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PubblicatoPaola Lorusso Modificato 11 anni fa
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5 OTTOBRE 2013 SABATO - XXVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Antifona Ascoltiamo la voce del Signore: egli ci guida alla terra promessa. SALMO 66 Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. Esultino le genti e si rallegrino, perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Ascoltiamo la voce del Signore: egli ci guida alla terra promessa.
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Inno O re d'eterna gloria, che irradi sulla Chiesa i doni del tuo Spirito, assisti i tuoi fedeli. Illumina le menti, consola i nostri cuori rafforza i nostri passi sulla via della pace. E quando verrà il giorno del tuo avvento glorioso, accoglici, o Signore, nel regno dei beati. A te sia lode, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.
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1^ Antifona Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie: eterna è la tua misericordia SALMO 135, 1-9 (I) Inno Pasquale Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano). Lodate il Signore perché è buono: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio degli dèi: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Signore dei signori: * eterna è la sua misericordia. Egli solo ha compiuto meraviglie: * eterna è la sua misericordia. Ha creato i cieli con sapienza: * eterna è la sua misericordia. Ha stabilito la terra sulle acque: * eterna è la sua misericordia. Ha fatto i grandi luminari: * eterna è la sua misericordia. Il sole per regolare il giorno: * eterna è la sua misericordia; la luna e le stelle per regolare la notte: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie: eterna è la tua misericordia
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2^ Antifona Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo con mano potente e braccio disteso. SALMO 135, 10-15 (II) Inno Pasquale Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano). Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: * eterna è la sua misericordia. Da loro liberò Israele: * eterna è la sua misericordia; con mano potente e braccio teso: * eterna è la sua misericordia. Divise il mar Rosso in due parti: * eterna è la sua misericordia. In mezzo fece passare Israele: * eterna è la sua misericordia. Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo con mano potente e braccio disteso.
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3^ Antifona Lodate il Dio del cielo; egli ci ha liberati dai nostri nemici. SALMO 135, 15-26 (III) Guidò il suo popolo nel deserto: * eterna è la sua misericordia. Percosse grandi sovrani: * eterna è la sua misericordia; uccise re potenti: * eterna è la sua misericordia. Seon, re degli Amorrei: * eterna è la sua misericordia. Og, re di Basan: * eterna è la sua misericordia. Diede in eredità il loro paese: * eterna è la sua misericordia; in eredità a Israele suo servo: * eterna è la sua misericordia. Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: * eterna è la sua misericordia; ci ha liberati dai nostri nemici: * eterna è la sua misericordia. Egli dà il cibo ad ogni vivente: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio del cielo: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Lodate il Dio del cielo; egli ci ha liberati dai nostri nemici.
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Fratelli, ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma non ne avete avuta l'occasione. Non dico questo per bisogno, poiché ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alla mia tribolazione. Ben sapete proprio voi, Filippesi, che all'inizio della predicazione del vangelo, quando partii dalla Macedonia, nessuna Chiesa aprì con me un conto di dare o di avere, se non voi soli; ed anche a Tessalonica mi avete inviato per due volte il necessario. Non è però il vostro dono che io ricerco, ma il frutto che ridonda a vostro vantaggio. Adesso ho il necessario e anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodito, che sono un profumo di soave odore, un sacrificio accetto e gradito a Dio. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. Salutate ciascuno dei santi in Cristo Gesù. Vi salutano i fratelli che sono con me. Vi salutano tutti i santi, soprattutto quelli della casa di Cesare. La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito. Responsorio R. So essere povero e ricco; sono preparato alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. * Tutto posso in colui che mi dà la forza. V. Mi compiaccio nelle mie infermità, nelle angosce sofferte per Cristo. R. Tutto posso in colui che mi dà la forza. V. Additami, Signore, le tue vie, R. insegnami i tuoi sentieri. Prima Lettura: Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 4, 10-23 Generosità dei Filippesi verso Paolo
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«Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate» (2 Cor 5, 17). del resto ha chiamato nuova creazione l'inabitazione dello Spirito Santo che rende il cuore puro, senza colpa e libero da ogni malizia, cattiveria e vergogna. Quando un'anima si converte, odia il peccato, si dedica con tutto l'impegno al bene, accoglie in sé la grazia dello Spirito Santo e diviene un essere completamente nuovo. Si avvera allora la parola della Scrittura: «Togliete via il lievito vecchio per essere una pasta nuova» (1 Cor 5, 7) e anche questo detto: «Celebriamo la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi di sincerità e di verità» (1 Cor 5, 8). Queste affermazioni, dico, concordano con quanto è stato detto della nuova creazione. Il tentatore tende molti lacci alla nostra anima, e la natura umana è troppo debole per poter riportare vittoria su di lui. Per questo l'Apostolo ci raccomanda di armarci con le armi celesti: Rivestitevi con la corazza di giustizia e calzate i vostri piedi per annunziare il vangelo della pace, e cingete i vostri fianchi con la verità (cfr. Ef 6,14). Vedi quanti mezzi di salvezza l'Apostolo ti ha indicato, tutti tendenti ad un unico regno e ad un'unica meta. La vita diventa un sicuro cammino nella via dei comandamenti fino al traguardo finale stabilito da Dio. L'Apostolo dice ancora: «Corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo fisso lo sguardo su Gesù autore e perfezionatore della fede» (Eb 12, 1-2). Chi si dimostra superiore agli allettamenti del pellegrinaggio terreno senza farsi ammaliare dalla gloria mondana, sentirà il bisogno di far sacrificio di se stesso a Dio. Seconda Lettura: Dal libro «La vita cristiana» di san Gregorio di Nissa, vescovo (PG 46, 295- 298) Combatti la buona battaglia della fede
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Far sacrificio di se stesso a Dio significa non cercare mai la propria volontà, ma quella di Dio e seguirla come buona guida, e poi contentarsi di quanto è necessario per la propria vita. Ciò aiuterà ciascuno a compiere con maggior impegno e serenità i propri doveri per il bene suo e degli altri, come si conviene a un discepolo di Cristo. Questo infatti vuole il Signore quando dice: E chi di voi vuol essere il primo e il più grande, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti (cfr. Mc 9, 35). Chi accetta questo criterio deve servire gratuitamente, sottomettersi a tutti e dare le sue prestazioni come il debitore che restituisce un prestito ad alto tasso. Coloro poi che esercitano una autorità hanno un onere ancor maggiore degli altri. Il loro servizio è più impegnativo di quello dei sudditi. Devono dare l'esempio di saper servire umilmente gli altri, considerando i fratelli come un deposito loro affidato da Dio. Chi ha responsabilità su altri si comporti come un coscienzioso educatore che cura con sollecitudine i fanciulli affidatigli dai genitori. Se vi sarà tale rapporto di intesa e di affiatamento fra chi guida e chi ubbidisce, l'ubbidienza diverrà gioiosa e il comando piacevole. Sarete sicuri di essere sulla via perfetta. Se vi onererete a vicenda, condurrete in terra una vita felice da angeli. Responsorio R. Voi siete stati chiamati a libertà: questa non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, * ma con la carità siate a servizio gli uni degli altri. V. Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio, R. ma con la carità siate a servizio gli uni degli altri. Seconda Lettura: Dal libro «La vita cristiana» di san Gregorio di Nissa, vescovo (PG 46, 295- 298) Combatti la buona battaglia della fede
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Orazione O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
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