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PubblicatoNicomedo Mattei Modificato 9 anni fa
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GIUSEPPE MESSINA UN ESEMPIO DA IMITARE NELLA SCELTA DI SITI PER LA GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE CAMPANIA Campagna, 23 febbraio 2008
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I METODI PER LEGITTIMARE UNA SCELTA LOCALIZZATIVA
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Metodi per legittimare una scelta localizzativa che impone un sacrificio (escluso il ricorso all’autorità)
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I politici preferiscono il metodo della Contrattazione e scambio politico (di solito poco trasparente), che rafforza quello della Pianificazione Pianificazione La Legge prevede il metodo della Pianificazione (la scelta è dell’azienda promotrice con 2 vincoli tecnici: aree inidonee previste nel Piano Provinciale; progetto sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, di competenza regionale) dell’Aggregazione degli interessi Il metodo dell’Aggregazione degli interessi è molto forte, soprattutto se esercitato attraverso referendum. Ma l’esito dipende dall’ampiezza della collettività presa in considerazione (quanto è ampia l’area interessata rispetto al luogo di insediamento dell’impianto? Al crescere dell’ampiezza si riduce l’opposizione) IL METODO DIALOGICO È IL MENO FRAGILE. SI BASA SULL’ATTENZIONE AL BENE COMUNE E SULL’APERTURA ALLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI. NON SI BASA SULLO SCAMBIO POLITICO, QUINDI È TRASPARENTE. RICHIEDE TEMPO E PAZIENZA
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“NON RIFIUTARTI DI SCEGLIERE” Progetto della Provincia di Torino per l’individuazione, attraverso un processo trasparente e partecipato, di due siti per l’insediamento di una discarica e di un inceneritore di rifiuti. Ha inizio nel 2000. Al termine del 2001 si elabora una graduatoria condivisa di siti. E’ istituita una Commissione formata da amministratori locali e cittadini (un amministratore per Comune, il vice presidente della Provincia, un rappresentante di ognuna delle 4 aziende di smaltimento rifiuti, un rappresentante di un comitato di cittadini per ogni comunità). E’ istituita una Commissione formata da amministratori locali e cittadini (un amministratore per Comune, il vice presidente della Provincia, un rappresentante di ognuna delle 4 aziende di smaltimento rifiuti, un rappresentante di un comitato di cittadini per ogni comunità).
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2 ASPETTI IMPORTANTI DEL PROGETTO Processo decisionale condotto sulla base di argomenti imparziali fondati sul bene comuneProcesso decisionale condotto sulla base di argomenti imparziali fondati sul bene comune Progetto a cui partecipano, in condizioni di parità, tutti coloro che sono coinvolti dalle conseguenze della decisioneProgetto a cui partecipano, in condizioni di parità, tutti coloro che sono coinvolti dalle conseguenze della decisione Non tutti possono effettivamente partecipare al progetto: Principio di inclusività Non tutti possono effettivamente partecipare al progetto: Principio di inclusività Si sostituisce l’universo con un campione rappresentativoSi sostituisce l’universo con un campione rappresentativo Si costruisce un’arena in cui siano presenti tutti i punti di vista rilevanti sul tema (stakeholders) ossia di tutti gli attori che subiranno le conseguenze più o meno dirette della scelta. Riunire il mondo in una stanzaSi costruisce un’arena in cui siano presenti tutti i punti di vista rilevanti sul tema (stakeholders) ossia di tutti gli attori che subiranno le conseguenze più o meno dirette della scelta. Riunire il mondo in una stanza
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FINALITÀ DELLA COMMISSIONE (CON INDIVIDUAZIONE DI DUE GRADUATORIE)DISCUSSIONE E DEFINIZIONE DEI CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE DI DUE IMPIANTI (CON INDIVIDUAZIONE DI DUE GRADUATORIE) IMPOSTAZIONE DI RICHIESTA GARANZIE E COMPENSAZIONI PER LE COMUNITÀ LOCALI SCELTEIMPOSTAZIONE DI RICHIESTA GARANZIE E COMPENSAZIONI PER LE COMUNITÀ LOCALI SCELTE
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Tutti i rifiuti di Torino e di altri comuni sono depositati da 40 anni in una discarica alla periferia nord della città. Proteste degli abitanti. Piano Provinciale dei rifiuti: approvato nel 1998 Piano Comunale dei Rifiuti: approvato nel 1999 Si decide che: - 1/3 dei rifiuti va all’inceneritore - 1/3 alla raccolta differenziata - 1/3 all’impianto di selezione Servono 3 tipi di impianti: inceneritore, impianti di selezione, discariche 3 aree di programmazione: NordOvest Sud-est (Torino Sud-est (Torino e 48 comuni)
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Criteri Criteri per la localizzazione dei siti: Inceneritore: area industriale a più di 500 m dai centri abitati Discarica: più di 500 m dai centri abitati; No aree con vincoli (paesaggistico, aree protette, ecc.) La Provincia propone il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati. Si dà l’incarico a L.Bobbio per avviare un processo trasparente e partecipato per la selezione dei siti. Nasce NRDS, progetto senza valore giuridico La Provincia propone il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati. Si dà l’incarico a L.Bobbio per avviare un processo trasparente e partecipato per la selezione dei siti. Nasce NRDS, progetto senza valore giuridico
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Su richiesta di alcuni membri della Commissione sono stati eliminati dei siti che non rispettavano i criteri del Piano Provinciale. Ciò ha accresciuto la fiducia.
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LAVORI DELLA COMMISSIONE Definizione criteri per la preferenza dei siti (tab.4 e 5) Relazione tecnica di esperti per ogni criterio per la valutazione di ogni sito alla luce di quel criterio Assegnazione di pesi ai criteri Assegnazione ad ogni sito di una valutazione sintetica per ogni criterio Trattamento dei dati con il metodo di analisi multicriteri ELECTRE III Risultato: due graduatorieRisultato: due graduatorie Garanzie e compensazioni: elaborazione “Linee guida per l’accordo fra il soggetto gestore e le comunità locali” che definisce i poteri di controllo della comunità locale e compensazioni a suo favore (dopo sedute, audizioni di tecnici, visita all’inceneritore di Brescia).
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CONTATTI DELLA COMMISSIONE CON L’ESTERNO ASSEMBLEE PUBBLICHE E CONSIGLI COMUNALI APERTI NOTIZIARIO SULL’ANDAMENTO DEI LAVORI PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE ELEMENTARI NOTIZIE ATTRAVERSO PERIODICI E QUOTIDIANINOTIZIE ATTRAVERSO PERIODICI E QUOTIDIANI SITO WEB DEL PROGETTOSITO WEB DEL PROGETTO
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CONCLUSIONI LA SCELTA SI È RISTRETTA A POCHE ALTERNATIVE: 4 SITI PER LA DISCARICA E 2 PER L’INCENERITORE. SU DI ESSE SI APRE LA PROCEDURA DI IMPATTO AMBIENTALE CHE PORTERÀ ALLA SCELTA FINALE EFFETTI DEL PROCESSO DELIBERATIVO: AVER PRIVATO LE OPPOSIZIONI LOCALI DEI 2 ARGOMENTI CHIAVE: “NON CI AVETE COINVOLTI”; “PERCHÉ PROPRIO QUI E NON ALTROVE”, CHE DI SOLITO APPAIONO IRRESISTIBILI AVER PRIVATO LE OPPOSIZIONI LOCALI DEI 2 ARGOMENTI CHIAVE: “NON CI AVETE COINVOLTI”; “PERCHÉ PROPRIO QUI E NON ALTROVE”, CHE DI SOLITO APPAIONO IRRESISTIBILI
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POTREBBE SUCCEDERE, ANCHE SE È IMPROBABILE, CHE: LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SIANO IGNORATE DAL MONDO POLITICOLE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SIANO IGNORATE DAL MONDO POLITICO CONTRO LE SCELTE INSORGA UN’OPPOSIZIONE LOCALE IN GRADO DI BLOCCARLECONTRO LE SCELTE INSORGA UN’OPPOSIZIONE LOCALE IN GRADO DI BLOCCARLE
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