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PRINCIPI AGRONOMICI di FERTILIZZAZIONE : Equilibrio vegeto-produttivo

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Presentazione sul tema: "PRINCIPI AGRONOMICI di FERTILIZZAZIONE : Equilibrio vegeto-produttivo"— Transcript della presentazione:

1 PRINCIPI AGRONOMICI di FERTILIZZAZIONE : Equilibrio vegeto-produttivo Uva da VINO Dott. Michele Caggiano

2 Interazione tra nutrizione, qualità e sanità delle uve e del vino
SOSTENIBILITA’ Sistemi vitivinicoli gestiti secondo tecniche sostenibili che prevedono un moderato impiego di prodotti di origine sintetica Interazione tra nutrizione, qualità e sanità delle uve e del vino

3 Approccio multidisciplinare
Approccio agronomico, fisiologico, biochimico, enologico nel porre in atto una idonea tecnica di fertilizzazione e gestione del suolo

4 Terroir e Nutrizione L’uva e il vino sono il risultato di un sistema nel quale interagiscono i fattori biologici, naturali e umani. La concimazione deve giocare un ruolo di rilievo con l’obiettivo di interferire il meno possibile sull’espressione del territorio nell’uva e nel vino. (no forzatura)

5 Importanza di una idonea strategia di nutrizione
Influenza lo stato nutrizionale della pianta sia agendo sulla fertilità integrale del terreno sia operando direttamente sul vegetale tramite la fertilizzazione fogliare Apporto di macro e micro elementi

6 Effetti sul vino degli elementi
AZOTO Migliore cinetica fermentativa; Rivelazione degli aromi alla fermentazione; Incrementa la resistenza alla ossidazione, ecc FOSFORO Colore: migliore riflettanza; Esaltazione della intensità aromatica; Migliore acidità; Eleva il carattere minerale del vino. POTASSIO Incrementa gli zuccheri; Diminuisce l’acidità

7 Effetti sul vino degli elementi
CALCIO Riduce la laccasi; Chiarifica facilitata; Aumenta la filtrabilità MAGNESIO Riduce le precipitazioni tartariche; Incrementa la cinetica fermentativa lattica; Favorisce la partenza della malolattica; Aumenta la morbidezza e la rotondità; Favorisce il colore ZOLFO Incrementa i poifenoli; Aumenta la riflettanza e la tenuta del colore; Aumenta l’acidità e riduce l’ossidazione; Incrementa l’intensità aromatica del gruppo dei tioli

8 Effetti sul vino degli elementi
FERRO Aumenta il tasso alcolico, il colore e gli aromi BORO Incrementa il tasso zuccherino MANGANESE Migliora gli aromi (intensità) ZINCO Aumenta gli aromi terpenici

9 Strategia nutrizionale
Obiettivo è una adeguata espressione del patrimonio aromatico e polifenolico dell’uva conseguenza di un processo fotosintetico efficiente; Modulare la risposta fisiologica della pianta attraverso una corretta gestione nutrizionale

10 CONCETTO CARDINE EQUILIBRIO VEGETO-PRODUTTIVO
In funzione dell’obiettivo enologico LA QUALITA’ DEL VINO SI ORIGINA PARTENDO DA UNA UVA SANA E MATURA

11 Nutrizione e fisiologia
Espansione radicale, assorbimento trasporto e impiego degli e.n. Fotosintesi, traspirazione e respirazione; Attività di crescita dei germogli, ritmi di accumulo o decremento dei componenti nelle bacche Sintesi degli ormoni ecc

12 VARIABILI CONTROLLABILI IN CAMPO
Funghi Virus e Batteri Insetti Controllo Avversità 30 % Azoto Fosforo Nutrienti 35 % Potassio Microelementi FERTIRRIGAZIONE Sostanza org. 25 % Acqua Irrigazione Altri Lavorazioni 10 %

13 IMPORTANZA DELLA CONCIMAZIONE
agisce sul rigoglio vegetativo della pianta una pianta ben concimata è più resistente alle avversità biotiche e non (siccità, freddo, stress vari...) determina livelli di qualità della bacca superiori ad un campione non concimato.

14 Scopo della concimazione
Costituire le riserve del suolo e della pianta restituendo gli e.m. assorbiti e persi; Correggere le carenze del suolo e della pianta; Ristabilire una alimentazione equilibrata.

15 Come facciamo a definire una idonea strategia?
Le variabili da considerare sono molteplici; Quanto dare, quanto dare, cosa dare.

16 Come facciamo a definire una idonea strategia
OBIETTIVO ENOLOGICO; DOSI DI CONCIMAZIONE; EPOCHE DI CONCIMAZIONE.

17 PROGRAMMA DI NUTRIZIONE VARIABILI IN GIOCO
Clima,tipo di suolo, varietà, portinnesto, età del vigneto, stato generale dello stesso, quantità di produzione, grado zuccherino realizzato, metodo di gestione del vigneto (forma di allevamento, potatura), problematiche specifiche, ecc

18 PROGRAMMA DI CONCIMAZIONE COME DISTRICARSI
Aggiornamento tecnico con prove; Conoscenza del terreno; Conoscenza della fisiologia della pianta; Conoscenza del fertilizzante impiegato.

19 Parametri per una razionale fertilizzazione (Approccio multidisciplinare)
Analisi del terreno e diagnostica fogliare; Asportazioni colturali, perdite; Ritmo di assorbimento dei diversi elementi nutritivi e i periodi critici colturali; Efficienza delle unità fertilizzanti distribuite;

20 Caratteristico fisico chimiche e biologiche del terreno (originalità e tipicità del vino)
Granulometria; pH (clorosi ferrica); Sostanza organica, biomassa, C/N; Calcare totale e calcare attivo; Il contenuto in macro-meso-micro elementi; CSC, ecc;

21 Classificazione dei terreni
Triangolo della tessitura clay Sabbioso Franco sabbioso Franco ( medio impasto ) Franco argilloso Argilloso Silt Clay Sandy clay Clay loam Silt Clay loam Sandy clay loam loam Silty loam Sandy loam sabbia Loamy sand Silty

22 Come si muove l’acqua nel terreno?
Tipi di suolo La forma del volume bagnato dipende dalla tessitura del suolo In suoli leggeri la distribuzione dell’acqua è più stretta e profonda In suoli pesanti il volume bagnato è più largo e meno profondo

23 Sostanza organica (HUMUS) e biomassa “pabulum dei microrganismi”
Aerazione; Capacità di ritenzione idrica; Permeabilità Struttura; Colore, C.S.C. Maggiore efficienza di assorbimento (Fe, P, Ca)

24 Stima reale fabbisogno della coltura
Asportazioni; Conoscenza del portainnesto; Curve di assorbimento degli elementi; Fisiologia della pianta, successione delle diverse fasi; Periodo critico colturale (P, Ca). Dispinibilità nel terreno, carenza nella pianta.

25 Esigenze portainnesto meglio franca di piede
L’SO4 risulta più degli altri sensibile alla carenza (o indisponibilità) di Mg Il K5BB risulta più sensibile del precedente ad una carenza di K. Il 1103 P abbisogna più di altri di potassio e quindi è più sensibile ad una sua carenza rispetto al K5BB. Vi sono poi combinazioni d’innesto che accentuano o riducono tali problemi.


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