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Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia.

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Presentazione sul tema: "Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia."— Transcript della presentazione:

1 Musei, educazione e comunicazione Lidia Falomo Dipartimento di Fisica “Volta” Università di Pavia

2 Evoluzione della definizione di museo ICOM (Consiglio internazionale dei musei): 1951: il museo è l’istituzione che conserva, studia, valorizza e essenzialmente espone un insieme di elementi di valore culturale per il diletto. I beni di cui il museo si fa carico sono le collezioni di oggetti artistici, storici, scientifici e tecnici, giardini botanici e zoologici, acquari Attenzione particolarmente rivolta al patrimonio/tutela e alla esposizione

3 Evoluzione della definizione di museo ICOM (Consiglio internazionale dei musei): 2001 (2004*): Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali* dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto Maggiore apertura verso la società, i bisogni e le aspettative dei visitatori e ad una crescente attenzione verso gli aspetti comunicativi ed educativi

4 Professioni museali Alle figure “classiche” di esperti museali, come i curatori delle collezioni, si affiancano, e vengono professionalmente riconosciuti, gli esperti di didattica, o, meglio, di “apprendimento” museale e, più recentemente, gli esperti di informatica e comunicazione Carta nazionale delle professioni museali

5 Museo come istituzione educativa Stabilito che tra gli scopi dei musei sempre più importanza viene attribuita agli aspetti educativi, A quale teoria educativa ci si riferisce oggi?

6 Visitatori al centro dell’attenzione Spostamento dell’attenzione dal museo e dal suo modo di trasferire la conoscenza ai processi di apprendimento dei visitatori Educatore museale come facilitatore dell’apprendimento

7 Dalla didattica all’apprendimento DidatticaApprendimento Sistema didatticoPersone, visitatori, fruitori, studenti Sistemi di trasmissione didatticaValori, desideri, stili di apprendimento preferiti ProdottiProcessi di apprendimento GestioneFacilitazione, abilitazione Personale e problematiche del museo Fruitori del museo Eliean Hooper-Greenhill, Musei: didattica, apprendimento ed edutainment

8 Caratteri distintivi del processo educativo museale Ambiente di apprendimento speciale – Informale, coinvolgente, divertente Enfasi sulle componenti attive e collaborative del processo di apprendimento – Strategie di problem solving, exhibit interattivi Oggetto originale come documento – Contenitore di conoscenza, informazione, contesto

9 Oggetti originali: strumenti Strumenti scientifici suggeriscono: – Intreccio tra teoria ed esperimento, tra scienza e tecnologia Stimolano – l’approfondimento dei contesti scientifico, educativo, culturale, istituzionale, politico dei periodi in cui sono stati ideati, costruiti e utilizzati – lo studio e l’esposizione delle altre fonti primarie

10 La visita al museo è più efficace se preceduta e seguita da un lavoro svolto individualmente o in classe – Materiali a disposizione dei visitatori e interazione- collaborazione via web – Corsi di aggiornamento per insegnanti Museo come risorsa – Oggetti originali, exhibit, laboratori, sito internet

11 Musei e web Metà anni ‘90 – Primi “musei virtuali” Brochure elettroniche Promozione a bassi costi Ridotta multimedialità Pochissima interazione con i visitatori Esempio: ppp.unipv.it

12 Musei e web Primi anni 2000 – Web come fenomeno centrale per la divulgazione del patrimonio culturale Progetti di digitalizzazione Creazione di reti Primi progetti 3D Es Gabinetto di Fisica di Volta - Mostra Einstein

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20 Musei e web Ultimi anni – Apertura ai visitatori: Facebook, YouTube, Flickr, piattaforme di blog (la blogosfera si allinea e rielabora i temi proposti dalle istituzioni) – 3D e prime applicazioni di realtà aumentata Come partecipano i visitatori?

21 Modelli di partecipazione – Contributivo Visitatori spinti a fornire contributi all’interno di un processo controllato e gestito dall’istituzione – Collaborativo Visitatori come partner attivi nella costruzione di un progetto ancora controllato dall’istituzione – Co-creativo Visitatori e istituzione lavorano insieme, dalla progettazione agli obiettivi del progetto, sulla base degli interessi e dei bisogni della comunità – Cooptativo L’istituzione mette a disposizione di gruppi esterni mezzi e risorse per la realizzazione di progetti Nina Simon

22 Tipologie di visitatori Autori – Creatori di contenuti Recensori – Commentatori, che votano e taggano Spettatori – Fruitori passivi del contenuto Nina Simon

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