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Tito Vespasiano Paravicini
figura di “archeologo” restauratore manutenzione continua: influenzato dalla S.P.A.B. saggio 1879 saggio 1884 dibattito dal 1876 in poi Paravicini rappresenta l’opposizione rispetto all’opinione più diffusa (quella di Mongeri) Professore di disegno (non .to; Mongeri cancella il titolo sugli scritti di Paravicini) Non riconosciuto dai suoi contemporanei (Beltrami)
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Tito Vespasiano Paravicini
personalità contraddittoria: - velleitaria (3 o 4 architetture senza importanza; rivista senza grande rilevanza) - ingenuo - progetti non eseguiti * autore brillantissimo di cose nel campo del restauro * autore brillantissimo per i suoi contributi storiografici la sua fama non corrisponde ai campi in cui effettivamente la meriterebbe Rivista: L’albo dell’architetto Avrebbe voluto pubblicare i rilievi di “tutti” gli edifici importanti di “tutto” il mondo,
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Tito Vespasiano Paravicini
riprende l’impostazione teorica e culturale di P. Selvatico (testo censito da Rovani) “non sarà più lecito ad un architetto non conoscere la storia dell’architettura, la storia di tutti i tempi, perché è questo che gli dà gli strumenti per conoscere il passato” Come fare? : - fotografia ancora cara - pubblicazioni di disegni
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Tito Vespasiano Paravicini
Viene criticato da Mongeri su L’archivio storico lombardo: belle intuizioni, ma prive di consistenza, i suoi disegni poi non sono all’altezza, alta impostazione, non ha poi concretezza: es.: il problema dell’attrezzatura dal punto di vista tecnologico dell’edificio sull’impiantistica (P. comprende l’importanza dell’impiantistica, problema che si traduce semplicemente nel modo di collocare i canali di gronda senza offendere l’ordinamento .co vitruviano !) es.: il problema dell’abitazione (casette modulari) Rilievi: ne ha eseguiti più di 1000; es. Certosa di Pavia, monumenti italiani (rilievi spediti ad un architetto del Sud della Francia)
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Tito Vespasiano Paravicini
Storia dell’architettura rinascimentale italiana (edito in italiano e tedesco a Lipsia) in un momento in cui la storia è attenta all’ romanica e gotica fino a Bramante; P. arriva ad analizzare la storia sino Palazzo Marino Completa la Storia dell’architettura di P. Selvatico: dal Rinascimento al Barocco: P. apprezza: - l’ classica per la statica - l’ gotica e medioevale per il presente
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Tito Vespasiano Paravicini
volume di Tecnica delle costruzioni in aggiunta al Manuale di Braineman: - I vol: fondazioni - II vol: edificazione dell’elevato: mattoni - III vol: edificazione dell’elevato: pietra, ferro - IV vol: caratteri distributivi dell’. degli edifici, tipologia e tipi edilizi
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Tito Vespasiano Paravicini
Saggio sull’architettura a Milano in fascicoletti (poi rilegati). Non tratta l’ classica né quella medioevale, portineria Villa Miglius (neo-settecentesca) 2 articoli su Ospedali (a padiglioni, a corpo unico) attrezzatura tecnica, risanamento igienico della città: città autosufficiente progetti ideali di ville (mai realizzati!) progetti di tombe (catalogo) Progettista di un portico mercato, restauratore di una villa a Besano Brianza
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Tito Vespasiano Paravicini
Portavoce di Boito o autonomo? Boito sino al “79 non s’interessa di restauro; Paravicini dal “79 allo “83 scrive 2 saggi Boito portavoce di Paravicini?
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Tito Vespasiano Paravicini
Paravicini ed il restauro Programma del giornale: i rilievi utili come fonte per lo studio, come modello sotto l’aspetto archeologico ed artistico 1879: errori del R. di S. Maria delle Grazie la cupola ha avuto interventi diversi: presenta degli strapiombi nella parte curva e nella parte ottagonale e per nascondere questi strapiombi si erano utilizzati degli artifici (decorazioni) P. vuole mantenere questo errore: rappresenta la realtà storica dell’edificio (ciò vale anche per le cose più brutte!!. si mantengono pregi e difetti) 1879 Considerazioni sul restauro architettonico restauro al servizio della cultura storica - conosce Viollet-le-Duc - conosce Ruskin - Su S. Maria delle Grazie: il monumento è specchio indelebile dei pregi e dei difetti di una popolazione per ciò è importante” (aspetti storico-politici cfr. Cattaneo) =>
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=> il monumento è specchio indelebile dei pregi e dei difetti di una popolazione per ciò è importante” (aspetti storico-politici cfr. Cattaneo) - è sintesi del passato: bisogna conservare tutto - ogni documento è “embrione” del futuro (cfr. G. Giovannoni) idea della storia: progressiva La cosa peggiore è quando il R. falsa il documento / “idealisti”, “ visionari e poetici” storia dell’arte: ideali per il volgo (cfr. Rigl e Dvorak) R \ “archeologici” (studiosi dell’antico) : rispettosi di tutte le parti il monumento diviene una pagina di storia (vicino a J. Ruskin, supera la concezione filologica)
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Critica ai restauri S. Ambrogio: ove si sono eliminate le vecchie cose la messa in asse dell’altare (capo del Cristo morente: <reclinò il capo>) 1882 Lettera a Morris (pubblicata sul Times ) polemica per la traduzione di Morris critica la posizione dell’autorità che non tutelano i monumenti S. Maria delle Grazie (Beltrami) Certosa di Pavia S. Giovanni in Conca (Angelo Colla): piazza Missori per allargamento di via Mazzini (rinnovamento totale) Paravicini Commissione conservativa 1883 decorazione del Duomo fatta nel 1820 (falso gotico) il gotico di Gabetta è brutto, ma importante, dimostra come a Milano si concepisse il gotico) - Diffonde l’errore 1884 I restauri del Genio Civile no: agli storici dell’arte storiografia no: agli architetti ignoranti modello sì: ai tecnici del Genio Civile rendere pubblico il problema del R. Paravicini lavora in Egitto no al museo positivista (collezione degli oggetti) Museo: contestualizzazione, spessore del tempo fare copia degli oggetti (cfr. Riegl)
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Bibliografia: A. Bellini, Note sul dibattito attorno al restauro dei monumenti nella Milano dell’Ottocento: Tito Vespasiano Paravicini, in Saggi in onore di Renato Bonelli, Quaderni dell’Istituto di Storia dell’architettura, n.s , pp.15-20) , a cura di Corrado Bozzoni, Giovanni Carbonara, Gabriella Villetti, pp G. Carbonara, Avvicinamento al restauro, p.205 n.8 Conservatore, vicino a Boito, collaboratore del Politecnico corrispondente da Milano dell’Anti – Restoration Movement
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