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INTEFERENZA DEL SINGOLO FOTONE
INTERFERANZA DEL SINGOLO FOTONE Guido Pegna, Dipartimento di Fisica Università Di Cagliari
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PROGETTO: INTEFERENZA NELLA DIFFRAZIONE DA DUE FORI
(ESPERIM. ALLA YOUNG CON LUCE DEBOLE)
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TECNICA STANDARD: SCANSIONE DEL CAMPO IMMAGINE
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L’INTENSITÀ I VARIA CON L’ANGOLO
DIFFRAZIONE DA UN FORO <I> I0 L’INTENSITÀ I VARIA CON L’ANGOLO DI “APERTURA” : I = I0sen2/2
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ANDAMENTO DELL’INTENSITÀ NELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE DA DUE FORI
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I PARAMETRI DELL’ESPERIMENTO
Distribuz. Airy Interfer. a: Diam. fori Onde piane y d h D SCHERMO PIANO IMMAGINE d = 1,22 D/a y = D/h
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Nel nostro apparecchio si ha:
D = 0,5 m (dist. Fori-Piano immagine) = 0, m (Laser) D = 1 cm = 10-2 m (Diam. della figura di Airy) h = 1 mm (Distanza fra i fori) Dai quali cui si deduce il diametro dei fori: a = 4010-2 mm il passo delle frange di interferenza: y = 0,1 mm e la frazione IL della luce emessa dal Laser che supera i fori (Spot del Laser = 4,5 mm2): IL = 510-4
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COME POSSIAMO ESSERE SICURI DALLA SORGENTE AL PIANO
CHE NEL NOSTRO APPARECCHIO VI SIA QUASI SEMPRE UN SOLO FOTONE CHE VIAGGIA DALLA SORGENTE AL PIANO DELL’IMMAGINE?
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FOTOMOLTIPLICATORE PER CONTEGGIO DI FOTONI SINGOLI IMMAGINE DI INTERFERENZA CHE COPRE TUTTO IL FOTOCATODO.
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DALLE CARATTERISTICHE DEL RIVELATORE
VALUTAZIONE A PARTIRE DALLE CARATTERISTICHE DEL RIVELATORE 1. Si regola la corrente della sorgente di luce fino ad avere, per esempio, una corrente anodica del PM di 1 nA. Il PM ha un guadagno di 106. Quindi la corrente di fotoelettroni è di A 104 elettroni/s. Il rendimento quantico del PM per la luce rossa è intorno al 4%. Quindi il numero di fotoni che incidono sul fotocatodo è circa 2,5105 fotoni/s Quindi si ha in media un fotone ogni 410-6 s Se non vi fosse il ricevitore, i fotoni sarebbero distribuiti nello spazio uno ogni 1,2 Km.
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IL TRAGITTOAL SUO INTERNO
IN CONCLUSIONE: NELL’ APPARATO SI HA UN FOTONE OGNI 4 s, MENTRE PER PERCORRERE IL TRAGITTOAL SUO INTERNO I FOTONI IMPIEGANO 3 ns
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VALUTAZIONE A PARTIRE DALLE CARATTERISTICHE DELLA SORGENTE 1. Il Laser è alimentato con una corrente I = 3,2·10-6 A = 3,2·10-6 Coul/s = [e = 1,6·10-19 Coulomb] 2·1013 elettroni/s 2. Ammettendo un rendimento della sorgente di circa 10-4 fotoni/elettrone si avrebbero N = 2·109 fotoni/s emessi 3. Il rapporto fra la sezione dei fori e quella del fascio è di circa 5·10-4. Quindi il numero di fotoni che superano i fori è: Nfotoni = 106 fotoni/s
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Dunque N 106 fotoni/sec 5. Secondo questa valutazione si avrebbe un fotone ogni microsecondo nella parte interferometrica dell’apparato. Vi è ancora un margine di un fattore 600 fra l’intervallo medio di tempo fra ogni fotone (1 s) e il tempo di transito di ciascun fotone (1,5 ns).
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RISULTATI: IMPULSI Ilaser = 21 A
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RISULTATI: IMPULSI Ilaser = 21 A
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SIAMO COSÌ SICURI, CON BUON MARGINE, CHE NELL’APPARATO VI È SEMPRE SOLO UN FOTONE PER VOLTA
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LA NUOVA TECNICA QUI PROPOSTA: ACQUISIRE SIMULTANEAMENTE
TUTTA L’IMMAGINE CON UNA TELECAMERA SENSIBILE AL SINGOLO FOTONE
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WEBCAM COMMERCIALI MODIFICATE PER LUNGHE ESPOSIZIONI
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DI SOMMA DELLE IMMAGINI
E SPECIFICI PROGRAMMI DI CONTROLLO DELLA TELECAMERA, DEL TEMPO DI POSA, DELLE MODALITÀ DI ACQUISIZIONE, DI SOMMA DELLE IMMAGINI (K3CCDTOOLS)
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UN ESEMPIO La Nebulosa M16, detta “Eagle”, 6500 anni luce dist.
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L’APPARECCHIO
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LA SCATOLA OSCURA
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LASER E CIRCUITI Laser
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L’OTTURATORE Fori Galvanometro
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WEBCAM PM Webcam
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RIPRESA 1: Esposizione 15 s
(4·106 fotoni)
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RIPRESA 2: 4 Esposizioni da 15 s
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RIPRESA 3: 20 esposizioni da 15 s
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GRAZIE! Cagliari 15 Feb. 2009
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