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Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.

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Presentazione sul tema: "Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo."— Transcript della presentazione:

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2 Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo

3 Le ragioni di un progetto speciale Necessità storica: 1. Promuovere la partecipazione consapevole alla vita della società contemporanea, in cui le applicazioni della scienza alla tecnica hanno assunto sempre maggiore importanza, così da richiedere fin dallinfanzia il possesso di certe nozioni chiave e di certi schemi di ragionamento. ( dalle Raccomandazioni specifiche per la didattica delle discipline di studio. Pag.185 Annali dellIstruzione n.1/2002)

4 Finalità: fornire alle scuole risorse capaci di migliorare gli strumenti,le strutture e lorganizzazione didattica dellinsegnamento scientifico – tecnologico; creare servizi,materiali, azioni di sostegno e opportunità formative per i docenti; Porre leducazione scientifica e tecnologica come una questione di interesse generale e coinvolgere nelle azioni di sostegno alle scuole le diverse organizzazioni interessate alla scienza e alla tecnologia: istituti di ricerca, musei, enti e servizi destinati alla protezione dellambiente e della salute, imprese industriali

5 Le opzioni di base del progetto Visione unitaria di scienza e tecnologia: superamento della separazione netta fra discipline scientifiche e tecnologiche. Nozione allargata del concetto di laboratorio e di sperimentazione:un buon insegnamento scientifico – tecnologico non può che basarsi sulla continua interazione fra elaborazione delle conoscenze e attività pratica. Il laboratorio non è semplicemente un ambiente chiuso e attrezzato, ma linsieme di tutte le opportunità interne ed esterne alla scuola.

6 Le scelte nazionali e regionali Orientamento precoce e formazione di una mentalità scientifica a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado

7 Le scelte della Comunità Europea Aumentare del 15% i laureati in materie scientifiche nei prossimi due anni. Intervenire, con la Misura 2.1f, a sostegno dei laboratori scientifici nei licei.

8 Indagine nella provincia di Bari relativa alle risorse strutturali e professionali in ambito scientifico a.s. 2001/2002

9 Laboratori scientifici nelle scuole a.s. 01/02

10 I progetti finanziati in Puglia dal 1999 al 2003

11 Laboratori scientifici Misura 2.1f a.s.2002/2003

12 Nella provincia di Bari

13 Tipologia di Istituzioni scolastiche finanziate dal 1999 al 2003

14 Il coinvolgimento dei docenti e degli alunni

15 Elementi caratterizzanti la progettualità SeT in provincia di Bari

16 Ambiti di riferimento delle Unità di Lavoro Scuola Elementare: Biologia Botanica Metereologia Fisica Astronomia Matematica Carsismo Ecologia/Protezione ambientale Scuola media di I° grado: Rapporto ambiente/vegetazione Coltivazioni e tecnologie Genetica e biotecnologie Geologia Cartografia Fisica ( misura, luce..) Chimica (stati della materia..) Matematica Astronomia Scuola media di 2° grado: Fisica sperimentale Energie alternative Utilizzo di nuove tecnologie informatiche nei lab.scientifici

17 Tipologia dei laboratori attrezzati

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20 Modalità di sviluppo delle Unità di lavoro Aspetti metodologici: lezione teorica e approfondimento in situazione di laboratorio; Ricerca – azione. Aspetti organizzativi: In orario curricolare e a volte anche aggiuntivo; Con gruppi di alunni della stessa classe, con gruppi di alunni di classi diverse, comprese esperienze in continuità (elementari/medie, medie/superiore)

21 Modalità di sviluppo delle Unità di lavoro

22 Aspetti caratterizzanti la formazione docenti Aspetti metodologici: Autoformazione valorizzazione delle professionalità e delle esperienze interne ; Momenti informativi, del tipo lezione/dibattito, alternati a momenti di formazione in laboratorio, con una caratterizzazione fortemente operativa (in collaborazione con esperti esterni del mondo universitario e non); Esperienze di ricerca azione 3 sc. Nel 1999, 5 sc. nel 2000, 8 sc. nel 2001) Aspetti organizzativi: Gruppi di docenti della stessa scuola e/o di scuole diversereti formali e informali; Momenti informativi e formativi rivolti allintero collegio.

23 Effetti del progetto considerati positivi dai docenti Unitarietà e interdisciplinarietà nello sviluppo del le unità di lavoro; Collaborazione – confronto – integrazione tra docenti: è stata favorita la relazione; Approccio sperimentale; Acquisizione di più approfondite competenze didattico-metodologiche; Percorsi educativo – didattici integrati e condivisi; Sollecitazione alla ricerca e alla documentazione personale e di scuola; Riflessione collegiale sul curricolo di scienze; Migliorata la capacità di utilizzare strumenti scientifici e tecnologici; Dibattito sulle strategie di insegnamento della fisica e della matematica; Valorizzazione e potenziamento delle risorse della rete; Migliorata lorganizzazione e la qualità dellinsegnamento scientifico e tecnologico; Utilizzazione della flessibilità oraria : introduzione nel curricolo di uno spazio orario per il laboratorio scientifico – tecnologico; Modifica del curricolo disciplinare.

24 Effetti del progetto sugli alunni Stimolo alla ricerca, alla collaborazione – competizione attiva Aumento della motivazione allo studio e del successo scolastico degli alunni Stimolo al lavoro in gruppo Capacità di programmare un esperimento; Protagonismo dei ragazzi; Coinvolgimento degli alunni in difficoltà; Sviluppo delle capacità intuitive, di risoluzione dei problemi e creative, sviluppo della manualità (potenziamento delle attività trasversali); Crescita della capacità di organizzarsi, discutere, raccogliere gli elementi che serviranno alla stesura delle relazioni e alla elaborazione dei dati. (Ob. Perseguiti dagli alunni: scelta del valore 5 – scala da 1 a 5 – 7 sc. nel 99; 5 sc. nel 00; 5 sc. nel 01.)

25 Scuole che hanno integrato il progetto nel piano dellofferta formativa

26 Rapporti con il territorio Utilizzazione, nel percorso di lavoro, di risorse presenti sul territorio (professionali e strutturali) Collaborazione con Enti e Associazioni Reti tra scuole ed altri soggetti Nuovi rapporti tra scuola e mondo universitario

27 Alcuni nodi problematici Assunzione del progetto da parte del Collegio Rapporto tra scienza e tecnologia Intreccio tra formazione epistemologica disciplinare e didattica di laboratorio Affidamento e gestione del laboratorio (esigenza di figure specifiche docente di laboratorio, tecnico di laboratorio) Manutenzione ed aggiornamento delle attrezzature Competenza diffuse nelluso delle strumentazioni scientifiche e tecnologiche.


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