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PubblicatoFrancesco Bruno Modificato 9 anni fa
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Corso di Formazione politica Centro di Formazione Socio-Politica “Mons. Torello Pierazzi” Modulo II – Lezione 3/3 Dott. Marco Gemelli La strategia comunicativa
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La strategia di comunicazione Paragonabile a un abito su misura: non ne esiste una buona per tutti, ma la migliore sarà quella in cui siamo più a nostro agio. Come in un buon vestito, si tratta di armonia ed equilibrio (da non confondersi con equilibrismo) tra i tempi a disposizione e gli obiettivi da centrare, tra la valutazione fredda e quella più istintiva La strategia va dunque basata sull’attitudine del politico/candidato, senza troppe forzature
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Definizione degli obiettivi A breve termine: il voto A medio termine: il graduale coinvolgimento come simpatizzanti o militanti del partito A lungo termine: la formazione di una rete di alleanze che creino un sistema di consenso diffuso al di là di un ruolo istituzionale Esiste uno schema consequenziale degli obiettivi da raggiungere
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L’immagine del candidato La politica è lontana/sporca/cattiva/incapace? Il politico deve mostrarsi: - vicino ai bisogni, alle parole, alle opinioni dei cittadini cui si rivolge - pulito, trasmettendo il senso di un “servizio” legato intrinsecamente all’azione politica - buono, perché deve far capire che dalla sua azione derivano benefici per l’intera comunità - capace, competente e preparato Creatività sì, banalità no. Ma senza eccessi
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Vicinanza Durante la campagna elettorale non basta un comunicato: è necessaria la presenza fisica di un candidato a visite, sopralluoghi, eventi, ecc… Ascoltare, stringere mani, suscitare empatia senza disperdere energie Conoscere le realtà cui ci si sta rivolgendo, documentandosi in tempo per evitare gaffe o imprecisioni
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Pulizia Operazione “confessione”: prima di iniziare una campagna elettorale, verificare l’esistenza di vicende del proprio passato politico/personale su cui poter essere attaccabili dai rivali Ciò non significa dover rinunciare a correre, ma sapere per tempo come reagire a ogni situazione di difficoltà che dovesse presentarsi, anticipando l’imprevisto
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Bontà Solleticare l’interesse personale/generale degli elettori. Non citare ciò che si è fatto, ma ciò che si farà. Ma mai annunci con scadenze temporali Meccanismo: avere una ricetta per ogni situazione, e legarne la realizzazione quanto più possibile alla propria vittoria elettorale sia a livello emozionale che oggettivo Evidenziare nel rivale più l’inadeguatezza che altri aspetti negativi (cattiveria, ecc…), e mai essere autoreferenziali
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Capacità di azione Fondamentale presentare bene il programma: -Usare le infografiche, perché l’aspetto visuale è una carta vincente per comunicare senza annoiare né bombardare con informazioni inutili -Usare più media, divulgando il messaggio non come un’erogazione di informazioni a senso unico ma come proposta politica aperta all’interazione -Fornire riferimenti numerici, più “tangibili” rispetto a mere promesse o dichiarazioni d’intenti. Gestirli però in maniera accorta
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Il tempismo nella comunicazione Fondamentale leggere ogni giorno la rassegna stampa del territorio di riferimento Attivare un “Alert” su Google per essere aggiornati in tempo reale su eventuali novità I tempi della stampa: i comunicati vanno mandati entro le 16, aggiornamento dei social in tempo reale coi traguardi raggiunti in campagna (il successo di un evento, la pubblicazione di un’intervista, il raggiungimento di un determinato numero di fan) Aspettare il momento, il luogo e il pubblico giusto per lanciare una proposta politica che abbia il maggior risalto Agire per tempo. Aprire all’ultimo momento una pagina social con la convinzione che basti il “nome” a fidelizzare l’utenza è sbagliato: la comunità va costruita ben prima dell’inizio dei giochi
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Gli incidenti di comunicazione Il vuoto di memoria: evitare di passare troppo tempo in silenzio. Riempire quei momenti facendo domande dirette al pubblico, in modo da non abbassare il livello di coinvolgimento Il guasto tecnico: portare con sé un back-up cartaceo del materiale online, preparare un discorso alternativo, orientare il discorso su un’impostazione che non richiede supporti tecnologici Errore di contenuto: ammetterlo sempre, prima che lo faccia notare qualcun altro
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Comunicare vittoria e sconfitta Vittoria - Puntare sul risultato numerico ottenuto (percentuale e assoluto) e sulla forza delle immagini, di più facile presa sul web - Bando alle esultanze eccessive (ride bene…) - Ringraziare gli elettori e onore delle armi allo sconfitto Sconfitta - Puntare l’attenzione su aspetti positivi (un insuccesso alle urne non rappresenta il preludio della fine di un progetto politico) del risultato - Ricordare al vincitore che ora dovrà mantenere le promesse fatte
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In definitiva…. Dire ciò che si fa Fare ciò che si è detto Affascinare con ciò che si farà Comunicare ciò che si è fatto Marco Gemelli – 338.5624777 marcogemelli78@gmail.com
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