDUCAZIONE DEL CITTADINO
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E-DUCERE: condurre fuori, far venire alla luce, estrarre, generare (filosofia platonico – socratica / azione di un momento) E-DUCARE: far crescere, coltivare, allevare, alimentare, curare (pratiche agricole e pastorali / azione nel tempo)
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CITTADINANZA E TERRITORIO SONO SISTEMI COMPLESSI E DINAMICI prima conclusione: NON ESISTE UNA CITTADINANZA SENZA TERRITORIO SENZA TERRITORIO NON ESISTE UN TERRITORIO SENZA CITTADINI
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seconda conclusione: EDUCARE AL TERRITORIO DI CITTADINANZA EDUCARE AL TERRITORIO BELLO, SOSTENIBILE, EQUO EDUCARE ALLA PARTECIPAZIONE RESPONSABILE EDUCARE ALLA CITTADINANZA NEL TERRITORIO
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terza conclusione: EDUCARE ALLA CITTADINANZA è una azione NEL TEMPO PROGRESSIVA che interessa IL SINGOLO e LA COLLETTIVITA’
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Educazione - Formazione alle CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ CONFRONTO DIALOGO COMPROMESSO/CONDIVISIONE l’ INDIVIDUO l’ INDIVIDUO (presenti) & il GRUPPO il GRUPPO (quasi assenti) assumere l’obiettivo di educare – formare al quindi
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La quantità e il contenuto dei diritti-doveri sono espressione dinamica, cioè fluttuante e sempre transitoria, dei rapporti di forza tra i soggetti sociali, economici e culturali che in quel territorio si confrontano, agiscono ed interagiscono. quarta conclusione: EDUCARE AD UNA CITTADINANZA PLURIMA E DINAMICA
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1) EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA -Partecipazione al territorio -Collaborazione con le istituzioni -Conoscenza del quadro istituzionale e normativo -Bene comune -Educazione al cambiamento indicazioni didattico - metodologiche
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2) EDUCAZIONE AL TERRITORIO -Le regole amministrative del territorio -Le culture espresse dal/nel territorio -Il territorio nel tempo; invarianti e dinamiche -Conoscere il passato per progettare il futuro -Bene comune
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3) COSTRUZIONE DELLA PERSONALITA’ -Individuo / gruppo -Contrattazione e condivisione -Definizione di un sistema di valori -Agire secondo un “progetto personale” -La strada verso il successo (autostima)
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4) ISTRUZIONE / FORMAZIONE -Provando e riprovando -La conoscenza/competenza progressiva -Le eccellenze nel gruppo -La rete delle conoscenze -L’apprendimento autonomo
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L’impegno di ITALIA NOSTRA Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Due finalità nello stesso articolo. Quindi correlate. Il nostro patrimonio contiene molta cultura e ricerca, non solo quella “di eccellenza” ma anche quella “diffusa” delle “pratiche” consolidatesi nel tempo. Educazione alla cittadinanza ed al territorio significa anche vigilare e sollecitare l’applicazione dell’Art. 9 – al quale corrispondono (sia per la tutela che per la ricerca) molte poche risorse nelle “finanziarie”.
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L’impegno di ITALIA NOSTRA a fianco della scuola Fin dal 1971 Italia Nostra ha attivato il Settore “scuola”, per l ’ educazione e la formazione sia dei giovani che degli adulti, considerando l'educazione e la formazione alla conoscenza scientifica e storica del patrimonio culturale, insieme alla sua tutela e valorizzazione, un potente fattore di identit à territoriale e valoriale, una occasione privilegiata di educazione alla cittadinanza partecipata e responsabile, un ambito di acquisizione di conoscenze e competenze, un principio fondamentale per uno sviluppo equo e sostenibile.
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Per tutte le diverse attività del Settore EPC si riconoscono come ambiti privilegiati per le attività di educazione e formazione poste in essere da Italia Nostra: la cittadinanza attiva e responsabile, incentivando l'educazione e la formazione alla partecipazione; il patrimonio culturale, materiale ed immateriale, diffuso (paesaggio) e puntuale (beni culturali); la sostenibilità ambientale, fondata sull'equità sociale e sulla sobrietà; sottolineandone le mutue interconnessioni e complementarietà.
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Kahlil Gibran, Il Profeta – I figli
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