Nel Giardino dei Giusti

Presentazione sul tema: "Nel Giardino dei Giusti"— Transcript della presentazione:

1 Nel Giardino dei Giusti
Irena Sendler

2 Una signora di 98 anni che si chiamava
Irena Sendler è deceduta nel Durante la 2ª Guerra Mondiale, Irena ebbe un permesso per lavorare nel Ghetto di Varsavia come specialista di fogne e tubature.

3 Però i suoi progetti andavano oltre...

4 Sapeva quali erano i piani dei
nazisti per gli ebrei

5 (per bambini più grandi).
Irena portava fuori dal Ghetto i bambini nascosti nel fondo della sua cassa degli attrezzi e portava un sacco di tela grezza nella parte posteriore del suo camioncino (per bambini più grandi). Inoltre dietro aveva un cane a cui insegnò ad abbaiare ai soldati nazisti quando usciva e entrava nel Ghetto.

6 Ovviamente, i soldati non volevano avere niente a che fare con il
cane e i latrati coprivano i rumori dei bambini.

7 Con questo stratagemma, riuscì a portare fuori dal Ghetto
e a salvare 2500 bambini. Quando i nazisti la presero, le ruppero entrambe le gambe, le braccia e la picchiarono brutalmente.

8 Irena teneva un registro dei nomi di tutti i bambini che salvò e lo conservava in un barattolo di vetro sepolto ai piedi di un albero nel suo giardino.

9 tentò di trovare i genitori sopravvissuti per riunire le famiglie.
Dopo la guerra, tentò di trovare i genitori sopravvissuti per riunire le famiglie.

10 La maggioranza erano stati portati
alle camere a gas.

11 trovarono case di accoglienza
Quei bambini che aiutò, trovarono case di accoglienza o furono adottati.

12 fu proposta per ricevere il
L'anno scorso Irena fu proposta per ricevere il Premio Nóbel per la pace...

13 Ma non fu selezionata

14 Non permettiamo che si dimentichi mai!

15 Sono passati quasi 70 anni da quando è finita la 2ª Guerra Mondiale in Europa.

16 6 milioni di ebrei, 20 milioni di russi, 10 milioni di cristiani e 1
6 milioni di ebrei, 20 milioni di russi, 10 milioni di cristiani e sacerdoti cattolici furono assassinati, massacrati, violati, uccisi dalla fame e umiliati mentre il mondo guardava da un'altra parte.

17 Ora, più che mai, con alcuni che proclamano che l'olocausto è un mito, è imperativo assicurarsi che il mondo non dimentichi mai.

18 In memoria

19 Grazie!