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PubblicatoDonatello Cavallaro Modificato 9 anni fa
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Iraq Dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna, si instaura il partito il partito Ba'th (1963), di ispirazione socialista e panaraba, sostenuto dall'Egitto di Nasser Presa del potere da parte di Saddam Hussein nel 1979 e abbandono dell'ispirazione socialista e filo-sovietica
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Focus Iraq: le guerre Saddam al potere dal 1979 al 2003
Le guerre dell’Iraq: 1)1980 – 1988 Iran- Iraq. La guerra contro l’Iran “di Khomeyni” per l’egemonia nel golfo persico 2) 1991 guerra del Kuwait. Saddam invade lo stato del Kuwait nel gennaio 1991: gli Stati Uniti (con Regno Unito, Francia, Egitto, Siria, Arabia Saudita, Italia, Canada) iniziano l’attacco contro le truppe irachene in Kuwait ( ( 3) 2003 Iraqui Freedom
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1991 guerra del Kuwait Saddam invade lo stato del Kuwait – 2 agosto 1990 16 gennaio 1991: gli Stati Uniti (con Regno Unito, Francia, Egitto, Siria, Arabia Saudita, Italia, Canada) iniziano l’attacco contro le truppe irachene in Kuwait
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L’Iraq: tra il 1992 e il 2002 Dopo la guerra del Kuwait viene imposto un rigido embargo economico, come conseguenza del respingimento degli ispettori ONU L’economia irakena giunge al collasso Di fronte alla crisi viene attuato dall’ONU il programma “oil for food”: lieve miglioramento dell’economia del paese Nel 2002 viene firmato un accordo per le ispezioni della forza ONU Sempre nel 2002 Stati Uniti e Gran Bretagna iniziano ad “ammassare” forze militari in Kuwait e a posizionare portaerei nel Golfo
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Iraqui Freedom 8 novembre 2002: il consiglio di sicurezza richiama l’Iraq al mantenimento degli impegni di disarmo (come sottoscritti nel 1991) 19 Marzo 2003: nonostante il no di Kofi Annan e altri membri del consiglio di sicurezza USA e Gran Bretagna lanciano l’attacco contro l’Iraq Nello stesso anno 2003 cade il regime di Saddam
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Le ragioni della guerra
PRO USA Atrocità del regime di Saddam Contatti con vari gruppi terroristici (Al Quaeda) Ricostruzione dell’arsenale nucleare CONTRO USA Gli USA volevano rendere più sicuri gli approvvigionamenti energetici Le compagnie americane volevano partecipare allo sfruttamento delle risorse petrolifere Israele avrebbe beneficiato dell’eliminazione di uno dei suoi avversari
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Le prime elezioni Il 15 dicembre 2005 si svolgono le elezioni parlamentari Vince il curdo Talabani
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Elezioni 2009 Nel 2009 vince Nouri al Maliki (State of Law). Sconfitta per il Supreme Islamic Iraqi Council (Isci), il principale movimento sciita di ispirazione religiosa
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EGITTO Dal 1923 (indipendenza formale) e il 1952 (colpo di stato militare) 10 elezioni. L'Egitto è una repubblica dal 18 giugno 1953 e si auto-definisce una repubblica araba e socialista. La costituzione organizza il potere politico secondo un sistema semi-presidenziale multi-partitico (?) con bicameralismo asimmetrico ma la Costituzione vieta i partiti su base confessionale. Il potere esecutivo è diviso tra il Presidente e il Primo Ministro. Tuttavia, è fortemente concentrato nel Presidente, che dal 1952 al 2005 è stato eletto, in linea di massima, in consultazioni popolari con un solo candidato.
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Le evoluzioni storiche 1) L’indipendenza
Nel 1922 l’Egitto viene dichiarato dalla Gran Bretagna una monarchia indipendente (La G.B. mantiene però il controllo sul canale di Suez e sull’esercito) Gli organi fondamentali sono: il Re (Fu’ad), la Gran Bretagna e il neonato partito Wafd (nazionalista) In questo periodo nasce e si rafforza il gruppo dei Fratelli musulmani Nel 1952 vi fu un colpo di stato da parte degli Ufficiali Liberi (tra cui Nasser e Sadat) e viene istaurata una repubblica con a capo Neghib
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L’Egitto di Nasser Repressione della fratellanza musulmana
1956: Nazionalizzazione del Canale di Suez e guerra contro Gran Bretagna, Francia, Israele Vicinanza all’Unione Sovietica Principi: panarabismo e socialismo Tutte le imprese vennero nazionalizzate Stato forte, militarizzato, monopartitico (L’Unione socialista araba era l’unica organizzazione permessa) Successi e potere: unica sconfitta nella guerra dei 6 giorni
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Il dopo Nasser Dopo la morte di Nasser, nel 1970, il vicepresidente Sadat salì alla presidenza Infitah (apertura) economica e politica che però non ebbe i risultati sperati e causò una rivolta popolare nel gennaio del ‘77 Riavvicinamento agli USA e allontanamento dall’Unione Sovietica Riavvicinamento a Israele , dopo la guerra dello Yom-Kippur del 1973 che culmina negli Accordi di Camp David Sadat muore in un attentato nel 1981http:// L’Egitto di Sadat si accredita come un moderato e “volenteroso” per la costituzione della pace in Medio Oriente
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La presidenza Mubarak Mubarak è presidente dal 14 ottobre1981, dopo l'assassinio del presidente Mohammed Anwar El-Sadat E’ stato eletto al suo quinto mandato nel settembre 2005, nella prima elezione presidenziale “pluralistica”(?), con l'88,6% dei voti
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La “doppia” politica di Mubarak
Politica interna A) POLITICA ECONOMICA Liberalizzazione economica, adeguamento dei parametri a quelli previsti dal FMI Apertura a investimenti stranieri Conseguenze: aumento della “forbice” tra ricchi e poveri B) POLITICA SOCIALE Censura, scarsa libertà di informazione - dopo l’assassinio di Sadat, fino ad oggi, stato di emergenza nazionale, che concede al regime poteri straordinari nella gestione della sicurezza pubblica e limita notevolmente la libertà di espressione e di associazione Politica estera Vicino a USA e Israele Ruolo di mediatore nella pace in Medio Oriente
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Le riforme di governo: apparenza e realtà
APPARENZA: Visto dall’esterno il governo è caratterizzato da un processo di più ampia liberalizzazione delle opinioni e della partecipazione politica. (es:liberati avversari di Sadat che avevano subito anni di prigione, i partiti si moltiplicarono), aperture al multipartitismo REALTA’: Interventi illegali ed extra-legali, all’interno del processo elettorale i partiti potevano accedere alle elezioni solo presentando le loro liste in ogni collegio ai partiti veniva imposta una soglia dell’8% a livello nazionale prima di poter accedere ai seggi. divieto formale di alleanze tra partiti i voti delle liste che non superavano lo sbarramento dell’8% erano trasferiti verso la lista che aveva ottenuto il maggior numero dei voti (sempre il PND di Mubarak) Se (come nel 1984 con i Fratelli Musulmani e il Wafd), le opposizioni superano 8%, vengono dichiarate non valide e vengono indette, prima di 5 anni, nuove elezioni vietati i partiti “confessionali” (es i Fratelli Musulmani non sono un partito ma un “gruppo”)
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…E ora? Chi governerà?
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In questo momento… La giunta militare deve creare le premesse basilari per le elezioni del prossimo settembre, rimpasto di governo voluto dal primo ministro Ahmed Shafiq. manifestazione di massa per venerdì 25 febbraio in Piazza Tahrir, per invocare la creazione di un nuovo governo. Intanto la Fratellanza chiede la revoca dello stato d'emergenza, il rilascio dei detenuti politici e un'epurazione degli esponenti del passato regime I Fratelli Musulmani secondo quanto riportato dalla BBC, lamentano che molti “compari” del vecchio regime sono ancora al potere. Probabilmente per questo hanno disertato la prima riunione del governo provvisorio
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Dibattito in classe: Quali scenari futuri?
Quale potrebbe essere il ruolo dei fratelli musulmani? Quali conseguenze sul processo di pace? Quali conseguenze nei rapporti con l’occidente? Qual è la coerenza dei due modelli opposti prospettati in questi giorni? (Modello turco/modello iraniano) E’ fondato il terrore dell’estremismo islamico?
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