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CHEMIOTERATIPI ANTIBLASTICI
IL LORO IMPIEGO COME ANTITUMORALI RISALE AGLI ANNI ‘40
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PROVVEDIMENTO 5 AGOSTO 1999 Linee Guida per
la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario
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CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI E’ ANDATO AUMENTANDO NEGLI ULTIMI ANNI
L’USO TERAPEUTICO DEI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI E’ ANDATO AUMENTANDO NEGLI ULTIMI ANNI PER IL SEMPRE CRESCENTE IMPIEGO SU PAZIENTI ONCOLOGICI
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UTILIZZO CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI
TRATTAMENTO PATOLOGIE NON TUMORALI: TRAPIANTO D’ORGANI, ARTRIDE REUMATOIDE, PSORIASI, ECC. (per la proprietà immunosoppressiva di alcuni C.A.) TRATTAMENTO PATOLOGIE TUMORALI
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NONOSTANZE NUMERSI C.A. SIANO STATI RICONOSCIUTI
COME SOSTANZE CANCEROGENE O PROBABILMENTE CANCEROGENE (IARC, altre Agenzie Internazionali autorevoli) NON SI APPLICA IL CAPO II “PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI” DEL TITOLO IX T.U. 81 DEL 09/04/2008 POICHE’ IN QUANTO FARMACI NON SONO ETICHETTATI R45 O R49 DIRETTIVA 67/548/CEE ANCHE SE LA COMMISSIONE CONSULTIVA TOSSICOLOGICA NAZIONALE HA RACCOMANDATO L’ INCLUSIONE DELLE ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE, IMPIEGO E SMALTIMENTO DI C.A., NELL’ ALLEGATO XLII “ELENCO DI SOSTANZE, PREPARATI E PROCESSI”
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CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI
SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI PAZIENTI
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PRINCIPALI ORGANI COLPITI
MIDOLLO OSSEO SISTEMA NERVOSO CENTRALE BULBI PILIFERI CUORE FEGATO E TRATTO GASTROINTESTINALE RENI GONADI DI ENTRAMBI I SESSI
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EFFETTI C.A. SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI
SONO DI DIFFICILE DIMOSTRAZIONE tuttavia STUDIO EFFETTI CITOGENETICI NEI LINFOCITI COME INDICATORI DI EFFETTI biologici precoci di esposizione (non disponibili risultati univoci) STUDI IN SOGGETTI FEMMINILI SUGGERISCONO UN’ASSOCIAZIONE CAUSALE TRA MANIPOLAZIONE C.A. E AUMENTATA ABORTIVITA’ I° TRIMESTRE DI GRAVIDANZA DATI DI MORTALITA’ PER TUMORE A CAUSA DELL’ESPOSIZIONE (insufficienti)
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PINCIPALI VIE DI ASSORBIMENTO CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI
MUCOSA CUTANEA INALATORIA
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PRINCIPALI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI VALUTATI DALLA IARC
CANCEROGENI PER L’UOMO PROBABILMENTE CANCEROGENI PER L’UOMO BUTANEDIOLO DIMETANSULFONATO (MYLERAN) ADRIAMICINA CICLOFOSFAMIDE ARACITIDINA CLORAMBUCIL 1(2-CLOROETIL)-3-CICLOESIL-1-NITROSUREA (CCNU) 1(2-CLOROETIL)-3(4- METILCICLOESIL)-1-NITROSUREA ( METIL-CCNU) MOSTARDE AZOTATE MELPHALAN PROCARBAZINA MOPP ED ALTRE MISCELE CONTENENTI AGENTI ALCHILANTI N,N-BIS-(2-CLOROETIL)-2-NAFTILAMINA (CLORNAFAZINA) TRIS(1-AZIRIDINIL) FOSFINSOLFURO (TIOTEPA)
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
LAVORATORI ESPOSTI ADDETTI ABITUALI ALLA PREPARAZIONE/SOMMINISTRAZIONE C.A. ADDETTI ALLA MANUTENZIONE DELLE CAPPE ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DI C.A. CON UNA FRQUENZA MINORE RISPETTO AGLI ABITUALI, MA CHE OPERANO IN ASSENZA DI CAPPE O DI PROTEZIONI INDIVIDUALI IDONEE, COMPRESI GLI ADDETTI ALLE PULIZIE ED ALLO SMALTIMENTO IN QUESTE CONDIZIONI LAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI ADDETTI OCCASIONALMENTE ALLA PREPARAZIONE/SOMMINISTRAZIONE DI C.A. ADDETTI ALLA PULIZIA DEI LOCALI DI PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE C.A. ADDETTI ALLO SMALTIMENTO
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
CAMPIONAMENTO AMBIENTALE MISURE DI CONTAMINAZIONE SUPERFICIALE MISURE SU MATRICI BIOLOGICHE TECNICHE ANALITICHE POCO SIGNIFICATIVO PER LA PARTICOLARE ATTIVITA’ LAVORATIVA UTILI PER LA VERIFICA DELLA QUALITA’ DI PROCEDURE E MEZZI DI SICUREZZA, MA INSUFFICIENTI PER LA STIMA DELL’ESPOSIZIONE DIFFICILI PER LA SCARSA SENSIBILITA’ DEGLI STRUMENTI ANALITICI ALLE BASSISSIME DOSI COMUNEMENTE ASSORBIBILI NON ANCORA VALIDATE E COSTI ELEVATI
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
RACCOLTA ED ELABORAZIONE INFORMAZIONI RIPORTATE NELLA SEGUENTE TABELLA DI VALUTAZIONE TABELLA DI VALUTAZIONE NOME E COGNOME OPERATORE/QUALIFICA PROFESSIONALE FARMACO USATO LAVORAZIONE SVOLTA DURATA FREQUENZA QUANTITATIVI PRESIDI PREVENTIVI AMBIENTALI E PERSONALI CONDIZIONI IGIENICHE LOCALI PREP. E SOMM.
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CLASSIFICAZIONE ATTIVITA’
INFORMAZIONI RACCOLTE CLASSIFICAZIONE ATTIVITA’ LAVORATIVE INDICI ORIENTATIVI DI ESPOSIZIONE MISURE PREVENTIVE IMMEDIATE MISURA C.A. SU MATRICI AMBIENTALI
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SCALA DI PRIORITA’ PER LA MISURAZIONE DI C.A.
MISURE SU MATERIALE PRELEVATO DA SUPERFICI MISURE SU MATERIALE BIOLOGICO MISURE ATMOSFERICHE (PER LA MESSA A PUNTO DI SISTEMI DI ASPIRAZIONE E RICAMBIO D’ARIA
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SORVEGLIANZA SANITARIA
MEDICO COMPETENTE
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MANTENERE L’ESPOSIZIONE
MISURE DI PREVENZIONE PRINCIPIO ALARA MANTENERE L’ESPOSIZIONE ENTRO I LIVELLI PIU’ BASSI POSSIBILE 5 4 3 2 1
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MISURE DI PREVENZIONE SORGENTI DI ESPOSIZIONE
CENTRALLIZZAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE ATTIVITA’ CARATTERISTICHE DEI LOCALI SISTEMI DI PREVENZIONE AMBIENTALE MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI TECNICHE DI LAVORO SMALTIMENTO
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SORGENTI DI ESPOSIZIONE
FASE LAVORATIVA SORGENTE DI ESPOSIZIONE IMMAGAZZINAMENTO RICEVIMENTO E STOCCAGGIO CONFEZIONI DI FARMACI NON INTEGRE PREPARAZIONE APERTURA FIALA ESTRAZIONE DELL’AGO DAL FLACONE TRASFERIMENTO DEL FARMACO DAL FLACONE ALLA SIRINGA O ALLA FLEBOCLISI ESPULSIONE DI ARIA DALLA SIRINGA PER IL DOSAGGIO DEL FARMACO SOMMINISTRAZIONE STRAVASI DI LIQUIDO DAI DEFLUSSORI, DAI FLACONI E DALLE CONNESSIONI SMALTIMENTO MATERIALI RESIDUI UTILIZZATI NELLA PREPARAZIONE E NELLA SOMMINISTRAZIONE MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI FILTRI DELLE CAPPE DOPO LA RIMOZIONE LETTERECCI CONTAMINATI DAGLI ESCRETI DEI PZ SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO CON C.A. URINE DEI PAZIENTI TRATTATI EVENTUALE NEBULIZZAZIONE PRODOTTA DAL RISCIACQUO DEI SERVIZI MANUTENZIONE PULIZIA DELLE CAPPE RIMOZIONE DEI FILTRI
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CENTRALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE ATTIVITA’
CENTRALIZZATA ISOLATA UNITA’ FARMACI ANTITUMORALI SEGNALATA CHIUSA PROTETTA
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CARATTERISTICHE DEI LOCALI
IMMAGAZZINAMENTO - IDOENEI SISTEMI DI AREAZIONE - PAVIMENTI IN MATERIALE PLASTICO FACILMENTE LAVABILE PREPARAZIONE - PAVIMENTO E PARETI RIVESTITE FINO AD OPPORTUNE ALTEZZE DA MATERIALE PLASTICO FACILMENTE LAVABILE - STANZA FILTRO PER ISOLARE IL LOCALE DI PREPARAZIONE DAGLI ALTRI LOCALI PORTE DI ACCESSO A BATTENTE CON APERTURA VERSO L’ESTERNO LOCALE PROTETTO DA TURBOLENZE D’ARIA PUNTO DI DECONTAMINAZIONE COSTITUITO DA UN LAVANDINO A PEDALE E DA UN LAVAOCCHI DI SICUREZZA ADEGUATO SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO PULSANTE PER I CASI DI EMERGENZA CON SISTEMA VIVA VOCE - DEPOSITO DEI D.P.I. E DI MEZZI DI SICUREZZA IN CASO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI - DOCCIA PER LE EMERGENZE ED EVENTUALE AMBIENTE FILTRO PER GLI INDUMENTI DA LAVORO SOMMINISTRAZIONE IDONEI SISTEMI DI AREAZIONE - IDONEO LAVABO
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SISTEMI DI PREVENZIONE AMBIENTALE
LA PREPARAZIONE DEVE AVVENIRE SOTTO CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE DI CLASSE II”, DOTATA DI LAMPADA UV. TALE CAPPA DEVE ESSERE POSIZIONATA LONTANO DA FONTI DI CALORE E DA EVENTUALI CORRENTI D’ARIA
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LE CAPPE DEVONO ESSERE ACCESE 15 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO E SPENTE DOPO 15 MINUTI LA FINE DELL’ATTIVITA’; IL PIANO DI LAVORO DEVE ESSERE LIBERO DA OGGETTI INUTILI AD ESLUSIONE DEI FARMACI, PULITO CON ALCOOL AL 70% E CON UN PANNO DI CARTA MONOUSO OPERARE SEMPRE AL CENTRO DELLA CAPPA EFFETTUARE PERIODICAMENTE LA MANUTENZIONE E LA SOSTITUZIONE DEI FILTRI VERIFICARE L’EFFICACIA DELLE CAPPE POSIZIONARLE LONTANO DA FONTI DI CALORE E DA EVENTUALI CORRENTI D’ARIA
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MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI
DOPPIO PAIO DI GUANTI IN LATICE DA CAMBIARE AL MASSIMO DOPO 30 MINUTI, FACENDO UN ADEGUATO LAVAGGIO DELLE MANI AD OGNI RICAMBIO. EVITARE L’ USO DI GUANTI CONTENENTE POLVERE LUBRIFICANTE ED IN PVC CAMICI MONOUSO DI TIPO CHIRURGICO A MANICHE LUNGO CON POLSINO A MANICOTTO DI ELASTICO O MAGLIA, IN TESSUTO NON TESSUTO E NON DI STOFFA. MUNITI DI RINFORZI DAVANTI E SUGLI AVAMBRACCI PER LE OPERAZIONI DI PREPARAZIONE MASCHERE FFP2 S EN 149 OCCHIALI CON PROTEZIONE LATERALE CUFFIE MONOUSO SOVRASCARPE MONOUSO
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TECNICHE DI LAVORO PREPARAZIONE FARMACI IL PIANO DI LAVORO VA LAVATO
CON IPOCLORITO DI SODIO AL 5% O ALTRO PRODOTTO IDONEO, ALL’ INIZIO E ALLA FINE DEL LAVORO NON E’ CONSENTITO MANGIARE, BERE,FUMARE,TRUCCARSI MASTICARE CHEWING-GUM PREPARAZIONE FARMACI NELLA PREPARAZIONE DEI FARMACI, GIÀ CONTENUTI IN FORMA DI SOLUTI NELLE FIALE, LA MANOVRA DI APERTURA DELLE FIALE DEVE ESSERE ATTUATA DOPO AVER VERIFICATO CHE NON SIA RIMASTO LIQUIDO NELLA PARTE SUPERIORE E AVVOLGENDO IL COLLO DELLA FIALA CON UNA GARZA STERILE. L'APERTURA DELLE FIALE DEVE ESSERE ATTUATA MEDIANTE MOVIMENTI DELLE MANI RIVOLTI VERSO L'ESTERNO IL MATERIALE OCCORRENTE VA POSIZIONATO SOTTO ALLA CAPPA PRIMA DI INIZIARE I L LAVORO E LE OPERAZIONI DI MANIPOLAZIONE VANNO FATTE AL CENTRO DELLA CAPPA
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NELLE MANOVRE DI ESPULSIONE DELL'ARIA DALLA SIRINGA E DOSAGGIO DEL FARMACO, L'AGO VA PROTETTO CON GARZA STERILE, ONDE EVITARE LA CONTAMINAZIONE DELL'OPERATORE IN CASO DI FUORIUSCITA DEL, FARMACO. IL FARMACO DOSATO VA INTRODOTTO NEL FLACONE DA FLEBOCLISI PERFORANDO LA PARTE CENTRALE DELLA MEMBRANA DEL TAPPO. NEL MUOVERE LA STRINGA DAL FLACONE, IL PUNTO DI FUORIUSCITA DELL'AGO VA PROTETTO CON UNA GARZA ONDE EVITARE SPANDIMENTI. DISPOSITIVO LUER LOCK IL TUBO DI COLLEGAMENTO DEL DEFLUSSORE, UNA VOLTA APPLICATO AL FLACONE PER FLEBOCLISI, VA PROTETTO CON UNA GARZA STERILE ALL'ESTREMITÀ A VALLE, CHIUSA CON DISPOSITIVO LUER LOCK PREPARAZIONE FARMACI NELLA RICOSTITUZIONE DEI FARMACI LIOFILIZZATI, UTILIZZARE SIRINGHE CON ATTACCO LUER LOCK. IN ALTERNATIVA, PUÒ ESSERE UTILIZZATA UNA SIRINGA CON AGO DA INSULINA PRIVA DI STANTUFFO PER CREARE UN SISTEMA A VALVOLA CHE PERMETTA L'EQUILIBRIO FRA PRESSIONE INTERNA ED ESTERNA AL FLACONE ,OVE DISPONIBILI SONO CONSIGLIABILI ALTRI DISPOSITIVI QUALI AD ESEMPIO FILTRI IDROFOBICI ED EQUALIZZATORI DI PRESSIONE A CAMERA DI ESPANSIONE
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TRASPORTO FARMACI PER TRAGITTI LUNGHI VASSOI A BORDO RIALZATO
RECIPIENTI A TENUTA PER CONTENERE EVENTUALI SPANDIMENTI ACCIDENTALI
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SOMMINISTRAZIONE FARMACI
NELLA SOMMINISTRAZIONE E.V, POSIZIONARE UN TELINO MONOUSO IMPERMEABILE SOTTO IL BRACCIO DEL PZ, NELLA PARTE INFERIORE NELLA SOMMINISTRAZIONE ORALE ESTRARRE LE COMPRESSE DAL FLACONE FACENDOLE SCIVOLARE SUL CONTENITORE DESTINATO AL PZ, SE CONTENUTE IN BLISTER LA COMPRESSIONE FINALIZZATA ALL’ESTRAZIONE DELLA CAPSULA, VA FATTA DIRETTAMENTE NEL CONTENITORE DEL PZ DEFLUSSORE CON RACCORDO A Y, POSIZIONANDO GARZE STERILI ATTORNO AL RACCORDO EVENTUALMENTE USATO
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CONTAMINAZIONI ACCIDENTALI
-SEGNALARE AL MEDICO COMPETENTE, AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E ALLA DIREZIONE SANITARIA IN CASO DI CONTATTO ACCIDENTALE DEL FARMACO CON LA CUTE L'OPERATORE DOVRÀ LAVARE ACCURATAMENTE LA PARTE CONTAMINATA, UTILIZZANDO ABBONDANTE ACQUA E SAPONE, EVENTUALMENTE APPLICANDO ANTIDOTI, QUINDI CONSULTARE UN MEDICO - IN CASO DI CONTAMINAZIONE DEGLI OCCHI È NECESSARIO LAVARLI ACCURATAMENTE PER ALMENO 15 MINUTI CON ACQUA O SOLUZIONE FISIOLOGICA MEDIANTE L'UTILIZZO DEGLI APPOSITI DISPOSITIVI LAVAOCCHI.
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MANUTENZIONE CAPPE E PULIZIA LOCALI
- SPEGNERE IL SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO DURANTE LA SOSTITUZIONE DEI FILTRI L'ADDETTO DOVRÀ ESSERE DOTATO DI CAMICE MONOUSO CON CAPPUCCIO IN T.N.T., MASCHERA FACCIALE A CARTUCCIA O CON ASPIRAZIONE FORZATA DI ARIA FILTRATA SU CARBONE, GUANTI, SOPRASCARPE MONOUSO IL FILTRO DOVRÀ ESSERE MONTATO POSSIBILMENTE IN MODO DA PERMETTERE NELLA RIMOZIONE LA TECNICA DEL BAG-OUT, VERRÀ MESSO IN SICUREZZA CON UN SISTEMA A DOPPIO SACCO CHIUSO ERMETICAMENTE E INVIATO A SMALTIMENTO. - I DPI USATI DOVRANNO ESSERE RIPOSTI IN APPOSITO SACCO CHIUSO , ALL'INTERNO DELLA STANZA ED INVIATI ALLO SMALTIMENTO. - RIATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI CONDIZIONAMENTO E LA STANZA DOVRÀ RESTARE CHIUSA PER ALMENO 30 MINUTI IN MODO DA GARANTIRE UN EFFICACE RICAMBIO D'ARIA NELL'AMBIENTE. - LA PULIZIA DEVE ESSERE A UMIDO, DEVE PARTIRE DAL LUOGO MENO CONTAMINATO A QUELLO PIÙ CONTAMINATO. SI RACCOMANDA DI USARE DETERGENTI A PH ELEVATO (SAPONE DI MARSIGLIA E IPOCLORITO DI SODIO). GLI ACCESSORI E IL MATERIALE PER LA PULIZIA DEVONO ESSERE UTILIZZATI SOLO NEI LOCALI DI MANIPOLAZIONE. -IL PERSONALE ADDETTO ALLE PULIZIE DEI LOCALI ADIBITI A TRATTAMENTO E PREPARAZIONE E DEI SERVIZI IGIENICI UTILIZZATI DAI PAZIENTI TRATTATI DOVRÀ AVERE UN'ADEGUATA PREPARAZIONE; DOVRÀ INOLTRE ESSERE DOTATO DI GUANTI, MASCHERA DEL TIPO FFP2S(NORMA CEE EN 149) DURANTE LA PULIZIA DEI SERVIZI IGIENICI E CALZARI MONOUSO.
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SMALTIMENTO TUTTI I MATERIALI RESIDUI DALLE OPERAZIONI DI MANIPOLAZIONE DEI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI (MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI MONOUSO, TELINI ASSORBENTI MONOUSO, BACINELLE, GARZE, COTONE, FIALE, FLACONI, SIRINGHE, DEFLUSSORI, RACCORDI) DEVONO ESSERE SMALTITI IN APPOSITI CONTENITORI CONTRASSEGNATI CON LA SIGLA RIFIUTI SPECIALI OSPEDALIERI EFFETTUARE UNA INATTIVAZIONE CHIMICA DEI C.A., UTILIZZANDO DI IPOCLORITO DI SODIO (CHE ENTRO 24 ORE È IN GRADO DI DETERMINARE UNA BUONA INATTIVAZIONE DI GRAN PARTE DEI C.A. LE URINE DEI PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INSTILLAZIONI ENDOVESCICALI DOVREBBERO ESSERE INATTIVATE PRIMA DELLO SMALTIMENTO, IN QUANTO CONTENGONO ELEVATE CONCENTRAZIONI DI PRINCIPIO ATTIVO. - I FILTRI DELLE CAPPE, DOPO LA RIMOZIONE, DEVONO ESSERE RIPOSTI IN SISTEMI A DOPPIO INVOLUCRO, CONSIDERATI COME TOSSICO-NOCIVI, SOTTOPOSTI AD INATTIVAZIONE E QUINDI SMALTITI. RIFIUTI SPECIALI OSPEDALIERI
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INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE
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SORVEGLIANZA SANITARIA
MEDICO COMPETENTE
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