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Un impianto geotermico ad uso di civile abitazione
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VISITA GUIDATA UN IMPIANTO SOLARE TERMICO AD USO DI CIVILE ABITAZIONE
AUTORE: PASQUALE NASSO COLLABORAZIONE TECNICO-DIDATTICA: LAURA BLUA, SERGIO BRERO, PAOLO GERBALDO, FULVIO PASTORELLI, ELSA RABBIA, PIERANGELO SPERTINO, SERGIO VIGLIETTI CONSULENZE TECNICHE: PASQUALE NASSO, BRUNO RICCA , LEONARDO PAOLINI
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. L’ENERGIA GEOTERMICA È UNA FORMA DI ENERGIA PRODOTTA DAL CALORE NATURALE PRESENTE NEGLI STRATI PIÙ PROFONDI DELLA CROSTA TERRESTRE. A GRANDI PROFONDITÀ, LA TEMPERATURA DIVENTA GRADUALMENTE PIÙ ELEVATA, AUMENTANDO DI CIRCA 30 °C PER KM. QUESTA ENORME QUANTITÀ DI ENERGIA SI TROVA PERÒ A PROFONDITÀ COSÌ ELEVATE CHE OVVI MOTIVI TECNICI NE IMPEDISCONO LO SFRUTTAMENTO. TUTTAVIA IN ALCUNE ZONE DELLA TERRA SONO STATI INDIVIDUATI DEI GIACIMENTI GEOTERMICI DOVE L’ACQUA RAGGIUNGE UN’ALTA TEMPERATURA. QUANDO L’ACQUA VIENE ESPULSA SOTTO FORMA DI VAPORE ACQUEO SI PRODUCONO I GEYSER. NELLE CENTRALI GEOTERMICHE QUESTI VAPORI SONO CONVOGLIATI IN APPOSITE TURBINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA. IL VAPORE È UTILIZZATO ANCHE PER IL RISCALDAMENTO URBANO, PER LE SERRE O PER I CENTRI IDROTERMALI.
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UN IMPIANTO TRADIZIONALE AD USO DI CIVILE ABITAZIONE
. UN’ALTRA FONTE DI ENERGIA PULITA È RINTRACCIABILE A POCHE CENTINAIA DI METRI DI PROFONDITÀ: LA CROSTA TERRESTRE, IRRADIATA COSTANTEMENTE DAL SOLE, IMMAGAZZINA UNA ENORME QUANTITÀ DI ENERGIA. LA TEMPERATURA DEL TERRENO, A UNA PROFONDITÀ DI 100/150 METRI, SI MANTIENE PRATICAMENTE COSTANTE. POSSIAMO QUINDI CONSIDERARE LA CROSTA TERRESTRE SUPERFICIALE UN’ENORME PILA CARICA DI ENERGIA PULITA, RINNOVATA DAL SOLE. LE IMMAGINI SUCCESSIVE MOSTRANO LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO GEOTERMICO VERTICALE CHE PERMETTE DI SFRUTTARE QUESTA ENERGIA AL FINE DI INTEGRARE UN IMPIANTO TRADIZIONALE AD USO DI CIVILE ABITAZIONE
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DURANTE LA FASE DI TRIVELLAZIONE ABBIAMO RILEVATO QUESTA
TIPOLOGIA DI TERRENO: STRATO DI TERRENO DI COLTURA 50/80 CM CIRCA STRATO DI TERRENO ARGILLOSO 10/30 METRI CIRCA TRIVELLAZIONE STRATO DI TERRENO MISTO A SEDIMENTI ROCCIOSI 60/70 METRI CIRCA ROCCIA CALCAREA
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FASE DI INIZIO TRIVELLAZIONE MACCHINA PREDISPOSTA PER LA TRIVELLAZIONE
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INNESTO DELLA PUNTA PERFORATRICE ANCHE GLI STRATI ROCCIOSI
ADATTA A PERFORARE ANCHE GLI STRATI ROCCIOSI
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PUNTA PERFORATRICE A DENTI FISSI PROLUNGHE PER LA PUNTA PERFORATRICE A INNESTO CARICO FILETTATO
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ALTRI TIPI DI PUNTE PERFORATRICI A “CONI ROTANTI”
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SUPERATI I PRIMI 90/100 METRI DI TRIVELLAZIONE
LA TRIVELLA INCONTRA LA ROCCIA CALCAREA
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STRATO DI TERRENO DI COLTURA 50/80 CM CIRCA
STRATO DI TERRENO ARGILLOSO 10/30 METRI CIRCA STRATO DI TERRENO MISTO A SEDIMENTI ROCCIOSI 60/70 METRI CIRCA ROCCIA CALCAREA SIAMO QUINDI ARRIVATI A CIRCA 100 METRI DI PROFONDITÀ, DOVE INIZIA LO STRATO ROCCIOSO
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IL NOSTRO OBIETTIVO È DI ARRIVARE A UNA PROFONDITÀ
DI 150 METRI, DOVE TROVEREMO UNA TEMPERATURA STABILE DI CIRCA 15 °C
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LA ROCCIA POLVERIZZATA VIENE ESPULSA DAL FORO DI TRIVELLAZIONE
MEDIANTE UN POTENTE GETTO DI ARIA COMPRESSA
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L’OBIETTIVO DI PERFORARE IL TERRENO FINO A UNA PROFONDITÀ DI 151 METRI
È STATO RAGGIUNTO
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STRATO DI TERRENO DI COLTURA 50/80 CM CIRCA
STRATO DI TERRENO ARGILLOSO 10/30 METRI CIRCA STRATO DI TERRENO MISTO A SEDIMENTI ROCCIOSI 60/70 METRI CIRCA 151 METRI ROCCIA CALCAREA PROFONDITÀ DI TRIVELLAZIONE, 151 METRI
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TERMINATA LA TRIVELLAZIONE SI PROCEDE ALL’ESTRAZIONE
PROLUNGHE TERMINATA LA TRIVELLAZIONE SI PROCEDE ALL’ESTRAZIONE DELLE PROLUNGHE IMPIEGATE
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FASE DI RECUPERO DELLE PROLUNGHE
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BICCHIERE CONICO CHE SERVE DA GUIDA PER
L’INSERIMENTO DEI TUBI IN POLIETILENE ALL’INTERNO DEL FORO
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TUBI IN POLIETILENE NECESSARI PER ATTUARE LO SCAMBIO TERMICO
CHE SARANNO INSERITI ALL’INTERNO DEL FORO
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COLLEGAMENTO DEI TUBI ALLA ZAVORRA
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LA ZAVORRA È UN CILINDRO DI FERRO PIENO
CHE CON IL PROPRIO PESO TRASCINA IN PROFONDITÀ I TUBI IN POLIETILENE
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INSERIMENTO DEI TUBI IN POLIETILENE
ALL’INTERNO DEL FORO
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IL TUBO BLU SARÀ UTILIZZATO PER INSERIRE
ALL’INTERNO DEL FORO UN SIGILLANTE NATURALE: LA BENTONITE
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I TUBI IN POLIETILENE VENGONO TRASCINATI
IN PROFONDITÀ DAL PESO DELLA ZAVORRA
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L’INSERIMENTO DEI TUBI IN POLIETILENE
È COMPLETATO
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STRATO DI TERRENO DI COLTURA 50/80 CM CIRCA
STRATO DI TERRENO ARGILLOSO 10/30 METRI CIRCA STRATO DI TERRENO MISTO A SEDIMENTI ROCCIOSI 60/70 METRI CIRCA 151 METRI ROCCIA CALCAREA TUBI IN POLIETILENE INSERITI NEL FORO ZAVORRA
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STRATO DI TERRENO DI COLTURA 50/80 CM CIRCA
STRATO DI TERRENO ARGILLOSO 10/30 METRI CIRCA TRAMITE IL TUBO DI COLORE BLU SARÀ COLATA ALL’INTERNO DEL FORO LA BENTONITE: LA BENTONITE SIGILLA IN MODO OMOGENEO IL FORO E I TUBI E LI ISOLA DA EVENTUALI INFILTRAZIONI DI ACQUA O ALTRO, CHE POTREBBERO INTERFERIRE CON LA STABILITÀ DELLA TEMPERATURA DI CIRCA 15 °C STRATO DI TERRENO MISTO A SEDIMENTI ROCCIOSI 60/70 METRI CIRCA 151 METRI ROCCIA CALCAREA TUBI IN POLIETILENE INSERITI NEL FORO ZAVORRA BENTONITE
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I TUBI, PRIMA DI ESSERE COLLEGATI ALLA CENTRALE TERMICA,
SARANNO RIEMPITI CON UN LIQUIDO ANTIGELO
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FINO AD ARRIVARE ALLA CENTRALE TERMICA
I TUBI IN POLIETILENE SARANNO PROLUNGATI FINO AD ARRIVARE ALLA CENTRALE TERMICA
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ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE
CENTRALE TERMICA ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE
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IN UN IMPIANTO TRADIZIONALE LA POMPA DI CALORE, PER PORTARE LA
TEMPERATURA DA 0 °C FINO A 21 °C, IMPIEGHERÀ UN CERTO TEMPO 10 °C. 0 °C. 151 METRI 21 °C. IN UN IMPIANTO GEOTERMICO, LA POMPA DI CALORE, PER PORTARE LA TEMPERATURA FINO A 21 °C, NON DOVRÀ PARTIRE DA 0 °C MA DA 15 °C 15 °C. TEMPERATURA COSTANTE DI CIRCA 15 °C
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DOVE LA TIPOLOGIA DEL TERRENO LO PERMETTE,
UN IMPIANTO GEOTERMICO PUÒ ANCHE ESSERE REALIZZATO IN ORIZZONTALE, A POCHI METRI DI PROFONDITÀ NEL TERRENO. PUÒ ESSERE REALIZZATO PER SFRUTTARE L’ENERGIA GEOTERMICA PROVENIENTE DA UN BACINO IDRICO SOTTERRANEO O SEMPLICEMENTE PER CEDERE CALORE A UNA FALDA ACQUIFERA FINE PRESENTAZIONE
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