Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Allevamento della Pecora da Latte
Prof. Paolo Polidori Università di Camerino
2
Produzione ed Utilizzazione del Latte Ovino in Italia (
Produzione ed Utilizzazione del Latte Ovino in Italia (.000 tonnellate) 1981 1996 2000 Produzione 312 600 674 Allattamento agnelli 30 60 Latte alimentare 2 1 Trasformazione casearia 280 539 613 Fonte: Dati ASSOLATTE, 2001
3
LATTE DA SOTTOPORRE A TRATTAMENTO TERMICO: < 1.500.000 germi/ml
Limiti di Legge del Contenuto in Germi nel Latte Ovino – D.P.R. 54/1997 LATTE DA SOTTOPORRE A TRATTAMENTO TERMICO: < germi/ml 2) LATTE DA CASEIFICARE CRUDO: < germi/ml Il contenuto è calcolato come media geometrica in un periodo di 2 mesi con almeno 2 prelievi al mese.
4
Cellule Somatiche del Latte Ovino
Il meccanismo fisiologico della secrezione lattea nella pecora è di tipo MEROCRINO. Questo meccanismo comporta la presenza di particelle citoplasmatiche nel latte, con conseguenti problemi di natura metodologica ed interpretativa sulla conta delle cellule somatiche. Un basso numero di cellule somatiche indica un buono stato sanitario della mammella e quindi buone caratteristiche del latte all’origine. Un aumento del numero di cellule somatiche rispetto ai valori abituali indica una possibile infezione intramammaria, non facile da svelare, soprattutto quando non sono coinvolti agenti patogeni. La determinazione di un valore limite è ancora controversa, non esistono norme di legge al riguardo.
5
Contenuto di Cellule Somatiche Latte Ovino
L’obiettivo degli allevatori è quello di stabilire una soglia unica per i piccoli ruminanti: cell/ml latte. La realtà è però diversa da regione a Regione (dati 2005): Sardegna: Lazio Toscana Sicilia Marche Basilicata Calabria Media geometrica nazionale: Tale valore medio indica la presenza di numerosi animali affetti da mastite sub-clinica, sostenuta prevalentemente da stafilococchi.
6
Caratteristiche chimiche e fisiche latte ovino (g/100 g)
Acqua 81-82 Grasso 6-7 Proteine 5-6 s-caseina 30% caseina 50% K caseina 9% Caseina 7% Lattosio 4-5 pH 6,5-6,8 Densità 1,03
7
Composizione del Grasso del Latte di Pecora
Acidi Grassi (%) Capra Pecora Vacca Corta Catena (C4 – C12 ) 19,7 20,2 13,0 Media Catena (C14 – C16 ) 39,2 42,2 43,9 Lunga Catena (C18 e +) 41,1 37,6 43,1
8
Latte Normalizzato Nella pecora da latte i valori riferiti al latte normalizzato sono: 6,5 % grasso 5,8% proteina
9
Normalizzazione Latte
Latte Normalizzato al 6,5% grasso: LN = L x (0,37 + 0,097xG) 1 kg LN(6,5) = kcal Latte Normalizzato al 6,5% grasso e 5,8% proteine: LN = L x (0,25 + 0,085xG + 0,035xSAT) 1 kg LN(6,5; 5,8) = kcal L = latte prodotto in kg; G = % grasso latte SAT = % sostanze azotate totali latte
10
Accrescimento agnello (g/d) 150 250 350 450
Stima della Produzione Giornaliera di Latte in Pecore Allattanti in base alla Crescita dell’Agnello Accrescimento agnello (g/d) 150 250 350 450 Produzione latte (kg/d) 1,0 1,4 1,8 2,3
11
Ingestione di Sostanza Secca e Peso Corporeo in alcune Razze Ovine
Razza Peso Kg Ingestione s.s. (kg/capo/d) Frisona 75 2,50 Delle Langhe 58,0 1,85 Massese 52,5 2,00 Comisana Sarda 42,5 1,55
12
Ingestione di S.S. e Produzione di Latte
Settimane lattazione Razza Ingestione g S.S./d Produzione latte (g/d) 3 Comisana 2670 2026 14 2149 693 7-9 Massese 2200 1068 16-18 2050 346 17-19 Sarda 2540 1100 21-23 2150 720
13
Digeribilità e Tempi di Ritenzione in Ruminanti Alimentati a Volontà con Fieno
Capre Pecore Giovenche Peso Vivo Kg 30 560 Ingestione S.S. (g/d) 700 650 8000 Digeribilità % S.S. 47 54 Tempi di Ritenzione Rumine (h) 28 35 Apparato digerente (h) 52 70 79
14
Ingestione e Attività Masticatoria in Vacche e Pecore
(kg S.S./d) 8,4 1,2 Tempo di ingestione (min/d) 110,7 56,0 Tempo di ruminazione 19,4 78,5 Tempo totale masticazione 130,1 134,5
15
Concentrazioni Proteiche (% P.G./S.S.) per Pecore in Lattazione
Latte prodotto (kg/d) Peso Pecora (kg) 30 40 50 60 70 1 17,7 16,5 15,6 14,5 14,0 2 19,1 18,1 17,2 16,4 15,7 3 18,6 17,6 17,0 4 18,0
16
Fabbisogni Mantenimento Pecora
UFL/d PDI (g/d) PG (g/d) 40 kg P.V. 0,53 36 80 60 kg P.V. 0,71 48 104 80 kg P.V. 0,88 60 122
17
Fabbisogni Lattazione Pecora
% Grasso latte UFL/L PDI (g/L) PG (g/L) 6,5 0,64 88 135 7,5 0,72 95 140 8,0 0,75 98 144
18
Fabbisogni Gravidanza Pecora (da sommare al mantenimento)
Peso agnello alla nascita 15-30 giorni pre- parto UFL/d PDI (g/d) PG (g/d) 4 0,17 40 62 6 0,27 60 88 8 0,36 78 114
19
Fabbisogni in Calcio e Fosforo
Mantenimento Calcio (g/d) Fosforo (g/d) Pecore 50 kg P.V. 3,5 2,5 Pecore 60 kg P.V. 4,0 3,0 Pecore 70 kg P.V. 4,5 Lattazione 9,5 3,8 10,5 5,7 11,0
20
Fabbisogni in Magnesio, Sodio e Potassio (pecora 60 kg P.V.)
Magnesio (g/d) Sodio (g/d) Potassio (g/d) Mantenimento 1,0 2,0 Fine gravidanza 1,5 3,0 Lattazione
21
Alimentazione e Riproduzione
L’alimentazione rappresenta uno dei più importanti fattori che influenzano tutti gli stadi riproduttivi della pecora, dalla comparsa della pubertà al numero degli agnelli prodotti nel corso dell’intera carriera. Un aspetto importante è che le esigenze nutritive, sia nel periodo della monta che nei primi tre mesi di gestazione, non sono elevate, contrariamente a quanto si verifica a fine gestazione e durante la lattazione, in particolare nella prima fase di quest’ultima, quando l’animale perde inevitabilmente peso.
22
Fase Iniziale Gestazione
La gestazione impegna l’animale per un periodo abbastanza lungo (5 mesi), con rischi di perdite che possono compromettere l’efficienza riproduttiva della pecora. La gran parte delle perdite si verificano nella prima fase della gravidanza, soprattutto nel primo mese, durante il quale avviene l’impianto permanente dell’embrione in utero.
23
Tasso di Ovulazione Tra i fattori che influenzano l’efficienza riproduttiva, il tasso di ovulazione è considerato una delle più importanti cause di variazione della sopravvivenza embrionale: esiste infatti una relazione tra numero di corpi lutei e probabilità di sopravvivenza embrionale, che si riduce dell’8% circa per ogni embrione aggiuntivo che arriva in utero.
24
Probabilità di Sopravvivenza Embrionale in relazione al Tasso di Ovulazione
N° corpi lutei % sopravvivenza 2 0,82 3 0,74 4 0,65 5 0,55 6 0,45
25
Livelli Energetici Razione
Nelle prime 3 settimane di gestazione, sia la carenza di energia (livello nutritivo inferiore al 50% del mantenimento) che il suo eccesso (livello nutritivo pari al 200% del mantenimento) sono in grado di provocare perdite embrionali. Sono molto importanti gli effetti negativi della sovralimentazione, anche di breve durata, piuttosto che quelli della iponutrizione, soprattutto se questa non si protrae per lungo tempo. Gli eccessi alimentari riducono la sopravvivenza degli embrioni, sia per l’effetto negativo che le elevate concentrazioni di glucosio esercitano sul loro sviluppo, sia per azione indiretta dovuta alla riduzione della concentrazione ematica di progesterone.
26
Pecore in Monta Per ottenere un buon risultato riproduttivo nelle pecore al pascolo è importante fare ricorso all’impiego di un indicatore del loro stato nutrizionale, il BCS. BCS inferiori a 2,5 possono comportare una riduzione della fertilità, una minore prolificità e concentrazione dei parti. Si devono raggiungere livelli di BCS pari a 3,0-3,5 nel periodo di introduzione degli arieti nel gregge e non scendere al di sotto di 2,5 nei primi mesi di gestazione.
27
Body Condition Score Pecore
Oscilla in una scala di valori compresi tra 1 e 5, viene valutato attraverso la palpazione a livello della 13a vertebra lombare. Sono possibili le assegnazioni dei mezzi punti, nelle situazioni in cui non si riesce a stabilire con certezza un valore specifico.
28
Valori di BCS nella Pecora
Punteggio Spigolosità vertebra Spessore muscolo 1 Prominente e acuta Sottile 2 Prominente ma liscia Tendente al piatto 3 Tangibile ma arrotondata Pieno e rotondo 4 Tangibile con pressione Pieno e con sottile strato di grasso 5 Tangibile con forte pressione Non rilevabile causa spessore grasso
29
Punto di Repere BCS in Pecore
30
Esempi Punteggi BCS in Pecore
Punti 1 Punti 2
31
Esempi Punteggi BCS in Pecore
Punti 3 Punti 4
32
Esempi Punteggi BCS in Pecore
Punti 5
33
EFFETTI DEL PASCOLO SULLA QUALITA’ DELLA CARNE
Diversi Autori riportano un incremento del totale dei PUFA n-3 e dei metaboliti dell’acido linolenico nelle carni di animali allevati al pascolo rispetto a quelli che ricevono mangimi concentrati. Anche il rapporto n-6/n-3 è influenzato dal pascolo, e se gli animali non sono grassi, tale rapporto risulta essere molto vicino ai valori nutrizionali raccomandati.
34
Concentrazione di Acido linolenico in carni di
agnelli allevati al pascolo o in stalla (C18:3 ω -3) 6 5 P < 0.001 4 g/100 g esteri metilici 3 2 1 Mangime concentrato Sulla
35
Rapporto fra gli acidi grassi della serie -6 e quelli della serie
-3 -6 / -3 8 6 P < 0.001 4 2 Mangime Concentrato Sulla
36
Fabbisogni Vitamina A e -carotene (kg di P.V./d)
Vitamina A (U.I.) -carotene (mg) Mantenimento e crescita 33 60 Gravidanza 66 120 Lattazione 50 90
37
Integrazioni Alimentari in Vitamina E
(mg/kg concentrato) Agnelli 50-100 Pecore 25-50
38
Fabbisogni Idrici Litri/kg di S.S. 2,0 2,0-2,5 3,0-4,5 4,0-4,5 3,0-3,5
Ovini in accrescimento o all’ingrasso 2,0 Pecore in mantenimento o a inizio gestazione 2,0-2,5 Pecore a fine gestazione 3,0-4,5 Pecore in lattazione 1° mese 4,0-4,5 Pecore in lattazione mesi successivi 3,0-3,5
39
Grazie dell’attenzione
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.