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PubblicatoNoelia Lupi Modificato 9 anni fa
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Jump to first page Giacomo Pirelli La mia esperienza di studente audioleso presso il MultiDams dell'Università di Torino Presentazione alla Conferenza Sottotitolaggio per Audiolesi all’Università Forlì, 25 febbraio 2005
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Jump to first page I miei studi n Ho frequentato il Liceo Artistico di Varese e poi un corso annuale di Grafica Web. n Attualmente frequento il terzo anno del corso di Multimedialità e Cinema (MULTIDAMS) all'Università di Torino. n Ho scelto questo corso perchè vorrei studiare il cinema d'animazione e le nuove tecnologie, gli effetti speciali e la grafica a 3D.
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Jump to first page Una scelta oralista n La mia educazione oralista, basata sul linguaggio parlato, mi consente di vivere integrato nella società e di comunicare con tutti. n Ho avuto un'insegnante di sostegno fin dalla scuola elementare: mi ha aiutato a studiare e ha favorito l’integrazione scolastica e i rapporti con gli altri.
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Jump to first page Seguire le lezioni n Faccio fatica a seguire le lezioni perchè devo fissare lo sguardo sulle labbra dei docenti e non riesco a prendere gli appunti contemporaneamente. n E’ quasi impossibile seguire le spiegazioni dei professori e i consigli pratici degli assistenti mentre svolgo un esercizio o guardo un foglio o il pc.
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Jump to first page Il supporto degli studenti “150 ore” n Gli studenti "150 ore” dell'ufficio Disabili mi hanno aiutato e sono stati disponibili a fare un'esperienza utile con me, anche se non conoscevano bene i miei problemi di sordità. n Mi è di grande aiuto sedermi in prima fila a fianco dello studente che prende gli appunti, così da poterli leggere quando perdo il filo del discorso.
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Jump to first page I supporti tecnici n Ho potuto seguire meglio le lezioni con supporti multimediali (per es. Power Point). n Quando guardo i filmati proiettati in aula, cerco di capire anche la musica e i dialoghi: in ciò incontro molte difficoltà, anche se capisco qualcosa grazie all'impianto cocleare ed agli appunti degli studenti "150 ore”.
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Jump to first page Il lavoro in gruppo n Avrei desiderato avere rapporti migliori e più frequenti con i compagni. n Discutere con gli altri è molto importante per approfondire lo studio ed essere informato di tante cose che altrimenti non riesco a sapere.
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Jump to first page Un handicap invisibile n La sordità è un handicap invisibile: le sue difficoltà sfuggono a molti docenti e compagni. n La sordità non significa solo non sentire, ma comporta importanti difficoltà nello sviluppo del linguaggio e nelle relazioni con il prossimo.
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Jump to first page Un handicap invisibile n E’ più facile intuire gli ostacoli incontrati da un non vedente o da un disabile motore, mentre le difficoltà di comunicazione degli studenti audiolesi sono spesso ignorate. n Per esempio quando sostengo un esame orale ho bisogno che uno studente 150 ore mi aiuti a capire le domande del professore e che mi aiuti a far capire al professore le mie risposte.
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Jump to first page n In Italia alcune Università (come “la Sapienza” di Roma o quella di Padova) hanno introdotto il Servizio di stenotipia per permettere agli studenti audiolesi di seguire le lezioni sottotitolate da una stenotipista. n Altre Università hanno istituito all’interno del servizio disabili un tutor specializzato per offrire un supporto adeguato agli studenti diversamente abili. Bisogno di ausili specifici n L’utilizzo dei sottotitoli prodotti dalla stenotipia o dal riconoscimento vocale potrebbe essere molto utile per aiutarmi a seguire meglio le lezioni.
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Jump to first page n L’utilizzo dei sottotitoli è fondamentale per la comprensione di: La sottotitolazione n lezioni universitarie, rappresentazioni teatrali, trasmissioni televisive, film, n per una migliore partecipazione alla vita sociale; n è utile anche per gli studenti stranieri che frequentano l’università in Italia.
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Jump to first page n In Italia ci sono pochi cinema che proiettano film sottotitolati. La sottotitolazione cinematografica n Il Future Film Festival di Bologna nel gennaio 2005 ha proiettato una decina di film più interessanti in versione originale coi sottotitoli in italiano. n Un cinema di Torino nel giugno 2004 ha presentato il sistema DTS-CCS di sottotitolazione. n Sul sito voice.jrc.it c’è il Decalogo delle esigenze dei non udenti per la sottotitolazione dei film nei cinemaDecalogo
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Jump to first page n In Italia ci sono pochi teatri che sottotitolano gli spettacoli, difficili da capire anche per udenti e stranieri. La sottotitolazione teatrale n Il Teatro alla Scala di Milano fa i sottotitoli in 4 lingue tramite il libretto elettronico. n In un teatro di Lecce ho assistito ad un’opera in versione francese coi sottotitoli in italiano e mi è stato molto utile per capirla. n Il mio collegio universitario di Torino e l’Afa di Cantù (CO) faranno due spettacoli sottotitolati a giugno.
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Jump to first page Giacomo Pirelli grazie per l’attenzione giac_pirelli@hotmail.com arrivederci!
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