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PubblicatoMarzia Abate Modificato 9 anni fa
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Biancorrosso Giuseppe 3°F
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Introduzione Nella tradizione cristiana cattolica, limbo (termine derivato dal latino limbus) è lo status temporaneo delle anime appartenute a persone buone morte prima della resurrezione di Gesù (Limbo dei Padri), e lo status permanente dei bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso dunque alcun peccato personale ma non sono ancora stati liberati dal peccato originale attraverso il battesimo (Limbo dei bambini).
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Tradizione Sebbene il "limbo" sia popolarmente concepito come un "luogo dove vanno le anime", la parola descrive e riflette una situazione di incertezza teologica. Come tale, il limbo dei bambini non fa parte della dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica (al contrario del Purgatorio, che ne fa parte). Gli insegnamenti ufficiali della chiesa cattolica hanno a lungo stabilito che il destino di queste anime, che non sembrano meritarsi l'inferno e che non possono però seguire il cammino divino verso il paradiso, è in limbo; in altre parole, la loro sorte può essere decisa unicamente da Dio. Sebbene il "limbo" sia popolarmente concepito come un "luogo dove vanno le anime", la parola descrive e riflette una situazione di incertezza teologica. Come tale, il limbo dei bambini non fa parte della dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica (al contrario del Purgatorio, che ne fa parte). Gli insegnamenti ufficiali della chiesa cattolica hanno a lungo stabilito che il destino di queste anime, che non sembrano meritarsi l'inferno e che non possono però seguire il cammino divino verso il paradiso, è in limbo; in altre parole, la loro sorte può essere decisa unicamente da Dio.
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Teologia Il concetto di limbo non ha mai avuto una definizione magisteriale da parte della Chiesa, anche se nel catechismo di San Pio X si affermava che "i bambini morti senza battesimo vanno al limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono, perché avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno o il purgatorio". Il catechismo del 1992 invece afferma, al numero 1261, che "quanto ai bambini morti senza battesimo la Chiesa non puo' che affidarli a Dio, che vuole che tutti gli uomini siano salvati, e la tenerezza di Gesù' verso i bambini... ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo".
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