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PubblicatoTerzo Lentini Modificato 9 anni fa
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Una storia di successo!! Nascita del Comune di Trecastelli (01 Gennaio 2014) Orsillo Lorella (Segretario Comunale) SP.I.S.A. – Le fusioni dei Comuni - Bologna, 26 Marzo 2015 Trecastelli
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Da dove siamo partiti 4371 2128 1072 15 10,3 13,3 291 206 80
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Cosa ci ha spinto alla fusione Crisi economico finanziaria. Geografia favorevole. Attività già svolte in convenzione. Obblighi di associazionismo imposti dalla legge. Convinzione e coesione di pensiero dei 3 Sindaci in carica.
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Si passa ai fatti! Occorre fare i conti con la burocrazia……… cosa c’è da fare: 1) A Dicembre 2012 sono state approvate le Delibere dei Consigli comunali di Castel Colonna, Monterado e Ripe di richiesta alla Giunta regionale di adottare una proposta di legge per la fusione fra i predetti Comuni. 2) A fine Dicembre 2012 la Giunta regionale ha adottato una proposta di legge 3) A Gennaio 2013 la Regione ha presentato la proposta di legge all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale e l’ha trasmessa entro 15 giorni dall’adozione, alla Provincia ed ai Consigli comunali interessati, per la formulazione di un parere di merito. 4) La proposta di legge è stata successivamente inviata, unitamente ai pareri degli enti locali, alla competente Commissione dell’Assemblea legislativa, che l’ha trasmessa con propria relazione all’Assemblea stessa. 5) A Marzo 2013 l’Assemblea legislativa, dopo che la Commissione consiliare si è espressa sulla proposta di legge, ha deliberato sull’indizione del referendum consultivo sulla proposta di legge. 6) A fine Marzo 2013 il Presidente della Giunta regionale ha fissato con proprio decreto la data di effettuazione del referendum. 7) A maggio 2013 è stato effettuato il Referendum che ha ottenuto un esito positivo ed ha dato indicazioni anche sul nuovo nome del Comune. 8) A Luglio 2013, dopo l’esito favorevole del referendum e il recepimento da parte dei Consigli comunali del nuovo nome del Comune, l’Assemblea legislativa ha approvato la legge regionale n. 18 di costituzione del nuovo Comune di Trecastelli. Un percorso durato 7 mesi!
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I risultati del Referendum! Dal risultato si evince una forte convinzione a procedere anche da parte dei cittadini!
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La scelta del nome…… Lo scelgono i cittadini attraverso un’indagine spontanea: Votano in 1.200 Sul podio : 1.Trecastelli (381) 2.Ripe (240) 3.Ricamo( 77)
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Mancano 5 mesi allo start-up di Trecastelli…. Occorre prepararsi!! Cosa c’è da fare? Unificazione/armonizzazione dei database informatici. Studio e definizione dotazione organica, sedi e layout. Informare cittadini, Enti, imprese, etc. della imminente nascita del nuovo comune. Pensare, individuare e trovare soluzioni a potenziali impatti del subentro del nuovo Ente in sostituzione dei tre esistenti. Predisposizione preventiva di procedure ed atti da attuare/approvare nella fase di start-up, al fine di non fermare l’attività amministrativa.
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………1° Gennaio 2014 Si insedia il Commissario Prefettizio che assume il governo del nuovo Comune con il supporto del Comitato dei Sindaci uscenti. In 4 mesi vengono approvati: 45 provvedimenti con i poteri del Consiglio 80 provvedimenti con i poteri della Giunta 16 decreti con i poteri del Sindaco. che consentono la piena operatività del nuovo Comune.
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Risultati attesi dalla fusione Miglioramento dei servizi ai cittadini (efficacia) Mantenimento/miglioramento dei servizi ai cittadini. Investimenti e attivazione di nuovi servizi. Ottimizzazione della gestione (efficienza) Contributi statali e regionali e priorità nei programmi e nei provvedimenti di settore. Sinergie derivanti da economie di scala. Utilizzo più efficiente delle risorse disponibili. Miglioramento organizzativo Specializzazione del personale, mediante la formazione. Motivazione del personale, mediante l’offerta di opportunità di sviluppo professionale. Sviluppo del territorio Possibilità di elaborare strategie di sviluppo del territorio su una scala più ampia, valorizzando le specificità e le complementarietà delle diverse aree territoriali. Maggior peso politico a livello territoriale, provinciale e regionale. Agevolazioni anche nei confronti delle attività presenti sul territorio. Fiducia nelle istituzioni e nella politica Semplificazione del quadro istituzionale e diminuzione dei “costi della politica“. Costruzione di un nuovo rapporto con l’amministrazione e una visione dello sviluppo del territorio che sappia andare oltre i confini dello stesso.
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Maggiori risultati ottenuti e da ottenere. 2014 anno di transizione : Abbattimento della pressione fiscale (circa 400.000,00 €) Abbattimento/contenimento dei costi per servizi a domanda individuale (es. trasporti scolastici, mense, colonie, centri estivi, ecc.) Ripristino dei servizi manutentivi ed opere sul territorio (circa 700.000,00 €) Ottimizzazione risorse umane (riorganizzazione efficace e efficiente) Mantenimento dei servizi (sociali, culturali, ecc.) Riduzione costi della politica ( a regime 25.000,00 €) 2015 e seguenti: Sinergie dei costi per l’esercizio di servizi. Sinergie dovute a centralizzazione degli uffici. Ampliamento piano opere pubbliche (investimento di 6,3 Mil/€ in tre anni) Mantenimento dei servizi a fronte di continue diminuzioni di finanziamenti (Stato, Regione, ecc.) Risparmi derivanti dalle economie di scala (es. acquisti di beni e servizi più efficienti)
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Ostacoli alla fusione Motivazioni culturali Difficoltà delle persone a riconoscersi in comunità più ampie (campanilismo). Timore di annessione al Comune più grande da parte dei due Comuni più piccoli. Timore di perdere la propria identità territoriale. Motivazioni politiche Timore di alcuni rappresentanti politici di perdere ruolo e visibilità nella comunità locale. Timore per il cittadino del venir meno del rapporto diretto e ravvicinato con il Sindaco. Motivazioni organizzative Centralizzazione della gestione, timore del venir meno dei servizi di prossimità. Cambiamento dell’organizzazione, delle abitudini, del luogo di lavoro dei dipendenti. Riduzione delle posizioni organizzative di responsabilità e delle relative indennità. Motivazioni economico-finanziarie Differenze rilevanti fra le situazioni finanziarie e le politiche di bilancio dei comuni.
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La fusione è stata una grande opportunità che ha consentito di gestire anziché subire le attuali difficoltà ed obblighi di essere i Protagonisti di un percorso di sviluppo culturale e di cambiamento per le tre realtà interessate.
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