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Progetto pluridisciplinare
Archeologia in rete Progetto pluridisciplinare a.s
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Gli Etruschi. Storia e civiltà
Maria Giulia Poggi Gli Etruschi. Storia e civiltà Rasenna Progetto pluridisciplinare “Archeologia in rete” a.s – 09
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Geografia dell’Italia antica
Il nome e la nozione di Italia sono relativamente recenti. Non se ne ha consapevolezza nel mondo antico prima che Roma le desse consistenza e forma. L’Italia sarà per noi, che ci troviamo a parlare di un popolo che si collocò in un’area geografica precisa della penisola prima della conquista di Roma, la regione naturale a sud della linea del displuvio delle Alpi, delimi= tata dalle coste bagnate dal mar Mediterraneo. Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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2. Origine ed estensione del nome
HESPERIA ENOTRIA AUSONIA ITALIA Il nome più antico per designare la penisola fu quello di Hesperia, che sopravvisse nell’uso poetico insieme ad Enotria e Ausonia (derivanti da nomi di popoli del gruppo italo – siculo. Italia non può che giungere dal nome di Italoi dato dai coloni greci ad una tribù della stessa stirpe latino sicula stanziata all’estremità meridionale dell’odierna Calabria. Incerta, invece, è l’origine di questo nome, forse da Vitaloi (popoli che adoravano il vitello) o dal mito re Italo di stirpe enotrica. Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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3. Il territorio dell’Italia
Zona padana Territorio fertile e adatto all’agricoltura, difficili e infruttuosi rapporti col mare, con comunicazioni facili con l’Italia centrale e l’Europa Versante Adriatico centrale Poco propizio all’attività marinara e allo sfruttamento agricolo. Versante tirrenico Favorito dal clima, destinato a diventare la plaga più civile dell’Italia Altopiani e pianure meridionali Territorio adatto all’agricoltura estensiva e alla pastorizia Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Area di diffusione degli Etruschi
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Potenza e civiltà etrusca
SOMMARIO Geografia etrusca: identità di un popolo La parabola storica Il sistema politico federale La società. Uomini e donne. Il culto L’alfabeto e la lingua degli Etruschi . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo La fascia costiera che si estende tra la foce del Tevere e il Promontorio di Piombino, fu la regione nella quale svilupparono la loro attività i primi nuclei di popolazione etrusca intorno all’VIII secolo a.C. Intorno al 700 Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia erano già piccole e fiorenti città, attive nel traffico marittimo; all’interno Veio e Bisenzio smistavano le merci commerciate per mare verso l’entroterra. Più a nord Populonia, Volterra, Montescudaio, Quercianella e l’Isola d’Elba avevano iniziato lo sfruttamento delle miniere dell’isola e della catena metallifera toscana. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Da dove giunsero gli Etruschi? Quali sono le loro origini? . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Degli Etruschi si sa ancora ben poco ed i testi sui quali oggi si basa la storia di questa civiltà risalgono all'antichità greca e romana. Erodoto il grande storico greco offre una ricostruzione sulle origini, ma gli Etruscologi e gli archeologi tendono oggi a limitare fortemente la sola interpretazione di Erodoto; una teoria la sua, diffusissima fra tutti gli scrittori classici. Il suo racconto sembra risentire troppo dei miti e delle favole, che nell'antichità tendevano a far dipendere l'origine e la nascita degli Etruschi, questo popolo occidentale, da una migrazione venuta dall'Oriente, dalla Lidia, a seguito di una grave carestia in epoca mitica, e cioè poco dopo la guerra di Troia, guidata da un grande condottiero: Tirreno. Dionigi Alicarnasso discutendo la tesi di Erodoto formulò un'altra ipotesi: quella dell'origine autoctona degli Etruschi; mentre Livio, in un discusso passo, ha accreditato una terza teoria, di una provenienza settentrionale di questo popolo, di cui i Reti e altre popolazioni alpine sarebbero le antiche spoglie. Avevano ragione in parte tutti e tre anche se le loro tre teorie sono errate. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Le migrazioni dei popoli indoeuropei Dal III al I millennio a. C.
Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Erodoto, Storie, I, 94, 3-7: l'origine lidia degli Etruschi [Testo tratto dall'edizione a cura H.B. Rosén, Herodoti Historiae. Vol. I Libros I-IV continens, Leipzig 1987] Traduzione: Al tempo di Atys, figlio del re Mane, ci fu in tutta la Lidia una tremenda carestia e i Lidi per qualche tempo continuavano a vivere sopportandola, ma poi, poiché non cessava cercarono rimedi e chi ne inventava uno, chi un altro. Allora furono inventati i giochi dei dadi e degli astragali e della palla e ogni altra specie di giochi, tranne quello degli scacchi; l'invenzione di questo infatti i Lidi non se la attribuiscono. (4) E, inventatili, agivano contro la fame nel modo seguente: un giorno giocavano per tutta la giornata, in modo da non cercar cibo, e l'altro mangiavano cessando i giochi. In tal modo trascorsero 18 anni. (5) Ma poiché la carestia non diminuiva, anzi infuriava ancor di più, il re, divisi in due gruppi tutti i Lidi, ne sorteggiò uno per rimanere, l'altro per emigrare dal paese e quello dei gruppi cui toccava di restare lì si mise a capo lui stesso come re, all'altro che se ne andava pose a capo suo figlio, che aveva nome Tirreno. (6) Quelli di loro che ebbero in sorte di partire dal paese scesero a Smirne e costruirono navi e, posti su di esse tutti gli oggetti che erano loro utili, si misero in mare alla ricerca di mezzi di sostentamento e di terra, finché, oltrepassati molti popoli, giunsero al paese degli Umbri, ove costruirono città e abitano tuttora. (7) Ma in luogo di Lidi mutarono il nome, prendendolo da quello del figlio del re che li guidava, e si chiamarono Tirreni. [Traduzione di A. Izzo d'Accinni in F. Cassola - A. Izzo d'Accinni - D. Fausti, Erodoto. Storie, I, Milano 1984] . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I, 30, 1-2: l'origine autoctona degli Etruschi [Testo tratto dall'edizione a cura di V. Fromentin, Denys d'Halicarnasse. Antiquités romaines. Tome I. Introduction générale et Livre I, Paris 1998] Traduzione: Proprio in base a questo criterio [scil. il criterio di affinità linguistica] io sono convinto della diversità etnica esistente tra Tirreni e Pelasgi e non penso neppure che i Tirreni siano coloni dei Lidi: non presentano infatti lo stesso linguaggio, né si può dire che, pur non essendo più di lingua affine, conservino almeno qualche ricordo della madrepatria. Non venerano neppure le stesse divinità dei Lidi, né osservano leggi e costumanze simili, sono anzi questi gli aspetti per i quali i Tirreni differiscono maggiormente dai Lidi che non dai Pelasgi. (2) Sono forse più vicini alla verità quelli che sostengono che i Tirreni non sono emigrati da nessun luogo, ma sono invece un popolo indigeno, poiché in ogni sua manifestazione presenta molti caratteri di arcaicità; sia per linguaggio che per modo di vivere non lo si ritrova affine ad alcun altro popolo. [Traduzione di F. Cantarelli in F. Cantarelli (a cura di), Dionisio di Alicarnasso. Storia di Roma arcaica (Le antichità romane), Milano 1984] . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Tesi recente (a) Oggi i recenti e continui progressi della ricerca archeologica, hanno portato gli studiosi a poter concludere che tra le tesi dell'origine orientale e dell'origine autoctona degli Etruschi non c'è un vero e proprio contrasto; ci si va sempre di più orientando in una risoluzione più equilibrata del problema. Si deve cioé concludere che se elementi orientali sono giunti sulle coste tirreniche, questi (poco importanti numericamente - forse qualche migliaio) non hanno modificato in modo sensibile e profondo gli insediamenti della civiltà delle popolazioni preesistenti. Infatti, le basi della civiltà villavoviana trovano nella civiltà etrusca uno sviluppo di certe sue caratteristiche essenziali: ma non viene superata né tanto meno distrutta dagli Etruschi, bensì in una forma, spesso non manifestata (gli etruschi erano altezzosi) da entrambe le due civiltà, sviluppata ed ampliata. Così sviluppata e ampliata la autoctona che sarà questa a influenzare l'altra. (Da notare che nessun popolo che dominò in seguito la penisola, riuscì mai a far cambiare il linguaggio in nessuna contrada - quindi la tesi di un ceppo autoctono che da' un contributo allo sviluppo della nuova civiltà è abbastanza verosimile). . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Tesi recente (b) Il problema che non era stato risolto fino a pochi anni fa, era invece la lenta comparsa ( a.C.) e la successiva improvvisa scomparsa (1300 a.C.) dei palafitticoli; prima nei laghi alpini, poi nella Pianura Padana. Una civiltà questa che si pensava fosse giunta dal centro Europa. Invece oggi sappiamo che era scesa dalle Porte di Ferro (confine Jugoslavia-Bulgaria-Romania), anche questa proveniente dall'Oriente da dove era partita risalendo il Danubio; ma emigrata dalla Tracia mille anni prima, e in alcune zone, anche duemila anni prima che emigrassero i Tirreni dalla Lidia e approdassero in Toscana. Questo popolo (noto anche come cultura detta dei "Campi di urne") prima occupò le Valli Alpine e Prealpine, poi scese nella pianura Padana, in Emilia; infine intorno al a.C. in Umbria e nel Lazio. Nell'area dove Romolo farà sorgere Roma nel 753, alla base del Palatino, sono state rinvenute inumazioni con il sistema della pratica incineratoria (sconosciuta ai latini dei Colli Albani) databili 1100 a. C. - E anche più antiche, del a.C. - che fanno pensare che i palafitticoli (questo popolo silenzioso e fantasma, ma con una grande cultura alle spalle) vi si erano già spinti quattro-cinque secoli prima. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca. Geografia di un popolo Tesi recente © Dai dati linguistici e dalla documentazione archeologica si ricava un'organica e logica sequenza di fenomeni culturali, in cui é difficile, se non impossibile, fissare dei paletti, delle pause, alle quali attribuire il valore di un salto qualitativo storico proprio di una sola migrazione orientale (Teoria di Erodoto). E sulla base dei dati storici-culturali, linguistici e archeologici sono da respingere sia quella autoctona (teoria di Dionigi di Alicarnasso) sia quella di origine settentrionale (teoria di Livio). Più semplicemente quella Etrusca, va intesa come una migrazione avvenuta da diverse direzioni e in tempi diversi, ma sempre con un'unica origine orientale, trace-anatolica. I palafitticoli del Nord, come a Costanza o a Ledro (TN) ecc., 1000 anni prima, avevano con se' moltissimi oggetti della cultura Tracia-Micenea, e altrettanto portarono con sé quelli sbarcati poi in Toscana, ma portandosi dietro la cultura Elladica e Micenea di mille anni dopo, già assorbita ed in parte evolutasi in quella Pre-Ellenica. ( a. C.) Che i Tirreni-Etruschi provenissero dal mar Egeo non ci sono più dubbi. La scoperta a Lemno di una iscrizione in lingua pre-greca (arcaica- Fenicia 1 - origine a. C.) ha messo in luce, strettissime e indubbie affinità, fra quella lingua e quella tirrenica-etrusca. E l'isola di Lemno (Lesbo) era abitata da un popolo originario della..... Tracia. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
L’identità etrusca Le fonti sugli Etruschi . Carro, 550 a.C. Metropolitan Museum, N.Y. Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Etruschi. Storia e civiltà
Regio VII (7 a.C.) Etruria Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Il tempo Neolitico Età del bronzo Età del ferro Maria Giulia Poggi
a.C. circa Comparsa dell’Homo sapiens in Italia 2300 a.C. Prime tecnologie del bronzo 1200 – 1150 a.C. Cultura villanoviana Fine VI sec. a.C. Evoluzione arist. città stato etrusche 295 a.C. Vittoria dei Romani sugli Etruschi a Sentino Neolitico Età del bronzo Età del ferro VII – V millennio a.C. Arrivo dell’agricoltura in Italia II millennio a.C. Cultura delle terremare IX – VIII sec. a.C. Formazione civiltà etrusca 474 a. C Battaglia di Cuma fra Etruschi e Greci Storia in sintesi 616 – – Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà Tarquinio Prisco Servio Tullio Tarquinio il Sup
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Area di diffusione degli Etruschi
Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Espansione di Etruschi, Greci e Fenicio – punici nel Mediterraneo
Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
Il sistema politico federale Il frazionamento politico dell’Etruria non deve fare pensare che sia rimasta permanentemente esclusa dalla prassi politica degli Etruschi qualsiasi attività di portata collettiva. Cercarono di riunire insieme forze e risorse di più città per uno scopo di interesse comune . LE LEGHE Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
Il sistema politico federale . LE LEGHE Non durarono a lungo Non se ne conoscono esempi prima del IV sec. a.C. La più importante ha il suo centro al Fanum Voltumnae, presso Volsini e comprende dodici città Ha carattere eminentemente sacrale e soltanto in alcuni periodi si trasformò in organismo politico (ad es. durante la guerra contro i Sanniti) L’organo più importante era il Concilio presieduto dal Sommo sacerdote Non limitava l’autonomia delle singole città aderenti Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
Le città degli Etruschi. Le città erano situate di norma su alture scoscese vicino a corsi d’acqua, Tutte quelle costiere, a eccezione di Populonia, erano ad una certa distanza dal mare. Erano circondate da un fossato e da un terrapieno, che ne limita = vano e consacravano l’area (v. la linea del Pomerium secondo i Romani). . Vulci Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Immagine invernale degli scavi di Roselle
Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
Le città degli Etruschi Le casa, la cui forma ci è conservata dalle urne funerarie, fatte di legno, argilla e canne, ebbero l’aspetto di grandi capanne, a pianta ellittica o quadrangolare. Fuori dal recinto della città erano collocate le necropoli . Cerveteri, Necropoli Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Etruschi. Storia e civiltà
L’abitazione comune Approfondimento: la città di Marzabotto l’abitato dell’Accesa Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Potenza e civiltà etrusca
Le città degli Etruschi Le città etrusche, prima del 600 a.C. non hanno avuto vere e proprie cinte di mura o edifici pubblici di carattere monumentale. Abbondanti e varie le suppellettili, di bronzo o argilla. La decorazione è in genere geometrica. . Sfinge in avorio Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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5. Potenza e civiltà etrusca
Le città degli Etruschi Attività degli Etruschi Agricoltura Pastorizia Commercio Navigazione Sfruttamento miniere Lavorazione metalli . Cerveteri, Bucchero Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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Etruschi. Storia e civiltà
Nave etrusca recentemente scoperta a Pisa Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà
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