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Procedure di Gestione pazienti in condizioni di esposizione a Rischio Biologico
Torri Paola Medico Competente ULSS 18 Rovigo Marchetto Raffaella CIO Rovigo Brusaferro Marco Direzione Medica Ospedaliera 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Il Protocollo di isolamento in ospedale
Azienda ULSS 18 Rovigo Il Protocollo di isolamento in ospedale 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Linee guida per le misure di isolamento in ospedale CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta 1994 Circolare n°4 del 13 Marzo 1998 Ministero della Sanità:”Misure di profilassi per esigenze di sanità pubblica” 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale - marzo 2005 -
Parte prima: razionale per le misure di isolamento in ospedale Parte seconda: elementi fondamentali per l’applicazione delle misure di isolamento Parte terza: le precauzioni di isolamento Parte quarta: tabella delle misure di isolamento, classi di notifica, incubazione, contagiosità e profilassi per infezione o condizioni selezionate Parte quinta: tabella riassuntiva delle misure da adottare in ambito ospedaliero per tipologia di precauzioni/isolamento 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale - Prima parte -
PATOGENICITA’ VIRULENZA INVASIVITA’ DOSE SERBATOIO FONTE MODALITÀ DI TRASMISSIONE MECCANISMI DI DIFESA ASPECIFICI IMMUNITA’ NAT. IMMUNITA’ ACQ. CONTATTO VEICOLO COMUNE VIA AEREA VETTORE AGENTE OSPITE 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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= INTERROMPERE LA CATENA DI TRASMISSIONE
Adozione Precauzioni Standard e Precauzioni d’Isolamento per il“malato” 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Modalità di trasmissione degli agenti biologici
Contatto (diretto e indiretto) Circuito oro fecale Droplet e via aerea Veicoli comuni di trasmissione Vettori Via ematica 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Trasmissione per Contatto
Contatto diretto:tra persona e persona (mobilizzazione di un paziente, l’igiene personle del malato, ecc.) Contatto indiretto:tra un ospite suscettibile e un oggetto contaminato (attrezzature sanitarie contaminate, aghi, guanti ecc.) 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Trasmissione per via ematica
Le pratiche terapeutiche e diagnostiche possono esporre il personale sanitario al rischio infettivo veicolato dal sangue o da altri liquidi biologici (incidenti professionali) 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale Parte seconda: elementi fondamentali per l’applicazione delle misure di isolamento Lavaggio mani Uso guanti Uso mascherine Uso camici e indumenti protettivi Manovre rianimatorie Manipolazione di strumenti e oggetti taglienti Attrezzature per l’igiene del paziente Trattamento articoli riutilizzabili Smaltimento rifiuti Raccolta/trattamento biancheria ed effetti letterecci Trattamento delle stoviglie Campioni biologici Igiene ambientale Collocazione del paziente Trasporto pazienti infetti Educazione sanitaria al paziente ed ai familiari 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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PRECAUZIONI STANDARD Le precauzioni Universali e le precauzioni per Materiale Biologico sono riunite in un unico gruppo di misure definite Precauzioni Standard. Devono essere adottate nell’assistenza di tutti i pazienti in ospedale senza tenere conto dello stato di infezione presunta. La costante e corretta applicazione delle Precauzioni Standard è la prima strategia per la prevenzione del rischio biologico tra gli operatori sanitari ed il controllo delle infezioni nosocomiali. 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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PRECAUZIONI STANDARD Hanno lo scopo di ridurre il rischio di trasmissione di patogeni in ambito ospedaliero da pazienti portatori di infezioni diagnosticate o non (ancora) diagnosticate Si applicano a : Sangue Tutti i liquidi e materiali biologici Secrezioni Escrezioni (escluso il sudore) Cute lesa Mucose 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale Parte terza: le precauzioni di isolamento Precauzioni basate sulla trasmissione: ISOLAMENTO STRETTO ISOLAMENTO RESPIRATORIO ISOLAMENTO DA CONTATTO ISOLAMENTO ENTERICO 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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ISOLAMENTO STRETTO Tali precauzioni devono essere applicate a pazienti riconosciuti o sospetti di essere infetti da patogeni altamente contagiosi trasmessi sia per via aerea che per contatto, diretto o indiretto(es:TBC polmonare aperta,morbillo,Varicella,HZ disseminato, febbri emorragiche virali). VERDE+ROSSO 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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ISOLAMENTO RESPIRATORIO
Deve essere applicato a pazienti riconosciuti o sospetti essere infetti da patogeni epidemiologicamente importanti,che possono essere trasmessi per droplet(goccioline di diametro superiore a 5 micron) generate dalla persona durante lo starnuto ,la tosse,nel parlare e durante l’esecuzione di alcune procedure quali l’aspirazione e la broncoscopia. Questo tipo di trasmissione richiede uno stretto contatto tra la persona fonte e l’ospite(es:meningite da neisseria meningitidis e da haemophilus influenzae,influenza,parotite epidemica,rosolia,scarlattina,pertosse ecc.) verde+blu 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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ISOLAMENTO DA CONTATTO
Devono essere applicate a pazienti riconosciuti o sospetti di essere infetti o colonizzati da patogeni epidemiologicamente importanti,che possano essere trasmessi attraverso contatti diretti o indiretti (es:scabbia, pediculosi, infezioni cutanee contagiose, congiuntiviti virali ecc.) VERDE+FUCSIA 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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ISOLAMENTO ENTERICO Deve essere applicato a pazienti riconosciuti o sospetti di essere infetti o colonizzati da patogeni epidemiologicamente importanti, che possano essere trasmessi attraverso contatti diretti o indiretti con feci contaminate (es:epatite A, infezioni enteriche da clostridium difficile, da rotavirus, salmonellosi ecc) VERDE+GIALLO 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale Parte quarta TABELLE DELLE misure di isolamento classi di notifica periodo di incubazione contagiosità profilassi per infezioni o condizioni selezionate 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Protocollo di isolamento in ospedale Parte quinta: tabella riassuntiva delle misure da adottare in ambito ospedaliero per tipologia di precauzioni/isolamento Tipologia di precauzioni/isolamento Colore di identificazione Descrizione delle precauzioni 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Monitoraggio e gestione dell’isolamento
Il monitoraggio dell’isolamento Il rispetto delle misure di isolamento deve essere monitorato controllando il rispetto delle precauzioni sia da parte del paziente che degli operatori sanitari, compreso il personale addetto alle pulizie ambientali La gestione del paziente che non aderisce alle pratiche di isolamento Rinforzo educativo e l’intensificazione dei controlli di osservazione delle pratiche stesse 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Requisiti delle stanze di isolamento ospedaliero
Stanze singole con servizi igienici separati Ventilazione artificiale senza ricircolo dell’aria Pressione negativa Rispetto ai locali circostanti Almeno 6 (possibilmente 12) ricambi d’aria per ora 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Tempi di rimozione dei contaminanti
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Sequenza raccomandata di
rimozione dei DPI: rimozione dei guanti arrotolandoli dal polso, senza toccare la cute rimozione del camice facendo attenzione a piegarlo con all’interno la parte esterna contaminata, smaltimento in un cestino con coperchio lavaggio delle mani rimozione degli occhiali protettivi o della visiera; rimozione della maschera/respiratore facendo attenzione a toccare solo le stringhe e non la superficie contaminata, smaltimento in un cestino con coperchio 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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conclusioni Per prevenire la trasmissione delle infezioni in ambito ospedaliero sono essenziali: L’ adozione sistematica delle precauzioni standard L’applicazione di corrette misure di isolamento basate sulla trasmissione La formazione permanente degli operatori, unita ad una puntuale verifica di efficacia sul campo L’educazione sanitaria di pazienti, familiari e visitatori Ma la prima e più efficace misura di prevenzione rimane comunque la diagnosi precoce o almeno il sospetto di malattia senza dei quali non possono venire applicate le pur corrette procedure. 14/12/2005 Dott.ssa Paola Torri - Azienda ULSS 18
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Grazie per l’attenzione
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