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PubblicatoFiore Antonini Modificato 9 anni fa
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C l a s s i S e z. a & B & C
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Ben trovati,cari lettori! A quanto pare siete impazienti perchè non vedete l’ ora che io vi racconti della VISITA A monteCitorio, VERO ? Lo sapevo, lo sapevo che dicevate “si”! BEH, allora il miglior modo per ascoltare è… rimanere in silenzio, allungare bene le orecchie, chiudere gli occhi e… no, gli occhi teneteli aperti! E… ridacchiate sottovoce, io comincio la narrazione…
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In una bella mattinata, con un sole splendente e un azzurro immenso, 56 ragazzini si stavano recando a Montecitorio per vedere il nostro mitico parlamento! Tralasciamo ciò che è accaduto all’interno dell’autobus… troppi genitori, potrebbe volare qualche sganassone!!! Appena arrivati la guida ci ha fatto le solite raccomandazioni: - Cercate di stare vicini gli uni a gli altri, il Parlamento è enorme, potreste perdervi e riimanere qui tutta la notte!- Poi ci ha condotto in una stanza in cui abbiamo dovuto lasciare tutti gli oggetti personali, passando sotto un metal-detector: Uauuuuuuuuuuuuu!!! Fu allora che mille colori “seri” cominciarono ad entrare nella mia mente: blu e azzurro accompagnati all’oro, marrone, magenta, ecc…
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Giunti nella prima stanza, la nostra seriosa guida ci ha raccontato la storia del Palazzo: inizialmente il palazzo fu commissionato a Bernini da Papa Innocenzo decimo come dimora della famiglia Ludovisi; alla morte del Papa passarono più di trent’anni finché un altro Papa ne finanziasse la costruzione, eseguita da Carlo Fontana. Divenne così sede della Curia apostolica. In quosto palazzo per molti anni il popolo romano ha seguito l’estrazione del lotto i cui numeri erano annunciati dal balcone principale. Nel 1871, cioé dopo l’unità d’Italia, il palazzo di Montecitorio divenne sede della Camera dei deputati. In seguito siamo passati in un corridoio dove abbiamo visto i quadri di tutti i presidenti della Camera, tra cui quello attuale, Giorgio Napolitano.
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Da qui siamo passati in una sala enorme, che per la sua forma e per gli arredi è detta il transatlantico. Da qui si ha accesso anche ai numerosi servizi della Camera: la famosa bouvette, cioè il bar degli onorevoli, l’agenzia di viaggio, il barbiere, ecc… Prima avevamo invece visto l’ufficio delle poste parlamentare e le cassettine postali di onorevoli e segretari.
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Dopo altre stanze, lunghi corridoi, storie e sgridate delle maestre, fu finalmente il momento dall’aula del Parlamento! -Che meraviglia!-Disse Alessia. Effettivamente, non ha nulla a che vedere con le nostre luminose, ma piccole, aule. E mentre Alessia si meravigliava per la grandezza del nostro Parlamento, io pensavo che prima o poi mi sarebbe piaciuto assistere ad una seduta parlamentare… o forse no? Tutte quelle urla, i litigi… per il momento rinuncio, poi si vedrà!
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Dopo la guida ci ha salutati e, dopo qualche photo ricordo, scattate rigorosamente con i nostri ultramoderni e sfavillanti telefonini cellulari… siamo tornati a scuola!
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Beh… per il momento la politica non mi interessa, ma la visita è stata molto interessante ed istruttiva, e poi… mi ha messo una fame!
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