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Corso di laurea in INFORMATICA

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Presentazione sul tema: "Corso di laurea in INFORMATICA"— Transcript della presentazione:

1 Corso di laurea in INFORMATICA
RETI di CALCOLATORI A.A. 2003/2004 Tecnologie di reti: reti geografiche Alberto Polzonetti

2 Comunicazione a breve distanza
La comunicazione dati fra due calcolatori comporta la trasmissione di bit attraverso un canale fisico che può essere percorso da corrente elettrica, onde radio o luce. La prima di queste forme di energia, la corrente elettrica, può essere sfruttata per trasportare informazione digitale per brevi distanze. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

3 Comunicazione asincrona
UNA COMUNICAZIONE VIENE DETTA ASINCRONA QUANDO MITTENTE E DESTINATARIO NON HANNO BISOGNO DI COORDINARSI PRIMA CHE I DATI SIANO TRASMESSI, VALE A DIRE SE NON È NECESSARIA LA SINCRONIZZAZIONE FRA MITTENTE E DESTINATARIO. se la comunicazione è asincrona, l’intervallo di tempo fra due trasmissioni può essere arbitrariamente lungo e il destinatario deve essere pronto a ricevere dati in qualunque momento. l’asincronia risulta utile in dispositivi che — come la tastiera — prevedono l’interazione con un utente per l’immissione di dati, e che quindi rimangono inattivi in assenza di tale interazione. In senso più tecnico, un dispositivo di comunicazione viene detto asincrono se il segnale elettrico che il mittente invia non contiene informazioni che consentano al destinatario di determinare l’inizio e la fine dei singoli bit. Sarà invece il dispositivo ricevente a dover accettare e interpretare il segnale trasmesso. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

4 Necessità di uno standard
per quanto tempo è necessario mantenere la tensione a un certo valore per trasmettere un bit? Il dispositivo trasmittente deve certo attendere un tempo sufficiente per consentire al ricevente la rilevazione del voltaggio, ma un’attesa più lunga del necessario costituirebbe uno spreco. qual è la massima frequenza alla quale il dispositivo trasmittente può cambiare il livello di tensione? Come si può essere sicuri del fatto che i dispositivi trasmittenti di una certa marca funzionino correttamente con i dispositivi riceventi di un’altra marca? Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

5 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
STANDARD RS-232 specifica i dettagli dei collegamenti fisici (per esempio, la lunghezza del collegamento non deve superare 40 m) ed elettrici (per esempio, il livello di tensione deve variare fra — 15 e + 15 volt). dal momento in cui il mittente comincia la trasmissione di un carattere, è obbligato a trasmettere tutti i bit che codificano quel carattere uno dopo l’altro, senza interporre ritardi. non lascia mai che la tensione sul filo sia nulla: in assenza di dati da trasmettere il voltaggio deve essere negativo, come se si stesse trasmettendo un bit pari a 1. richiede inoltre che il mittente trasmetta un bit aggiuntivo pari a 0, noto come bit di inizio (start bit), prima di trasmettere i bit relativi a un carattere. stabilisce che il mittente deve lasciare la linea libera almeno per il tempo necessario a trasmettere un bit: è come se a ciascun carattere fosse accodato un bit fantasma di valore 1. bit di fine (stop bit). il metodo più diffuso per trasferire caratteri su conduttore in rame tra un computer e un dispositivo periferico come un modem, una tastiera o un terminale. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

6 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
FULL-DUPLEX Come si vede, il filo di terra collega direttamente la messa a terra di un dispositivo a quella dell’altro, mentre gli altri due fili sono incrociati: il filo collegato al piedino di trasmissione di un dispositivo è connesso al piedino di ricezione dell’altro. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

7 Comunicazione a lunga distanza (trasmissione analogica)
La corrente elettrica non è in grado di coprire distanze arbitrarie viaggiando su un filo di rame perché la sua intensità diminuisce lungo il percorso Una delle proprietà più interessanti dei segnali fisici è che un segnale oscillante è in grado di propagarsi per distanze maggiori rispetto ad altri segnali. Invece di trasmettere una corrente elettrica che varia soltanto quando il valore di un bit cambia, i sistemi di comunicazione a lunga distanza trasmettono un segnale oscillante di forma solitamente sinusoidale denominato portante (carrier). Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

8 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Modulazione Per trasmettere i dati, il mittente modifica leggermente la portante. L’insieme di tali modifiche è detto modulazione. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

9 Modulazione per messaggi digitali
Nel caso AM l’ampiezza della portante passa da un livello basso (stato off) ad un livello alto predeterminato (stato on).Questo tipo di modulazione è chiamata sistema Amplitude-Shift-Keyed (ASK). Un limite è la sua sensibilità agli effetti del rumore Nel caso della codifica a variazione di frequenza (FSK), la portante assume due frequenze costanti predeterminate a seconda del fatto che debba essere inviato un valore logico 1 o 0. La codifica FSK non subisce i problemi di rumore di ASK ma il suo fattore limitante è l’ampiezza di banda fisica della portante. Nella codifica PSK, cambia la fase della portante. La codifica PSK non è sensibile ai degradi introdotti dal rumore che affliggono ASK né ha i limiti di ampiezza di banda di FSK. Questo significa che un ricevitore può rilevare anche piccole variazioni nel segnale. Pertanto invece di utilizzare variazioni di due sole fasi (ognuna delle quali rappresenta 1 bit), si possono prevedere variazioni di quattro o otto fasi Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

10 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Modulazione di fase Il vantaggio principale della modulazione di fase risiede nella possibilità di codificare più di un bit per ogni cambiamento di stato QPSK e 8-PSK 16-QAM In altre parole, se il mittente usa 3 bit per determinare un cambiamento di fase, il destinatario può estrarre 3 bit di informazione semplicemente rilevando l’entità del cambiamento di fase. Poiché ogni cambiamento di fase codifica 3 bit, il massimo numero di bit che possono essere trasmessi in un secondo è 2B log2 23 ovvero 2xBx3, dove B è il numero di cambiamenti del segnale al secondo. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

11 Modulazione Demodulazione
Poiché la maggior parte delle reti di calcolatori è full duplex si rende necessaria la presenza di un modulatore e di un demodulatore a ogni capo della rete (MODEM) I modem possono essere utilizzati anche con altri mezzi come trasmissioni RF, fibre ottiche e tradizionali linee telefoniche. Una coppia di modem a frequenze radio (RF, Radio Frequencv) è in grado di trasmettere informazioni per mezzo di un segnale radio e una coppia di modem ottici (optical modem) può trasmettere lungo fibre di vetro per mezzo della luce. Si tratta di dispositivi che fanno uso di tecnologie completamente differenti rispetto ai modem usati nelle linee seriali dedicate, ma i principi fondamentali rimangono invariati: il mittente utilizza un modem per trasformare i dati in un segnale modulato e il destinatario estrae i dati dal segnale modulato per mezzo di un modem. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

12 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Multiplexing In ogni tipo di rete, indipendentemente dal fatto che sia una rete locale, metropolitana o geografica, la capacità o ampiezza di banda disponibile nel mezzo di trasmissione è in genere molto superiore a quella degli utenti connessi. Pertanto sono stati sviluppati vari schemi per consentire la condivisione fra più utenti di un mezzo di trasmissione di grande capacità. Questa tecnica è chiamata multiplexing. Le tre forme generali di multiplexing sono il multiplexing a divisione delle frequenze, a divisione del tempo e a divisione della lunghezza d’onda. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

13 Multiplazione a divisione di frequenza
FDM l’ampiezza di banda B di una linea viene suddivisa in N slot di frequenza, ognuno dei quali ha un’ampiezza di banda Bi, dove i = 1, 2,... , N. La frequenza centrale di ogni slot è rappresentata da fi. Per impedire interferenze con i canali adiacenti, gli slot sono normalmente separati da bande di guardia che sono porzioni inutilizzate dello spettro in modo che B sia maggiore della somma dei Bi. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

14 Multiplazione a divisione di tempo
TDM Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

15 Collegamenti digitali a lunga distanza
I segnali analogici incontrano grandi difficoltà al crescere della distanza Convertitore Analogico  Digitale Accetta in ingresso un segnale analogico, lo campiona periodicamente e computa un numero che rappresenta il livello di tensione del segnale al momento del campionamento. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

16 Pulse Code Modulation (PCM) per la telefonia digitale
Voce umana frequenza massima 4000Hz Teorema del campionamento Per ricostruire un segnale bisogna campionarlo ad una frequenza doppia della massima Frequenza di campionamento 8000 Hz: cioè un campione ogni 125 sec. Richiede una velocità di 8000 x 8 = 64 Kbps Valori del campionamento sono gli interi compresi tra 0 e 255 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

17 Comunicazione SINCRONA
Una rete sincrona, è un sistema che trasferisce dati a un ritmo prefissato. la rete non rallenta al diminuire del traffico e che i dati giungono a destinazione allo stesso ritmo con il quale sono stati trasmessi. La comunicazione sincrona si basa quindi su uno schema di temporizzazione coordinato tra due periferiche per trasmettere i dati in blocchi. Per iniziare la sincronizzazione e verificarne periodicamente la correttezza vengono utilizzati caratteri speciali. Poiché i bit vengono inviati e ricevuti nell’ambito di un processo temporizzato e controllato, non sono necessari i bit di start e di stop come la comunicazione asincrona. Panoramica comunicazione asincrona Panoramica comunicazione sincrona Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

18 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Linee digitali Le linee digitali affittate dalle società telefoniche sono gli elementi fondamentali delle reti di calcolatori molto estese; ogni linea collega due punti specificati e il suo costo dipende dalla capacità e dalla distanza. Per poter usare una linea digitale in affitto occorre seguire le regole del sistema telefonico, compresi gli standard relativi alla digitalizzazione della voce E pertanto necessario un dispositivo che raccordi linea telefonica digitale e calcolatore. Si tratta della Unità di Servizio per i Dati e della Unità di Servizio per il Canale (DSU/CSU, Data Service Unit/Channel Service Unit) Il modulo CSU del dispositivo si occupa della terminazione della linea e dell’attività diagnostica. Il modulo DSU si occupa dei dati, traducendo il formato digitale telefonico in un formato adatto ai calcolatori Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

19 STANDARD TELEFONICI: gerarchia
Local loop Trunk Centrale di commutazione Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

20 CIRCUITO LOCALE DELL’ABBONATO (LOCAL LOOP): servizio ISDN
Servizio ISDN (Integrated Service Digital Network) – Rete digitale per i servizi integrati Usa il doppino telefonico Tre canali digitali (2B+D) I canali B operano a 64Kbps Il canale D (di controllo) opera a 16 Kbps Accesso Base ISDN (BRA) 2 canali B a 64 Kbit/s + 1 canale D a 16 Kbit/s, per una capacità totale di 144 Kbit/s Accesso primario (PRA - Primary Rate Access) 30 canali B a 64Kbit/s + 1 canale D a 64 Kbit/s , per una capacità totale di 1984 Kbit/s Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

21 Linea Digitale dell’abbonato: xDSL
ADSL Collegamento digitale che usa il doppino telefonico in maniera asimettrica 6 Mbps verso l’utente, 640 Kbps verso la rete La tecnologia adattiva usata consente di non avere comunque velocità predeterminate Famiglia DSL (SDSL , HDSL) Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

22 Canali (trunk) basati su TDM
n Ogni servizio vede la propria sottobanda come un canale sincrono a velocità fissa n I router e i bridge li vedono come dei CDN n La parte di banda non utilizzata da un servizio ad un dato momento va persa e non viene riutilizzata da altri servizi Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

23 Standard telefonici : valori
8000 campionamenti da 8 bit al secondo  un canale 64 Kbps T1  24 canali E1  30 canali Costose apparecchiature di conversione ai confini di stati Difficoltà di inserire ed estrarre un canale tributario Carrier Caratteristiche Velocità T1 1.544 Mbps T2 4 canali T1 6.312 Mbps T3 6 canali T2 Mbps T4 7 canali T3 Mbps E1 2.048 Mbps E2 4 canali E1 8.848 Mbps E3 4 canali E2 Mbps E4 4 canali E3 Mbps E5 4 canali E4 Mbps Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

24 PDH e SDH (Plesiocrona e Sincrona)
Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

25 Servizi ed Organizzazione
basata su circuiti virtuali (preferita quando il servizio offerto a livello Transport è di tipo connection-oriented) basata su datagram (preferita quando il servizio offerto a livello Transport è di tipo connectionless) Servizi Connection-oriented dove si deve : Stabilire una connessione Scambiare informazioni per mezzo della connessione Rilasciare la connessione Connectionless dove di deve : Inviare il messaggio Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

26 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Circuiti virtuali Per ciascuna connessione di livello Network, la communication subnet stabilisce un circuito virtuale, ossia un cammino fisico tra sorgente e destinazione Ogni switch mantiene una propria tabella: per ciascun circuito virtuale sono memorizzati gli switch adiacenti nelle due direzioni Ogni pacchetto contiene un identificatore per il circuito virtuale a cui appartiene, e viene instradato consultando la tabella Tutti i pacchetti dello stesso circuito virtuale seguono lo stesso percorso fisico (attraversano gli stessi switch della communication subnet) Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

27 Organizzazione Datagram
In una organizzazione basata su datagram, ogni switch possiede una tabella che elenca i collegamenti utilizzabili per arrivare a qualunque altro switch nella communication subnet In ciascun pacchetto deve essere riportato l’indirizzo dell’host destinazione, e da tale indirizzo deve essere possibile ricavare l’indirizzo dello switch ad esso più vicino Ciascun pacchetto viaggia indipendentemente dagli altri (anche quando il livello Network offre un servizio connection-oriented) Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

28 Circuiti virtuali e datagram a confronto
Caratteristiche Reti basate su datagrammi Reti basate su circuito virtuale Creazione circuito Non richiesto Richiesto Indirizzamento Ogni pacchetto contiene gli indirizzi sorgente e destinazione completi Ogni pacchetto contiene un numero di circuito (VC) Informazioni di stato La sottorete non conserva informazioni di stato Ogni circuito virtuale richiede spazio di tabella nella sottorete Instradamento Ogni pacchetto è instradato indipendentemente Percorso scelto alla creazione del circuito: tutti i pacchetti seguono questo circuito Effetti guasti nei router Nessuno a parte i pacchetti persi durante il guasto Tutti i circuiti virtuali che passano attraverso il router guasto vengono terminati Controllo di congestione Complesso Semplice se può essere allocato spazio sufficiente in anticipo per ogni circuito virtuale Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

29 Lo switching (la commutazione)
Le LAN usano topologie tutte basate sul broadcasting Queste topologie non sono ammissibili sulle reti estese dove è necessario che una frame sia ricevuta solo dal destinatario Soluzione Topologia a maglia di nodi interconnessi (switch) Hardware e software capaci di collegare tra loro più dispositivi connessi fisicamente allo switch ma non tra loro Una wan è costituita da molti commutatori ai quali si collegano i singoli calcolatori e ne è l’elemento costitutivo fondamentale L’inserimento di nuovi commutatori garantisce l’estendibilità Il commutatore trasferisce interi pacchetti da una tratta all’altra Il collegamento tra commutatori avviene ad alta velocità Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

30 Instradamento e routing: terminologia e reti reali
System (oppure Node, Host, ecc.): generico dispositivo che contiene al suo interno almeno i livelli fisico, data link e network End System (ES oppure End Node, Data Terminal Equipment, ecc): nodo “edge”, che agisce come mittente e destinatario finale dei dati Intermediate System (IS oppure Router, ecc.): nodo “core”, che fornisce il transito ai pacchetti tra la sorgente e la destinazione; solitamente non genera dati e non è il destinatario finale dei dati (tranne nel caso di dati di gestione della rete) Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

31 Commutazione di circuito (circuit switching)
Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

32 Commutazione di pacchetto (packet switching)
Approccio datagram Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

33 Commutazione di pacchetto (packet switching)
Approccio basato sul circuito virtuale Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

34 Tipi di connessione virtuale
PVC (circuito virtuale permanente) : connessione logica fissa tra due host adatto a chi si connettersi frequentemente e per lunghi periodi di tempo con un corrispondente fisso accordo tra cliente e società che i commutatori tengano sempre nelle tabelle delle entrate per una destinazione particolare anche quando non c’è traffico n SVC (circuito virtuale commutato) : n connessione logica temporanea tra due host n adatta chi deve comunicare con diversi corrispondenti n tempo necessari per la configurazione Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

35 Approccio Datagram: Tecnica store and forward
I computer in località 1 generano simultaneamente un pacchetto destinato alla località 3 I canali I/O del commutatore 1 copiano i pacchetti in memoria ed informano la cpu Questa esamina la destinazione di ciascun pacchetto Se il canale verso 3 è libero il pacchetto viene inoltrato, altrimenti viene posto nella coda associata all’unità che gestisce la trasmissione in quel canale. Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

36 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
INDIRIZZI Ciascun indirizzo è costituito da due parti INDIRIZZO GERARCHICO La prima identifica il commutatore La seconda un calcolatore ad essa collegato Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

37 INSTRADAMENTO (ROUTING)
I commutatori dispongono soltanto delle informazioni necessarie a individuare un luogo adiacente dove trasferire il pacchetto (next-hop forwarding) Tabella switch 2 Tabella di routing Indipendenza dal mittente I salti non dipendono dalla provenienza né dal percorso seguito Per l’instradamento un commutatore può limitarsi ad esaminare la prima parte dell’indirizzo Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

38 TABELLA DI INSTRADAMENTO (routing table)
Tutti i commutatori debbono mantenere una tabella di instradamento per Conoscere il primo salto da fare verso ogni possibile destinazione Portare un pacchetto a destinazione lungo il percorso più breve Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

39 Instradamento d’ufficio (default routing)
Per eliminare le duplicazioni si usa un elemento della tabella detto default route Ce ne può essere al massimo uno per tabella Se il meccanismo di instradamento non trova un elemento specifico allora usa quello default Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

40 Costruzione delle tabelle
Costruzione statica At boot time Semplice Non impone ritardi alla comunicazione Non flessibile Costruzione dinamica Aggiornamento automatico attraverso un programma Richiede protocolli addizionali La topologia della rete può dinamicamente cambiare Possono essere addizionati commutatori Alcuni collegamenti possono interrompersi Il costo di alcuni collegamenti può modificarsi Aggiornamento dinamico Distribuzione di informazioni relative alla topologia della rete trasferite tra i nodi Ciascun nodo ricalcola periodicamente il cammino minimo e il next hop Aggiornamento continuo della routing table Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

41 Calcolo del cammino minimo
Rappresentazione della rete come un grafo Algoritmo di Dijkstra Si associa a ciascun arco un peso Lunghezza del cammino = somma dei pesi degli archi che lo costituiscono Il cammino minimo non è necessariamente identico a quello costituito dal minimo numero di archi Costruzione della routing table Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

42 Aggiornamento dinamico: Distance – vector method
L’informazione topologica è costituita da : La tabella di routing Vettore che contiene la distanza tra il commutatore e la destinazione specificata dalla tabella lungo il cammino indicato dal salto successivo Periodicamente il commutatore “broadcast” la propria informazione topologica Gli altri commutatori aggiornano la propria tabella esaminando ogni elemento del vettore ed aggiornandola se le informazioni fornitegli gli permettono di determinare un cammino più breve Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

43 Aggiornamento dinamico: Link-status method
I commutatori trasmettono periodicamente informazioni sullo stato dei collegamenti in cui sono implicati (link-state information) Ciascun commutatore riaggiorna la propria routing table Aggiornando la topologia del proprio nodo Eseguendo l’algoritmo di Djikstra Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

44 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Confronto tra i metodi Vector-distance algorithm Semplice da implementare Può avere problemi di convergenza Used in RIP Link-state algorithm Molto più complesso I commutatori eseguono calcoli indipendenti; cioè li possono effettuare in parallelo Used in OSPF Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

45 Livelli tecnologici ed evoluzione della commutazione
Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

46 Lo standard a commutazione di pacchetto X.25
Rete a circuito virtuale obsoleta Recupero di errori ad ogni salto Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

47 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Frame Relay A commutazione di pacchetto con approccio a circuito virtuale (evoluzione X.25) Può usare sia PVC che SVC Standard per interfacciare apparecchiature di rete locale (router, bridge, gateway) a reti per trasmissione di dati; Privo di recupero di errori e quindi rete con tassi di trasmissione abbastanza elevati Permette di richiedere la banda necessaria (CIR, Committed Information Rate) Il CIR è un impegno da parte della rete frame relay a dedicare al VC uno specifico tasso di trasmissione determinato dal CIR Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

48 ATM: caratteristiche generali
Commutazione di pacchetto (celle) di lunghezza fissa (53 byte) con l’uso di circuiti virtuali (canali) Le celle di lunghezza fissa facilitano la commuttazione ad alta velocità Mezzi trasmissivi veloci (purchè con basso tasso di errore) tipicamente >= 150 Mb/s Bassi ritardi idoneo per dati, voce e immagini video Tecnica di trasferimento adatta a realizzare LAN e WAN Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

49 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
IP su ATM Ciascuna interfaccia del router ha un indirizzo IP ed un indirizzo ATM (indirizzo di LAN) Il router di ingresso Esamina l’indirizzo di destinazione e determina l’indirizzo IP del router di uscita Determina attraverso una tabella l’indirizzo ATM del router di uscita Passa il datagramma allo strato di collegamento per il trasporto Lo strato determina il VCI che porta all’indirizzo di destinazione e segmenta il datagramma in celle di lunghezza fissa Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

50 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Bibliografia Tanenbaum – Computer Networks 4° ed diffusa Tanenbaum – Reti di Computer Comer – Internet e Reti di Calcolatori Capitoli 4,5 11 e 12 Comer – Internetworking con TCP/IP Lezione 4 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

51 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
RS232 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

52 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
QPSK 8-PSK Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

53 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
16-QAM Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

54 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
SISTEMA TELEFONICO Local loop Trunk Switching Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

55 ISDN: Integrated Service Digital Network
Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche

56 Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche
Rete Frame Relay Lezione 4 (03/04) Tecnologie di rete: reti geografiche


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