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Il Progetto
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5 domande sull’inceneritore
CHI COSA DOVE ? ? ? QUANDO PERCHE’ ? ?
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CHI
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PADERNO ENERGIA SRL costituita il 13/11/2008
Capitale Sociale 10'000euro Versato 2'500 euro Soci: Bernardi Cristiano 50% quote Testa Sergio % quote GHIBECA TECHNO PLUS Srl 49% quote (società che gestisce già diversi inceneritori)
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acquista in liquidazione il 15/12/2008 la POLITERMO Spa
che possiede l'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'inceneritore di Incirano PADERNO ENERGIE SRL ha acquisito il controllo del 100% delle quote della società TERMOECODUE Srl, titolare dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Cesano Boscone
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COSA
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IMPIANTO PER IL DEPOSITO PRELIMINARE DI RIFIUTI LIQUIDI E SOLIDI
MESSA IN RISERVA, TERMODISTRUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI E OSPEDALIERI
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RIFIUTI SPECIALI
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RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI E INORGANICI RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO DI METALLI E PLASTICA
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RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE
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IN CHE QUANTITA’? CARICO TERMICO DELL’IMPIANTO: 12’500’000 KCal/h
DICHIARATE: 108 TONNELLATE AL GIORNO (ca.180) 38’500 TONNELLATE ALL’ANNO (ca. 65’000) FUMI PRODOTTI ALLO SCARICO?!? 650’000 M3 AL GIORNO
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SO2 – Anidride Solforosa
HF - Acido Fluridrico SO2 – Anidride Solforosa NOX - Ossidi di Azoto HCl - Acido Cloridrico Diossine e Furani Il Particolato (PM10)
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E il PM2.5, PM1, PMetc.???
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Esempio Diossina Quantità fumi prodotti in una giornata: 650'000 m3
Quantità diossina emessa in una giornata: 65 milioni di pg Quantità tollerabile secondo l’ OMS: 2 pg/kg Quantità tollerabile da un adulto di 70kg: 140 pg N° di adulti che raggiungono la quantità tollerabile: ca. 465'000 I bambini sono il doppio
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DOVE
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3 km 1.7 km
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10 km
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STORIA: DALLA TONOLLI ALL’ECO-BAT
1938 Nasce A.TONOLLI & C. per la produzione di grezzi di ottone e alluminio, con capacità produttiva di 5'000 t/anno di metallo e successivamente rame zinco e piombo. significativi ampliamenti e ristrutturazioni consolidando lo stabilimento nell’attuale configurazione. modifiche delle linee produttive quali: -Impianti di filtrazione,stalli e depositi per materiali a base di piombo. -Recupero di materie plastiche (Polipropilene, polietilene e Pvc) -Impianto per la frantumazione delle batterie. 1981 Diventa TONOLLI GREZZI SPA e nel 1984, in seguito alla costituzione della Joint-Venture SAMIM-TONOLLI, l’attività dello stabilimento è confluita nella società SAMETON SPA avente come caposettore il gruppo ENI. 1987 Con l’uscita del partner privato, le attività SAMETON sono confluite totalmente nella Nuova SAMIM SPA 1996 a fonte della politica di privatizzazione del gruppo ENI lo stabilimento di Paderno Dugnano è stato ceduto al gruppo SITINDUSTRIE per la produzione di leghe di rame e al gruppo QUEXCO per le leghe di piombo e piombo secondario prendendo il nome attuale di ECO-BAT Spa.
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Classificazione Regionale ECO-BAT S.p.a.
Capacità Produttiva 420 tonnellate al giorno
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QUANDO
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PERCHE’
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COSTI ECONOMICI I costi di un inceneritore comprendono:
La realizzazione dell’impianto La differenziazione alla fonte dei rifiuti La gestione dell’impianto La realizzazione della discarica speciale In base a documenti dell’Unione Europea,l’incenerimento è il modo più costoso per lo smaltimento dei rifiuti, proprio per i diversi tipi di costi a cui un impianto simile deve far fronte.
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Nei paesi europei il recupero energetico derivante dall’incenerimento dei rifiuti viene tassato e quindi in qualche modo sfavorito. L’unico paese a comportarsi in maniera opposta è l’Italia, dove la “termovalorizzazione” è finanziata pubblicamente.
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IL CASO DEI CIP6 Il CIP6 è un provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi dell’Aprile 1992, che permette la vendita, allo stato, di energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili ed assimilate ad un prezzo superiore a quello di mercato. Con fonti assimilate si indicano gli impianti che utilizzano calore di recupero, fumi di scarico e altre forme di energia recuperabile tramite processi produttivi. Gli inceneritori rientrano tra gli impianti che usufruiscono del finanziamento CIP6
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In percentuali, poco più del 10%. Il dato deve far riflettere.
Ogni bolletta dell’ENEL contiene l’argomento CIP6 nascosto nella categoria A3 “costruzione impianti fonti rinnovabili”: questa voce dovrebbe rappresentare un contributo per la produzione e lo sviluppo di impianti ad energia rinnovabile. Secondo varie stime, questa tassa incentivante alle fonti rinnovabili, pesa dal 6% al 10% sugli importi pagati dai cittadini italiani con la bolletta della luce. Considerando gli incentivi forniti alle fonti assimilate, su un totale di 6119,8 milioni di €uro versati dallo stato come contributo alle fonti rinnovabili di energia, solamente 622,24 milioni di €uro sono andati a solare, eolico, geotermico e idroelettrico. In percentuali, poco più del 10%. Il dato deve far riflettere.
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