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TSUNAMI L’apocalisse del sud-est asiatico
A. S. R. D.
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Cos’è Lo tsunami è una serie di onde oceaniche. Queste onde arrivano a percorrere migliaia di kilometri per poi schiantarsi sulla prima costa che si trova sul loro devastante cammino. La forza dello tsunami viene determinata dalla profondità marina e dalla grandezza dell’oceano; l’onda anomala quando incontra i fondali più bassi, invece di avere un energia verticale come in precedenza, si tramuta in energia orizzontale, che gli permette di abbattersi con forza maggiore.
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Come nasce ? Uno Tsunami si verifica in presenza di uno smottamento o un terremoto nella crosta terrestre sotto l’oceano e si propaga con lo stesso sistema di un sasso gettato nell’acqua, (il sasso cade e attorno si formano delle piccole onde) però nello tsunami è come se il sasso arrivasse dal basso. Le onde dello tsunami sono diverse da quelle causate dal vento, perché esse arrivano fin sotto i 150 metri di profondità.
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Cosa ha cambiato nel mondo?
L’Everest si è alzato di pochi centimetri; La Placca Indiana si è mossa di una ventina di metri; La crosta terrestre si è inclinata di gradi; La Terra ha vibrato per 4-5 giorni; La velocità di rotazione del pianeta è cambiata di poco; Il giorno si accorciato di tre microsecondi; Il Polo Nord si è spostato di una decina di centimetri; La Terra si è di poco arrotondata. Tutti questi cambiamenti sono irreversibili.
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Quali sono stati gli effetti
Lo tsunami del 26 dicembre 2004, colpendo ben 12 paesi, ha provocato morti, molti orfani e ha peggiorato, le già instabili economie e condizioni di vita delle popolazioni del sud-est asiatico. I paesi più colpiti sono stati : Tailandia, Sri Lanka, Indonesia. Molte abitazioni e strutture sono state distrutte ed è stato seriamente compromesso il nascente turismo di quelle zone. In conseguenza dei molti decessi, le zone colpite sono state per lungo tempo ad alto rischio di epidemie e tuttora sono carenti di cibo, acqua potabile, medicine, ospedali, scuole ecc.
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In passato e in futuro In passato lo tsunami più violento del Pacifico è stato quello del Maggio 1960 che è stato generato da un terremoto. Infatti l ‘Oceano Pacifico è molto soggetto a onde assassine, ad esempio le Hawaii sono state colpite spesso. C’è stato uno tsunami anche a Lisbona che è stato causato da un terremoto nell’epicentro dell’ Oceano Atlantico. Ci sono stati anche altri tsunami: 4 volte in Giappone, 2 volte in Nuova Guinea , una volta in Portogallo , ecc… Pag. 37 A lisbona, nel pacifico (Hawaii) in Alaska in Giappone Previsioni per il futuro (pag. 37)
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Come prevederlo Avere una buona rete mondiale di rilevamento sismico.
Utilizzare rilevatori galleggianti (boe) che si trovino sull’ipotizzato percorso dell’ onda provocata dal sisma. Effettuare simulazioni al computer in tempo reale e rapido. Avere una rete di comunicazione e allarme efficiente e attendibile tra i governi e modi di comunicare con le popolazioni più rapidi. Informare le popolazioni sulle coste più a rischio, su cosa fare e cosa aspettarsi in caso di terremoto .
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Cosa fare in caso di : Per salvarsi quando l’acqua si alza, bisogna riuscire a salire sopra l’onda, oppure andare verso una altura. In caso di terremoto, conviene sempre allontanarsi dalle coste o dai fiumi prima che possa eventualmente formarsi lo tsunami. Può aiutare aggrapparsi ad alberi, muri, o strutture solide.
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Non tutti i mali vengono per nuocere
Lo tsunami non ha fatto solo danni, ha anche riportato alla luce alcuni resti archeologici, tra cui un leone di granito. Questa inondazione ha fatto anche avverare una leggenda: secondo la leggenda la città sarebbe stata così splendida che gli dei, ingelositi, la avrebbero sommersa con un inondazione.
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UN MURO D’ACQUA
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