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PROBLEMATICHE ECONOMICHE ED AMBIENTALI
IL CICLO DEI RIFIUTI PROBLEMATICHE ECONOMICHE ED AMBIENTALI Presentazione del
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PRESENTAZIONE DI AIMAG SPA
Aimag S.p.A. ha sede a Mirandola (Modena) e gestisce i servizi di erogazione acqua e gas, fognatura, depurazione, illuminazione pubblica e servizi ambientali in un territorio comprendente 21 Comuni: di cui 14 nell’area nord della Provincia di Modena e 7 nell’area alla destra del Po, nella Provincia di Mantova. Presentazione del
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LA STORIA DI AIMAG L’azienda, nata nel 1964 come AMAG, Azienda Municipalizzata Acqua e Gas Comune di Mirandola, si espande rapidamente fino a trasformarsi, nel giro di pochi anni, in AIMAG Azienda Intercomunale Municipalizzata Acqua e Gas, che comprende 10 Comuni della Bassa Pianura modenese; in tale assetto permane fino al 1996. Dal 1997 in poi si registra, in rapida successione, l’adesione di 11 nuovi Comuni e l’acquisizione di nuovi servizi. Dal 1° gennaio 2000 il Consorzio Aimag si è unificato, mantenendo la stessa denominazione, con il Consorzio Smaltimento Rifiuti (CSR) di Carpi, operante nell’ambito della gestione dei servizi di igiene ambientale. Il 1° gennaio 2001 da Consorzio AIMAG (ai sensi della L.142 di riforma degli Enti Locali del 1990) l’azienda si trasforma in Società per Azioni. Presentazione del
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I SERVIZI OFFERTI AIMAG S.p.A. 21 Comuni Soci 845 Kmq di territorio
Servizio distribuzione e vendita Gas Abitanti Comuni serviti Utenti gas Sviluppo rete Km Volume gas ceduto milioni mc/anno Servizio Idrico Integrato Abitanti Comuni serviti 21 Utenti acqua Sviluppo rete Km Volume acqua erogato 16,6 milioni mc/anno Impianti di depurazione 33 Impianti di sollevamento 104 Rete fognaria 893 Km Servizi ambientali Abitanti Comuni gestiti Imp. compostaggio Discariche (di cui 3 attive) Stazioni ecologiche attrezz. 16 Cassonetti oltre 7.000 Mezzi per raccolta e trasp AIMAG S.p.A. 21 Comuni Soci 845 Kmq di territorio Abitanti 305 Dipendenti 190 automezzi e mezzi d’opera 103 MLN € di fatturato 12 società partecipate Illuminazione pubblica Comuni serviti 10 Punti luce Climatizzazione (mediante la controllata SINERGAS) Conduzione e manutenzione centrali termiche e impianti di raffrescamento Punti Calore Informatica Territoriale Base dati cartografica al servizio dei Comuni soci e dell’esercizio di reti tecnologiche Acquedotto industriale Trattamento terziario dei reflui nell’impianto di depurazione produzione di acqua ad uso industriale 2.500 m³/g (futuri ) Presentazione del
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Finito lo scopo, finita la cosa! Che diventa rifiuto, cioè rimossa,
Tutto è cominciato con l’ idea “moderna” che ogni cosa esistesse in quanto funzionale ad uno scopo. Finito lo scopo, finita la cosa! Che diventa rifiuto, cioè rimossa, abbandonata. Ma poiché niente è cominciato e finirà con noi, non è che anche noi subiremo la stessa sorte? Presentazione del
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LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA (2002)
Presentazione del
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Minor consumo del territorio (discariche, inceneritori…)
LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA (2002) La raccolta differenziata è molto importante non in quanto fine a se stessa ma come presupposto per lo “sviluppo sostenibile”. La raccolta differenziata consente di avviare, il rifiuto così raccolto, al recupero cioè consente di trasformare il rifiuto in nuova materia prima ottenendo, in questo modo, due importanti risultati a vantaggio dello “sviluppo sostenibile”: Minor consumo del territorio (discariche, inceneritori…) Minor consumo di materie prime naturali . Presentazione del
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SVILUPPO SOSTENIBILE “UNA METODOLOGIA DI SVILUPPO ECONOMICO COMPATIBILE CON LA SALVAGUARDIA E LA CONSERVAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AMBIENTALI, CHE LASCI ALLE GENERAZIONI FUTURE LE STESSE OPPORTUNITA’ CHE ABBIAMO AVUTO NOI!! “ Presentazione del
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COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA DEI RIFIUTI URBANI
(dati in percentuale) ORGANICO % CARTA-CARTONE % PLASTICA % VETRO % METALLI % ALTRO (legno, metalli, tessili, minerali) % . Presentazione del
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COME E’ STATO AFFRONTATO IL PROBLEMA RIFIUTI
FINO A META’ ANNI ‘70 sottovalutazione del fenomeno scarsa regolamentazione fiducia nella capacità di autodepurazione del sistema concetto dello smaltimento più rapido ed economico DA META’ ANNI ’70 A INZIO ANNI ‘90 fase dello smaltimento controllato “command and control”: regolamentazione degli effetti e controllo a valle degli effetti DALL’INZIO ANNI ‘90 da smaltimento a gestione dei rifiuti: -riduzione della produzione e riuso -recupero e riciclaggio di materia ed energia -smaltimento residuale controllato e limitato PROSPETTIVA ANNI 2000 la qualità ambientale dei prodotti e dei processi come fattore competitivo sui mercati Presentazione del
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POLITICHE DI INTERVENTO per una corretta gestione dei rifiuti
1. PREVENZIONE PRIMARIA -nuovi modelli di produzione e di consumo -tecnologie pulite -ecodesign -certificazioni di qualità ambientale -orientamento ai consumi corretti (riduzione nella prevenzione di rifiuti) -raccolta differenziata: necessaria per un recupero di qualità -chiusura dei cicli in impianti specializzati -strumenti economici finanziari per sostenere il mercato del recupero: ecotasse, incentivi, agevolazioni, da tassa a tariffa sui rifiuti, ecc.. 2. RECUPERO E RICICLAGGIO DI MATERIA ED ENERGIA 3. SMALTIMENTO IN DISCARICA -solo frazioni non recuperabili e rif. pretrattati -procedura di V.I.A. -gestione post mortem, contributo compensativo -sindrome N.I.M.B.Y. Presentazione del
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ALLA BASE DI TUTTE QUESTE POLITICHE
CREARE UNA NUOVA CULTURA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE educazione informazione sensibilizzazione formazione attraverso comunicazione governo del territorio ricerca scientifica e tecnologica governo dell’economia la scuola Presentazione del
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IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI CARPI
Presentazione del
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IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO TIPOLOGIE DI RIFIUTI TRATTATI
FRAZIONE ORGANICA DA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL RIFIUTO URBANO AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO SCARTI AGROINDUSTRIALI SFUSI COMPOSTAGGIO SCARTI AGROINDUSTRIALI CONFEZIONATI RIFIUTI CARTACEI CARTONI PER BEVANDE post consumo RIFIUTI LIGNOCELLULOSICI Presentazione del
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PROPORZIONI TRA RIFIUTI TRATTATI
Presentazione del
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AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO
Ammendante: Qualsiasi sostanza, naturale o sintetica,minerale od organica, capace di modificare e migliorare le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno. Conforme ai parametri previsti dall’allegato I C, paragrafo 2.1., punto 5 della Legge 748/84 modificata dal D.M. 27 marzo 1998 L’utilizzo del prodotto, ai sensi della circolare MiPAF dell’8 settembre 1999, è consentito in agricoltura biologica E’ inserito nel “Registro dei Fertilizzanti per l’Agricoltura Biologica” predisposto dall’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante. Presentazione del
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SETTORI DI COLLOCAZIONE del prodotto (2002)
AGRICOLTURA 65% RIPRISTINI 1% CITTADINI 2% TAPPETI ERBOSI 2% FLOROVIVAISMO 2% COPERTURA DISCARICHE 12% PRODUTTORI DI TERRICCI 16% Presentazione del
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Progetto di realizzazione di una nuova sezione di RICEVIMENTO, MISCELAZIONE, BIOSSIDAZIONE dei rifiuti organici da raccolta separata (biotunnels) VIA VALLE DISCARICA BIOTUNNELS LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO Presentazione del
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UBICAZIONE DEL NUOVO IMPIANTO
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FASE DI BIOSSIDAZIONE EMISSIONE ARIE DEPURATE BIOFILTRO -L’ARIA VIENE INSUFFLATA ALL’INTERNO DEL MATERIALE, -IL MATERIALE RESTA FERMO, -E’ L’ARIA CHE SI MUOVE. non vi è propagazione di odori Presentazione del
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DISCARICHE Presentazione del
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DISCARICHE Presentazione del
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TRED CARPI Presentazione del
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TRED CARPI Presentazione del
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Costo dei servizi erogati nell’ anno 2003
COMUNE DI MIRANDOLA Costo dei servizi erogati nell’ anno 2003 Costo complessivo di gestione dei rifiuti urbani: € Costo delle attività di accertamento e riscossione della tariffa: € Costo totale a carico degli utenti: € Presentazione del
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Attribuzione delle principali voci di costo del servizio:
COMUNE DI MIRANDOLA Attribuzione delle principali voci di costo del servizio: -Pulizia della città (strade, piazze,foglie, mercati,fiere, feste): € (18%) -Raccolta e smaltimento rifiuto indifferenziato ( ton) : € (59%) (116.5€/ton) -Raccolta recupero e/o avvio al recupero della R.D. (30%): € (23%) (99.8€/ton) -TOTALE € (100%) Presentazione del
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COMUNE DI MIRANDOLA Le utenze domestiche (famiglie) hanno sostenuto un costo di € pari mediamente a € 154 a famiglia. Le utenze non domestiche (attività) hanno sostenuto un costo di € pari mediamente a € 567 per attività Ai suddetti importi va aggiunto il 10% di IVA ed il 5% di addizionale provinciale. Presentazione del
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