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LA GESTIONE DEI RISCHI DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI

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Presentazione sul tema: "LA GESTIONE DEI RISCHI DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI"— Transcript della presentazione:

1 LA GESTIONE DEI RISCHI DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI

2 Introduzione Ogni impresa multinazionale è esposta al rischio connesso ad una pluralità di fattori l’evoluzione dei cambi dei tassi di interesse del contesto economico dei paesi delle dinamiche di tipo fiscale delle attività d’impresa relative ai mercati internazionali dalla solvibilità della controparte

3 Rischio e Rendimento: cenni
Fonti di rischio: Andamento economico generale Andamento economico settoriale Andamento economico specifico dell’emittente Componenti delle fonti di rischio: Rischio di interesse Rischio normativo Rischio di inflazione Rischi commerciali, competitivi, settoriali Rischio di cambio Rischi naturali Rischio di insolvenza Rischio congiunturale Rischio di liquidità Rischio di controparte Rischio politico

4 Rischio e Rendimento: cenni
Il valore di un investimento dipende da tre fattori: il rendimento atteso il rischio il tempo Il rendimento atteso indica la percentuale di incremento nel valore di un investimento per unità di moneta inizialmente investita Il rischio associato ad un investimento viene definito come la possibilità che il rendimento effetivo divenga dal rendimento pratico sia in senso positivo che negativo.

5 Rischio e Rendimento: cenni
L’entità di tale rischio dipenderà pertanto dallo scarto tra il rendimento previsto e il rendimento effettivo e dalla probabilità che l’evento si verifichi. Conoscendo la distribuzione di probabilità dei rendimenti previsti di un titolo è pertanto possibile misurare il rischio.

6 Rischio e Rendimento: cenni
Le tipiche misure che la statistica mette a disposizione al riguardo sono la VARIANZA (σ2) e lo SCARTO QUADRATICO MEDIO (σ) che esprimono la dispersione dei risultati attesi dell’investimento rispetto al valore medio.

7 Rischio e Rendimento: cenni
Per varianza (σ2) di una distribuzione si intende la media ponderata del quadrato degli scostamenti dalla media: Legenda: xi = rendimento previsto del titolo pi = probabilità che xi ha di manifestarsi = rendimento medio

8 IL CAPM

9 Rischio e Rendimento: cenni
Probabilità % A B Rendimenti attesi %

10 Rischio e Rendimento: cenni
La figura della slide 8 rapporta le distribuzioni di probabilità dei rendimenti attesi di due titoli, A e B. Si osservi come a parità di risultato medio atteso (13%) il titolo B presenta una maggior dispensione nei rendimenti previsti. Lo scarto quadratico medio è infatti pari al 17,2% contro il 10,3% di A.

11 Rischio e Rendimento: cenni
Tempo

12 Rischio e Rendimento: cenni
La diversificazione riduce il rischio La diversificazione riduce il rischio più di quanto riduce le attese di redditività. Essa migliora quindi il rapporto tra rischio e rendimento

13 Rischio diversificabile e rischio non diversificabile
fattori comuni, cioè tendono ad influenzare tutte le attività finanziarie e non possono essere eliminati per effetto della diversificazione; il rischio legato a tali fattori viene denominato rischio sistematico o non diversificabile o di mercato; fattori specifici, ossia riguardano solo quella determinata attività e possono essere eliminate tramite opportune strategie di diversificazione; il rischio a essi collegato viene detto rischio diversificabile o specifico.

14 Rischio diversificabile e rischio non diversificabile
Rischio specifico Rischio sistematico N titoli in portafoglio

15 Rischio diversificabile e rischio non diversificabile
La diversificazione può quindi ridurre il rischio ma non eliminarlo Ciò che è fondamentale valutare in un titolo, secondo la teoria finanziaria, è dunque solo la componente di rischio sistematico ad esso associato, perché è solo questa che contribuisce a determinare il rischio del portafoglio di un investitore e di conseguenza è l’unico rischio che gli investitori si attendono di vedere remunerato

16 Rischio di Mercato Vs. Rischio Specifico
Rischio totale Rischio specifico (unico, residuo, diversificabile) Rischio sistematico (rischio di mercato) Riguarda una particolare azienda e può essere ridotto dalla diversificazione un competitor brevetta una nuova tecnologia I sindacati vanno in sciopero in uno stabilimento produttivo Un forte competitor entra nel settore Riguarda tutte le aziende e non può essere ridotto dalla diversificazione L’inflazione cresce inaspettatamente Instabilità politica, guerre… Federal Reserve alza I tassi di interesse Il ciclo economico o industriale cambia Il rischio specifico deve essere riflesso nei flussi di cassa previsionali, non nel tasso di sconto Il rischio di mercato deve essere riflesso nel flussi di cassa e nel costo del capitale. Non può essere diversificato e gli investitori vogliono essere compensati per sopportarlo

17 I rischi di natura finanziaria
I rischi di natura finanziaria possono essere definiti come fattori di incertezza legati all’andamento di variabili di natura finanziaria, la cui variazione impatta positivamente o negativamente su elementi di natura patrimoniale o reddituale.

18 I rischi di natura finanziaria

19 La gestione dei rischi finanziari
Fino a che punto è esposta la nostra azienda ai tassi di interesse, ai tassi di cambio esteri, o ai prezzi delle materie prime? Quali strumenti finanziari sono disponibili per gestire queste esposizioni? Se la nostra impresa risulta significativamente esposta a tali fattori, come dovremmo utilizzare gli strumenti finanziari disponibili per gestire l’esposizione?

20 La gestione dei rischi finanziari
MISURAZIONE CONTROLLO (MONITORAGGIO) REPORT MITIGAZIONE - ASSUNZIONE INDIVIDUAZIONE

21 Il rischio di cambio E’ il rischio che deriva da movimenti dei tassi di cambio, in cui forti variazioni possono causare significative flessioni nel risultato aziendale. E’ una specifica tipologia di rischio che attiene alle oscillazioni che si registrano nei tassi di cambio delle valute in cui l’attivo e il passivo aziendale sono espressi

22 Il rischio di cambio - Ragioni di una maggiore esposizione:
Volatilità dei rapporti di cambio tra le diverse valute una più ampia apertura delle singole economie con incrementi delle transazioni commerciali internazionali; ampliamento dei volumi quotidianamente negoziati sul mercato mondiale dei cambi.

23 Il rischio di cambio - Operazioni che originano il rischio
Acquisto/vendita a credito di prodotti o servizi ad un prezzo in valuta differente da quella domestica; Acquisizione di beni capitali ad un prezzo espresso in valuta estera, che prevedono un regolamento in una unica soluzione non immediata o in più soluzioni; Reperimento di risorse finanziarie la cui restituzione sia prevista in divisa non domestica.

24 Il rischio di cambio - Approcci alla gestione del rischio
Approccio statico (eliminazione del rischio) Le imprese assumono posizioni che non variano fino alla fine del rischio di cambio, che avviene con il pagamento o con l’incasso dell’importo in valuta. E’ adottato da aziende che scelgono di gestire il rischio in un arco temporale di breve termine e non hanno adeguate competenze.

25 Il rischio di cambio - Approcci alla gestione del rischio
Approccio dinamico (controllo del rischio) Attività sistematica di coperture e scoperture del rischio di cambio in relazione alle fluttuazioni dei tassi (e dei trend) di mercato. E’ adottato da imprese che scelgono di gestire un arco temporale di più lungo termine e che hanno adeguate competenze.

26 Il rischio di tasso di interesse
Il rischio legato ai tassi di interesse sorge nel momento in cui un’impresa (nazionale o multinazionale) raccoglie capitali. Le due principali tipologie di rischio legato ai tassi di interesse sono: il rischio correlato al servizio del debito; il rischio correlato al differenziale fonti-impieghi.

27 Il rischio di prezzo delle materie prime
E’ collegato alle oscillazioni di prezzo di una materia prima con conseguente possibile incremento della volatilità della redditività aziendale. Il rischio di commodity si traduce in un possibile aumento dei costi operativi dovuto ad un incremento di prezzo per una determinata risorsa tangibile.

28 Il rischio di prezzo delle materie prime
Le imprese possono coprire il rischio: Strumenti derivati Realizzando investimenti reali in asset che si compensano in termini di rischio Integrazione verticale Creazione di scorte a lungo termine Contratti di fornitura a lungo termine


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