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APPRENDIMENTO SENZA ERRORI E AVVIAMENTO ALLA LETTURA
L’errore può avere una funzione formativa con allievi sufficientemente forti, che sbagliano poco o in maniera non troppo grave o che non si lascino influenzare troppo negativamente da un punto di vista emotivo e motivazionale. MA COSA SUCCEDE CON GLI ALUNNI IN DIFFICOLTA’?
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Nelle prime fasi di un apprendimento complesso, un eccessivo tasso di errori tende a produrre un senso di inadeguatezza nei confronti di quella specifica attività che alla fine allontana l’allievo dalla materia.
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Si ricorre, perciò, a metodi che consistono nell’inserire nella situazione didattica uno stimolo di sostegno per evitare che l’allievo sbagli……. …. IL METODO DELL’APPRENDIMENTO SENZA ERRORI (Lancioni , 1994)
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L’apprendimento senza errori prevede, ovviamente, un momento in cui la situazione didattica sarà priva di quegli stimoli di sostegno artificiali e dunque più naturale…..però si arriverà a questo risultato in modo molto naturale e programmato, attraverso le METODOLOGIE DI ATTENUAZIONE
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L’ ATTENUAZIONE consiste nel togliere piano
piano, piuttosto che in una volta sola, gli stimoli di sostegno e i facilitatori, a mano a mano che l’allievo mostra di non averne più bisogno
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L’apprendimento senza errori si presta ad una grande varietà di applicazioni, soprattutto nell’educazione speciale …..ma si è dimostrato particolarmente interessante nel settore dell’avviamento della lettura.
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Il computer può dare un valido aiuto perchè…..
Non è sempre facile avere i disegni giusti a disposizione Non è facile sapere quando continuare a presentarli e quando cominciare l’attenuazione. Non è facile ricordare quali parole il bambino padroneggia e quali gli devono essere insegnate. Non è facile sapere in ogni momento, per ogni parola, qual è il grado di attenuazione giusto Non è facile mantenere l’attenuazione dell’alunno sufficientemente a lungo su un compito così ripetitivo Non è facile gratificare il bambino con la necessaria convinzione e sistematicità.
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Programma di avviamento alla lettura “START”
LA PRASSI: Il programma propone al bambino 3 parole, associate alle relative immagini e gli chiede di sceglierne una … ( Figura 3.13)… Quando il bambino acquisisce padronanza nel riconoscimento globale delle parole associate al disegno, il disegno comincia a svanire pian piano...( Figura 3.14)… Più il bambino è bravo e più l’aiuto viene attenuato, fino ad arrivare al momento in cui è invitato a riconoscere le parola senza nessun tipo di aiuto. ...( Figura 3.15) …. un errore commesso in qualsiasi momento fa nuovamente scattare l’aiuto. quando il bambino ha imparato a riconoscere una parola, viene premiato anche dal fatto che può giocare con quella parola colorandola e colorandone il disegno corrispondente con un elementare programma grafico (Figura 3.16) Infine la padronanza di molte parole permette al bambino di accedere a vari giochi di associazione: Parola - disegno(Figura 3.17) Disegno - parola(Figura 3.18) Disegni - parole. (Figura 3.19)
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Nel software “START” … si ritrovano applicati numerosi principi dell’insegnamento programmato fra cui: Approccio dolce , tipico dell’apprendimento senza errori Forte dose di INDIVIDUALIZZAZIONE
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L’individualizzazione è l’adattamento di un programma generale alle esigenze specifiche di un allievo.
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Il programma didattico computerizzato “START” è un esempio di PROGRAMMA ADATTIVO…nel senso che non funziona nello stesso modo con tutti gli allievi ma , in una certa misura, si adatta automaticamente alle singole esigenze di un bambino e procede con ritmi diversi a seconda dei diversi ritmi di apprendimento.
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Naturalmente….. Tutto questo non scarica l’insegnante delle sue responsabilità, poichè l’adattività di un software è inevitabilmente di tipo MECCANICO.
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ALTRI APPROCCI PROGRAMMATI ALLA LETTURA:
Naturalmente il riconoscimento globale di parole intere non è l’unico modo di avviamento alla lettura…. Esiste anche l’approccio fonetico
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Prototipo di software con approccio fonetico:
Viene presentata al bambino una parola e deve scegliere le singole lettere necessarie per comporla. La scelta avviene semplicemente con un clic del mouse sul cartoncino giusto, che fa spostare la lettera sotto quella corrispondente nella parola modello.(fig. 3.21) il software considera corretta solo la lettera giusta scelta al momento giusto…insegnando così al bambino a procedere da sinistra verso destra. Quando il bambino ha comporre la parola, viene gratificato dalla comparsa del disegno corrispondente alla parola correttamente composta (fig. 3.22)… avviandolo alla comprensione del significato. Infine quando il docente/educatore, decide che l’allievo è diventato sufficientemente abile in questo tipo di esercizi e che non ha più bisogno di comporre la parola utilizzando un modello, si propone l’esercizio (fig. 3.23) che sostituisce alla parola, l’immagine.
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Scegliere fra i software in commercio: alcune proposte.
Software “Il pescatore”( per la discriminazione visiva e analisi fonologica) Il bambino seduto su una barchetta, pesca i pesci corrispondenti alle lettere richieste . Per es. viene proposta la parole GALLINA e in mare ci sono alcuni pesci ( l’ins. può determinare il numero), ognuno dei quali riporta sul dorso una lettera. Il bambino deve pescare il pesce giusto (in questo caso la G che è l’iniziale della parola proposta). Il gioco può gradualmente essere reso più difficile non solo aumentando il numero di pesci, ma anche chiedendo al bambino non solo più l’iniziale, ma via via tutte le lettere che compongono la parola. Il pescatore ha un aspetto giocoso, nel senso che a ogni pesce giusto pescato corrisponde il guadagno di un punteggio che comèare sullo scafo della barca
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Software “Domino” A volte il bambino tende a non leggere fino in fondo la parola e sbaglia perché tenta ad indovinare ( per es. legge “cane” al posto di “casa”) QUINDI Può essere costretto a portare fino alle ultime lettere il processo di decodifica, attraverso un software che imita il gioco del domino. Lo schermo si presenta come una spirale che dovrà essere riempita di tessere composte da parole….la scelta è corretta se il bambino attacca a una parola un’altra parola che inizia con la stessa sillaba con la quale la parola precedente finisce, per es. dopo CA-NE si potrà mettere la parola NE-VE
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Software “Tachistoscopio”
Può accadere che un approccio fonetico troppo spinto può provocare il problema opposto, producendo una certa abitudine ad analizzare con troppa attenzione le singole parole fino a rallentare eccessivamente, in alcuni allievi, il processo di decodifica. Il software “ Tachistoscopio”, presenta una parola o una semplice frase per un breve intervallo di tempo e il bambino deve leggerla. L’insegnante può intervenire per modificare le parole e le frasi da presentare , per decidere il tempo di permanenza dello stimolo sullo schermo, la dimensione dei caratteri e altre modalità di presentazione degli stimoli. Il software è in grado di esaminare i risultati e di fornire un feedback sia all’allievo che all’educatore.
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Software “Corsa ad ostacoli”
Il bambino gioca con un cavallo per vincere una gara( può giocare da solo contro il tempo oppure contro un avversario e, durante la gara, incontra degli ostacoli). Per superarli, deve affrontare situazioni di difficoltà variabile relative alla segmentazione lessicale :deve ricostruire correttamente frasi dalle quali sono stati eliminati gli spazi tra le parola, fondere gruppi di lettere per formare parole, aggiungere le parole giuste in mezzo ad una frase alla quale sono state tolte una o più parole. Il software presenta 2 caratteristiche importanti: Propone esercizi sotto i quali c’è un’ attenta programmazione dei bisogni didattici di alcuni bambini(….nei cattivi lettori si sono riscontrate difficoltà nel formulare ipotesi anticipatorie sulla composizione di una frase). L’insegnamento è attuato non attraverso una rigida ripetizione di noiosi esercizi ma in forma giocosa.
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Abilità linguistiche. Un prototipo per la COMPRENSIONE di semplici frasi.… Il software mostra un quaderno con una frase tipo “ LA NAVE E’ SOPRA IL MARE, adeguatamente illustrata. Il bambino deve leggerla e comprenderla. Le frasi non sono casuali, ma sempre composte da parole bisillabe piane che il bambino ha precedentemente imparato a conoscere ….il compito del riconoscimento è ulteriormente facilitato dal fatto che queste parole sono presentate in rosso.
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