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PubblicatoVincenzo Renzi Modificato 9 anni fa
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Approvvigionamento di gas in Italia: concorrenza e regolazione Alberto Cavaliere Università di Pavia – Facoltà di Economia Corso di Economia Pubblica (6 crediti) 3 dicembre 2009
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Produzione e importazioni Declino della produzione nazionale(picco nel 1994 – circa 20 Gmc/anno – nel 2008 meno di 10 Gmc/anno 10,7% consumi totali annui) Motivazioni (strategie ENI e ostacoli burocratici) Continua crescita import: 58.8 Gmc (2000) 76.8 Gmc (2008) =90,7% consumi Struttura import:+Libia (dal 2004) + Norvegia e Paesi UE MA resta concentrazione da Algeria e Russia (64% del tot) Maggior parte via gasdotto
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Struttura delle importazioni italiane di gas per Paese exp.(2007)
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I contratti Contratti spot cresciuti dopo la liberalizzazione, nel 2007: 7% del totale Metà dei contratti ha durata superiore a 30 anni ¼ dei contratti ha durata tra 20 e 30 anni ¼ dei contratti ha durata inferiore a 20 anni Durata residua:75% ha scadenza fra più di 10 anni (di cui 31% fra 20 anni) / 25% ha scadenze inferiori a 10 anni
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Il regime legale delle importazioni Prima del 2000: monopolio delle importazioni di ENI tramite SNAM (eccezioni: ENEL ed Edison) Dopo il 2000: autorizzazione amministrativa per importazioni extra-UE – comunicazione al ministero per importazioni UE Stimolo della concorrenza: art.19 deceto 164/00 tetti antitrust (i nuovi entranti potevano “sostituirsi” ad ENI nei consumi correnti, oltre a soddisfare incrementi di domanda)
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Effetti del nuovo regime Nel 2007 la quota di mercato di ENI è commisurata ai tetti antitrust (64.4%) Notevole distanza con altri maggiori importatori: ENEL trade (12.7%) Edison (8.1%) Plurigas (3.9%) /gli altri: quote < 1% Da paesi extra-UE (2001-2007): il ministero ha rilasciato 67 autorizzazioni per importazioni pluriennali (quindi anche future) e 108 per importazioni spot (< 1 anno) Da Paesi UE (2001-2007): il ministero ha ricevuto 247 comunicazioni, prevalentemente sono spot Nel 2004 l’indagine AGCM-AEEg stimava in 17 anni la vita media residua dei contratti a LT di ENI
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Comportamenti strategici I tetti antitrust sono stati inefficaci nel far crescere importatori indipendenti dall’impresa dominante Rispetto formale dei tetti con le “vendite innovative”:cessione di gas a valere su contratti norvegesi ed olandesi = 6.5 Gmc con contratto decennale a PLURIGAS, DALMINE, EDISON, ENERGIA (Contratto a 5 anni in vita dell’inizio delle cessioni di gas libico dal 2004) Cessioni avvenute al confine franco-tedesco o franco- svizzero contabilizzate in Italia come gas non ENI Tenuto conto di queste importazioni la quota di Eni nel 2003 saliva dal 64% al 74% Importazioni gravate da un mark-up aggiuntivo che incrementa il costo medio di importazione (ENI compensa le minori vendite dovute ai tetti sul mercato all’ingrosso
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Comportamenti strategici II Dal 2004 importazioni di gas libico (8 Gmc/anno a regime) cessioni a Edison, Gaz de France, Sorgenia Con cessioni a clienti/concorrenti evitate importazioni indipendenti da ENI e vanificato effetto pro-competitivo tetti antitrust sviluppo concorrenza impedito in questa fase della filiera Comportamenti strategici = abuso di posizione dominante? Indagini AGCM e DG competition
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Caso Bluegas-SNAM 2002 Rilievo di Bluegas per rifiuto di accesso su rete nazionale di trasmissione: richiesta di capacità al punto di entry di Passo Gries forniture sostitutive di ENI che serviva le imprese pubbliche locali ora socie Agcm: sostituzione nella fornitura non implica automaticamente sostituzione nella capacità MA condotta di ENI = abuso di PD in quanto comportamento escludente nuove imprese che ha frenato concorrenza e impedito la creazione del mercato interno Comportamento escludente mediante “vendite innovative” e cessioni di gas libico Tetti antitrust richiedevano la cessione di soli 3 GMc ulteriori quantitativi ceduti per mantenere il controllo del mercato fino al 2007
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Caso Bluegas-SNAM 2002 Comportamento escludente comprende anche subentro dei clienti-concorrenti sui gasdotti di transito (TENP e Transitgas) e su rete nazionale Mancavano allora regole per l’accesso alla rete nazionale nell’incertezza sulle priorità ENI stipula contratto ventennale con SNAM rete che avrebbe garantito anche i titolari delle vendite innovative con prenotazioni annuali Contratto che satura la capacità ai punti di entry altri importatori (compresi grandi clienti industriali) con aspettative di approvv. indipendente si vedono razionata la capacità a Passo Gries (anche rinunce dovute al crescere del costo della commodity al ridursi delle quantità)
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Caso Bluegas-SNAM 2002 Il conferimento prioritario di capacità ai clienti delle vendite innovative era fondamentale per l’operazione di ENI ma discriminava le altre imprese vittime del rifiuto di accesso La discriminazione originava dal contratto di trasporto ventennale che considerava già esistenti le vendite innovative Agcm altre modalità di rispetto dei tetti: vendite gas all’estero (liberando capacità caso Rhurgas)/cessione di un un unico contratto a LT/cessione di produzione nazionale Accusa di abuso di PD colpisce Eni ma non SNAM Rete Sanzione considera incertezza normativa 1000 euro
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Caso Bluegas-SNAM 2002 Rimedi richiesti da Agcm: potenziamenti dei gasdotti di transito TAG e TTPC entro il 2008 Accordo ENI-DG competition del 2003: ENI cancella clausole di destinazione (Gazprom) ma subordina i potenziamenti alla non realizzazione dei terminali GNL (Brindisi e Rovigo) tesi della “Bolla del gas” rischio take-or-pay potenziamenti non sostenibili 2004: Eni propone di ottemperare con gas release (pluriennale per un tot di 9.2 Gmc) Agcm accetta ma, causa protrarsi di inottemperanza, impone ammenda di 4.5 mil.
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Caso ENI-TTPC: prologo ENI rinvia potenziamento di TTPC (investimenti in centrali Tunisia) necessario per importare 6.5 GMc di gas addizionali dal 2007 2002: avviato il processo di allocazione della nuova capacità su TTPC 2003:sottoscritti i contratti ship-or-pay con 4 società in possesso di autorizz. all’import (contratti stipulati con Algeria) Condizione sospensiva:autorizzazioni dello Stato Tunisino Ottobre 2003 TTPC risolve i contratti manca autorizz. definitiva Tunisia (in assenza di dati definitivi su capacità allocate) + problemi di ristrutturazione di TMPC
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Caso ENI-TTPC: risoluzione contratti ship- or-pay e apertura istruttoria Agcm apre nuova istruttoria per abuso di PD nuovo comportamento escludente di Eni sul mercato dell’approvvigionamento di gas Agcm: strumentale risolvere i contratti ship-or-pay Tunisia avrebbe fornito autorizzazione una volta note le capacità / Sonatrach non avrebbe impedito ristrutturazione di TMPC Tesi Agcm: Eni – tramite integrazione verticale in TTPC- mirava al controllo strategico dell’approvvigionamento di gas anche dopo il 2007 In assenza di integrazione verticale era nell’interesse di TTPC concludere contratti ship-or-pay e incassare corrispettivi di trasporto in proporzione a + 6.5 Gmc di gas
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Caso ENI-TTPC: dubbi sulla “bolla” Dubbi su “bolla gas” previsioni domanda MAP: da 80 GMc nel 2004 a 94 Gmc nel 2010 MA nel 2005 consumi = 86 Gmc (cioè ½ incremento già realizzato!) 94 Gmc al 2010 = previsione cauta: con produzione nazionale = 8 Gmc import da 73.4 Gmc nel 2005 a 86 Gmc (almeno) + 13 Gmc supplementari = potenziamenti TAG e TTPC +8 Gmc da Rovigo margine di riserva per sicurezza approvvigionamenti
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Caso ENI-TTPC: epilogo La tesi della “bolla” perde rilievo con la crisi del gas dell’inverno 2005-2006 Agcm: comportamento escludente di Eni si traduce nella mancata importazione di 9.8 Gmc di gas (marzo 2007-ottobre 2008) violazione concorrenza per abuso di PD sanzionata con ammenda di 390 mil (ridotti a 290 per avviamento del potenziamento TTPC)
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Realizzazione potenziamenti TTPC aprile-ottobre 2008 = + 6.6 Gmc/anno TAG : + 4 Gmc/anno per build-up contratto ENI-Gazprom TAG:disponibile entro ottobre 2008 incremento = +3.2 Gmc allocato nel 2006 a numerosi operatori TAG ulteriore incremento di capacità porterà il potenziamento complessivo a +8.5 Gmc entro fine 2009
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