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Il diario
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Cos'è il diario La parola diario deriva dal termine latino dies e indica la registrazione giornaliera di informazioni significative. Nel diario di bordo il capitano deve registrare le varie fasi della navigazione; nel diario di viaggio il protagonista stende un resoconto di quanto ha visto o scoperto; nel diario scolastico lo studente segna l’orario delle lezioni e i compiti da svolgere ogni giorno. Come genere letterario, il diario consiste in una forma narrativa che permette all’autore di annotare in modo cronologico sia i fatti che gli accadono che le esperienze interiori, i sentimenti, le emozioni e le speranze.
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Le prime testimonianze di diario risalgono al Medioevo.
La storia Le prime testimonianze di diario risalgono al Medioevo. Nell’ Ottocento si diffondono i diari di viaggio e di bordo. Dall’Ottocento in poi si afferma il diario intimo e personale. Ai nostri giorni si sta diffondendo una nuova forma di diario, quella dei blog personali. Chi scrive ha a disposizione uno spazio sul web, nella rete Internet, dove può riportare avvenimenti ed esprimere opinioni, allo scopo di comunicare con gli altri. Ed è proprio questa la differenza tra il diario personale e il blog: il primo è scritto solo per sé stessi, il secondo nasce per essere condiviso con tutti, amici e sconosciuti.
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Il diario personale è un testo di carattere intimo e privato.
Tenere un diario personale è un’abitudine degli adolescenti che vivono un periodo spensierato e tormentato allo stesso tempo. Poiché si sentono spesso incompresi e sono combattuti tra il desiderio di piacere o il timore di non riuscirci, scelgono di confidare i loro dubbi e le loro insicurezze al diario, che diventa perciò l’amico fidato, silenzioso e sempre disponibile, a cui affidare i propri segreti, i propri problemi, le proprie riflessioni.
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Le caratteristiche Le sue caratteristiche sono:
-l’ordine delle pagine è cronologico; -i testi sono brevi e contrassegnati da una data; -nell’introduzione e nella conclusione della pagina sono presenti forme di saluto; -viene usata sempre la prima persona singolare; -i tempi verbali sono il presente e il passato prossimo; -il linguaggio è semplice; -gli avvenimenti sono realmente accaduti -è possibile che vi siano abbreviazioni, modi di dire personali, informazioni sottintese o incomplete; -graficamente si possono incontrare parole scritte in maiuscolo.
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Realizzato da: Francesca & Valeria della classe II B I.C.S. Dante Alighieri
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