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PubblicatoArrigo Lillo Modificato 9 anni fa
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Giuseppe Richiedei ESSERE GENITORI ATTIVI e la sfida educativa Rosolina Mare 22 maggio 2011
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© Richiedei Giuseppe GENITORI – SCUOLE – COMUNITA’ Lo sviluppo non è automaticamente fonte di benessere, ma emergono sentimenti di insicurezza e disorientamento Soprattutto in riferimento alle problematiche relazionali ed alle difficoltà educative nei riguardi dei figli Sembra di avere solo il tempo per sopravvivere tra lavoro e le cure domestiche Le famiglie benestanti cercano servizi aggiuntivi per i figli, ma l’isolamento e l’insicurezza restano preoccupanti Il lavoro e le esigenze consumistiche non lasciano tempo per “prendere parte alla vita degli altri
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© Richiedei Giuseppe GENITORI – SCUOLE – COMUNITA’ Le famiglie non pensano più di poter contare sui prossimi: parenti, amici, associazioni Poche possono far ricorso al capitale sociale di relazioni solidali. Per lo più si rivolgono : al Comune (52%), alla Scuola (22%) Nelle ricerche non compaiono significativamente: le associazioni, la Chiesa, il terzo settore (sotto il 4%) Eppure “il capitale sociale” può incrementarsi solo attraverso le disponibilità di ciascuno, anche di numerosi “genitori attivi” nella scuola, nel vicinato, nella società in genere.
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© Richiedei Giuseppe GENITORI – SCUOLE – COMUNITA’ Nelle scuole e nelle Comunità la presenza dei genitori è necessaria, la loro iniziativa va incoraggiata la loro responsabilità va esplicitata in precisi compiti. A loro volta le famiglie assegnano alle agenzie educative riconoscimento e autorevolezza morale senza la quale ben difficilmente gli interventi educativi raggiungono efficacia. In campo educativo l'attiva collaborazione di studenti, genitori, docenti ed educatori assume importanza intrinseca, mancando la quale gli apprendimento o i comportamenti risultano imposti e momentanei senza durevoli effetti nella crescita della personalità.
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© Richiedei Giuseppe DIRITTO DOVERE di istruire ed educare Il diritto – dovere di istruire ed educare i figli” ( art. 30 Cost.) ha conosciuto diverse applicazioni: Da una concezione di delega allo Stato e alle Istituzioni private al coinvolgimento dei “delegati”, eletti nei consigli scolastici (democrazia rappresentativa, anni ’70) al partenariato educativo nei progetti di prevenzione e l’assunzione della finalità educativa da parte della scuola (anni 90) alla partecipazione informativa dove la scuola “di sua iniziativa” si impegna a improntare il rapporto con i genitori nella trasparenza e per la qualità (Carta dei Servizi 1995) alla cooperazione delle componenti con lo STATUTO degli studenti e l’AUTONOMIA fondata sulle tre libertà (democrazia partecipativa 2000) al riconoscimento ufficiale delle associazioni dei genitori e degli studenti (principio di SUSSIDIARIETA’ DPR 301 – 2005 FoNAGS) al Patto educativo di corresponsabilità, che implica la disponibilità contrattuale e richiede il consenso dei singoli contraenti (DPR 235 - 2007) per una partecipazione diretta e corresponsabile.
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riflessiva - La scuola riflessiva - da funzionale per l’apprendere ad apprendere,diventa sempre più attenta - alla qualità di rapporti - Non più la semplice trasmissione culturale - ma la rielaborazione sensata, - Non più la formazione attraverso l’abitudine, - ma attraverso stimoli alla riflessività personale - e il rapporto costruttivo con gli altri Scuola : oggi
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- Il disagio, l’emarginazione, il disorientamento possono essere affrontati meglio: - mettendo al centro le relazioni, - analizzandole, agendo su di esse - per un miglioramento continuo. - La persona umana apprende e cresce più dalla frequentazione degli altri, dalla loro testimonianza e dalla propria sperimentazione - Il benessere delle persone sta soprattutto sulla qualità delle loro relazioni Scuola : oggi
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LE ASSOCIAZIONI dei Genitori Con il riconoscimento ufficiale le associazioni hanno titolo: (DPR 301 – 2005) - a presentare progetti per la qualità della scuola, (DPR 567-96) - curano programmi di informazione e formazione dei genitori rivolti alla generalità delle famiglie, (DPR 275 – 99) - favorire i rapporti, la consultazione, la collaborazione e la concertazione fra MIUR – DIRIGENTI e i genitori; - rappresentare le esigenze e le proposte delle famiglie -esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative delle autorità; (DPR 301 – 2005) -concorrono in “iniziative in rete con la scuola e gli Enti Locali” in ordine : all’orientamento, l’educazione alla salute, la qualità educativa e scolastica, l’educazione permanente degli adulti….
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- Da qui l’esigenza di creare - Alleanze locali - tra famiglie, scuole, - realtà educative, istituzioni - per creare non tanto - “istituzioni specializzate, - una accanto all’altra”, - ma ”reti sociali comunitarie”. Scuola oggi
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- Non basta curare le competenze professionali degli operatori, - ma occorre costruire relazionalità positiva: - all’interno alla scuola, - con le famiglie, da cui provengono i bambini - tra le stesse famiglie, in associazione, - con la comunità circostante. - Si alimenta l’identità personale di ognuno - con la fiducia in sé e verso gli altri, - il rispetto reciproco, - la capacità di cooperazione, di decisione, - il senso di responsabilità nei riguardi del mondo e del futuro (capitale sociale). FAMIGLIA - SCUOLA - SOCIETA’
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