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PubblicatoVittorio Mura Modificato 9 anni fa
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La Programmazione triennale UNICAM 2012-2014 e le nuove Linee generali di indirizzo delle Università per il triennio della programmazione 2013/2015
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Il documento di Programmazione Triennale rappresenta il principale strumento di pianificazione strategica che le Università italiane sono tenute ad adottare in coerenza con le linee generali di indirizzo definite dal MIUR (DL 31 gennaio 2005 n.7) a)Corsi di studio da istituire e attivare e da sopprimere b) Sviluppo della ricerca scientifica c) Servizi e interventi a favore degli studenti d) Programmi di internazionalizzazione e) Fabbisogno di personale docente e non docente
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Il MIUR ha emanato il Decreto con cui definisce le nuove linee generali di indirizzo della programmazione delle Università italiane per gli anni 2013-15 il 15 ottobre 2013. Il Decreto è stato pubblicato sulla G.U. il 10 gennaio 2014 (dopo l’approvazione della Corte dei Conti) Entro 45 giorni dalla pubblicazione in G.U. le Università debbono inviare al MIUR il proprio programma triennale
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Devono ancora essere emanati: Decreto MIUR con gli indicatori per il monitoraggio delle azioni di programmazione degli atenei Decreto direttoriale MIUR che definisce il sistema telematico per la trasmissione delle azioni programmate dagli atenei
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NOTA Le precedenti linee generali di indirizzo della programmazione delle Università, per il triennio 2010-2012 erano state emanate con D.M. 23 dicembre 2010 n. 50, completato dal successivo D.M. 4 agosto 2011 n.345 che definiva parametri e indicatori per il monitoraggio la valutazione ex post degli Atenei. Dalla emanazione del decreto sugli indicatori le Università avevano 90 giorni per adottare il proprio documento di programmazione, che non doveva essere spedito al MIUR. Gli Atenei quindi sono stati chiamati a programmare le attività 2010-12 … a fine 2011, sapendo che sarebbero stati valutati su attività in larga parte già svolte. Data la situazione paradossale determinata dai ritardi del MIUR nell’emanazione dei decreti e considerato che aveva già adottato un documento di programmazione quadriennale 2009-2012, UNICAM ha deciso di proseguire coerentemente con la propria impostazione adottando un documento di programmazione triennale 2012-2014.
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UNICAM MIUR 200720082009201020112012201320142015 Adozione entro Nov 2011Adozione entro Feb 2014.. ?Adozione entro Ott 2008 2007-092010-122013-15 2009-122012-14 2013-15 ? QUADRO CRONOLOGICO
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Mentre il meccanismo precedente non prevedeva l’invio del documento di programmazione, ma solo la misurazione dei risultati sulla base degli indicatori, nel nuovo decreto è invece previsto che: Nell'ambito delle risorse messe a disposizione per la programmazione triennale le Università possono concorrere per l'assegnazione delle stesse, adottando e inviando al Ministero entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, secondo modalità telematiche definite con Decreto Direttoriale, il proprio programma triennale, coerente con le linee generali di indirizzo e gli obiettivi di cui all'art. 2. (Art- 4) NOVITA’
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Art. 1- Programmazione 2013 - 2015 1.[…] con il presente decreto sono definite le linee generali d'indirizzo e gli obiettivi della programmazione del sistema universitario per il triennio 2013-2015. 2.Le linee generali d'indirizzo sono finalizzate ad incentivare la programmazione autonoma delle università, anche in raccordo con gli Enti Pubblici di Ricerca nei diversi territori, e la capacità di conseguimento e consolidamento dei relativi risultati attraverso la qualità dei servizi offerti dal sistema universitario e l'efficienza nella gestione degli stessi. 3.In relazione a quanto previsto dal predetto comma 2, ogni Università potrà concorrere al termine del triennio di programmazione 2013 - 2015 al consolidamento a valere sul Fondo di finanziamento ordinario […] delle assegnazioni ottenute ai sensi del presente decreto.
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La programmazione del sistema universitario nazionale 2013 – 2015 è finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di seguito indicati: Art. 2 - Linee Guida e Obiettivi di sistema A) Promozione della qualità del sistema universitario B) Dimensionamento sostenibile del sistema universitario Gli obiettivi sono realizzati dalle Università attraverso una o più delle azioni indicate nel Decreto
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Promozione della qualità del sistema universitario I. Azioni di miglioramento dei servizi per gli studenti: a) azioni di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita dal percorso di studi ai fini della riduzione della dispersione studentesca e ai fini del collocamento nel mercato del lavoro; b) dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti; c) formazione a distanza erogata dalle Università non telematiche; d) verifica dell'adeguatezza degli standard qualitativi delle università telematiche.
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II. Promozione dell'integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione: a) programmazione e realizzazione di obiettivi congiunti tra università ed enti di ricerca; b) reclutamento di studiosi e docenti attivi all'estero; c) attrazione di studenti stranieri; d) potenziamento dell'offerta formativa relativa a corsi in lingua straniera di I, II e III livello anche in collaborazione con Atenei di altri Paesi con rilascio del Titolo Congiunto e/o del Doppio Titolo; e) potenziamento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all'estero degli studenti. Promozione della qualità del sistema universitario
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III. Incentivazione della qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico anche al fine di incrementare la quota minima del 20% delle assunzioni di professori provenienti da ruoli o da percorsi di ricerca esterni alla sede chiamante, prevedendo nel regolamento di ateneo l'applicazione uniforme delle seguenti misure: a)presenza maggioritaria nelle commissioni di selezione di cui agli articoli 18 e 24 della legge 240/2010 di docenti esterni all'ateneo, estratti a sorte da elenchi nazionali di studiosi in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale, composti con le stesse modalità previste per la composizione delle liste dei commissari per l'abilitazione scientifica nazionale; b)presenza, almeno nelle commissioni di selezione dei professori ordinari di cui all'articolo 18 della legge 240/2010, di almeno uno studioso di elevato profilo scientifico attivo in università o centri di ricerca di un Paese OCSE con estrazione del nominativo da elenchi nazionali di studiosi in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale, composti con le stesse modalità previste per la composizione delle liste dei commissari OCSE per l'abilitazione scientifica nazionale. Promozione della qualità del sistema universitario
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Dimensionamento sostenibile del sistema universitario I.Realizzazione di fusioni tra due o più università. II.Realizzazione di modelli federativi di università su base regionale o macro- regionale, con le seguenti caratteristiche, ferme restando l'autonomia scientifica e gestionale dei federati nel quadro delle risorse attribuite: a)unico Consiglio di amministrazione con unico Presidente; b)unificazione e condivisione di servizi amministrativi, informatici, bibliotecari e tecnici di supporto alla didattica e alla ricerca.
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III.Riassetto dell'offerta formativa da realizzarsi attraverso uno o più dei seguenti interventi: a)accorpamento o eliminazione di corsi di laurea e di laurea magistrale su base regionale, macro regionale o nazionale in funzione della domanda, della sostenibilità e degli sbocchi occupazionali; b)riduzione del numero di corsi di laurea e di laurea magistrale attivati presso sedi universitarie decentrate non sorretti da adeguati standard di sostenibilità finanziaria, numerosità di studenti, requisiti di docenza, delle infrastrutture e di qualità della didattica e della ricerca; c)trasformazione o soppressione di corsi di laurea con contestuale attivazione di corsi ITS (Istruzione tecnica superiore) affini. Dimensionamento sostenibile del sistema universitario
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Nell’ambito delle risorse messe a disposizione per la programmazione triennale le Università possono concorrere per l’assegnazione delle stesse, adottando e inviando al Ministero entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, secondo modalità telematiche definite con decreto direttoriale, il proprio programma triennale coerente con le linee generali di indirizzo e gli obiettivi di cui all’Art.2. Art. 4 – Programmazione delle Università
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Nell’ambito del rispettivo programma ogni Università (o gruppi di Università nel caso di Progetti comuni) è tenuta a indicare l’azione o l’insieme di azioni per cui intende partecipare relativamente al triennio di programmazione, riportando: - stato dell’arte - interventi pianificati nel triennio - crono programma - obiettivo che si intende perseguire per ciascuna azione proposta - ammontare delle risorse finanziarie richieste (indicando l’ammontare minimo al di sotto del quale non si ritiene realizzabile l’intervento previsto) (ammontare massimo 2.5% FFO 2012) Art. 4 – Programmazione delle Università
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I programmi saranno valutati dal Ministero (avvalendosi anche di una commissione di esperti) e, se ritenuti ammissibili, li finanzia entro il limite delle risorse disponibili Criteri a) Coerenza rispetto agli obiettivi della programmazione. b) Chiarezza fegli obiettivi e coerenza delle azioni pianificate con gli stessi. c) Grado di fattibilità del programma, adeguatezza economica, eventuale cofinanziamento diretto aggiuntivo a carico dell’Ateneo o di altri soggetti terzi, senza considerare in tale importo la valorizzazione di costi figurativi (es. ore uomo, costi di personale già in servizio, etc.). d) Grado e attitudine del programma a determinare un effettivo miglioramento e ad apportar un reale valore aggiunto rispetto allo stato dell’arte. e) Grado di adeguatezza del programma con i risultati ottenuti nella VQR 2004-2010. Art. 4 – Programmazione delle Università
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I programmi delle Università sono altresì monitorati e valutati annualmente secondo parametri coerenti con le linee di indirizzo e i criteri di cui al presente Decreto, adottati dal Ministro avvalendosi dell’ANVUR e sentita la CRUI. Nota: gli indicatori sono stati presentati alla CRUI ma non ancora approvati Art. 4 – Programmazione delle Università
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I programmi valutati positivamente e ammessi a finanziamento determinano: a) Per l’anno 2013 l’assegnazione integrale della quota destinata a ciascun Ateneo. b) Per gli anni 2014 e 2015: - l’assegnazione di un importo pari al 50% della rispettiva quota di competenza; - l’assegnazione integrale o parziale del restante 50% a seguito di monitoraggio e verifica annuale dei risultati della programmazione in relazione ai parametri definiti secondo quanto previsto al precedente comma 4. Art. 4 – Programmazione delle Università
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Il Ministero entro il 30 giugno 2016 verifica quanto realizzato da ogni Università o gruppo di università relativamente a ciascun programma e conseguentemente procede a: a) consolidare a decorrere dall’anno 2016 e a valere sul FFO gli importi relativi ai programmi che hanno ottenuto nel triennio un finanziamento complessivo pari almeno al 90% rispetto a quanto attribuito all’atto della valutazione di cui al comma 3; b) recuperare integralmente e in quote costanti annuali a valere sul FFO le somme precedentemente assegnate per i programmi che hanno ottenuto nel triennio un finanziamento complessivo inferiore al 60% rispetto a quanto attribuito all’atto della valutazione di cui al comma 3. Art. 4 – Programmazione delle Università
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Macro-Obiettivi MIUR 2013-15 Promozione della qualità del sistema universitario Dimensionamento sostenibile Azioni I Azioni di miglioramento dei servizi per gli studenti II Promozione dell'integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione III qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico III III Riassetto dell'offerta formativa Fusione prov Federazion e Reg Puntiabcdabcdeab abc Obiettivi UNICAM 1 Innalzare il livello medio (qualitativo e quantitativo) dei prodotti della ricerca 2 Migliorare la qualità della progettazione dei percorsi formativi e i risultati dell’apprendimento 3 Incrementare l’attrattività, l’efficacia e l’efficienza dei corsi di studio 4 Strutturare l’apporto della componente internazionale della docenza nei corsi di studio in consorzio x x 5 Consolidare le attività di orientamento degli studenti x 6 Incrementare l’efficacia delle attività di accoglienza, di tutorato e di placement x 7 Incentivare la mobilità internazionale degli studenti x 8 Promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e di formazione internazionali x 9 Valorizzare il rapporto con gli stakeholders esterni sulle attività di ricerca, formazione e placement 10 Migliorare l’efficacia delle attività di comunicazione 11 Adottare un sistema di valutazione dei singoli e delle strutture 12 Migliorare l’equilibrio di genere nel personale e nelle attività dell’Ateneo 13 Mantenimento della compatibilità finanziaria dei piani triennali del fabbisogno di personale in rapporto con le entrate complessive dell’Ateneo 14 Garantire la razionalizzazione delle strutture didattiche 15 Garantire nel tempo adeguate possibilità di accesso e di progressione nella carriera universitaria x
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Se non pervengono nuove disposizioni con la proroga dei termini : Entro il 24 febbraio occorre approvare un programma specifico che prospetti lo sviluppo di almeno due linee fra le 6 indicate nel DM, entro giugno potremo poi rimodulare il documento di programmazione UNICAM integrando anche le proposte inviate al MIUR Sarebbe opportuno che almeno una delle due linee scelte possa svilupparsi in accordo con UNIMC, quindi occorrerà sintonizzarsi con i nostri interlocutori per definire come muoversi La ‘cabina di regia’ che si è già formata (e che può essere integrata) dovrà coordinare il lavoro per: a)l’individuazione condivisa delle linee su cui intendiamo proporci b)Lo sviluppo dei programmi relativi insieme a tutti i pro-rettori/delegati che lavorano negli ambiti prescelti Cosa bisogna fare ora ?
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Documento di programmazione UNICAM
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Ogni macro-obiettivo è declinato secondo lo schema seguente:
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