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Corso di Contabilità e bilancio internazionale
Lezione n. 1: obiettivi del corso, situazione UE ed analisi delle principali caratteristiche del “sistema” IAS-IFRS
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Dati relativi al docente
Titolare del corso: Dottor Stefano Santucci Ricercatore di Economia Aziendale Ricevimento Studenti: Giovedì ore 11-13
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Obiettivi delle giornate di formazione
Analizzare le cause del processo di armonizzazione contabile internazionale Descrivere le principali caratteristiche del modello derivante dall’applicazione dei principi contabili internazionali IAS – IFRS Evidenziare i punti di collegamento e di differenza fra tale modello e quello adottato nella prassi contabile italiana Fornire un supporto operativo attraverso l’analisi di casi pratici di approfondimento sulle tematiche teoriche affrontate
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L’armonizzazione contabile internazionale
Definizione: schema concettuale di riferimento universalmente valido per procedere alla rilevazione, alla valutazione e alla rappresentazione in bilancio di operazioni e altri fatti aziendali dello stesso tipo. Causa dell’Armonizzazione contabile Processo di globalizzazione dei mercati finanziari e dei movimenti di capitali e conseguente necessità di predisposizione di bilanci comparabili nel tempo e nello spazio attraverso regole chiare, il più possibile uniformi e condivise da tutti gli operatori Vantaggi: Innalzamento dell’efficienza complessiva del sistema economico integrato e dell’efficacia delle scelte di allocazione delle risorse economiche scarse a causa della maggiore interpretabilità dei dati e dei minori oneri a ciò correlati Svantaggi: Adozione di un modello contabile talvolta difforme dalle prassi consolidate presenti in un determinato paese e necessità di transizione dal vecchio al nuovo modello di riferimento
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La via europea alla armonizzazione contabile internazionale
Primo tentativo di armonizzazione contabile da parte UE Direttiva 78/660/CEE (IV Direttiva): adozione di una disciplina uniforme dei bilanci delle società di capitali aventi sede negli stati membri Pro Fissazione di principi di redazione uniformi (prudenza, continuità, competenza e costanza di applicazione dei criteri di valutazione) Contro Eccessiva presenza di opzioni nella rappresentazione dei valori e nei criteri di valutazione con scelta definitiva lasciata ai singoli legislatori nazionali quale risultato dello scontro fra le differenti visioni in tema di disciplina giuridica del bilancio Risultato La IV Direttiva CEE ha portato ad una armonizzazione contabile “per paese” ma non ad una armonizzazione contabile a livello pan-europeo a causa della diversità nelle singole legislazioni nazionali di recepimento
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Il processo di cambiamento della UE in tema di informativa societaria
Le linee guida del processo di cambiamento sono state due Adozione di principi contabili riconosciuti a livello internazionale per le società quotate su mercati regolamentati Revisione delle Direttive IV e VII in senso coerente alla 1 per permettere un processo di convergenza delle regole di redazione dei bilanci fra imprese quotate e non quotate: Direttiva 65/2001/CE per regolamentare la rilevazione, la valutazione e la rappresentazione in bilancio degli strumenti finanziari; Direttiva 51/2003/CE per favorire il processo di convergenza fra il contenuto delle direttive e i più recenti sviluppi della teoria contabile internazionale
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Le modifiche alla IV e VII Direttiva CEE in sintesi
introduzione in ambito UE della possibilità di adottare il fair value nel trattamento di bilancio degli strumenti finanziari con riferimento alle imprese industriali, alle banche e alle altre istituzioni finanziarie 2. Direttiva 51/2003 estensione del criterio di valutazione al fair value ad attività diverse dagli strumenti finanziari (es. immobilizzazioni materiali ed immateriali); migliore esplicitazione nell’ambito delle Direttive Europee del principio della prevalenza della sostanza sulla forma; inclusione nei conti annuali di ulteriori documenti contabili (nuovi schemi di S.P. e di C.E., rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni del patrimonio netto); - eliminazione della clausola di esclusione dal consolidato di una impresa per l’eterogeneità dell’attività svolta rispetto al resto del gruppo.
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La scelta del modello da adottare per i bilanci delle imprese UE quotate
Nella scelta dei principi contabili da adottare per le società quotate l’UE aveva di fronte diverse opzioni: Procedere alla redazione di un nuovo corpus di principi contabili europei: scartata per il troppo tempo necessario a raggiungere un’intesa fra gli stati membri in merito al loro contenuto Adottare i principi contabili americani US GAAP: scartata per la specificità di tali principi al contesto americano Utilizzare, previa verifica della loro compatibilità con le finalità delle direttive europee IV e VII, i principi contabili internazionali elaborati dallo IASB (International Accounting Standards Board): prescelta in considerazione delle natura e caratteristiche di tali principi (in quanto elaborati in un contesto internazionale)
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Il procedimento di adozione dei principi IAS – Il regolamento CE 1606/2002
Data di pubblicazione sulla GUCE (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea): 11 settembre 2002, (entrata in vigore: 14 settembre 2002). Contenuti Art. 4: obbligatorietà dell’utilizzo dei principi IAS a partire dal 1° gennaio 2005, per redigere i bilanci consolidati delle società quotate nella UE Art. 3 e 6: applicazione dei principi IAS subordinata ad un positivo processo di omologazione da parte della Commissione europea e dei suoi organi consultivi (ARC – Accounting Regulatory Committee ed EFRAG - European Financial Reporting Advisory Group) Art. 5: possibilità di estensione, lasciata agli Stati membri in via obbligatoria o facoltativa, della facoltà di applicazione dei principi IAS, anche ai bilanci di esercizio delle società quotate e ai bilanci consolidati e di esercizio delle altre società Art. 9: previsione della possibilità, lasciata agli Stati membri, di posticipare l’obbligo di applicazione dei principi IAS al 1° gennaio 2007 per le società emittenti titoli di debito quotati e nel caso di applicazione di principi contabili riconosciuti internazionalmente (US GAAP) prima della pubblicazione del regolamento.
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Lo stato di avanzamento della procedura di adozione
: Pubblicazione sulla GUCE del Regolamento CE 1725/2002 Omologazione di 32 dei 34 principi contabili IAS (acronimo di International Accounting Standards) e delle relative interpretazioni SIC (acronimo di Standing Interpretation Comittee) esistenti al : Pubblicazione sulla GUCE dei principi contabili adottati in sede UE oggetto di revisione o di nuova introduzione rispetto a quelli approvati con il regolamento CE 1725/2003 Traduzione dei principi IASB adottati in tutte le lingue ufficiali della Comunità in base a quanto indicato nell’art. 3, comma 4 del regolamento CE n. 1606/2002 immediata applicabilità in ambito comunitario dei principi adottati a partire dal 1° gennaio 2005 in sede di redazione: dei bilanci consolidati di società quotate nella UE dei bilanci di esercizio di società quotate e non, nonchè dei bilanci consolidati delle società non quotate per cui i singoli stati membri hanno previsto l’estensione dell’obbligo di redazione secondo i principi IAS-IFRS
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Organismi europei coinvolti nella procedura di endorsement
Previsione di organismi a due livelli: EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group): Organismo tecnico di emanazione privata espressione delle associazioni europee di preparatori, utilizzatori, organismi di vigilanza, standard setters, professionisti. Compiti: Moral Suasion nei confronti dello IASB al fine di esercitare fin dalle bozze di principio contabile un’azione di coordinamento fra esigenze comunitarie in tema di armonizzazione contabile e impostazione IASB Consulenza all’UE in tema di revisione delle Direttive contabili ARC (Acconting Regulatory Committee): Organismo politico-regolamentare di emanazione comunitaria Approvazione dei principi contabili IAS-IFRS da adottare in ambito comunitario in virtù della procedura di cui al regolamento 1606/2002
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La situazione italiana
Il D. Lgs. 394/2003 ha recepito la Direttiva 65/2001/CE introducendo nel codice civile l’art bis e il comma 6-bis dell’art (scelta minimale rispetto al disposto della Direttiva), in vigore dall’ , mentre è in corso di recepimento la Direttiva 51/2003/CE La Legge Comunitaria per il 2003 (L. n. 306/2003) ed il correlato decreto di applicazione (D.Lgs. 38/2005) hanno esteso l’ambito di applicazione del Regolamento CE 1606/2002 ai soggetti e per i documenti di bilancio indicati nella tabella sottostante (obbligo dal 2005 per il consolidato e dal 2006 per il bilancio di esercizio, con facoltà di applicazione dall’anno precedente): Fra gli enti finanziari non sono incluse le imprese di cui all’art. 113 del T.U.L.B. con riferimento alle imprese finanziarie captive cioè non operanti nei confronti del pubblico, ma solo all’interno del gruppo.
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L’evoluzione storica dello IASB
Si costituisce l’AISG (Accountants International Study Group) espressione della necessità di creare degli standard contabili comuni tra Canada, UK e USA 1973 Australia, Canada, Francia, UK/Irlanda, Germania, Giappone, Messico, Olanda e USA siglano l’accordo costitutivo dello IASC (International Accounting Standards Committee) Elaborazione e pubblicazione degli IAS 1-41 da parte di tre successivi comitati e delle correlate interpretazioni da parte dello Standing Interpretation Committee 2000 Ristrutturazione e nuovo statuto IASC 2001 Trasformazione dello IASC in Fondazione e assunzione delle sue funzioni da parte dello IASB.
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La struttura dello IASB
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Composizione dei membri della IASC Foundation
Trustees: membri della IASC Foundation inizialmente nominati dal Comitato di nomina (nominating Committee) e successivamente sostituiti con i criteri sotto elencati Appartenenza geografica: 6 membri provenienti dal Nord America, 6 dall’Europa, 4 dall’estremo oriente e 3 da una qualsiasi area geografica in modo da mantenere un certo equilibrio nella provenienza geografica Estrazione professionale: 5 membri di nomina IFAC (International Federation od Accountants) di cui due devono essere soci di società di revisione a caratura internazionale 1 ciascuno dalle organizzazioni internazionali di preparatori di bilanci (Es. International Association of Financial Executives Institutes), di utilizzatori di bilanci (The International Council of Investment Associations) e dal mondo accademico (The International Association of Accounting Education and Research) - i restanti 11 sono eletti con criteri più generali tali da compenetrare le competenze tecniche degli altri membri con quelle derivanti da esperienze espressive di rilevante tutela dell’interesse pubblico (Cfr. statuto IASC Foundation, articoli 4-10)
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Composizione dello IASB
IASB: 14 membri nominati dai Trustees di cui 2 part-time non selezionati per appartenenza geografica e in carica per un termine massimo di 5 anni Estrazione professionale: criterio incrociato Primo criterio 5 membri devono essere scelti fra i revisori 3 membri fra coloro che redigono i bilanci 3 membri fra gli utilizzatori dei bilanci 1 membro come espressione del mondo accademico Secondo criterio 7 membri devono avere collegamenti con gli standard setter nazionali ma non possono farne parte Requisiti per la nomina quali membri dello IASB (fissate dallo statuto) Competenza professionale in campo bilancistico Abilità di analisi delle problematiche Abilità comunicativa Ponderazione di giudizio Consapevolezza delle caratteristiche di contesto dell’informativa finanziaria predisposizione per il lavoro di squadra Integrità morale ed imparzialità Impegno a perseguire l’interesse pubblico nell’ambito della mission dello IASC Foundation
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Composizione IFRIC e SAC
IFRIC (International Financial Reporting Interpretation Committee): composto da 12 membri con diritto di voto nominati dai Trustees ed in carica per 3 anni e da eventuali altri membri senza diritto di voto in qualità di osservatori Funzione: Emissione delle interpretazioni relative all’applicazione dei principi IAS-IFRS con riferimento a questioni controverse o prive di esemplificazioni pratiche nell’ambito dei suddetti principi, previa approvazione dello IASB (anche per le bozze di interpretazioni) SAC (Standard Advisory Council): Organo consultivo con membri nominati dai Trustees composto da 30 o più membri (attualmente 49) di estrazione personale o associazionistica interessati alle problematiche poste dai principi contabili internazionali Fornire consulenza allo IASB sui temi da affrontare e sulle relative priorità 2. Comunicare allo IASB il punto di vista individuale o delle organizzazioni di appartenenza in merito ai più rilevanti progetti in corso di elaborazione
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Gli obiettivi dello IASB
Sono indicati nella Prefazione ai principi contabili internazionali (§ 6): Sviluppare un unico insieme di principi contabili mondiali che siano comprensibili, applicabili, di elevata qualità e tali da consentire agli utilizzatori delle informazioni contenute nei bilanci redatti in base ai principi di prendere corrette decisioni economiche b. Promuovere l’uso e la rigorosa applicazione dei principi medesimi c. Favorire, attraverso una intensa collaborazione con gli organismi nazionali preposti alla fissazione dei principi contabili nazionali, una sempre maggiore convergenza dei principi contabili nazionali ed internazionali verso soluzioni di elevata qualità
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L’attività dello IASB I principi IAS sono il prodotto dell’attività dello IASC e sono stati recepiti dallo IASB in sede di sua costituzione I principi IFRS (International Financial Reporting Standards) costituiscono la nuova denominazione dei principi contabili internazionali prodotti dallo IASB Ogni futura pubblicazione, quindi, verrà denominata IFRS, salvo si tratti della revisione limitata di un principio IAS preesistente. Nel giugno del 2003 lo IASB ha approvato il suo primo IFRS denominato IFRS 1 (acronimo di International Financial reporting Standards) – First Time Adoption of IFRSs Nel dicembre del 2003 lo IASB ha modificato alcuni dei principi contabili omologati dal Regolamento CE 1725/2003, nell’ambito del processo di improvement teso a ridurre le alternative di valutazione presenti nei singoli principi. Successivamente sono stati rivisti alcuni IASs (n. 22, n. 36, n. 38 e lo stralcio dello IAS 39 sul cd. Macro-hedging) ed approvati ulteriori IFRSs (dal n. 2 al n. 5)
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I principi IAS-IFRS applicabili dal 1° gennaio 2005 (secondo IASB)
Quadro concettuale (Framework) IAS 1 : Presentazione del bilancio IAS 2 : Rimanenze IAS 7 : Rendiconto finanziario IAS 8 : Politiche contabili, cambiamenti di stime contabili ed errori IAS 10 : Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio IAS 11 : Commesse a lungo termine IAS 12 : Imposte sul reddito IAS 14 : Informativa di settore IAS 16 : Immobili, impianti e macchinari IAS 17 : Leasing IAS 18 : Ricavi IAS 19 : Benefici per i dipendenti IAS 20 : Contabilizzazione dei contributi pubblici IAS 21 : Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere IAS 23 : Oneri finanziari IAS 24 : Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate IAS 26 : Fondi di previdenza IAS 27 : Bilancio consolidato e e bilancio separato IAS 28 : Partecipazioni in imprese collegate IAS 29 : Informazioni contabili in economie iperinflazionate IAS 30 : Informazioni richieste nel bilancio di banche ed istituti finanziari (abolito dal ) IAS 31 : Informazioni contabili sulle partecipazioni in joint ventures IAS 32 : Strumenti finanziari: rappresentazione in bilancio IAS 33 : Utile per azione IAS 34 : Bilanci intermedi IAS 36 : Riduzione durevole di valore delle attività IAS 37 : Accantonamenti, passività e attività potenziali IAS 38 : Attività immateriali IAS 39 : strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione IAS 40 : Investimenti immobiliari IAS 41 : Agricoltura IFRS 1 : prima applicazione degli IFRS IFRS 2 : pagamenti basati su azioni IFRS 3 : Operazioni di concentrazione aziendale IFRS 4 : Contratti di assicurazione IFRS 5 : Attività destinate ad essere cedute o cessate IFRS 6 : Costi di ricerca e valutazione di risorse minerarie IFRS 7 : Strumenti finanziari: informativa
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Caratteristiche generali dei principi IAS-IFRS
Ambito di applicazione: bilanci di esercizio e consolidati destinati a pubblicazione (general purpose financial statements) prevalentemente di imprese for profit Contenuto: Definizione delle modalità di rilevazione (recognition), di valutazione (measurement), di rappresentazione (presentation), di predisposizione delle informazioni (disclosure) e di eliminazione delle voci (derecognition) dai bilanci suddetti con riferimento ad operazioni e ad altri fatti aziendali rilevanti Riduzione al minimo di opzioni alternative di contabilizzazione con indicazione, in tali casi, dell’opzione preferita (denominata benchmark treatment) e di quella comunque permessa (denominata allowed alternative treatment) Minimo comune denominatore dei singoli principi: riferimento al documento framework Data di applicazione: Ogni principio stabilisce la data di applicazione e le modalità di transizione dal vecchio al nuovo trattamento contabile in caso di revisione dei principi
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