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Il PARCO AGRICOLO Per una riqualificazione integrata del territorio della Valdinievole
Il Parco Agricolo della Valdinievole L’agricoltura contadina multifunzionale e multiproduttiva: una risorsa per il futuro Intervento di Omero Nardini Margine Coperta, 15 marzo 2014
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Il parco agricolo: territorio di progetto e progetto di territorio
Il parco agricolo come processo (Territorialità attiva) Il parco come processo di costruzione di un progetto agrourbano condiviso, uno spazio di co/progettazione volto in particolare alla costruzione di reti collaborative fra gli attori locali (produttori-consumatori, soggetti pubblici e privati, enti/associazioni ed istituzioni) e all’impegno degli agricoltori per promuovere «sistemi agro-alimentari locali» Il parco agricolo per integrare la pianificazione territoriale con quella agro-ambientale, con i piani di settore e di sviluppo locale. Il parco agricolo quindi come fattore di riqualificazione integrata del territorio, ponendo al centro un modello di agricoltura periurbana multifunzionale e pluriproduttiva ll parco agricolo come elemento ordinatore del territorio della campagna urbanizzata
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Il parco agricolo: territorio di progetto
strumento di sviluppo integrato per una economia bio-regionale di prossimità messa in valore del ”patrimonio territoriale”, rilocalizzando le economie legate alle risorse locali e producendo così “valore aggiunto territoriale” vantaggi competitivi basati sulla qualità ed attrattività del “quadro di vita” territoriale. VAT: ricadute positive generali e particolari il valore aggiunto delle produzioni resta sul territorio, in particolare nella filiera agro-alimentare, generando un effetto moltiplicatore e nuove “catene di valore” Concezione co-evolutiva fra l’urbano e il rurale, fra territorio, ambiente/energia, agricoltura, cultura Domanda di un approccio multisettoriale/integrato e multilivello (p.e. pianificazione fisica e sviluppo rurale) per un “patto città-campagna”
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Il Parco Agricolo: progetto di territorio
Integrazione della dimensione dell’uso agricolo del suolo all’interno delle politiche insediative e di pianificazione Rigenerazione/controllo della “matrice agro-ambientale” ed eco-territoriale dell’insediamento (connettività eco-sistemica, green/blue infrastructure, consumo di suolo) Recupero della resilienza insediativa rispetto ai fattori di cambiamento (carbon sink, produzioni energetiche da fonti rinnovabili; controllo del ciclo idraulico), protezione del suolo; Recupero della qualità del paesaggio urbano e periurbano (aree agricole intercluse, frange urbane, vegetazione), per restituire anche una forma finita agli spazi urbani Ricostruzione di una forma insediativa autosostenibile
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Perché un PARCO AGRICOLO?
per sconfiggere l’idea che vede nel territorio agricolo un “ventre molle” in attesa di edificazione perché il territorio periurbano non è un residuo della crescita edilizia smodata, non è un “vuoto”, ma una eredità da tutelare, e per evitare che gli spazi agricoli periurbani siano sottoposti ad un processo di ulteriore urbanizzazione e frammentazione per promuovere il carattere multifunzionale dell’agricoltura periurbana (produzione di ben alimentari, presidio ambientale, qualità del paesaggio, loisir, ricettività, agricoltura sociale) per assicurare la presenza dell’agricoltura nei contesti periurbani e di pianura, orientandola verso modelli qualitativi e multifunzionali perché lo spazio agro-forestale, con le sue dotazioni storiche, è il fondamento per un sistema insediativo policentrico e per uno sviluppo locale autosostenibile e perché la campagna è un fattore di qualità della nostra vita Per una relazione profonda, non gerarchica fra campagna e città
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IL PARCO AGRICOLO Il parco agricolo non è un progetto vincolistico
e conservativo, ma costruisce uno scenario di autosviluppo locale, che integra le risorse agroambientali, culturali e paesaggistiche, turistiche e enogastronomiche per sviluppare nuove economie nel territorio, prevenire rischi ambientali e migliorare la qualità della vita delle popolazioni
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Esperienze di parco agricolo
Il Parco Agricolo è diventato centrale nel dibattito sulla riqualificazione del margine città/campagna. Sostegno di Cia e Coldiretti Numerose esperienze: in Europa (14 parchi periurbani): Parco agrario del Baix Llobregat (Barcellona); GrunGurtel di Francoforte; Code Vert di Rennes; Parco Naturale del Vexin Français In Italia: Parco Agricolo Sud di Milano; Parco del Po Ticinese, Parco Nord di Ferrara, progetto del Parco Agricolo della Piana di Prato, Patto città-campagna ai margini di Bologna, Parco agricolo ecologico di Bergamo, Parco agropaesaggistico metropolitano fra Bacchiglione e Brenta, …
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Il parco agricolo di Baix de Llobregat (1986)
Risposta alla forte pressione urbana della città di Barcellona sulle terre agricole della foce del fiume Llobregat -3320 ha di territorio- 14 comuni Coltivazioni: 64% ortaggi (solo 1% in serra) 26% alberi da frutto, 10% altro Allevamenti: pecore = unità, polli “PRAT” = l’anno indicazione geografica di produzione riconosciuta a livello Europeo). Le aree agricole coltivate forniscono occupazione per circa 2600 addetti, che contribuiscono al 3% del PIL della regione Catalana 8
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Parco Agricolo sud Milano “di Cintura metropolitana”
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PARCO AGRICOLO MILANO SUD
Dimensioni: 46300 ha (50 % territorio metrop.) ettari di sup. agricola 1400 aziende agricole, 4000 addetti Il paesaggio agricolo è definito da: complessa rete irrigua naturale e artificiale maglia stradale agricola con filari alberati numerosi elementi di pregio storico architettonico aree protette, zone boscate e ambiti di interesse paesistico/ambientale numerosi fontanili e aree attrezzate. OBIETTIVI principali -riqualificazione del sistema delle acque -mantenimento della continuità delle aree verdi e agricole -valorizzazione del sistema delle cascine e dei nuclei storici -miglioramento della fruizione pubblica degli spazi agrari
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Il Parco agricolo della Piana di Prato: sintesi di progetto
Comuni coinvolti 8,70 00 ha di aree agricole
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La riprogettazione del margine urbano-rurale multifunzionale
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Visione strategica e prime esplorazioni progettuali agro paesaggistiche
La porta del parco: Podere regno di Sotto a S.Giorgio: aree pubbliche Assetti agrari Pluriproduttivi e Rigeneraizone del Paesaggio su due aziende 14
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Il sistema agroalimentare locale
Nella politica territoriale ed urbana di tutela e riqualificazione del territorio agricolo è fondamentale la progettazione delle filiere a dimensione locale Le filiere corte costituiscono una opportunità per lo sviluppo sostenibile del territorio e per una economia diversificata, di tipo bioregionale solida ed integrata con altre attività Permette di perseguire insieme benefici economici, sociali ed ambientali, in particolare: Favorisce il controllo del mercato da parte dei produttori Costituisce un effetto moltiplicatore del reddito e nuove “catene di valore” Impegna agricoltori e consumatori ad un patto di mutuo rispetto dell’ambiente e del territorio Orienta verso la sovranità e la sicurezza alimentare
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Le potenzialità della filiera corta
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Il sistema agroalimentare locale
Nella politica territoriale ed urbana di tutela e riqualificazione del territorio agricolo è fondamentale la progettazione delle filiere a dimensione locale Le filiere corte costituiscono una opportunità per lo sviluppo sostenibile del territorio e per una economia diversificata, di tipo bioregionale solida ed integrata con altre attività Permette di perseguire insieme benefici economici, sociali ed ambientali, in particolare: Favorisce il controllo del mercato da parte dei produttori Costituisce un effetto moltiplicatore del reddito e nuove “catene di valore” Impegna agricoltori e consumatori ad un patto di mutuo rispetto dell’ambiente e del territorio Orienta verso la sovranità e la sicurezza alimentare
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Il parco agricolo: una straordinaria opportunità
Per il mondo agricolo Per la dimensione locale dell’economia Per i consumatori critici Per la riqualificazione del territorio e per ricostruire una forma insediativa autosostenibile Per la qualità dell’abitare
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L’IDEA DI BIOREGIONE Bioregione: visione inclusiva degli aspetti ecologici, sociali e economici definiti a livello di un territorio Contesto nel quale si chiudono i cicli: acque, energia, rifiuti, cibo, reti ecologiche Il suo territorio è un bacino fluviale, una catena montuosa o altra area omogenea per i caratteri naturali degli ecosistemi (clima, suolo, flora, fauna) e per i caratteri sociali degli abitanti (identità storica e culturale, senso di appartenenza). Una bioregione è delimitata dai confini "oggettivi" dei suoi ecosistemi e dai confini "soggettivi" delle sue popolazioni e deve essere ampia da consentire l'integrità degli ecosistemi e piccola affinché le comunità la considerino casa propria.
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LA BIOREGIONE DIMENSIONI: da migliaia a centinaia di migliaia ettari (bacini idrografici, provincie, piccoli stati) IDENTITA’ ECOLOGICA: un mosaico di usi delle terre e delle acque, intrecci di risorse che creano gli habitat dove possono convivere molte specie IDENTITA’ SOCIALE: l’identità storico-culturale consente ad una comunità locale il diritto-dovere di decidere il proprio sviluppo La bioregione è un buon modello territoriale perché: 1) ha una coerenza ecosistemica e socioeconomica; 2) unisce territori rurali e urbani; 3) implica approcci oggettivi (scientifici, tecnici, storici, sociali, istituzionali e economici) e soggettivi (identità locale, senso di appartenenza e capacità di progettazione e di gestione dal basso delle iniziative di conservazione e/o di valorizzazione delle risorse locali).
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Bioregione Toscana Costa e Area Vasta
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La bioregione Valdinievole
Progetto di rigenerazione per Area studio Valdinievole –Padule di Fucecchio. (fonte tesi Laurea AA. 2008/09, Borghi et.al., relatore A.Magnaghi, CdL. Pianificazione, Empoli) 25
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Quale modello di parco agricolo?
Due interpretazioni possibili (da integrare): -una istituzione di governo del territorio, formalizzata, riconducibile a normative di quadro -una aggregazione volontaria ed attiva di attori che sviluppano un processo pattizio ed un soggetto gestionale Il percorso per la realizzazione del parco agricolo deve quindi nascere dall’integrazione di uno sforzo collaborativo e federativo tra i Comuni della Valdinievole e di un protagonismo della società locale, in particolare, degli agricoltori!
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Per il Parco Agricolo della Valdinievole
La costituzione di un soggetto associativo per costruire uno scenario strategico per il parco agricolo: Affermare il valore della dimensione agricola per produzioni agroalimentari di qualità, per le funzioni di presidio paesistico e ambientale, per la produzione di “beni pubblici” non negoziabili (identità territoriale, loisir, ecc.), per un equilibrio dell’ecosistema territoriale; Per strutturare un sistema alimentare localizzato Per promuovere politiche integrate per il territorio Il ruolo delle organizzazioni agricole, dei consumatori critici, delle associazioni ambientaliste, ecc. Un percorso di tipo partecipativo
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Nodi per una politica agrourbana
Dimensione regolativa: Dalla pianificazione funzionale alla pianificazione identitaria (patrimonio dei luoghi e dei paesaggi storici); dallo zoning alle forme strutturali del piano (governo del territorio, relazioni città-campagna); dal P.S. al P.S. strategico (patrimonio territoriale, invarianti territoriali, statuto del territorio, scenari strategici) Controllo rendita fondiaria: consumo del suolo, fiscalità Governance del processo: mobilitazione degli attori locali, in primo luogo degli agricoltori, partecipazione, integrazione di piani e politiche, multisettorialità.
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