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leucemia mieloide cronica
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA (LMC) PATOGENESI
Nel 90 % dei casi presente traslocazione cromosomica t (9;22): cromosoma Filadelfia (Ph1), con scambio tra i geni BCR e ABL. Sul cromosoma 22 formazione di gene ibrido BCR/ABL, che codifica per proteina di fusione BCR/ABL con spiccata attività tirosino-chinasica.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA PATOGENESI
In 5% dei casi fusione genica BCR/ABL senza riscontro citogenetico del cromosoma Ph1 (casi Ph1- ma BCR/ABL+): stessa malattia, prognosi e risposta terapeutica. Solo 5% dei casi è BCR/ABL negativo: LMC atipiche, molto rare e a prognosi peggiore.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA PATOGENESI
La tirosino-chinasi BCR/ABL fosforila diversi substrati, riproducendo gli effetti di una stimolazione continua con fattori di crescita vantaggio proliferativo della cellula staminale mutata e della sua progenie e instabilità genetica che predispone a ulteriori mutazioni. L’ acquisizione di ulteriori mutazioni porta all’ evoluzione a leucemia acuta.
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PATOGENESI LMC 9 q 22 q bcr abl 9 q 22 q bcr/abl Tirosino-chinasi
abl/bcr ininfluente\ Tirosino-chinasi
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The abl-gene homologous to v-abl IN G1 it is bound by Rb1
Knock-out mice are leukopenic when overexpressed --> cell cycle arrest ABL protein ATP bind NH2 SH3 SH2 SH1 NLS DNA BINDING ACTIN BINDING COOH Protein interaction Tyr Kinase NLS: Nuclear Localisation Signal
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The BCR-gene Ubiquitous expression
cytoplasmic, but pericromosomic during mitosis Knock-out have nearly normal hematopoiesis BCR protein DD Ser/Trh kinase DBL/GAP PH NH2 COOH 177Y Dimerization domain Sh2 binding
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PATOGENESI LMC Chinasi BCR/ABL fosforilazione Attivazione ras
stimolo proliferativo Effetto anti- apoptotico Ridotta adesività a stroma Instabilità genetica Perdita sensibilità a inibitori proliferazione
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Apoptosis inhibition Proliferative stimulus
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CP-CML CELLS
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CP-CML CELLS REQUIRE LESS SURVIVAL/PROLFERATIVE SIGNALS BY STROMAL CELLS DO NOT REQUIRE ADHESIVE MOLECULES IMPAIR DIFFERENTIATION AND SURVIVAL OF THEIR NORMAL COUNTERPARTS LESS SENSITIVE TO INHIBITORY/APOPTOTIC STIMULI
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Characteristics of bcr-abl
Only cytoplasmic permanently activated several targets it mimics some TK receptors, inducing constitutive activation of several pathways bypass of regulatory mechanisms
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Malattie mieloproliferative croniche
Alterazione genetica Cellule staminali espansione Emopoiesi monoclonale, espansione dei progenitori, iperproduzione cellule mature, instabilità genetica Ulteriore alterazione genetica Leucemia acuta mieloide
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A TRIPHASIC DISEASE ACCELERATED PHASE BLASTIC PHASE CHRONIC PHASE
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE
Fase cronica: 4 anni (1 - >10). -Leucocitosi: / l nei casi a diagnosi occasionale, > nei casi sintomatici, con neutrofilia; -frequente basofilia e costante presenza di precursori granulocitari (promielociti – metamielociti, blasti 1 –5% nei casi con iperleucocitosi). Frequente piastrinosi moderata ( – / l), raramente iperpiastrinosi (> / l) e leucocitosi minima.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE
Fase cronica - Eritrociti nella norma o lieve anemia. Splenomegalia frequente, che correla con l’ entità della leucocitosi. Midollo osseo ipercellulare, con spiccata iperplasia granulocitopoietica, normale maturazione (blasti < 5%), aumento dei megacariociti; fibrosi assente o scarsa. - Sintomi assenti o aspecifici: astenia, dimagrimento, sudorazioni, tensione o dolori addominali da splenomegalia, nei casi con iperleucocitosi.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE
Fase accelerata Durata 6 – 12 mesi; può anche mancare nei casi a trasformazione acuta. Possibile comparsa di ulteriori alterazioni del cariotipo. Iniziali segni di alterata maturazione emopoietica: aumento cellule immature nel sangue e nel midollo, spesso anemia, piastrinopenia o piastrinosi, incremento della basofilia. Frequente incremento della splenomegalia, indipendente dalla leucocitosi. -Frequente accentuazioni di sintomi infiammatori: astenia, sudorazioni, febbre, dolori ossei.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STORIA NATURALE
Fase blastica -Sopravvivenza di pochi mesi. -Frequenti anomalie aggiuntive del cariotipo (due cromosomi Ph1, +8, inversione del 17). -Quadro ematologico di leucemia acuta (mieloide nel 70%, linfoide nel 30% dei casi): leucocitosi con blasti midollari o periferici > 20%, anemia, piastrinopenia, granulocitopenia. Frequente epato-splenomegalia, a volte adenopatie. - Frequenti sintomi di anemia, dolori addominali per splenomegalia, febbre, dimagrimento, infezioni e diatesi emorragica. Morte di solito per infezioni o emorragia.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: DIAGNOSI
Sospettata per leucocitosi con neutrofilia (soprattutto se GB > / l) e presenza di cellule immature circolanti piastrinosi. Conferma mediante esame citogenetico su sangue midollare e/o ricerca dell’ RNA del gene ibrido BCR/ABL su cellule midollari o sangue periferico. Se la citogenetica non evidenzia il cromosoma Ph1 ma il quadro ematologico è sospetto per LMC, eseguire ricerca BCR/ABL.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: PROGNOSI
Con chemioterapia tradizionale la sopravvivenza mediana ERA DI 4 anni; con ampie variazioni individuali (< 2 - > 10), secondo fattori prognostici. La valutazione più usata (“score” di Sokal) considera fattori negativi: splenomegalia, piastrinosi, % di blasti circolanti, età. 3 gruppi: basso rischio (50%, sopravviv. mediana 5 – 6 anni), rischio intermedio (25-30%, sopravviv. mediana 3 – 4 anni), alto rischio (20 – 25%, sopravviv. mediana 2 anni). Basso rischio ha anche più probabilità di risposta citogenetica alle moderne terapie.
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CML IN BLASTIC PHASE PROLIFERATION APOPTOSIS DIFFERENTIATION
(loss of physiological control) APOPTOSIS DIFFERENTIATION
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA
Chemioterapia tradizionale (idrossiurea, busulfano) - effetto solo palliativo, può normalizzare i valori di GB e piastrine, ma non induce regressione del clone neoplastico: sopravvivenza mediana circa 4 anni; Indicazioni attuali: trattamento iniziale per rapida riduzione leucocitosi; terapia per pazienti molto anziani; palliativo per pazienti non responsivi ad altre terapie.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA
Interferone citosina arabinoside - Risposte citogenetiche maggiori: 20 – 50 %, risposte complete 10 – 30 % ; risposte complete durature solo nei casi a basso rischio. Possibili guarigioni ? Non tollerato dal 20% dei pazienti, soprattutto dagli anziani: astenia, mialgie, depressione, febbre, complicanze autoimmuni. Inefficace in fase accelerata o blastica.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA
Trapianto di midollo allogenico - Può guarire circa il 60% dei pazienti in fase cronica (scomparsa permanente del cromosoma Ph1 e dell’ RNA di BCR/ABL) se < 45 anni e con donatore famigliare HLA compatibile. - Mortalità da trapianto circa 20%. - Recidive circa 20% (in parte recuperabili con infusione di linfociti del donatore).
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA
Trapianto di midollo allogenico Aumento mortalità se età > 45 anni o donatore non famigliare o malattia in fase accelerata o cronica da più di 1-2 anni. Mortalità < 10% se età < 30 anni, donatore consanguineo HLA identico e durata malattia < 1 anno. Guarigioni più rare (30%) in fase accelerata; quasi sempre inefficace in fase blastica.
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LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: TERAPIA
LA TERAPIA ATTUALE SI BASA SUGLI INIBITORI DELLE TIROSINKINASI DI PRIMA (IMATINIB) E SECONDA GENERAZIONE (NILOTINIB E DASATINIB) CHE GARANTISCONO IN UNA ELEVATA PERCENTUALE DEI CASI RISPOSTA CITOGENETICA COMPLETA (SCOMPARSA DEL CROMOSOMA PHILADELPHIA) RISPOSTA MOLECOLARE PROFONDA (DIMINUZIONE DI 2, 3, 4 LOGARITMI DELLA QUANTITA’ DI BCR/ABL O SCOMPARS DELLO STESSO (POSSIBILE IPOTESI DI GUARIGIONE)
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