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1 SECONDA GIORNATA. ESERCIZIO FATTORI PRESENTI CON UNA TENDENZA STATICA Non sogna Confusione sulla vision. Dovrebbe capire qual è il valore che può fornire.

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1 1 SECONDA GIORNATA

2 ESERCIZIO

3 FATTORI PRESENTI CON UNA TENDENZA STATICA Non sogna Confusione sulla vision. Dovrebbe capire qual è il valore che può fornire e promuovere con forza usando maggior rigore. Zone di comfort Allentamento della motivazione

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5 RIPARARE 0) Stabilisci dei grandi obiettivi 1) RITORNA A FARE LE COSE SCOMODE (uscire con i venditori, andare a vendere, affrontare situazioni che impattano sul valore che riesci a dare al cliente) 2) IDENTIFICA COSA HA DAVVERO VALORE PER IL TUO CLIENTE E FORNISCILO 3) PROMUOVI IN ABBONDANZA 4) RITORNA A GESTIRE UTILIZZANDO I NUMERI (e non giustificandoli) 5) Rimedia la tua autodisciplina ed elimina le distrazioni o le giustificazioni

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7 RIPARARE 0) Stabilisci dei grandi obiettivi 1) RITORNA A FARE LE COSE SCOMODE (uscire con i venditori, andare a vendere, affrontare situazioni che impattano sul valore che riesci a dare al cliente) 2) IDENTIFICA COSA HA DAVVERO VALORE PER IL TUO CLIENTE E FORNISCILO 3) PROMUOVI IN ABBONDANZA 4) RITORNA A GESTIRE UTILIZZANDO I NUMERI (e non giustificandoli) 5) Rimedia la tua autodisciplina ed elimina le distrazioni o le giustificazioni

8 1) VALORI ETICI 2) LEADERSHIP 3) GESTIONE DELLA DELEGA

9 ACQUISISCI LEADERSHIP NELLA MISURA IN CUI SENTI CHE QUALCOSA DI IMPORTANTE PER GLI ALTRI TOCCA A TE

10 “NEL CASO CI FOSSE UN INCENDIO, IL LEADER E’ IL PRIMO CHE DICE “IO SO QUAL E’ LA VIA D’USCITA…”- Rudy Giuliani

11 VISION = COME FACCIAMO A DARE VALORE AL CLIENTE?

12 INGREDIENTI PER LA VISION 1) Guarda alle cause interne 2) Accetta e ricerca la scomodità 3) Abbraccia il marketing (ascolta il cliente, fai scambio in abbondanza, sii veramente interessato al suo successo economico) 4) Evita di perpetuare il declino (gestisci con i numeri)

13 CREATORE/I DELLE METE MANAGEMENT (I GESTORI/L’APPARATO TECNICO) I SOCI

14 LEADERSHIP: un leader è qualcuno che le persone seguono con orgoglio

15 La prima prova che un collaboratore (seguace??) richiede ad un Leader è che lui sia competente. Il Leader sa quello che fa ?

16 Le caratteristiche della Leadership La prima prova che un collaboratore richiede ad un leader è che lui sia competente. Il Leader sa quello che fa ? E’ importante che chi dirige sia in grado di attrarre attenzione, entusiasmare ed interessare le altre persone. Un denominatore comune di tutti i buoni dirigenti è l’abilità di comunicare, di provare interesse per l’area e le persone che gestiscono e di essere in grado di comprendere appieno le circostanze in cui i propri collaboratori operano L’abilità di dirigere può anche essere composta di forza e capacità di chiedere ai propri collaboratori Tutti i grandi leader hanno uno scopo che perseguono con intensità elevatissima. In presenza di leadership la comunicazione è possibile Un leader deve avere la capacità di avere affetto per le persone che guida Un leader deve essere in grado di suscitare nelle persone che guida un certo affetto per sé.

17 INDICE LEADERSHIP NATURALE A) Quanto le persone tendono a volerti assomigliare (quanto sei al centro dell’attenzione, quanto accendi gli altri, ecc) B) Quanto sei all’avanguardia C) Quanto ti viene naturale comandare e convincere D) Quanto usi i paradossi della leadership

18 ACCETTA IL MANTELLO DELLA LEADERSHIP!

19 1) VALORI ETICI 2) LEADERSHIP 3) GESTIONE DELLA DELEGA

20 DELEGA TUTTO TRANNE IL COMANDO

21 COSA INCLUDE IL COMANDO? 1. La Strategia 2. Il Controllo dei Numeri 3. La Gestione delle Persone

22 Dai al collaboratore una statistica

23 NON PUOI OTTENERE CIO’ CHE NON MISURI

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25 Sii selettivo non indaffarato “Stai inventando delle cose da fare per evitare quella importante?” – Tim Ferris

26 1) VALORI ETICI: non giustificare te stesso, rimani la bella persona che sei 2) LEADERSHIP, sogna/guida! 3) GESTIONE DELLA DELEGA: controlla

27 INGREDIENTI PER LA VISION 1) Guarda alle cause interne 2) Accetta e ricerca la scomodità 3) Abbraccia il marketing (ascolta il cliente, fai scambio in abbondanza, sii veramente interessato al suo successo economico) 4) Evita di perpetuare il declino

28 Un amministratore è “incaricato di”, “dirige”, “gestisce” e SERVE la sua area.

29 29 IL CAMBIAMENTO

30 PREMESSA A VOLTE LA CURA E’ PEGGIORE DELLA MALATTIA

31 20/80

32 4/37

33 PERCHE’?

34 “COUNTER-INTUITIVE” = Contrario al buon senso, contrario al senso comune. Un principio contro-intuitivo “a naso” o a prima vista non sembra vero. Molti principi scientifici accettati oggi, a prima vista sembravano sbagliati o sembravano andare contro il senso comune.

35 Non serve andare nella fisica “Quantistica”… La terra è piatta La terra gira attorno al sole

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37 I colori dei quadrati “A” e “B” sono uguali!?

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39 Sei Convinto?! Torna indietro se vuoi... E no... Nessuno ha cambiato i colori dei quadrati quando erano isolati... Anche se è contro-intuitivo, il cervello esalta i contrasti.

40 MOLTE DELLE AZIONI E ATTEGGIAMENTI CHE PORTANO ALLA PROSPERITA’ SONO CONTRO-INTUITIVI, A PRIMA VISTA CONTRARI ALLA LOGICA

41 LO SCAMBIO IN ABBONDANZA

42 SE VUOI CHE LE COSE CAMBINO COME PRIMA COSA DEVI CAMBIARE TU IL PRIMO PASSO DI UN PROGRAMMA DI GESTIONE AZIENDALE E’ MIGLIORARE SE STESSI

43 Se vuoi migliorare un collaboratore che sbaglia… devi lavorare soprattutto sui suoi lati positivi e non su quelli negativi. Per vendere ad un cliente devi essere tu interessato a lui e non cercare di essere interessante.

44 METE “IMPOSSIBILI” SONO PIU’ MOTIVANTI (accendono maggiormente la motivazione e ottengono maggiore cooperazione) DI METE POSSIBILI

45 LA REALTA’DIPENDE DAL TUO PUNTO DI VISTA “Non vediamo le cose come sono veramente. Le vediamo come siamo noi”. – Anais Nin L’ABBONDANZA COMINCIA NELLA NOSTRA TESTA

46 LA REALTA’ E’ difficile spiegare la realtà a livello filosofico o anche scientifico. La materia è composta di energia, ma l’energia è apparentemente un movimento piuttosto che una sostanza. Il concetto di movimento è qualcosa di “sfuggevole” in quanto un movimento è qualcosa che accade nello spazio e nel tempo.

47 In base alle teorie di Einstein, però, il tempo così come lo spazio non sono delle entità ben definite, in quanto, in determinate circostanze si riducono o si espandono. Tutto questo per dire che nonostante siano secoli che filosofi e scienziati dibattono sull’argomento, la realtà rimane qualcosa di incerto ed indeciso.

48 L’ACCORDO Questo ci porta ad un altro concetto: perché qualcosa sia reale a una persona, questi deve in qualche modo essere d’accordo che la scena che osserva o che sta vivendo sia davvero così. Facciamo alcuni esempi

49 Cosa vedi?

50 Altri ci hanno visto un’altra cosa…

51 Cosa vedi?

52 Il suo manager ci ha visto qualcun altro…

53 L’ATTEGGIAMENTO VERSO LA REALTA’ Una persona di successo si sforza di percepire la realtà in modo creativo e costruttivo Più che adattarsi alla realtà, tende ad adattare la realtà che lo circonda a se stesso. “Va in disaccordo in modo positivo”, vale a dire rifiuta di accettare la realtà per quello che sembrerebbe essere e fa qualcosa per cambiarla. Di fronte a situazioni non ottimali, il suo pensiero primario è: “Perché le cose non potrebbero essere diverse?”

54 Mettiamola così, e se questi fossero i dirigenti della TUA azienda come saresti messo?

55 ALLA GRANDE…

56 ABBONDANZA Il mondo si divide più o meno in due categorie: Quelli che creano qualcosa dal niente. Quelli che creano il niente dal qualcosa. Se riesci a far parte del primo gruppo, ti rendi conto che nella società esiste una grandissima abbondanza di risorse e di opportunità.

57 COROLLARIO 1 LE TUE PROBABILITA’ DI AVERE SUCCESSO AUMENTANO GRANDEMENTE SE TI MANTIENI IN UNA EMOZIONE POSITIVA.

58 58 L’IMPRESA E’ LO SPECCHIO DELL’AMMINISTRATORE (O DEL MANAGER) 1) Per crescere come impresa devi avere un programma per migliorare te stesso

59 59 NON E’ QUANTO BRAVO GIA’ SEI A DETERMINARE LE TUE PERFORMANCE… E’ QUANTO PIU’ BRAVO ASPIRI A DIVENTARE.

60 60 LA COMMODITY PIU’ IMPORTANTE: NON TI VIENE GRATIS

61 NON PERMETTERE A NESSUNO DI DIRTI CHE NON PUOI FARCELA 61


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