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PubblicatoGiacomo Castaldo Modificato 9 anni fa
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Sistema pubblico di connettività Cooperazione Applicativa Cooperazione Applicativa Roberto Benzi 30 giugno 2005
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Sommario Lo scenario di riferimento Le attività del gruppo di lavoro CNIPA I risultati
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Lo scenario “gli strumenti di accesso ai servizi erogati sul canale telematico, le modalità di erogazione dei servizi su tale canale, le architetture di cooperazione che garantiscono l’interoperabilità dei servizi sul territorio nazionale e l’erogazione di servizi tra amministrazioni “ L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, 24 luglio 2003.
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La cooperazione applicativa nel SPC SP Cooperazione SP Connettività Amministrazioni pubbliche Servizi applicativi Messaggi Pacchetti SPCSPCSPCSPC
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Le attività del gruppo di lavoro Obiettivi Composizione gruppo di lavoro Modalità di lavoro Risultati ottenuti Condivisione dei risultati
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Obiettivi del GDL Definizione di un insieme di regole tecniche, organizzative e operative con le quali due o più sistemi informativi, afferenti a soggetti diversi, possano “cooperare” nello svolgimento di uno o più processi amministrativi. Queste regole devono basarsi sull’uso di strumenti e standard tecnologici maturi, che il mercato ritiene condivisi e interoperabili
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Partecipanti e attività Ai lavori hanno partecipato oltre 120 persone di cui: – 40 rappresentanti delle Amministrazioni centrali – 31 rappresentanti delle associazioni e dei fornitori – 24 rappresentanti del CNIPA – 21 rappresentanti delle regioni – 10 rappresentanti delle associazioni e degli altri enti locali I lavori sono stati svolti attraverso contributi individuali, discussioni di gruppo e discussioni in sedute plenarie, per un totale di oltre 40 riunioni
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La condivisione dei risultati I documenti della prima fase sono stati condivisi ed approvati dal gruppo di lavoro I documenti della seconda fase sono stati approvati da: – gruppo di lavoro – tavolo congiunto permanente della Conferenza Unificata
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I risultati I principi L’architettura L’organizzazione Le tecnologie e gli standard
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Le domande Cosa è stato fatto sino ad ora (analisi esistente) Di cosa abbiamo bisogno (analisi esigenze) Come intendiamo organizzarci Quali tecnologie vogliamo utilizzare (architettura)
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I principi di partenza Pariteticità: le amministrazioni sono e devono essere paritetiche nel momento in cui “cooperano” fra loro. Responsabilità: deve essere sempre possibile individuare le responsabilità a cui afferiscono le diverse componenti della cooperazione nello svolgimento di un procedimento amministrativo. Neutralità delle tecnologie nei confronti dei S.I.: è necessario disaccoppiare i sistemi informativi con tecnologie standardizzate in grado di operare su vasta scala.
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La normativa SPC Art. 5 (Scambio di documenti informatici nell’ambito dell’SPC) 1.Lo scambio di documenti informatici e di informazioni effettuati tra le pubbliche amministrazioni nell’ambito dell’SPC e nel rispetto delle regole tecniche di cui all’articolo 16, costituiscono invio documentale sufficiente per ciascun procedimento amministrativo ad ogni effetto di legge.
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L’architettura /1 1. 1.la cooperazione applicativa avviene tra servizi applicativi tramite “messaggi standardizzati”; 2. 2.ogni amministrazione gestisce i flussi di cooperazione applicativa con le altre amministrazioni per il tramite di un unico punto (logico) del proprio sistema informativo denominato Porta di Dominio dei Servizi Applicativi (PDSA) che costituisce l’interfaccia verso il SP di cooperazione; 3. 3.è definita una infrastruttura unitaria di servizi di interoperabilità e di cooperazione e accesso (SICA) che garantisce l’erogazione di servizi tecnologici di base, utilizzati dai servizi applicativi.
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L’architettura /2
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I SICA Sono servizi unitari (eventualmente replicabili) Registri per la pubblicazione di: Servizi applicativi Soggetti e ruoli Strutture organizzative Accordi Regole tecniche Servizi di sicurezza Infrastruttura a chiave pubblica Servizi di certificazione Servizi di qualificazione Servizi di monitoraggio Coordinamento di servizi applicativi
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L’organizzazione /1 1. 1.Il modello di cooperazione deve essere indipendente dagli assetti organizzativi e dei sistemi informatici interni dei soggetti cooperanti; 2. 2.Ciascun amministrazione cooperante mantiene la responsabilità dei propri servizi e dei propri dati; 3. 3.La cooperazione applicativa si attua sulla base degli accordi tra le parti ed hanno un fondamento normativo o istituzionale.
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La cooperazione tra servizi applicativi è regolata mediante accordi di servizio pubblici; Accordo di servizio funzionalità e interfacce del servizio requisiti di sicurezza e qualità Le amministrazioni che cooperano fra loro su tematiche specifiche possono costituire un Dominio di Cooperazione le cui regole sono descritte nell’accordo di cooperazione, anch’esso pubblico; Accordo di cooperazione servizi erogati nel dominio, livelli di servizio responsabilità e ruoli. L’organizzazione /2
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Organizzazione dei SICA Sica: livello nazionale Dominio di cooperazione Amministrazione SICA: livello remoto Amministrazione
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Alcune conclusioni 1. 1.Massima flessibilità organizzativa; 2. 2.Estremo rigore per gli standard tecnologici: tutte le componenti del sistema devono essere “qualificate” secondo la logica SPC.
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