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PubblicatoEmanuele Sorrentino Modificato 11 anni fa
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Nutrigenomica IL DNA A TAVOLA Di Agosti Martina e Artusi Elisa
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Cos'è la nutrigenomica? La nutrigenomica è una scienza che studia come il cibo sia in grado di intervenire sul DNA, per attivare quei geni che intervengono per impedire che insorgano nell'organismo alcune patologie.
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Come si classifica il cibo?
Cibi Primari Secondari Ipertonici Ipotonici
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Il cibo contiene componenti sia dannose che utili per l'organismo.
Le componenti del cibo Il cibo contiene componenti sia dannose che utili per l'organismo.
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Il pomodoro
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Il latte
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Il vino
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Il peperoncino
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La carne Componenti dannose: ione alchidiazonio, polifosfati, benzopirene, metilcolantrene, cadaverina, putrescina, muscarina, collidina, neuridimparvolina, ptomaine, alcaloidi cadaverici, xantina, leucomaina, creatinina
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Come il cibo va consumato
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La modifica dei geni Secondo i ricercatori, nel nostro organismo esistono dei geni che, in determinate situazioni (vecchiaia, malattie, ecc,) hanno l'effetto di aumentare i livelli di rischio di ammalarsi di cardiopatie, cancro, osteoporosi e diabete. Ebbene, con opportuni accorgimenti e interventi sulla dieta è possibile neutralizzare questa negatività dei geni.
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Il controllo dell'espressione genica
I fattori determinanti nell'espressione genica delle cellule eucariote: - Il modo in cui il DNA si ripiega all'interno dei cromosomi; - Il ruolo svolto da promotori, intensificatori induttori e altre proteine che controllano la trascrizione; - Lo splicing; - Inibitori della traduzione.
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Zuccheri e grassi mandano segnali
Le cellule presentano dei recettori per i grassi, i carboidrati, ma anche per le vitamine. L'attivazione alimentare di questi recettori mette in moto gruppi di geni.
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Recettore per i grassi, SREBP: influenza l'espressione di circa trenta geni
Recettori PPAR: sollecitati da acidi grassi e colesterolo, attivano geni che controllano il metabolismo dei grassi ma regolano anche geni infiammatori. Epigallocatechina-3-gallato: un composto del tè verde che blocca i segnali di attivazione dei geni legati alla proliferazione cellulare. Questo spiega l'efficacia preventiva del tè verde nei confronti del cancro.
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Le mutazioni genetiche
Le mutazioni possono essere di due tipi: - delezione: nelle quali si ha l'eliminazione di una base azotata, con conseguente slittamento delle basi rimaste per occupare il posto rimasto; - sostituzione: nelle quali una base azotata è sostituita con un'altra diversa. A volte le mutazioni hanno effetti sull'intera proteina. Altre volte, invece non causano danni.
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Da cosa sono causate le mutazioni?
Mutagenesi Altre mutazioni sono dovute ad agenti mutageni. Tra questi agenti sono presenti alcune sostanze contenute nei cibi. Ci sono mutazioni spontanee dovute ad errori durante la duplicazione del DNA.
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Individuo portatore della mutazione
Mutazione del gene per l'enzima MTHFR Acido folico Alimenti Sostituzione di una citosina con una timina L'acido folico interviene proteggendo gli individui portatori della mutazione
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Esistono cibi anti-cancro?
Certo. Ad esempio: le carote, il pomodoro, il cavolo, l'olio extra vergine di oliva, aglio e cipolla, uva , vino rosso, caffè, omega 3, agrumi e soia.
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La vitamina B16 Una dieta ricca di vitamina B16 e metionina abbassa il rischio di contrarre un tumore che interessa alcuni tipi di cellule immunitarie (linfociti B soprattutto). Ma non in tutti: l'effetto positivo della dieta è riscontrabile solo in un sottogruppo, in persone che presentano determinate caratteristiche genetiche.
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Il test genetico nutrizionale
L'alimentazione ottimale è quella tagliata su misura per i geni di ognuno. Esiste un test con il quale i medici possono creare una dieta a misura di ogni individuo.
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Consigli alimentari
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