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Università di Milano Bicocca Presidente EASSW

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Presentazione sul tema: "Università di Milano Bicocca Presidente EASSW"— Transcript della presentazione:

1 Università di Milano Bicocca Presidente EASSW
annamaria campanini Università di Milano Bicocca Presidente EASSW 1

2 di un intervento, servizio o politica,
“una revisione sistematica degli effetti previsti e non di un intervento, servizio o politica, in relazione alle attività intraprese per raggiungere gli obiettivi prefissati”(Quereshi) 2

3 è un punto centrale nello sviluppo del processo di professionalizzazione del servizio sociale
è strettamente collegata alla conoscenza e al processo di produzione della conoscenza (Sommerfeld, 2005) 3

4 Aumenta la conoscenza di base Orienta la presa di decisione
Dimostra l’affidabilità Assicura che gli obiettivi dei clienti siano raggiunti Aumenta la visibilità del lavoro dell’assistente sociale 4

5 Complessità dell’ambito di intervento
Attribuzione di significati diversi al termine efficacia Vaghezza della terminologia di servizio sociale Difficoltà a definire con chiarezza obiettivi e risultati Considerazione del servizio sociale più come arte che come scienza Attribuzione di un significato di controllo e di giudizio 5

6 Centri di ricerca universitari di Huddersfield e Stierling (G.B.)
A livello europeo Centri di ricerca universitari di Huddersfield e Stierling (G.B.) Unità di ricerca e sviluppo svedesi FinSoc- Stakes Evaluation Unit for Social Services Per l’Italia Associazione Italiana di Valutazione IRS di Milano Fondazione Zancan 6

7 E’ una valutazione condotta e controllata dall’esterno ed è disegnata per produrre una conoscenza generalizzabile e applicabile anche al di fuori del contesto originario. Si avvale di metodi rigorosi, numero adeguato di casi da considerare, misure precise e gruppi di controllo. Non è un’attività di routine e difficilmente conduce a cambiamenti nel contesto in cui viene svolta. 7

8 Viene definita come “un processo strutturato accuratamente in cui un servizio della comunità analizza quanto gli sforzi correnti corrispondono alla propria vision definita e ai valori” . E’ un’attività che può essere ripetuta o continuativa. Sviluppa una ricaduta formativa, offrendo feedback per l’azione e genera cambiamento all’interno del contesto in cui si svolge. Non richiede personale particolarmente esperto e si avvale di metodi flessibili e, generalmente, poco costosi. 8

9 E’ collegata a sistemi di controllo e si basa sulla convinzione che esista la possibilità di individuare indicatori di performance. Il suo utilizzo viene stigmatizzato in quanto più orientato a legittimare tagli e restrizioni che a sviluppare interventi a favore degli utenti. Talvolta, per la raccolta di dati che comporta, viene assimilata alla valutazione scientifica ma gli studiosi affermano che in molti casi può essere descritta come un rituale messo a punto per validare e mantenere le organizzazioni. 9

10 LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE NEL SERVIZIO SOCIALE Dall’esterno
Distanza Dopo Occasionale Valutatore specifico Non può essere usata immediatamente Visibile NEL SERVIZIO SOCIALE Dall’interno Vicinanza Durante Continuativa Valutatore generico Può essere usata immediatamente Non visibile 10

11 PARADIGMI DELLA RICERCA
Lincoln e Guba definiscono i paradigmi della ricerca come i sistemi di pensiero o le visioni del mondo che guidano il ricercatore, non solo nelle scelte di metodo, ma anche negli aspetti ontologici (come si concepisce la realtà) ed epistemologici (rapporto tra ricercatore e realtà).

12 APPROCCI ALLA VALUTAZIONE
pratica empiricamente fondata (empirical practice) pragmatismo o pluralismo- metodologico approcci interpretativi, che includono anche la teoria critica , la valutazione femminista e il costruttivismo sociale approcci post-positivisti come il realismo scientifico. Mansoor Kazi (2000)

13 EMPIRICAL PRACTICE modo di concepire il lavoro sociale basandolo sulla ricerca, usando metodi scientifici per: valutare e specificare il problema del cliente, registrare i cambiamenti nel corso dell’intervento valutare l’efficacia dell’intervento nel produrre soluzioni

14 Evidence based practice
Di derivazione sanitaria; Utilizzo accurato, esplicito e sensato delle evidenze empiriche disponibili da parte del professionista; Richiede e si basa su abilità specifiche.

15 Pratica basata su evidenza empirica; Gerarchia delle evidenze;
Definisce un’ipotesi causale da verificare; Attenzione agli effetti (più che ai processi) dell’intervento; 15

16 PRAGMATISMO O PLURALISMO METODOLOGICO
Si basa sulla considerazione che i diversi metodi, connessi ai rispettivi paradigmi teorici, presentano ognuno delle limitazioni e che l’approssimazione alla realtà si raggiunge meglio laddove si combinino metodi quantitativi con metodi qualitativi.

17 E’ il criterio di fattibilità a orientare la scelta dei metodi:
analisi della documentazione (cartelle, registrazioni, diari) utilizzo di interviste e questionari, impiego di scale e griglie di analisi osservazione, con un ampio uso di dati quantitativi accompagnati da un tentativo di approfondire significativamente anche la dimensione qualitativa.

18 PARADIGMI INTERPRETATIVI
Vanno in questo ambito il realismo critico, la valutazione femminista, il costruttivismo sociale l’elemento centrale di questi paradigmi sta nell’utilizzo di un approccio dialogico che aiuta i partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza e capacità di autoriflessione, offrendo un modello di valutazione trasformativa.

19 POST POSITIVISMO mantiene chiara la distinzione tra l’osservatore e il fenomeno osservato, ma sottolinea il fatto che la conoscenza della realtà sarà sempre parziale e incompleta, per cui la ricerca dell’oggettività richiede un confronto tra i ricercatori e la messa in relazione tra risultati ottenuti e conoscenze acquisite precedentemente.

20 L’applicazione del realismo scientifico alla valutazione nel servizio sociale porta a focalizzare la valutazione non soltanto su quale intervento è efficace, ma sull’identificazione del come funziona, per chi e in quali circostanze.

21 Controversie tra ricerche quantitative sperimentali e ricerche qualitative

22 LIMITI DELLA RICERCA QUANTITATIVA
Riflessioni dopo gli esiti negativi delle ricerche degli anni ’40-60 negli Stati Uniti Shaw individua alcuni nodi critici : - Tradurre in dati e numeri il processo d’aiuto - Trascurare la soggettività e quindi i significati attribuiti al lavoro dagli attori

23 RICERCA QUALITATIVA Caratteristica di questa ricerca è la valutazione del processo e non solo degli esiti Ricerca Mayer e Timms nel (interviste non direttive) Utilità della ricerca valutativa : Porta all’apprendimento di pratiche d’intervento più che alla valutazione dell’efficacia dei risultati

24 Strumenti della ricerca qualitativa
Intervista non strutturata e non direttiva Focus groups Osservazione Metodo biografico Analisi qualitativa di testi di documentazione 24

25 Limiti e debolezze della valutazione qualitativa
Validità dei risultati Generalizzazione dei risultati Impossibilità di controllo 25

26 valutazione qualitativa
Legittimazione della valutazione qualitativa Offrire elementi perché altri possano controllarne i processi e gli esiti Chiarezza rispetto all’approccio alla valutazione prescelto 26

27 ALCUNE ATTENZIONI Identificazione dei soggetti coinvolti (chi sono gli Stakeholders e perché sono considerati tali) Esplicitare chiaramente i criteri della scelta e le modalità di reperimento del soggetto Modalità attraverso cui le persone vengono coinvolte Attendibilità degli strumenti qualitativi per raccogliere le informazioni 27

28 Esplicitazione delle modalità attraverso cui i dati sono interpretati
Raccolta di informazioni consultabile e disponibile per eventuali analisi incrociate da parte di altri ricercatori (interviste registrate,quadri d’osservazione) Esplicitazione delle modalità attraverso cui i dati sono interpretati 28

29 Sviluppi della valutazione nel Servizio Sociale
La ricerca valutativa partecipata con il coinvolgimento di più soggetti Peer review Evaluation Workshop Pratiche di autovalutazione 29

30 30


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