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PubblicatoPellegrino Lazzari Modificato 9 anni fa
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L‘ ABUSO SESSUALE
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L’abuso sessuale consiste nella imposizione ad un bambino,da parte di un adulto,di un qualsiasi rapporto corporeo e non, atto a stimolare sessualmente sia l’adulto che lo stesso bambino.
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L’abuso è fatto da masturbazione, carezze, voyerismo, sfruttamento con la pornografia,prostituzione,utilizzando tutti i tipi di rapporti. L’abuso, anche se non si realizza con modalità aggressiva, è sempre una violenza sul minore che si esplica alla sua volontà (plagio), alla sua buonafede, alla sua soggezione e confusione.
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A tale fine si utilizzano regali, modi gentili e accattivanti per indurre il bambino a fidarsi e ad accettare, subendo, anche se consenziente, l’atto deve essere considerato un abuso forzato. La violenza è generalmente etero sessuale e la maggioranza degli episodi avvengono tra le mura domestiche con situazioni incestuose.
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L’abuso sessuale a livello extra-familiare è da considerarsi un fenomeno sommerso, ma che alla fine determina un danno sia fisico che psichico al minore. L’abuso sessuale,purtroppo, occupa il 1° posto tra tutti i tipi di maltrattamento dell’infanzia, seguito dalla violenza fisica e al terzo posto vi è l’abbandono.
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L’età media delle vittime degli abusi da parte di adulti tende, in questi ultimi anni, ad abbassarsi, infatti si è passati in pochi decenni dai 10- 12 anni agli attuali 5-6 anni con una sempre più netta prevalenza del sesso femminile nei confronti di quello maschile.
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L’incesto risulta, ancora oggi, essere un fenomeno tipico delle zone rurali e povere del paese, mentre la violenza carnale non incestuosa è propria delle aree urbane, centri industrializzati e non vi è nessuna correlazione con la situazione economica.
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I bambini, vittime di abuso, presentano i segni clinici della violenza subita: i lattanti e gli infanti possono presentare disturbi che vanno dalla irritabilità al rifiuto del cibo con disturbi del sonno. I bambini in età scolare, invece, palesano più turbe comportamentali, come terrore con disturbi del sonno con tendenza all’isolamento.
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L’adolescente evidenzia più il suo stato di paura e/o spavento, confusione frammisto a sensi di colpa non giustificati, improvvise crisi colleriche, con un aumento dell’aggressività nei confronti degli altri e di se stesso, alternando stati di depressioni con stati irritabilità.
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Tutti i bambini a distanza vanno incontro a disturbi emozionali, in particolare le vittime di rapporti incestuosi che mostrano debolezza mentale e senso di solitudine con carenza affettiva. Altri sintomi vanno dall’enuresi notturna, alla paura del buio, alle crisi di pianto ingiustificate, alle fobie con comportamenti ossessivi.
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Tra le conseguenze, a breve termine, si annoverano le fughe da casa, la gravidanza e tentativi di suicidio. La violenza sessuale sul bambino non va identificato con la sola penetrazione brutale. La madre è generalmente consapevole dell’ incesto padre/figli e cela il tutto negando per paura dello scandalo. Il bambino che denuncia un abuso viene considerato un “ bugiardo”.
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E’ errato considerare l’abuso sessuale un episodio occasionale, nella stragrande maggioranza dei casi è un fenomeno abitudinario. Non è corretto inoltre sostenere che per fare diagnosi di abuso sessuale bisogna riscontrare i segni palesi di violenza. IL consiglio ultimo è di cercare sempre altre situazioni di abuso negli altri componenti della famiglia.
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