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La civiltà minoica/cretese

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Presentazione sul tema: "La civiltà minoica/cretese"— Transcript della presentazione:

1 La civiltà minoica/cretese
Dal satellite Creta oggi

2 Le più antiche tracce di civiltà a Creta e nelle isole dell’Egeo risalgono all’epoca neolitica (VII millennio a.C.). La civiltà cretese/minoica ebbe inizio verso il 3000 a.C., quando I primi Minoici si rifugiarono nelle numerose caverne di Creta – o come invasori o come immigrati – molto probabilmente provenendo dall’Asia Minore. Dopo poco, i Minoici lasciarono la sicurezza delle caverne e iniziarono a costruire villaggi costieri come quelli dell’Asia Minore. I Greci dell’epoca arcaica e classica ritenevano che i primitivi abitanti delle loro isole appartenessero a una razza diversa dalla propria e li definivano Pelasgi oppure Cari.

3 Creta Creta si stende al centro del mare Egeo per una lunghezza di 250 km e una larghezza massima di circa 55; la superficie totale, pari quasi a quella della Corsica, è di circa 8000 km2.

4 8000 km2 250km 55km L’isola è in parte occupata da catene montuose, solcate da vallate e dominata dal massiccio dell’Ida (2500 metri), il monte sacro dove gli antichi collocavano la grotta nella quale si credeva fosse stato allevato Zeus.

5 Cronologia della civiltà minoica
Periodo Tempi Minoico Antico I 3000 a.C a.C. Fase Prepalaziale Minoico Antico II 2600 a.C a.C. Minoico Antico III 2300 a.C a.C. Minoico Medio Ia 2200 a.C a.C. Fase Pro-palaziale Minoico Medio Ib 2000 a.C a.C. Minoico Medio IIa 1900 a.C a.C. Minoico Medio IIb 1800 a.C a.C. Minoico Medio IIIa 1700 a.C a.C. Fase Neopalaziale Minoico Medio IIIb 1625 a.C a.C. Minoico Tardo Ia 1575 a.C a.C. Minoico Tardo Ib 1500 a.C a.C. Minoico Tardo II 1450 a.C a.C. Minoico Tardo IIIa 1400 a.C a.C. Fase Postpalaziale 1300 a.C a.C. 1240 a.C a.C.

6 Periodo Tempi Fasi Minoico Antico I-II-III 3000 a.C a.C. Fase Prepalaziale Minoico Medio Ia-Ib-IIa-IIb 2200 a.C a.C. Fase Protopalaziale Minoico Medio IIIa-IIIb 1700 a.C a.C. Fase Neopalaziale Minoico Tardo Ia-Ib- II 1575 a.C a.C. Minoico Tardo III 1400 a.C a.C. Fase Postpalaziale

7 Il mare e gli scambi l’isola si popolò di città e di palazzi che testimoniano un elevato livello di benessere le navi cretesi si spingevano a commerciare negli empori di tutto il Mediterraneo i Cretesi erano conosciuti ovunque come mercanti e marinai: nei documenti egiziani di questo periodo si parla infatti dei tributi (in realtà, commerci) portati alla corte dei faraoni dagli «uomini di Keftiu » (così erano definiti i Cretesi nella lingua egiziana). l’isola produceva un surplus alimentare (olio e vino in particolare) che poteva essere facilmente smerciato. metalli preziosi e materie prime a loro volta alimentavano lo sviluppo dell’artigianato locale.

8 I Cretesi, intermediari
I Cretesi svolsero un ruolo preciso nel Mediterraneo orientale:quello di intermediari tra le coste siriane e l’Egitto, dove essi esportavano, oltre ai prodotti del loro artigianato, le materie prime provenienti dall’Oriente Grazie alla supremazia marittima i Cretesi poterono estendere il loro potere sino alle regioni costiere della Grecia; Lo storico Tucidide, nel secolo v a.C., racconta che il re cretese Minosse aveva imposto il suo dominio su Atene e altri luoghi della Grecia, dai quali esigeva tributi. (mito di Teseo e del Minotauro)

9 Le città di Creta non avevano mura o difese militari: poiché non si temevano minacce dall’esterno.
Le ricchezze accumulate non andavano ad alimentare spese militari o imprese di conquista, ma furono investite in nuovi commerci (i quali a loro volta producevano benessere) e nella costruzione di sontuosi palazzi

10 I palazzi Cnosso, Haghia Triada, Festo, Mallia.
Omero: « C’è una terra nel mezzo del mare scuro come il vino, Creta, fertile e bella, circondata dall’acqua: in essa vi sono innumerevoli uomini e novanta città: chi ha una parlata, chi un’altra, un miscuglio.., tra loro è Cnosso, una grande città, nella quale regnò per nove anni Minosse, confidente del grande Zeus » (Odissea, xix, 172 sgg.).

11 Lingua cretese I Cretesi parlavano una lingua che ci è tuttora sconosciuta, anche se ipotesi recenti la ritengono imparentata alla lingua ittita; alcune parole si conservarono in greco erano di derivazione cretese molti nomi di piante e frutti, oggetti e materiali che a Creta erano già diffusi quando giunsero i Greci, come i metalli era cretese gran parte della terminologia marinaresca compreso lo stesso nome del mare (thalassa), nonché molti oggetti di uso quotidiano, come la vasca da bagno (asàminthos) e vari tipi di vesti e calzature.

12 Fase Protopalaziale (2300-1700 a.C.).
a Cnosso, Festo e a Mallia sorsero i primi grandi palazzi, situati nelle zone più fertili dell’isola e appartenenti a sovrani locali che senza alcun dubbio traevano le loro ricchezze dallo sfruttamento delle campagne circostanti.

13 Pianta del Palazzo di Cnosso

14 Organizzazione sociale
L’imponenza dei palazzi e il lavoro di livellamento delle colline su cui alcuni di essi furono costruiti (in particolare, quelli di Festo e di Cnosso) rivelano chiaramente l’esistenza di una società in cui era stata stabilita una precisa divisione del lavoro, e che poteva disporre di una manodopera capace di consentire la realizzazione di grandi opere. Evidentemente, dunque, anche se non se ne ha la prova documentale, i signori cretesi potevano contare su una abbondante manodopera servile.

15 Vita nei palazzi nei palazzi più antichi (e in particolare in quello di Festo), è stata trovata una grande quantità e varietà di sigilli, presumibilmente appartenenti ad alti ufficiali. da questo sembra potersi desumere che nei palazzi esisteva una organizzata e potente classe burocratica, che aiutava il signore locale ad amministrare le sue ricchezze. Il grande numero dei locali di cui erano composti i palazzi fa inoltre pensare che il numero dei dignitari di corte fosse piuttosto elevato.

16 Caratteristiche architettoniche dei palazzi
Né mura né torri delimitavano gli edifici, che si allargavano in direzione del mare seguendo la linea naturale del terreno. All’interno del palazzo si trovavano solitamente grandi magazzini, ove sono stati rinvenuti enormi vasi di terracotta utilizzati per conservare ricche provviste di olio e di grano evidentemente ammassate nel palazzo grazie all’opera dei contadini che coltivavano le terre circostanti. Sulle condizioni di vita di questi contadini non abbiamo informazioni precise.

17 Metallurgia Oltre alla ceramica, in questo periodo i Cretesi (e poi i Micenei) svilupparono raffinate tecniche di lavorazione dei metalli e delle pietre semipreziose (agata, calcedonia, cristallo di rocca). Con queste ultime produssero gemme e sigilli incisi con motivi sia naturalistici sia astratti.

18 La prima catastrofe Questa fiorente civiltà crollò a quanto pare improvvisamente, poco dopo il 1700 a.C. Gli scavi archeologici documentano una catastrofe che colpi i palazzi di Festo, di Cnosso e di Mallia, distruggendoli. Quale fu la causa di una simile rovina? un terremoto - accreditato anche dal ritrovamento di alcuni scheletri che hanno fatto supporre l’usanza di sacrifici umani volti a placare l’ira degli dèi un’incursione di nemici provenienti dal mare (in quello stesso periodo gli Hyksos avevano soggiogato l’Egitto) una serie di guerre e di disordini civili.

19 Fase neopalaziale (1700-1400 a.C.).
dopo il crollo, i Palazzi vennero ricostruiti senza fortificazioni e senza apparati difensivi: la pace minoica continuava a regnare. i palazzi vennero ricostruiti sulle loro rovine, ancora più splendidi di prima, e nessun elemento fa pensare a una rottura con la cultura della fase precedente.

20 Architettura dei nuovi palazzi
I palazzi di Festo e di Cnosso vennero adornati di propilei, colonnati, lunghi corridoi, terrazze, cortili e ampie gradinate che collegavano i diversi piani. L’insieme comprendeva vasche, tubature per l’acqua e bagni. Le colonne terminavano in un capitello, che può essere considerato l’antenato di quello dorico. Nella nuova costruzione venne ampiamente usato un tipico alabastro cretese (calcio solfato), con cui vennero ricoperte pareti, pavimenti e gradinate. Le pareti interne dei palazzi erano adorne di splendidi affreschi policromi, rappresentanti persone, piante, fiori, animali e scene di vita sociale e religiosa.

21 Vita quotidiana La vita che si svolgeva nei nuovi palazzi, e in particolare in quello di Cnosso — che in questo periodo aveva imposto il suo potere sull’isola — era sfarzosa e allietata da intrattenimenti ai quali il pubblico assisteva da gradinate e tribune.

22 Tra questi intrattenimenti, erano particolarmente apprezzati i giochi acrobatici con i tori, testimoniati in celebri affreschi

23 La fine Il secondo periodo ebbe una fine altrettanto tragica del precedente. Vi fu una enorme catastrofe naturale, rappresentata da una serie di cataclismi che attorno al XV secolo a.C. sconvolsero il Mediterraneo orientale, stroncando un numero incalcolabile di vite umane, distruggendo abitazioni, templi e palazzi, e mettendo in seria difficoltà l’organizzazione dei regni cretesi. Tra questi cataclismi, il più grave fu quello che si verificò nell’isola di Thera, oggi Santorini.

24 Thera e Creta Il porto, dove oggi attraccano le navi, dalla forma naturale di un cerchio, era anticamente il cratere di un vulcano. E’ probabile che l’esplosione del vulcano di Thera abbia avuto effetti devastanti anche a Creta, che non dista molto da Thera

25 Thera

26 Nel 1967, un archeologo greco, Spyridion Marinatos, iniziò degli scavi sull’isola di Santorini (antica Thera) Questi scavi portarono alla luce dei resti di eccezionale valore storico. Sull’isola, un tempo, sorgeva un palazzo minoico, adorno di affreschi a colori vivaci, che oggi è possibile ammirare al museo archeologico di Atene. Thera, quindi, non era una delle tante piccole isole dell’Egeo. Era la capitale di un regno. La flotta di Thera

27 730 km/h

28 I Micenei Verso il 1400 i Micenei o Achei avevano occupato la Grecia, costituendovi solide monarchie militari e provvedendo all’arruolamento di soldati mercenari che compaiono spesso nei dipinti dell’epoca con i loro scudi e le lance di bronzo. Già indeboliti dagli eventi sopra descritti, i signori di Creta non furono in grado di resistere alla minaccia che veniva dall’esterno e si arresero all’invasore.

29 Fase micenea ( a.C.). Conquistata l’isola di Creta, i Micenei si insediarono nei palazzi reali imponendo il loro dominio sulla popolazione locale: in questo periodo fu elaborato un secondo tipo di scrittura (Lineare B) identica a quella usata sul continente greco.

30 Cultura materiale la vita quotidiana rimase pressoché immutata anche durante il dominio della nuova dinastia. i contadini continuavano a vivere in capanne di fango e di paglia e a coltivare i campi trattenendo per sé solo quanto era necessario alla loro sopravvivenza. Tutto l’eccedente spettava al Palazzo, nei confronti del quale i contadini erano tenuti a prestare servizi e attività lavorative di vario genere.

31 Il periodo miceneo sull’isola fu breve: attorno al 1200 a. C
Il periodo miceneo sull’isola fu breve: attorno al 1200 a.C. (secondo la datazione oggi più accreditata) una catastrofe definitiva si abbatté su Creta. I palazzi reali furono distrutti e dati alle fiamme e non risorsero più - sulle loro macerie furono costruite modeste abitazioni; da allora in poi non si parla più di Cretesi nei documenti egiziani, l’artigianato s’immiserisce, la scrittura locale scompare.

32 Le cause di questo disastro rimangono ignote.
Sono state avanzate varie ipotesi per spiegarlo: una ribellione contro i principi stranieri; una guerra tra i Micenei del continente e quelli di Creta; un’incursione rovinosa di popolazioni straniere (Popoli del Mare?).

33 Geroglifica – disco di Festo
Le tre scritture di Creta Geroglifica – disco di Festo Lineare B Lineare A

34 Il geroglifico cretese
Il primo tipo, risalente al periodo più antico ( a.C.), era una scrittura geroglifica, chiamata da Evans geroglifico-cretese, documentata dal celebre disco in terracotta di Festo, conservato al museo di Heraklion. Tuttora indecifrato.

35 La Lineare A Il secondo tipo, anch’esso indecifrato (anche se qualche parola sembrerebbe appartenere a un dialetto ittita) fece la sua comparsa attorno al 1750 a.C., e si presenta come una semplificazione dei geroglifici di cui sopra, ridotti a semplici contorni. Questa scrittura, rinvenuta su tavolette provenienti per la gran parte da Hagia Triada, nelle vicinanze di Festo, fu chiamata da Evans Lineare A.

36 La Lineare B Il terzo tipo (che sarebbe apparso verso il 1400 a.C.) venne chiamato Lineare B, ed è una scrittura sillabica, che oggi siamo in grado di leggere quella scrittura «nasconde » una lingua greca; prima di adottare l’alfabeto fenicio, attorno al IX sec. a.C., i Greci, tra il 1400 e il 1200 a.C., avevano utilizzato la scrittura Lineare B. i testi ritrovati sono solamente documenti di carattere amministrativo, lunghe liste di merci e inventari.

37 A brief Summary

38 The Agriculture of the Minoans
The Minoans of Crete… Were agriculturally advanced early on Used 2-sided axes for deforestation Used sickles to gather grain Made bread from locally grown wheat, barley, and millet Made wine from locally grown grapes Made beer from locally grown barley most likely for religious ceremonies Cultivated olive oil, figs, pears, and quinces [mele cotogne] from Cretan trees Planted lettuce, celery, asparagus, carrots, peas and vetches

39 The Economy of the Minoans
The Minoans of Crete… Began trading with their neighbors around 2000 b.c. Developed several systems of writing for the sole purpose of recording their business transactions with their neighbors Exported finished goods Exported raw materials, which were high in demand Imported finished goods from their neighbors Imported raw materials, used in the making of luxury items, from their neighbors The hieroglyphic writing system of the Minoans from around 2000 b.c. The Hieroglyphic writing system of the Minoans has yet to be deciphered. The Linear A writing system of the Minoans from around 1600 b.c. The Linear A writing system of the Minoans has yet to be deciphered.

40 The Social Structure of the Minoans
The Minoans of Crete… Were controlled by several city-states, the Palaces, which were ruled over by a king and queen or a king and queen working with either a senate or a council of elders Built housing for all their citizens, not just royalty Was a society of free citizens based on several classes of income Gave their women just as many rights as their male counterparts Gave their slaves the same rights as other Minoans minus the permission to participate in religious ceremonies

41 The Religion of the Minoans Several forms of the Minoan goddess
The Minoans of Crete… Worshipped one goddess with many fages, most likely, or multiple goddesses Had no gods in their religion until late in their history and the gods that eventually appeared only appeared to serve as the husbands and sons of their goddesses Worshipped nature in all its forms such as trees, springs, hillsides, etc Not only had temples of worship in almost all their houses but they also had temples throughout Crete usually on a hilltop over looking bodies of water, a grove of trees, etc Used the courtyards of their palace centers for religious ceremonies Several forms of the Minoan goddess

42 Trivial fresco of housework
The Art of the Minoans The Minoans of Crete… Did not use their art in most cases to promote religion and/or government Used most often naturalistic scenes such as dolphins and trees, or trivial things such as the mundane details of everyday life or a cat hunting a heath cock Starting around 1700 b.C., covered the walls and floors of their palaces, temples, and homes with wall-sized and floor-sized frescoes Bull-jumping fresco Trivial fresco of housework

43 The Technical Advancements of the Minoans
The Minoans of Crete… Had indoor plumbing starting around 2000 b.C. in all their buildings Were the first ancient civilization to build warships which they used to protect their large merchant fleet Developed and used a fairly complex plough to sow their crops Built both roads and bridges both outside and inside of their towns including a raised median strip for pedestrians between most of their roads

44 Major Events of the Minoans From Their Beginning - Their End
Timeframe Events of Note 3000bC The Minoan civilization begins as the native Cretans and either invaders or immigrants from Asia Minor divide into clans and begin to build villages 2000bC The Minoans move from scattered villages and clans to centralized towns built up around the early Minoan Palace Centers The Minoans begin trading with their neighbors The Minoans begin to use their first writing system, a hieroglyphic writing system similar to Egyptian Hieroglyphics which to this day has yet to be deciphered 1700bC The Minoans rebuild their Palace centers after earthquakes sweeps over Crete destroying their original pal aces built in 2000 b.c. 1600bC The Minoans begin to use Linear A, their second writing system which to this day has yet to be deciphered 1650bC The Minoans, due to over population, colonize the islands of Thera, Melos, Kea, Rhodes, the southwestern coast of Asia Minor near Miletus, and, perhaps, Athens of Greece Due to the probable Minoan colonization of Athens this is also most likely the timeframe in which the Greek Myth of King Minos and his Minotaur appeared 1500bC Earthquakes sweep through Crete again destroying most of the Minoan civilization as well all of their great palace centers 1450bC More earthquakes on Crete and the catastrophic eruption of the Thera island volcano equivalent to a 600 kiloton atomic bomb decimated the Minoan civilization The Minoans begin to use Linear B their third writing system which will be later deciphered as an early form of Greek 1400bC Spurred on by the natural disasters occurring around 1500 b.C. and 1450 b.C. as well as the Minoans lack of a strong military and their lack of proper defenses, the Mycenaeans of mainland Greece invade Crete


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