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Il Medioevo: il declino di Roma

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Presentazione sul tema: "Il Medioevo: il declino di Roma"— Transcript della presentazione:

1 Il Medioevo: il declino di Roma
Comenius FLOW (For the Love Of Water) Liceo T. Mamiani Roma, Regina delle Acque L’Acqua e il Potere ROMA REGINA AQUARUM La civiltà Romana è strettamente legata all’elemento acqua: dalla fondazione di Roma sulle sponde di un fiume alla realizzazione di imponenti opere pubbliche, sintesi tra tecnica e arte, natura e artificio, la storia della città si intreccia costantemente con il controllo e la gestione della risorsa idrica. Sin dalle origini, la civiltà Romana privilegia l’utilità e la funzionalità e favorisce la realizzazione di grandi opere pubbliche. I Romani furono i primi a costruire un efficiente sistema idrico che alimentava sia le strutture pubbliche che quelle private, con percorsi aerei o sotterranei. Roma Imperiale Il primo centro urbano Gli acquedotti La città contava più di un milione di abitanti; imponenti le opere pubbliche: fori, basiliche, strade, ponti, acquedotti, templi, circhi, teatri, un anfiteatro, archi di trionfo, terme. Attraverso gli acquedotti, i Romani facevano affluire in città l’acqua captata da sorgenti distanti decine di km. La condotta doveva mantenere una pendenza costante: per superare i dislivelli era sostenuta da arcate. L’origine della città è legata alla presenza del fiume: nell’ottavo secolo a.C. una tribù di pastori si stabilì presso le rive del Tevere. Il primo centro urbano era situato in corrispondenza dell’Isola Tiberina, guado naturale dalla posizione strategica; la città trasse vantaggio dalla sua posizione, fulcro delle rotte commerciali tra l’Etruria e la Magna Grecia, l’entroterra e il Mar Tirreno. Durante il periodo di massimo sviluppo Roma divenne una metropoli cosmopolita e il cuore di un potentissimo Impero, il centro del mondo allora conosciuto. Il genio romano ha lasciato straordinarie strutture in ogni regione conquistata, seguendo l’esempio dell’Urbe. Il controllo e l’uso dell’acqua divennero parte della cultura latina. I Romani, brillanti ingegneri, migliorarono le tecnologie e costruirono ovunque straordinarie opere pubbliche: strade, ponti e acquedotti. Parco degli Acquedotti, Roma L’ Isola Tiberina Gli acquedotti a Roma erano undici: fornivano acqua ai Palazzi Imperiali sul colle Palatino e, mediante fontane pubbliche, anche alle zone popolari della città. Realizzarono infrastrutture anche nelle province dell’Impero: ad esempio il Pont du Gard nel sud della Francia. Solo nel XX sec. nelle grandi città occidentali è stato possibile erogare una quantità d’acqua superiore a quella di cui poteva disporre un cittadino romano! Unica isola del fiume, ebbe un ruolo fondamentale nella storia di Roma. Dato che la sua forma ricorda quella di una nave, i romani la adornarono in tal modo. La Cloaca Maxima L’urbanizzazione dell’area per le attività pubbliche avvenne dopo la bonifica delle aree paludose. Questo progetto venne promosso dal re Tarquinio il Superbo (VI° sec a.C.) tramite la costruzione di un grande collettore di raccolta delle acque: la “Cloaca Maxima”. Percorso dei sistemi idrici Le fontane Il sistema fognario venne in seguito ampliato e usato per convogliare le acque nere della città: è ancora in funzione oggi. Le terme Le terme erano grandi complessi di bagni pubblici dedicati anche allo svago e alla cura del corpo. Alimentate dagli acquedotti, avevano vasche con acqua a diversa temperatura: costituivano un’esperienza di benessere e di relax. Le classi più elevate trascorrevano diverse ore alla settimana nei bagni pubblici: essi rivestivano un’importante funzione sociale. A quel tempo l’acqua corrente era un lusso che solo i più ricchi potevano permettersi. Questo comunque non fu mai un problema per i Romani, poiché le numerose fontane portavano acqua alla popolazione. I ponti La costruzione dei ponti per i Romani era un’attività sacra, affidata a un magistrato detto “Pontifex”. Venne adottata la tecnologia dell’arco, introdotta dagli Etruschi: la struttura ad arco consente di coprire grandi spazi e sostenere meglio i pesi utilizzando una minore quantità di materiale edilizio; gli elementi costruttivi venivano predisposti dagli operai con procedure standardizzate che consentivano un veloce assemblaggio delle arcate in serie. I Romani inventarono un nuovo materiale da costruzione, il calcestruzzo: duttile ed econo- mico, consentì loro di realizzare velocemente grandi strutture. La “Meta Sudans” (palo sudante) era una delle più importanti e peculiari fontane che vennero costruite a Roma. Alta 18 metri, venne distrutta da un incendio nel I secolo a.C. Il Medioevo: il declino di Roma L’Impero Romano d’Occidente crollò nel V sec. a causa delle crisi interne e delle invasioni barbariche. Roma rimase comunque il centro spirituale della Cristianità e la sede del papato. Le infrastrutture smisero di funzionare. La distruzione degli acquedotti determinò lo spopolamento di intere aree della città. Molti imperatori costruirono opere monumentali per celebrare la loro grandezza. Le terme erano costruite con sfarzo, per sottolineare il messaggio ideologico dell’Imperatore diretto ai cittadini: la consapevolezza di vivere nell’ Impero più ricco e potente del mondo.

2 Il Rinascimento Renovatio Urbis
L’ IMMAGINE DELL’ ACQUA: LE FONTANE Fontana del Pantheon (XV-XVI sec.) Il rinnovamento nel pensiero, nella cultura, nelle arti e nelle scienze che dall’Italia si è irradiato nel mondo: l’inizio dell’Età Moderna. Secondo l’antica consuetudine, il punto di arrivo degli acquedotti era decorato da magnifiche fontane con sculture. Queste opere, chiamate “mostre”, divennero dei veri capolavori. L’acqua assunse un importante valore artistico, messa a disposizione del popolo divenne un modo per mostrare il potere e l’influenza del committente dell’opera, spesso un esponente di un’importante famiglia aristocratica. Roma Caput Mundi L’Urbe divenne il centro di un programma di rinnovamento urbano e culturale che diede alla Città Eterna nuovo splendore. L’azione della Chiesa ebbe un ruolo fondamentale nella rinascita della città: i Papi vollero riportare Roma al centro della scena politica internazionale, affermando il primato spirituale della città erede della grandezza dell’Impero. Le strutture idriche vennero ripristinate, le vecchie strade, insieme alle nuove, cominciarono ad essere utilizzate per l’afflusso di persone e risorse da tutto il mondo, rendendo la città nuovamente florida. Gran parte degli introiti della Chiesa fu utilizzata per ornare la città; la ricostruzione della Basilica di San Pietro divenne simbolo del rinnovamento artistico. Roma venne riedificata quale Caput Mundi. Realizzata nel 1575 Opera di Giacomo della Porta; statue di L. Sormani; obelisco di Ramesse II aggiunto nel 1711 Commissionata da Papa Gregorio XIII Sito: Piazza della Rotonda Collocata davanti al Pantheon, la Fontana venne costruita al centro dell’area del mercato Renovatio Urbis Fontana delle Api Il Barocco Fontana della Barcaccia Fontana del Tritone Il Seicento è il secolo del trionfo della Controriforma e dell’assolutismo del potere politico. La creatività degli artisti si espresse nello stile Barocco: le composizioni divennero sfarzose, drammatiche, dinamiche, con forti chiaroscuri e effetti scenografici, per stupire e suggestionare l’osservatore. Fontana di Trevi Nella pittura, nella scultura e nell’architettura, gli artisti provarono a esprimere i temi della fede con immagini emozionanti, forti e dirompenti; per rappresen- tare il potere dei committenti crearono opere monumentali e preziose, con dettagli elaborati. Realizzate nel 1642 Opere di G. L. Bernini Commissionate da Papa Urbano VIII Barberini Sito: Piazza Barberini La Fontana del Tritone, antistante il Palazzo Barberini, venne costruita per esaltare il prestigio della famiglia; fantasiosa invenzione ispirata a una figura mitologica: il Tritone soffia in una conchiglia per dominare il mare. La Fontana delle Api (simbolo del casato) serviva come cisterna (l’attuale installazione è una copia del 1915). Realizzata nel 1629 Opera di P. e G. L. Bernini Commissionata da Papa Urbano VIII Sito: Piazza di Spagna Ricorda il luogo in cui si era arenato un barcone trasportato da una piena del Tevere; la forma incassata consente di captare le acque dell’Acquedotto dell’Aqua Virgo, nonostante la bassa pressione. Fontana di Nettuno (o dei Calderai) Realizzata nel Opera di Niccolò Salvi .Commissionata da Papa Clemente XII Sito: prospetto laterale di Palazzo Poli. Il corteo di Oceano, pro-rompente dalla parete, sembra invadere la piazza, tra giochi d’acqua fra le rocce. Nella stessa ubicazione erano state realizzate due fontane in epoche precedenti (1453, 1640). La magnifica fontana è la più famosa di Roma, immortalata anche nel Cinema (La dolce vita) Il Risorgimento e la nascita dell’Italia Iniziata nel 1574; sculture realizzate nel 1873 Opera di Giacomo Della Porta; opere di G. Zappalà e A. Della Bitta Commissionata da Papa Gregorio XIII Sito: Piazza Navona, (già Stadio di Domiziano), lato nord Alimentata dall’ Aqua Virgo Roma oggi... Nel 1861 Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d’Italia, unificando il Paese sotto un’unica corona. Dieci anni dopo Roma venne proclamata Capitale del Regno. Dopo molti secoli, l’Italia è finalmente unita, grazie a personalità come Cavour e Garibaldi; nella Nazione si avvia una fase di rivoluzione economica e industriale, ma la modernizzazione coinvolge il Paese con modalità diverse. Nel processo di ampliamento e modificazioni urbanistiche dovute all’ade- guamento alle nuove funzioni di capitale, Roma divenne la prima città a dotarsi di un completo ed efficiente sistema idrico. Fontana dei Quattro Fiumi Oggi la città è separata dal suo fiume dai muraglioni costruiti a fine ‘800 per proteggere l’abitato dalle piene; il Tevere è navigabile solo in parte e risulta inquinato a causa delle attività urbane e agricole del territorio. Il Tevere è chiamato il “fiume biondo” per la particolare colorazione delle sue acque, dovuta all’alta concentrazione di argilla. Ancora oggi, in alcuni anni con forti precipitazioni autunnali, il Tevere esonda dai suoi argini provocando gravi dann. Fontana del Moro I nasoni Iniziata nel 1574 Opera di Giacomo della Porta e G.L. Bernini Commissionata da Papa Gregorio XII, poi da Innocenzo X Sito: Piazza Navona, lato sud Gemella della Fontana dei Calderai, alimentate entrambe dalla rete idrica, ripristinata, dell’ Aqua Virgo Realizzata nel 1651 Opera di G. L. Bernini Commissionata da Papa Innocenzo X Sito: Piazza Navona Sormontata dall’Obelisco Agonale, imitazione dell’epoca di Domiziano, ricomposto da Bernini e posto su una struttura cava Rappresenta il trionfo della Fede nel mondo: la rivelazione cristiana è l’apice della sapienza antica. La piena del Tevere del dicembre 2008 Fontanelle realizzate dal 1874 fino ad oggi (iniziativa di L.Pianciani, primo sindaco della Capitale) 2500 fontane oggi in città Liceo Classico Statale “Terenzio Mamiani”, Roma Prof.ssa A. Arcovito A. Pianetti, G. Loiudice, M. Mazuy, C. Malavasi , M. Furlan (V L)


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