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Attivazione del telelavoro Provincia di Monza-Brianza

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Presentazione sul tema: "Attivazione del telelavoro Provincia di Monza-Brianza"— Transcript della presentazione:

1 Attivazione del telelavoro Provincia di Monza-Brianza
----- L’esperienza concreta dell’Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia Provincia di Monza-Brianza Congresso del 20/10/2010 Sede provinciale Enrico Cuoco Dirigente Responsabile del Sistema Informatico Aziendale

2 AO di Pavia / CED 20 Km

3 Definizione Telelavoro: può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell‘Azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell’organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. Si tratta di un concetto fortemente legato all’evoluzione delle tecnologie informatiche e quindi soggetto ad una continua trasformazione. Le moderne tecnologie sono molto più di un optional e rappresentano l’aspetto più importante in assoluto per consentire lo sviluppo del telelavoro. (fonte Wikipedia)

4 Per chi è il telelavoro? Il telelavoro è sicuramente più apprezzato dai “giovani” e quindi quasi potenziali fruitori … Eta’ Donne Uomini 21-30 75 32 31-40 408 133 41-50 950 296 51-60 593 334 61-70 9 44 Totale 2.035 839 2.874 Il telelavoro è sicuramente più apprezzato dalle “giovani” donne e quindi oltre potenziali fruitrici … … ma, tra tutta la PA, il settore sanità è quello che meno si presta alla possibilità di telelavoro …

5 L’organico aziendale Area Donne Uomini Medica 193 281 Infermieristica
1.216 259 Altra (area sanitaria) 302 43 Tecnica 170 217 Amministrativa 154 39 Totale 2.035 839 2.874 Il 71% della forza lavoro è rappresentata da donne … Analizzando le varie figure professionali sono circa 100 i potenziali telelavoratori

6 Come nasce il progetto Nasce per iniziativa del Sistema Informatico Aziendale che per primo ha sperimentato, per l’intero 2009, la concreta possibilità di telelavorare (dopo anni di turni di reperibilità notturna e festiva). Si consolida per volontà della Direzione Aziendale che, previa condivisione con le RSU/OOSSAA, con specifico atto deliberativo (gennaio 2010), estende la possibilità di telelavoro, su base volontaria, anche ad altre figure professionali tecniche ed amm.ve individuando alcune “regole” fondamentali. Il telelavoro, per avere successo, deve garantire vantaggi a 3 soggetti: al Lavoratore (azzeramento tempo e costi trasferta casa-lavoro-casa, azzeramento del rischio incidentalità su strada); all’Azienda (incremento della produttività individuale, maggiore garanzia di attività di servizio, possibilità di razionalizzazione degli spazi, minor onere economico derivante dalla riduzione dei consumi energetici e del servizio mensa); alla Collettività (maggior presenza in famiglia, abbattimento delle emissioni inquinanti, riduzione del traffico)

7 Le regole adottate 1/2 Le principali caratteristiche del telelavoro in AO Pavia: possono telelavorare solo alcuni profili professionali di area tecnica ed amministrativa; il lavoratore aderisce all’iniziativa aziendale su base volontaria; il telelavoratore riceve dall’Azienda una postazione di lavoro portatile (che sostituisce la sua postazione fissa); il lavoratore effettua una giornata a settimana in telelavoro, da concordare di volta in volta con il proprio Dirigente (45 giornate di telelavoro/anno); il lavoratore che partecipa al telelavoro dispone presso il proprio domicilio di una connettività ad internet a “larga banda” (xDSL domestica) di tipo flat, che utilizzerà per lo svolgimento dell’attività;

8 Le regole adottate 2/2 il lavoratore che aderisce al telelavoro sottoscrive una sorta di “contratto integrativo” della durata di un anno, rinnovabile; il telelavoratore si fa carico dei (limitati) consumi energetici necessari al funzionamento della postazione di lavoro; il lavoratore, quando opera a distanza, effettua le medesime articolazioni orarie dei propri colleghi in Azienda; il telelavoratore, nella giornata in cui opera dal proprio domicilio, rinuncia al diritto alla mensa o al ticket restaurant;

9 Questioni tecniche Non è ipotizzabile applicare il telelavoro in assenza di alcuni prerequisiti tecnici e tecnologici: garanzia di connessione all’Azienda con “modalità sicura”; tracciabilità e conservazione storica degli accessi; possibilità di utilizzare TUTTI i sottosistemi informativi da remoto; forte spinta verso alcune azioni tecnologiche: convergenza dati/fonia (VoIP) su unica infrastruttura; protocollo elettronico (oltre 1,2 milioni di documenti on line); file server aziendale (oggi ospita oltre 9,6 milioni di documenti on line); sportello self service del dipendente (cartellino e stipendio on line, richiesta ferie e permessi on line, ecc.); fax virtuale (poter visionare, da qualsiasi luogo, i fax che giungono in ufficio); segreteria telefonica virtuale (poter ascoltare, da qualsiasi luogo, i messaggi); telefono virtuale (poter utilizzare sempre l’interno telefonico, in uscita e in entrata, tracciando tutto il traffico su apposito sistema di registrazione del medesimo); servizi di firma digitale per poter garantire la continuità operativa (per i Dirigenti).

10 Limiti alla diffusione
Attualmente il telelavoro è ancora limitato al solo personale del Sistema Informatico poiché i sistemi informativi operanti in sanità a supporto dell’area risorse umane non sono ancora pronti per gestire il telelavoro … la “timbratura del cartellino”, all’interno della P/A, è un vincolo stringente e gli attuali impianti non sono in grado di gestire la “timbratura virtuale”. Il sistema è attualmente in corso di reingegnerizzazione ed introdurrà il concetto di “lettore badge virtuale” a partire dai primi mesi del Da quel momento il telelavoro potrà essere esteso anche a figure professionali tecnico-amministrative esterne al Sistema Informatico Aziendale.

11 Perchè abito a pochi Km dalla sede di lavoro;
Km quotidianamente percorsi casa-lavoro-casa Costo chilometrico per ogni giorno di lavoro Costo pedaggio per ogni giorno di lavoro Minuti impiegati per il percorso casa-lavoro-casa Emissioni co2 (grammi per Km percorso) Kg emissioni co2 evitati con 1 giornata di telelavoro Perchè alcuni dipendenti, pur avendone la possibilità, non hanno sfruttato l’opportunità del telelavoro? Perchè abito a pochi Km dalla sede di lavoro; Perchè abito in un mono/bilocale e non dispongo di un idoneo spazio in cui poter telelavorare; Perchè il territorio in cui abito non è servito da larga banda; Perchè andare in Azienda è anche uno “svago”, almeno esco di casa; Perchè devo già uscire la mattina per portare i bimbi a scuola; Perchè preferisco stare in gruppo con i miei colleghi. Kg emissioni co2 evitate in 1 anno Risparmio economico in € per il telelavoratore in 1 anno B G Assistente Tecnico 25 6,50 40 128 3,20 38 78 8 B A 72 18,72 90 121 8,71 392 842 68 B M 4 1,04 10 165 0,66 30 47 C F 164 42,64 6,00 180 294 48,22 2.170 1.919 135 C E Analista Dirigente 174 45,24 231 40,19 1.809 2.306 F F 17 4,42 20 161 3,00 199 15 G N 88 22,88 120 113 9,94 447 1.030 G F Coadiutore Amm.vo 2,08 157 1,26 57 94 100 26,00 119 11,90 143 312 24 M M 154 0,62 7 12 2 P M 52 13,52 80 152 7,90 356 5 60 P A 36 9,36 134 4,82 58 41 S S 1,30 147 0,73 33 59 T C 5,20 153 3,06 138 234 23 T P 178 3,56 43 62 6 TOTALI 5.854 7.239 603 Ore di viaggio risparmiate dal telelavoratore in 1 anno Sui 15 lavoratori indicati in tabella 3 telelavorano con costanza settimanale: sono coloro che sostengono i maggiori oneri economici e che percorrono le piu’ elevate distanze.

12 Conclusioni …. Traguardi futuri:
a regime il telelavoro potrà essere esteso a circa persone all’interno dell’Azienda Ospedaliera; possibilità di estendere il telelavoro fino a due giornate alla settimana (elevando da 45 a 90 le possibili giornate/anno individuali ed arrivando così fino a giornate/anno); Grazie per l’attenzione Enrico Cuoco


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