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La filosofia politica tra XVI e XVII secolo
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Quadro cronologico
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L’Europa degli Stati nazionali
Durante l’epoca moderna cambia radicalmente la concezione della politica, che diventa una scienza diverse vicende storiche contribuiscono a stimolare la riflessione sulla filosofia politica e sul potere del sovrano: lo sviluppo degli Stati moderni, come Francia e Inghilterra, che affermano sempre di più il loro potere le guerre, in particolare le guerre di religione che caratterizzano l’Europa dopo la Riforma protestante
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Bodin: il potere sovrano
La conflittualità religiosa in Francia alla fine del XVI secolo costituisce il punto di partenza della riflessione di Jean Bodin solo l’arte del governo consente di organizzare lo Stato in modo da superare i conflitti sociali e religiosi assoluto: il sovrano detiene tutto il potere senza dipendere da altre forze affinché possa essere efficace, il potere del sovrano deve essere illimitato: il sovrano è fonte della legge e non ne è limitato
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Bodin: la ragion di Stato
La sovranità del potere deriva da Dio il potere deve quindi rispettare le leggi divine e quelle naturali facendo un uso legittimo della forza facendosi guidare unicamente dalla RAGION DI STATO il supremo interesse statale deve essere anteposto agli interessi particolari e alle norme etico-religiose
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Grozio: il giusnaturalismo
L’olandese Ugo Grozio (Huig Van Groot) assume un punto di vista giuridico in seguito ai mutamenti politici e religiosi della prima età moderna e ai costanti conflitti che dilaniano l’Europa si sente l’esigenza di una nuova fondazione razionale del diritto con Grozio si afferma la dottrina filosofico-giuridica del GIUSNATURALISMO esiste un diritto naturale che esprime i principi universali della razionalità umana e sul quale deve fondarsi il diritto positivo
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Grozio: dalla natura umana al diritto naturale
È necessario dunque rintracciare gli elementi costitutivi della natura umana: l’essenza della natura umana si trova nel suo carattere razionale e nell’inclinazione alla vita associata il diritto naturale si fonda dunque su alcune norme fondamentali la responsabilità delle proprie azioni l’osservanza dei patti, il risarcimento dei danni il rispetto delle cose altrui la restituzione dei beni maltolti e dei debiti
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Grozio: dal diritto naturale al diritto positivo
Il diritto naturale costituisce il fondamento del diritto positivo le caratteristiche fondamentali della natura umana devono essere alla base del diritto civile diritto delle genti l’insieme delle regole che devono essere rispettate dagli Stati nei loro rapporti reciproci l’insieme delle leggi di uno Stato non possono basarsi su un’autorità superiore ma solo sulla collaborazione tra gli Stati e sulla capacità di rispettare i patti
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Grozio: la guerra La guerra, basata sulla forza, è la negazione del diritto la guerra si giustifica solo come forma di autodifesa e deve essere anch’essa regolamentata attraverso il diritto internazionale è quindi necessario stabilire quando la guerra è legittima contenere la violenza nei limiti necessari
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Grozio: le controversie internazionali
Il diritto naturale viene applicato da Grozio anche nelle controversie internazionali Grozio viene chiamato a difendere la Compagnia olandese delle Indie che aveva attaccato e depredato una nave portoghese il filosofo giustifica l’attacco olandese e respinge le pretese di spagnoli e portoghesi di esercitare il monopolio nel commercio marittimo con le colonie poiché la libertà di commercio costituisce un diritto naturale le tesi di Grozio sono il primo passo verso la costituzione di un sistema giuridico internazionale
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Hobbes: il meccanicismo
Il filosofo inglese Thomas Hobbes cerca di costruire una scienza politica fondata su basi meccanicistiche è compito della filosofia elaborare una teoria scientifica del potere seguendo i principi metodologici della scienza della natura e partendo dall’analisi della realtà corporea tutti i fenomeni che riguardano l’uomo sono riconducibili a movimenti meccanici
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Hobbes: la teoria della conoscenza
Il fondamento meccanicista della filosofia di Hobbes può essere visto all’interno della sua teoria della conoscenza Ogni conoscenza ha origine dalla sensazione I concetti sono immagini mentali delle cose esterne I nomi unificano concetti affini Il ragionamento opera componendo o scomponendo i nomi il ragionamento funziona dunque come un mero calcolo
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Hobbes: l’etica Le immagini che provengono dagli oggetti esterni influenzano il comportamento dell’uomo in questo modo si generano le passioni fondamentali desiderio repulsione le immagini assecondano il movimento vitale le immagini ostacolano il movimento vitale bene e male sono concetti convenzionali che dipendono dall’utilità dell’individuo nella conservazione del proprio movimento vitale
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“l’uomo è per l’uomo un lupo” “guerra di tutti contro tutti”
Hobbes: lo stato di natura Anche la teoria politica di Hobbes si basa sul meccanicismo materialista l’uomo, considerato ipoteticamente nel suo stato di natura, non è un essere sociale, ma è caratterizzato da impulsi egoistici “l’uomo è per l’uomo un lupo” si ha così un conflitto perenne “guerra di tutti contro tutti” tale situazione genera però insicurezza per la propria vita
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patto di assoggettamento
Hobbes: il patto sociale Gli uomini sono così spinti a unirsi attraverso un patto patto di associazione patto di assoggettamento ciascuno si impegna a rinunciare al proprio diritto su tutto ciascuno delega la sovranità a un terzo, il sovrano Contrattualismo il sovrano somma su di sé tutti i poteri, compreso quello religioso, e ha il compito di mantenere l’ordine
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Hobbes: il Leviatano Il sovrano, per il suo potere assoluto, può essere paragonato al Leviatano, il mostro biblico La sovranità è assoluta, irrevocabile e indivisibile il sovrano deve: » formulare le leggi vigilare sul loro rispetto punire i trasgressori il patto non obbliga il sovrano, che non è soggetto alle leggi, mentre i sudditi sono tenuti all’obbedienza, tranne nel caso in cui il sovrano attenti alla loro vita
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La teoria politica di Hobbes fonda la moderna filosofia politica
Hobbes: il Leviatano La teoria politica di Hobbes fonda la moderna filosofia politica in particolare alcuni aspetti della filosofia di Hobbes divengono essenziali per lo sviluppo delle dottrine politiche moderne il rovesciamento delle teorie aristoteliche sulla naturale socievolezza dell’uomo il contrattualismo, secondo il quale il potere deriva da un patto tra i cittadini resta tuttora aperto il dibattito sul ruolo e i limiti dell’assolutismo
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