La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 I CORSI ALI-CLIL ONLINE: COMUNITÀ DI PRATICA E APPROCCIO COLLABORATIVO.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 I CORSI ALI-CLIL ONLINE: COMUNITÀ DI PRATICA E APPROCCIO COLLABORATIVO."— Transcript della presentazione:

1 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 I CORSI ALI-CLIL ONLINE: COMUNITÀ DI PRATICA E APPROCCIO COLLABORATIVO

2 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 ALI-CLIL ONLINE 2001/2002 Corso di primo livello 52 corsisti in fase 2 40 corsisti in fase 4 13 gruppi 9 moduli realizzati novembre 2001-maggio 2002

3 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 ALI-CLIL ONLINE 2002/2003 Corso di primo livello 68 corsisti in fase 2 58 corsisti in fase 4 14 gruppi 14 moduli realizzati ottobre 2002-aprile 2003 Corso di secondo livello 32 corsisti in fase 1 31 corsisti in fase 3 3 gruppi dicembre 2002-aprile 2003 Forum economia 15 partecipanti gennaio 2003-giugno 2003

4 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Finalità e obiettivi corso di primo livello Finalità –abituare i corsisti a utilizzare in maniera autonoma i servizi telematici per realizzare moduli didattici –abituarsi a lavorare in piccoli gruppi di lavoro online in modo collaborativo –mettere in grado i docenti di realizzare in equipe moduli didattici CLIL utilizzando le risorse e le tecnologie di rete, secondo le tecniche della formazione a distanza. Obiettivi –utilizzare la rete per reperire materiali utili alla realizzazione di moduli CLIL –riconoscere, analizzare e utilizzare la struttura di moduli CLIL –creare una ampia gamma di moduli CLIL, per tutti gli ordini di scuola, da sperimentare in classe

5 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Fasi del corso di primo livello 1.Introduzione alla CMC 2.I servizi di Internet 3.Metodi e tecniche didattiche dell'insegnamento CLIL 4.Produzione di moduli CLIL

6 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003

7 Finalità e obiettivi corso di secondo livello Finalità –mettere in grado i docenti di migliorare la didattica CLIL anche tramite la sperimentazione di moduli –offrire ai docenti uno strumento con cui ripensare lorganizzazione del Curricolo di L2 e di altre discipline –realizzare una comunità virtuale di appartenenza CLIL Obiettivi –sperimentare moduli CLIL già realizzati –creare dinamiche produttive nelle classi per lo sviluppo di apprendimenti sia linguistici sia disciplinari –trasferire tecniche di apprendimento cooperativo e collaborativo in classe.

8 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Fasi del corso di secondo livello 1.Forum di sperimentazione CLIL 2.Dinamiche produttive 3.Apprendimento collaborativo

9 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003

10 Finalità e obiettivi del forum CLILeconomia Finalità –dare supporto telematico al gruppo CLIL economia Obiettivi –individuare un possibile percorso CLIL nelle discipline economico-giuridiche e aziendali

11 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Connotati della comunità sottoinsieme del più ampio gruppo di sperimentatori CLIL lombardi diversi livelli di esperienza CLIL (un ventaglio da formatore a neofita) rapporto 60/40 docenti lingua/non lingua comitato scientifico-tecnico, conduttori, tutor, segreteria organizzativa

12 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Definizione Le comunità di pratica sono un gruppo di persone che svolgono una qualsiasi attività affine ed interagiscono tra loro in modo informale La forte coesione e lo spirito di gruppo

13 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Wenger tre indicatori l'impegno in una qualsiasi attività la forte coesione sociale che le unisce la condivisione di una "cultura" specifica.

14 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 tutti i partecipanti credono in quello che fanno: si impegnano in una attività collaborativa perché li accomuna un interesse, un obiettivo o una necessità che deve essere affrontata. voglia di intraprendere un percorso di crescita comune.

15 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 sono un gruppo di persone che hanno una storia in comune. Esse condividono una cultura, hanno un proprio linguaggio, un vocabolario e un modo di esprimersi che si crea con il passare del tempo. una stessa modalità di interpretazione degli eventi che si presentano.

16 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Definizione una comunità di professionisti che mettono in condivisione un patrimonio di conoscenze attraverso un processo sociale di apprendimento reciproco: producono e condividono nuova conoscenza.

17 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Con il termine "pratica" sia l'effettivo realizzarsi dell'attività lavorativa sia la metaconoscenza che rende quest'ultima possibile.

18 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 La pratica è il nucleo centrale delle cop il valore reale delle comunità di pratica, il loro patrimonio condiviso, è il loro bagaglio di expertise, la loro conoscenza acquisita sul campo Per permettere che vi sia un reale apprendimento occorre che questa expertise sia interiorizzata attraverso un processo di socializzazione.

19 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003

20 Le tecnologie ciò che è orale diviene scritto da tacito diviene esplicito da un singolo individuo diviene patrimonio di gruppo.

21 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 è necessario formare gli individui in modo che l'ambiente virtuale divenga il loro luogo di socializzazione occorre creare spazi per il dialogo ed educare ad una netiquette condivisa solo così la telematica diviene un reale strumento di apprendimento collaborativo.

22 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Gli elementi strutturali di una CoP Individui reciprocamente impegnati che fanno parte di una comunità di apprendimento; Lavoro collaborativo e cooperativo attorno a un compito comune; Suddivisione di ruoli e funzioni in relazione al cooperative learning e ai processi attivati; Organizzazione di relazioni funzionali tra i componenti del gruppo, finalizzate al compito.

23 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 repertorio tecnologico condiviso(groupware) coprogettazione e condivisione di un'impresa comune realizzazione di un prodotto sviluppato in modo processuale e fortemente partecipato da tutti gli aderenti.

24 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Presupposti metodologici dellapproccio collaborativo prevalenza dellasincronia crescendo delle attività –familiarizzazione con la piattaforma –erogazione di contenuti –discenti che interagiscono –gruppo che apprende

25 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 condivisione delle info. e delle conoscenze educazione didatticaformazione cooperazione accesso alle informazioni e alle conoscenze servizi telematici di base La piramide di Trentin

26 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 I 5 passi di Salmon

27 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 Indicatori dellapproccio collaborativo compito definito spendibilità del prodotto gruppo collaborativo –piccole dimensioni –lurking non ammesso –gerarchia solo organizzativa uso di strumenti collaborativi

28 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003

29

30 Stages of Community Development (da Wenger) Discover/ Imagine Incubate/Deliver direct value Focus/ Expand Ownership/ Openness Let Go/ Live On Potential Coalescing Maturing Stewardship Transformation Time Level of energy/ visibility Development tensions

31 Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003


Scaricare ppt "Seminario LEND A.Barbieri F.Maggi Milano, 5 maggio 2003 I CORSI ALI-CLIL ONLINE: COMUNITÀ DI PRATICA E APPROCCIO COLLABORATIVO."

Presentazioni simili


Annunci Google