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DALL’EPOCA OMERICA FINO AL V SECOLO A.C.

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Presentazione sul tema: "DALL’EPOCA OMERICA FINO AL V SECOLO A.C."— Transcript della presentazione:

1 DALL’EPOCA OMERICA FINO AL V SECOLO A.C.
IL MONDO GRECO DALL’EPOCA OMERICA FINO AL V SECOLO A.C.

2 GRECIA COMUNITÀ DI STIRPE DORICA E IONICA
STANZIATI NEL PELOPPONNESO E NELL’ASIA MINORE DAL SECOLO XII

3 IL GRECO SI DISTINGUE DALLE ALTRE POPOLAZIONI O GRUPPI ETNICI PER LA DIMENSIONE POLITICA DELLA SUA VITA ARISTOTELE: UOMO ANIMALE POLITICO – SE NON VIVE NELLA POLIS O È UN BARBARO O UN DIO POLITICA: LE COSE CHE RIGUARDANO LA POLIS

4 POLITEIA COSTITUZIONE: NEL MONDO GRECO COMPRENDE NON SOLO IL COMPLESSO DELLE ISTITUZIONI PROPRIAMENTE POLITICHE MA ANCHE LE ALTRE ISTITUZIONI MEDIANTE LE QUALI SI ORGANIZZA LA VITA DELLA POLIS, CON DIRETTO RIFERIMENTO AL COSTUME ALLE CONSUETUDINI, ALLA MORALE, ALLA RELIGIONE E ALLE FORME DEL CULTO, ED AL SISTEMA EDUCATIVO. PROPRIAMENTE SIGNIFICA, MODO D’ESSERE DELLA POLIS, CONSIDERATA COME UN TUTTO ORGANICO.

5 POLITICA=PAIDEIA POLITICA SIGNIFICA LA CAPACITA’ DELL’UOMO DI RAZIONALIZZARE: I RAPPORTI CHE ISTITUISCE CON I SUOI SIMILI GLI SCOPI CHE PROPONE DI CONSEGUIRE I COMPORTAMENTI IDONEI A CONSEGUIRLI

6 Civiltà greca Dimostrato e affermato intrinseca razionalità della politica Individuato gli ideali, i principi, i concetti fondamentali che ci consentono di concepire l’attività politica in modo organico e sistematico, e quindi di fare politica.

7 LOGOS RAGIONE, LINGUAGGIO DISTINGUE UOMINI DA ANIMALI

8 ISOCRATE: CON UN FELICE PARALLELO FRA UOMINI E ANIMALI METTEVA IN EVIDENZA COME SEBBENE I PRIMI SIANO INFERIORI PER VELOCITA’, FORZA E ALTRE RISORSE AGLI ANIMALI, LA CAPACITA’ DI PERSUADERCI GLI UNI CON GLI ALTRI E DI RENDER CHIARO A NOI STESSI CIO’ CHE VOGLIAMO, NON SOLO SIAMO USCITI DALLO STADIO DI VITA SELVAGGIA, MA CI SIAMO RIUNITI, ABBIAMO COSTRUITO CITTA’, DATO LEGGI E INVENTATO ARTI, E QUASI TUTTO QUANTO NOI ABBIAMO COMPIUTO E’ LA CAPACITA’ DI PARLARE CHE CI HA AIUTATO A COMPIERLO

9 POLIS UNA COMUNITÀ UMANA AUTOSUFFICIENTE TERRITORIO RISTRETTO

10 VII-VI SECOLO A.C. GRECIA ASIA

11 EPOCA OMERICA INSIEME DI VILLAGGI INTORNO A CASA O CASTELLO DEL “RE DEI RE” LA COMUNITÀ POLITICA SI FORMA SUL GHENOS=GRUPPO DI Più FAMIGLIE IL RE DEI RE (PRIMUS INTER PARES) =L’INTERPRETE DELLA DIVINITÀ.

12 GIUSTIZIA THEMIS, FIGLIA DI GIOVE THEMISTES
SOLO CHI APPARTIENE AI GRUPPI GENTILIZI HA UNO STATUS POLITICO E GIURIDICO

13 ORGANIGRAMMA POTERE RE CONSIGLIO DEI GHENOI, GLI ANZIANI (GHERONTI)
ASSEMBLEA (popolo esprime consenso o dissenso) STRUTTURA ARISTOCRATICO-GENTILIZIA

14 STATO OPLITICO CONTRASTO POPOLO (commercianti)-ARISTOCRAZIA-RE
VALORE DEL NOMOS/themistes ENTRA NELL’ESERCITO CHI PUO’ ACQUISTARE L’ARMATURA

15 Oplite: era il soldato della fanteria pesante della Grecia Antica
greco: Ὁπλίτης

16 SPARTA (fine VI) IDEALI DELL’ANTICA COSTITUZIONE ARISTOCRATICO-GENTILIZIA SPARTIATI= disciplina di vita collettiva-fino a 60 obbligo servizio militare e pasti in comune ILOTI=servi della gleba-sostentamento

17 APPELLA: ASSEMBLEA CON POTERE SOVRANO FORMATA DAGLI APPARTENENTI ALL’ESERCITO; ELEGGE MAGISTRATI, DICHIARAZIONE DI GUERRA ETC. GHERUSIA: CONSIGLIO DEGLI ANZIANI, ELETTO DALL’APPELLA FRA I CITTADINI CHE AVEVANO OLTRE 60 ANNI. EFORI: NORMALE AZIONE DI GOVERNO

18 ATENE PIENO E LIBERO DISPIEGAMENTO DELLA PERSONALITA’ DELL’INDIVIDUO

19 SOLONE (638 a.C-558 a.C) 594-3 ELETTO ARCONTE CON POTERI STRARDINARI
CONTRASTI FRA CITTÀ CONTADINI-ARTIGIANI:INDEBITATI

20 ATENIESI DIVISI IN CLASSI DI CENSO
PENTACOSIOMEDIMMI (cariche maggiori: arconti e tesoriere, e magistratura) I CAVALIERI (magistratura) GLI ZEUGITI (magistratura) I TETI: 500 misure; 300 misure; coppia di buoi, lavoratori liberi (diritti politici essenziali: partecipano all’assemblea e alle giurie popolari)

21 RIFORMA DI SOLONE 1)NON SI PUÒ PRESTARE DENARO CHIEDENDO IN CAMBIO LA LIBERTÀ PERSONALE 2) CHIUNQUE PUÒ OTTENERE CHE VENGA PUNITO CHI GLI HA ARRECATO UN DANNO 3) ACCESSO DEL POPOLO AI TRIBUNALI

22 GIUSTIZIA CONSEGUENZA DIRETTA ORDINE
EUNOMIA: LA GIUSTIZIA PUNISCE SEMPRE PRIMA O POI CHI L’HA VIOLATA LEGGE DI COMPENSAZIONE: a coloro che avranno avuto molto verrà tolto e dato a chi ha avuto meno LEGGI: MEDIAZIONE TRA INTERESSI E POSIZIONI CONTRASTANTI

23 TIRANNIDE (VII-VI) TIRANNO:
MEMBRO DI UNA FAMIGLIA NOBILE CHE CONQUISTAVA IL POTERE A SEGUITO DI UNA RIVOLTA PROMOSSA E SOSTENUTA DALLE CLASSI MENO ABBIENTI

24 CLISTENE (508-507) DALLA DIVISIONE IN GHENOS A QUELLA IN DEMOS
DEMO MINIMA RIPARTIZIONE TERRITORIALE

25 LA POPOLAZIONE: DIVISA IN DIECI TRIBÙ TERRITORIALI EX NOVO CHE CONTENEVANO AL LORO INTERNO 10 DEMI
LA CITTÀ: DIVISA IN TRE PARTI (città, costa, interno) E CIASCUNA PARTE IN DIECI DISTRETTI E POI DATI PER SORTEGGIO ALLE 10 TRIBÙ. IL CONSIGLIO BULÈ: 500 MEMBRI, 50 PER OGNI TRIBÙ, SUDDIVISO IN 10 SEZIONE OGNUNA DELLE QUALI A TURNO ESERCITAVA IL GOVERNO PER 1/10 DI ANNO. ESERCITO: DIVISO IN 10 REGGIMENTI, 1 PER TRIBÙ, 1 GENERALE PER REGGIMENTO.

26 EFIALTE ASSEMBLEA GENERALE ECCLESÌA: TUTTI I POTERI
LA ROTAZIONE DEGLI INCARICHI

27 DEMOS+CRATOS= DEMOCRAZIA
ISONOMIA: UGUAGLIANZA DINANZI ALLA LEGGE ISEGORIA: UGUAGLIANZA NELLA LIBERTÀ DI PAROLA

28 MONDO GRECO CARATTERISTICHE LA LIBERTÀ
IL SENTIMENTO DI PERSONALE PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA POLIS LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE LA PROPRIA VITA SECONDO QUANTO SI RITIENE PIÙ GIUSTO E OPPORTUNO

29 PERICLE TUCIDIDE (n. 460 circa - m. 395 a. C. circa): GUERRA DEL PELOPONNESO L’ORAZIONE FUNEBRE SUI PRIMI MORTI DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO IL «MANIFESTO DELLA DEMOCRAZIA GRECA, NELLA SUA FORMA CLASSICA E STORICAMENTE PIÙ AVANZATA»

30 “Abbiamo una costituzione che non emula le leggi dei vicini, in quanto noi siamo più d’esempio ad altri che imitatori. E poiché essa è retta in modo che i diritti civili spettino non a poche persone, ma alla maggioranza, essa è chiamata democrazia: di fronte alle leggi, per quanto riguarda gli interessi privati, a tutti spetta un piano di parità,

31 mentre per quanto riguarda l’amministrazione dello stato, ciascuno è preferito a seconda del suo emergere in un determinato campo, non per la provenienza da una classe sociale, ma più che per quello che vale. E per quanto riguarda la povertà, se uno può fare qualcosa di buono alla città, non ne è impedito dall’oscurità del suo rango sociale.

32 Riuniamo in noi la cura degli affari pubblici insieme a quella degli affari privati, e se anche ci dedichiamo ad altre attività, pure non manca in noi la conoscenza degli interessi pubblici Siamo i soli, infatti, a considerare non già ozioso, ma inutile chi non se ne interessa,

33 e noi Ateniesi o giudichiamo o, almeno, ponderiamo convenientemente le varie questioni, senza pensare che il discutere sia un danno per l’agire, ma che lo sia piuttosto il non essere informati dalle discussioni prima di entrare in azione. E di certo noi possediamo anche questa qualità in modo differente dagli altri, cioè noi siamo i medesimi e nell’osare e nel ponderare al massimo grado quello che ci accingiamo a fare, mentre negli altri l’ignoranza produce audacia e il calcolo incertezza

34 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
M. D’Addio, Storia Delle Dottrine Politiche, Genova, ECIG, 1996, pp C. Galli (a cura di), Manuale di storia del pensiero politico, Bologna, Il Mulino, 2001, pp S. Petrucciani, Democrazia, Torino, Giulio Einaudi, 2014, pp


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