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Dagli ominidi all’uomo

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Presentazione sul tema: "Dagli ominidi all’uomo"— Transcript della presentazione:

1 Dagli ominidi all’uomo
La preistoria: definizione L’origine dell’umanità L’evoluzione Il Paleolitico Il Mesolitico Il Neolitico

2 La Preistoria Con il termine preistoria si intende l’arco temporale che va dalla comparsa degli esseri umani sulla Terra all’invenzione della scrittura ( anni fa)

3 La Preistoria Quindi la preistoria si studia cercando e analizzando qualsiasi traccia materiale lasciata dai nostri antenati (fossili, utensili, armi, abitazioni, tombe, manufatti, pitture…)

4 Teorie sull’origine dell’umanità
Carlo Linneo ( ): teoria dell’immutabilità delle specie: sulla terra esistono tante specie quante ne ha create Dio e restano inalterate nel tempo; Jean-Baptiste Lamark ( ): teoria dell’evoluzione : i caratteri acquisiti da un individuo si trasmettono ai discendenti, fino a diventare tratti permanenti e a dar vita a nuove specie Charles Darwin ( ): teoria della selezione naturale: la popolazione di una specie dipende dalle risorse dell’ambiente; gli individui sono in competizione tra di loro; sopravvivono quelli CASUALMENTE più adatti all’ambiente; i caratteri si trasmettono ai discendenti

5 Le età della preistoria
La preistoria viene convenzionalmente divisa in periodi, sulla base dei materiali e delle tecniche utilizzate dall’uomo per costruire utensili. La fase più antica della preistoria è detta “età della pietra”, perché si tratta del materiale più usato dall’uomo in questo periodo. Si divide in tre fasi: Paleolitico (età della pietra antica), anni fa Mesolitico (età della pietra di mezzo), anni fa Neolitico (età della pietra nuova), anni fa

6 I primati L’ordine di mammiferi a cui apparteniamo comparve circa 60 milioni di anni fa. Si tratta dei PRIMATI In origine essi erano arboricoli; poi a seguito di mutamenti climatici che videro la comparsa della savana (ambiente con piante basse e rade) al posto delle foreste, una parte di essi (OMINIDI)si adattò al nuovo ambiente, mentre un’altra parte mantenne le abitudini arboricole (SCIMMIE ANTROPOMORFE). UOMO ≠ SCIMMIA SOLO ANTENATO COMUNE

7 L’origine dell’umanità
Comparsa dei primi ominidi : Dove: in Africa centro-orientale Quando: 4,2 milioni di anni fa circa Chi: AUSTRALOPITECO ominide di cui sono state classificate varie specie. In Africa si troverebbe la CULLA DELL’UMANITA’ Diffusione degli ominidi

8 Diffusione della specie umana
L’evoluzione Il genere Homo : Homo habilis (2,5 milioni di anni fa) Homo erectus (da 1,5 milioni di anni fa anni fa) Homo neanderthalensis ( anni fa) Homo sapiens sapiens ( anni fa, in Africa) Homo sapiens sapiens o uomo di Cro-Magnon ( – anni fa, in Europa) Diffusione della specie umana Caratteristiche di Homo: Bipedia Cervello di grandi dimensioni Capacità di costruire utensili

9 L’evoluzione Homo habilis:
inizio della tecnologia: costruisce rozzi strumenti (chopper) prima divisione dei compiti tra uomini e donne Homo erectus: scheggia la pietra su ambo i lati (amigdala) costruisce capanne usa un linguaggio rudimentale scopre e controlla il fuoco (circa anni fa) Homo di Neanderthal: capacità cranica pari a quella dell’uomo attuale in grado di compiere operazioni sofisticate fa scorta di cibo e di combustibile abita in caverne vive in tribù seppellisce i morti Homo sapiens sapiens: aspetto simile al nostro intelligenza fine (pittura rupestre–caverne di Lascaux-, tecnica di Levallois)

10 Il Paleolitico “età della pietra antica” (da 2. 000. 000 a 10
Il Paleolitico “età della pietra antica” (da a anni fa) Inizio della tecnologia (chopper, amigdala, tecnica di Levallois) Sviluppo del linguaggio e del pensiero Inizio della cultura spirituale Visione religiosa dell’esistenza umana (arte parietale e pensiero magico-religioso) Senso morale (che cos’è il bene e cosa il male) Coscienza (consapevolezza di esistere) Nomadismo (dipendenza dall’ambiente – uomo cacciatore e raccoglitore)

11 Il Paleolitico Linguaggio verbale: Cultura:
Strumento della formulazione del pensiero (consapevolezza di sé) e della comunicazione con gli altri (capacità di rafforzare i legami nel gruppo) Cultura: Insieme di conoscenze e di quanto l’uomo produce materialmente e spiritualmente Patrimonio di conoscenze che ogni generazione riceve, arricchisce e tramanda con il LINGUAGGIO.

12 Il Paleolitico Cultura materiale: Reperti archeologici
Cultura spirituale: Sepoltura dei defunti Arte parietale delle caverne Pensiero magico religioso

13 Il Paleolitico Le caverne erano luoghi sacri Arte parietale
Figure misteriose (i dipinti erano posti al fondo di grotte, in punti nascosti e di difficile accesso) Significato simbolico (animali come simboli del principio maschile o femminile) Significato magico (favorire con riti e cerimonie il successo della caccia) Non avevano solo finalità artistico-decorative Le caverne erano luoghi sacri

14 Il Paleolitico Significato simbolico: Significato magico:
Magia = insieme di riti e forma primitiva di pensiero religioso La realtà è popolata da potenze soprannaturali Alcuni animali dipinti simboleggiano il principio maschile, altri quello femminile Forma primitiva di religione

15 Il Paleolitico Attività fondamentali: Maggior potere agli uomini
Erano svolte collettivamente, sulla base della divisione dei ruoli tra maschi e femmine Raccolta dei vegetali selvatici Caccia Maggior potere agli uomini

16 Il Paleolitico Rapporto uomo e ambiente
complesso sistema di interdipendenza L’uomo si è adattato all’ambiente Ha trasformato l’ambiente per renderlo più adatto alle proprie esigenze Per tutto il Paleolitico la dipendenza dell’uomo dall’ambiente fu pressoché assoluta; la sua economia si basava solo su raccolta e caccia, cioè su ciò che la natura offriva.

17 Il Paleolitico Aumento demografico Calo demografico
Se si esaurivano le piante commestibili e migrava la selvaggina Se l’ambiente offriva abbondanti risorse spostamenti periodici = NOMADISMO

18 Il Paleolitico Lo spostamento periodico alla ricerca di nuove risorse portò i gruppi di Homo sapiens a popolare tutto il pianeta. Ciascun gruppo si adattò ad un clima e a un tipo di territorio diverso. Il nomadismo fu la condizione di vita più frequente, tranne per quei gruppi che vivevano in prossimità di FIUMI o LAGHI. Questi gruppi divennero col tempo SEDENTARI. Differenti caratteri fisici e diverse lingue

19 Il Paleolitico - Riassumiamo
Il Paleolitico finisce anni fa in relazione all’ambiente in relazione alla tecnologia È l’età della pietra scheggiata È il periodo in cui l’uomo si procura il cibo con la caccia e la raccolta

20 Il Mesolitico “Età della pietra di mezzo” da 10.000 a 8.000 anni fa
Fase di transizione in cui si ridussero le risorse alimentari, che spinsero gli uomini a ricercare nuovi metodi per procacciarsi il cibo nuove scoperte tecnologiche (immanicamento, invenzione dell’arco) ricorso più intenso alla pesca inizio addomesticamento degli animali (il cane fu il primo –intorno al a. C aiuto nella caccia; poi pecore e capre fornivano riserve sicure di cibo) primo tentativo di non dipendere dalla natura

21 Il Neolitico “età della pietra nuova” 8.000-3.000 anni fa
Innalzamento della temperatura Nascita di deserti e savane al posto delle foreste Cambiamenti nell’ambiente (innalzamento degli oceani e divisioni fra i continenti) Estinzione di alcune specie di grandi erbivori Il Neolitico “età della pietra nuova” anni fa CALO DEMOGRAFICO dovuto a FINE DELLA CACCIA

22 Il Neolitico Mesopotamia Culla delle prime forme di agricoltura e allevamento, perché qui si trovano: varietà di specie animali varietà di vegetali presenza di risorse idriche 8.000/7.000 a.C. 6.000 a. C. 6.000 a. C. 6.000 a.C.

23 Il Neolitico istinto gregario docilità rapida riproduzione
Il clima più asciutto favorì la diffusione dei cereali selvatici in alcune zone del mondo. 8.000/7.000 a.C. 6.000 a. C. Alla domesticazione delle piante si accompagnò quella degli animali caratterizzati da 6.000 a. C. 6.000 a.C. istinto gregario docilità rapida riproduzione

24 NASCITA DELL’AGRICOLTURA
Il Neolitico Cereali selvatici: Alto potere nutritivo Piante annue a crescita rapida Si possono conservare a lungo NASCITA DELL’AGRICOLTURA

25 Il Neolitico NASCITA DELL’AGRICOLTURA=
SI ISTITUISCE UNA RELAZIONE TRA PIANTA E SEME Si tratta di un PROCESSO ≠ EVENTO Singola episodio nella storia (es. una battaglia, la nascita o la morte di un personaggio importante) Insieme di scoperte in un lungo arco di tempo (es. lavorare la terra, seminare, coprire i semi, mietere, macinare)

26 Il Neolitico Di pari passo con l’agricoltura procede la domesticazione degli animali. L’allevamento di bestiame era necessario per: arare i campi produrre letame produrre latte, carne, lana L’allevamento, come l’invenzione dell’agricoltura, è un PROCESSO e non un EVENTO.

27 Il Neolitico RIVOLUZIONE AGRICOLA
AGRICOLTURA = capacità di coltivare le piante≠ sfruttare ciò che cresce spontaneamente Conseguenze in: Economia Andamento demografico Rapporto con la natura Evoluzione sociale Prime istituzioni politiche surplus rapida crescita della popolazione uso attivo ≠ passivo nascita dei primi villaggi (sedentarietà) patriarcato e consiglio degli anziani

28 Il Neolitico RIVOLUZIONE AGRICOLA =
Profondo cambiamento nel modo di vivere Paleolitico Neolitico Uomo raccoglitore e cacciatore Uomo coltivatore e allevatore Favorisce la nascita dei primi villaggi e della guerra Nomade e dipendente dall’ambiente Seminomade o Sedentario Interviene sull’ambiente modificandolo

29 Invenzioni e progresso nella tecnologia:
Il Neolitico Invenzioni e progresso nella tecnologia: levigatura della pietra (≠ scheggiatura) uso di nuovi materiali (mattoni di fango seccato al sole per costruire abitazioni stabili) invenzione della ceramica (contenitori per conservare i prodotti) invenzione dei primi rudimentali telai invenzione delle prime imbarcazioni a remi invenzione dell’aratro e della ruota (3.500 a. C.) innovazioni tecniche (rotazione delle colture, messa a maggese dei campi, concimazione) nasce la scrittura

30 Muta radicalmente la struttura sociale
Il Neolitico RIVOLUZIONE URBANA Dove: nella bassa Mesopotamia (Uruk, Umma) Quando: metà del IV millennio (3.500 a. C.) Umma Uruk Muta radicalmente la struttura sociale

31 Mesopotamia = terra tra due fiumi
La Mesopotamia Mesopotamia = terra tra due fiumi (Tigri ed Eufrate) I primi insediamenti nascono al riparo dalle inondazioni sulle alture. Con la crescita demografica si popolarono anche le pianure, dove però avvenivano periodiche inondazioni TECNICHE IDRAULICHE Si costruirono canali e dighe per regolare il flusso delle acque e si crearono argini per proteggere i raccolti Tutto questo non sarebbe stato possibile senza una solida organizzazione sociale

32 dipendono da un RE-SACERDOTE
La Mesopotamia RIVOLUZIONE URBANA < RIVOLUZIONE AGRICOLA le eccedenze permettono la diversificazi0ne dei mestieri e dunque la nascita degli specialisti che non coltivano la terra, ma coordinano l’insieme delle attività necessarie alla gestione della città (scribi, funzionari, esattori, guerrieri) L’aumento della produttività agricola assicura eccedenze alimentari (surplus) Gerarchizzazione dei rapporti sociali dipendono da un RE-SACERDOTE

33 La Mesopotamia Città-stato ≠ villaggio
La produzione di cibo era fondamentale. Esistevano differenze solo tra ricchi e poveri La produzione di cibo viene separata dalle funzioni specialistiche PIRAMIDE SOCIALE = al vertice ci sono il RE e coloro che svolgono compiti amministrativi e cultuali Non ci sono distinzioni di classe; tutti lavorano la terra

34 Centro simbolico e operativo è il TEMPIO
La Mesopotamia Inizialmente RE e SACERDOTE coincidevano perché vi era la convinzione che la città fosse sotto la tutela di una divinità e che quindi la sua gestione dovesse dipendere da chi rappresentava tale divinità in terra. Centro simbolico e operativo è il TEMPIO

35 La Mesopotamia TEMPIO = giustificazione ideale dei rapporti di ineguaglianza (chi comanda ≠ chi lavora). In una società complessa occorreva il lavoro semigratuito della popolazione agricola che non poteva però essere imposto con la forza; allora nasce l’idea che: gli uomini devono servire gli dei per riceverne la protezione; deve esserci qualcuno che lavori per produrre il tributo che si deve rendere agli dei (agricoltori); deve esserci qualcuno che si occupi della gestione di tale tributo (sacerdote-re) potere centrale

36 due importanti istituzioni
La Mesopotamia A partire dalla fine del IV millennio, poiché la complessità di questa articolazione sociale richiedeva una gestione centralizzata del potere, nacquero due importanti istituzioni il tempio (CLERO) il palazzo (RE e BUROCRATI)

37 La Mesopotamia Il TEMPIO era la sede delle attività cultuali, la “casa del dio”; il clero gestiva il culto, ovvero il rapporto quotidiano con la divinità. Il PALAZZO era la residenza del re e della sua corte, cioè di tutti coloro che contribuivano alla gestione amministrativa. In entrambi si trovavano anche le botteghe degli artigiani, i magazzini, gli uffici e gli archivi, del tutto assenti nei villaggi.

38 La Mesopotamia Per garantire un buon funzionamento dello stato la classe dirigente deve costituire: una BUROCRAZIA, rappresentata soprattutto dagli scribi, per curare la gestione economica della città; il CLERO, che deve gestire il culto e ingraziarsi la divinità attraverso offerte votive di cibo; l’ESERCITO, che ha il compito di difendere la città da attacchi esterni e di sedare eventuali ribellioni interne. Questi tre “mestieri” dipendono dal RE, che riassume in sé tutti i poteri e tutte le responsabilità.

39 La Mesopotamia Connessa alla amministrazione della città-stato è l’invenzione della scrittura, che serviva a trasporre in segni grafici dei concetti o delle misure ed era dunque fondamentale per la gestione delle merci o delle terre. I primi sistemi di scrittura a. C. circa in Mesopotamia Scrittura pittografica = immagini stilizzate che rinviano a oggetti, azioni, eventi

40 Detentori di un sapere specialistico fondamentale
La Mesopotamia L’invenzione della scrittura fece nascere la figura dello SCRIBA, cioè di colui che conosce e decifra la scrittura, il solo detentore di questo sapere. Gli scribi divengono col tempo alti funzionari specializzati Detentori di un sapere specialistico fondamentale

41 I Sumeri PIRAMIDE SOCIALE
Sumeri < “terra di Sumer” a partire dal a. C. PIRAMIDE SOCIALE popolo autoctono RE(Lugal = “uomo grande”) sacerdoti Società complessa dei Sumeri (stratificazione sociale) scribi aristocratici guerrieri, artigiani, contadini schiavi

42 I Sumeri “Primo periodo sumerico” (2.900 – 2350 a. C.)
Sviluppo di una prospera civiltà urbana, pacifica e organizzata in città-stato indipendenti (Ur, Uruk, Lagash, Larsa, Isin, Eridu) Avvicendamento di varie città alla guida del popolo sumerico Umma Lugalzaggisi: istituì uno stato unitario

43 Ominide Si intende il gruppo di primati al quale appartengono gli uomini e i loro più lontani progenitori. Si distinguono dalle scimmie antropomorfe perché seppero adattarsi al nuovo ambiente iniziando a stare eretti sugli arti posteriori.

44 Australopiteco Significa letteralmente “scimmia della regione meridionale” dell’Africa. E’ il più antico ominide; il primo esemplare venne scoperto in Sudafrica.

45 Tecnologia Si intende il complesso delle attività materiali elaborate da ogni cultura per intervenire sull’ambiente ai fini dell’insediamento e del sostentamento.

46 Tecnica di Levallois Si tratta di una particolare lavorazione della pietra che permetteva di ricavare da un solo blocco diverse schegge, ciascuna delle quali veniva poi lavorata. Tale tecnica servì a fare scorta di pietra adatta, che permise agli ominidi di allontanarsi dalla zona di approvvigionamento favorì la comparsa di vari utensili

47 Immanicamento Inserimento di manufatti di pietra e osso in armature di legno, così da formare lame, seghe, pugnali, asce ecc. Strumenti immanicati = dotati di manico

48 Specialista Si tratta dell’élite socio-economica e politica dello Stato, anche se dipendono dal re che li stipendia.

49 Città-stato Si definisce così una città indipendente dalle altre che costituiscono uno stato. Ciascuna aveva infatti il proprio re, il proprio tempio e il proprio territorio agricolo. Le città-stato più antiche di cui abbiamo conoscenza furono quelle dei Sumeri (2.900 a. C.)


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