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PubblicatoRosangela De luca Modificato 9 anni fa
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Convegno «La scuola del gratuito» 5-6 ottobre 2013 San Marino
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La scuola del gratuito nasce all’interno di un dibattito più vasto avviato dalla Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII sulla necessità, oggi, di progettare una società diversa basata su meccanismi alternativi al profitto, alla legge di mercato e al consumismo, una società il cui centro siano le relazioni di Gratuità tra gli uomini.
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Vogliamo costruire una scuola in cui ogni persona sia guardata nella globalità dei suoi aspetti costitutivi, fisici, psicologici e spirituali e perciò accolta e valorizzata nella sua originalità; una scuola in cui sia la gratuità ad educare come oggi invece educa il Profitto. Esso si offre ai giovani come unica ragione di impegno e di studio, ( prendere i migliori voti, raggiungere il diploma, cercare un buon lavoro, guadagnare bene, avere successo e potere) formandoli nella falsa cultura dell’individualismo e della solitudine. Siamo convinti che l’educazione non può che essere Gratuità. Educare significa infatti “sviluppare”, “ far emergere” dalla persona quelle doti e quelle potenzialità che aspettano di manifestarsi.
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Il Manifesto 1.La scuola del Gratuito si propone di far crescere, sviluppare, per amore, i doni e le risorse contenuti in ogni persona, secondo il progetto originale e prezioso, unico e irripetibile che la persona stessa contiene, al di fuori di ogni logica di profitto individuale o collettivo su essa. Solo la Gratuità educa davvero perché fa sentire la persona amata e perciò libera di scoprirsi e di essere se stessa. 2.L’educazione del Gratuito si basa su rapporti di relazione vitale tra le persone. Tali rapporti sono garanzia fondamentale di gratuità e vero metodo educativo. La relazione interpersonale è la premessa indispensabile per una reale integrazione di ogni individuo nella scuola. Senza relazione infatti l’educazione decade a semplice informazione: obbiettivo della scuola divengono i soli contenuti su cui si sviluppano il successo personale e la competizione, strumenti privilegiati del profitto e causa principale di emarginazione. 3.All’interno della relazione educativa la scuola esige dalla persona l’impegno a sviluppare tutte le sue potenzialità come premessa e condizione per un processo di valutazione teso a promuovere l’individuo. 4.Il luogo in cui l’educazione del Gratuito sviluppa tali relazioni vitali è la Scuola del Gratuito che si fonda sulle scelte e gli strumenti riportati nelle pagine seguenti, garanti dei principi suddetti.
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LA VALUTAZIONE La scuola del Gratuito è una scuola che si adegua ai bisogni dell’individuo e pertanto favorisce l’integrazione in ogni situazione educativa. Non esiste più la scuola uguale per tutti ma ciascuno usufruisce di un percorso proprio, adatto a liberare le capacità individuali anche in situazioni di grave difficoltà personale. Non esiste una valutazione uguale per tutti, generatrice di competizione, di esclusione e di falsa motivazione allo studio. Ciascuno ha diritto ad una valutazione rispettosa della propria identità che sia atto educativo di fiducia e di valorizzazione. Nell’ottica della cooperazione e della responsabilità essa assume forme di valutazione compartecipata tra i membri della comunità di classe e di autovalutazione personale. Non esistono ritmi di lavoro e di apprendimento uguali per tutti. A ciascuno viene riconosciuto il ritmo proprio modellato sui bisogni personali
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NARRAZIONE DEI GENITORI Spero che tutti siamo d’accordo nell’affermare che la scuola non riesce a compiere a pieno la sua azione educativa senza l’apporto della famiglia. Il sapere che quest’ultima porta in dote è sapere concreto, olistico: i genitori sono depositari della storia del ragazzo perché l’hanno costruita insieme a lui. La loro testimonianza, il loro racconto aiutano i docenti a chiamare il ragazzo per nome, a riconoscerlo nella sua totalità. Da qui la proposta del Circolo della Narrazione, un luogo in cui genitori ed insegnanti si siedono e narrano a turno del proprio figlio, dei propri figli, senza interruzioni, senza domande. Il racconto fluisce spontaneo dalla riflessione, dai ricordi, dal segno positivo lasciato dalle esperienze comuni. Nel Circolo della Narrazione si raccontano solo cose belle; il genitore dipinge del proprio figlio un quadro a rilievo, ne descrive le qualità, i traguardi raggiunti. I docenti ascoltano aggiungendo tasselli preziosi alla conoscenza dei propri alunni, anticipandone i tempi ed ampliando l’orizzonte ad interessi ed attitudini che talvolta non emergono nel contesto scolastico. Il semi arco della famiglia e quello della scuola provano ad unirsi per creare un’arma potente, quella della pedagogia della fiducia che diventa pedagogia della responsabilità.
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Banca del tempo La banca del tempo è un modo per mettere in pratica in modo concreto la collaborazione fra scuola e famiglia. Consiste nel chiedere alle famiglie, tramite un modulo che può essere consegnato all’inizio dell’anno scolastico, la disponibilità a dedicare gratuitamente qualche ora alla scuola.
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Si chiede ad ognuno quello che si sente di poter fare per dare il suo contributo. Ad esempio: - accogliere piccoli gruppi di alunni per i compiti, - essere presente a scuola per attività di recupero o per realizzare laboratori ( teatrale, artigianale….) - realizzare piccoli lavori di manutenzione - raccontare agli alunni la propria esperienza scolastica e professionale ai fini dell’orientamento.
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La richiesta di collaborazione può essere rivolta non soltanto ai genitori ma a ciascun membro della famiglia, compresi nonni e fratelli maggiori.
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Una interessante testimonianza di Banca del tempo ci è stata presentata da un genitore della scuola « Di Donato» di Roma, che si trova nel quartiere Esquilino, quartiere ad alto tasso di immigrazione. Si è iniziato dieci anni fa con l’apertura della scuola nel pomeriggio da parte dei genitori fino alla creazione di un’associazione di genitori che sono parte attiva con Progetti inseriti nel POF.
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L’esperienza di questa scuola è stata definita come una possibile strada nuova per il futuro fondata sul principio di amministrare la scuola il più possibile insieme in quanto bene comune
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Per maggiori informazioni e approfondimenti visitate il sito scuoladelgratuito.wordpress.com
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