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BENZENE
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Benzene C6H6: il sogno di A. Kekulé (fu davvero un sogno ?)
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ENTALPIA DI IDROGENAZIONE
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H b a La completa delocalizzazione dei sei elettroni in un
unico orbitale contenente sei elettroni è rappresentato graficamente con un anello interno all’esagono nei cui vertici sono collocati i sei atomi di carbonio. H a b
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H Il benzene risuona fra le due forme limite.
Il passaggio dall’una forma all’altra si verifica per semplice spostamento di cariche elettriche. H
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Il benzene non può essere considerato come se fosse un
cicloesatriene a doppi legami coniugati. Se così fosse, si potrebbe calcolare con buona precisione l’energia scambiata durante il processo di riduzione a cicloesano (o di ossidazione a CO2 e acqua). Il calcolo invece dà un risultato che è di molto superiore al valore che si può sperimentalmente misurare. La differenza fra l’energia calcolata e quella misurata è dovuta alla particolare forma di risonanza che viene indicata con il termine di aromaticità.
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Orbitali molecolari ottenuti dalla “combinazione” dei 6 orbitali p non ibridi dei carboni benzenizi
OM di antilegame OM di legame
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Composti aromatici policiclici
benzene naftalene antracene fenantrene
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Nel benzene tutti gli atomi di carbonio hanno
ibridazione sp2 degli orbitali di valenza. I sei orbitali pz paralleli non ibridati di ciascuno dei sei atomi di carbonio contengono un elettrone H
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I 10 carboni del naftalene sono tutti ibridati sp2 e
ciascuno di essi contribuisce con 1 elettrone alla aromaticità dell’idrocarburo
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FULLERENI A dispetto del fatto che gli atomi di carbonio sono tutti ibridati sp2 i fullereni non si comportano come sostanze aromatiche. I cicli a 6 termini non sono molecole realmente planari, vi sono tensioni strutturali, dovute alla particolare geometria spaziale. I fullereni danno reazioni di addizione non di sostituzione elettrofila.
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ETEROCICLICI AROMATICI
piridina furano Benzene + Pirrolo indolo tiofene imidazolo pirrolo Pirimidina + Imidazolo purina
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e-p = 4n + 2 Regola di Huckel per prevedere il
comportamento aromatico di composti ciclici e-p = 4n + 2 n = serie dei numeri naturali (comprendendo lo 0) n e-p 2 6 10 14 .
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Esempi di composti non aromatici
ciclooctatetraene ciclobutadiene
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ANNULENI (strani composti)
Non aromatico pur obbedendo alla regola di Huckel e stabilizzato da una certa energia di risonanza Non aromatico
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La tendenza a preservare l’aromaticità o a guadagnarla è una
caratteristica dei composti ciclici che permette di comprendere molte delle loro proprietà chimiche
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SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA
Il benzene ed in generale i composti aromatici danno reazioni di SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA
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Meccanismo generale di sostituzione elettrofila aromatica
addizione elettrofila eliminazione Carbocatione arilico stabilizzato per risonanza
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Il nucleofilo si comporta da base
Perché un composto aromatico da reazioni di sostituzione e non di addizione come negli alcheni ? Nu- addizione En. di risonanza 4 Kcal/mole sostituzione Il nucleofilo si comporta da base En. di risonanza 36 Kcal/mole
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Esempi di reazioni di sostituzione elettrofila aromatica
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Formazione della particella elettrofila
Nitrazione del benzene Meccanismo di nitrazione Formazione della particella elettrofila nitrobenzene
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Solfonazione del benzene
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Alogenazione del benzene
Acido di Lewis
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Alchilazione del benzene (reazione di Friedel-Crafts)
+ HCl
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Acilazione del benzene (reazione di Friedel-Crafts)
ione acilio + HCl
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Nel caso in cui il benzene è “sostituito”, qual è l’effetto del sostituente sulla reattività dell’anello aromatico? La reattività aumenta o diminuisce? La posizione occupata dal sostituente E2 è casuale?
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Effetti del sostituente
I principali effetti “elettronici” che un sostituente può esercitare sull’anello aromatico sono di due tipi: MESOMERICO (o di risonanza) – si esercita attraverso gli elettroni p e può essere rappresentato da strutture di risonanza. + m: quando il sostituente può trasferire elettroni p verso l’anello aromatico. - m: quando il sostituente può estrarre elettroni p dall’anello aromatico. INDUTTIVO – si esercita attraverso elettroni s ed è causato dalle caratteristiche relative di elettronegatività. + i: quando il sostituente può spingere elettroni s verso l’anello aromatico. - i : quando il sostituente può attrarre elettroni s dall’anello aromatico.
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Effetto mesomerico +m -m
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L’ossidrile fenolico esercita effetto elettron-attrattore
sull’anello ma, per l’effetto mesomerico, le posizioni meno impoverite di elettroni sono le posizioni orto e para.
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Il doppietto elettronico dell’azoto del gruppo amminico
è delocalizzato nell’anello. Ciò produce due effetti: 1. le ammine aromatiche sono meno basiche delle ammine alifatiche, 2. La densità elettronica è maggiore nelle posizioni 2, 4 e 6 dell’anello che nelle posizioni 3 e 5.
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L’effetto elettron-attrattore e l’effetto mesomerico
impoveriscono di elettroni sopratutto le posizioni 2,4 e 6 dell’anello aromatico.
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I gruppi alchilici legati al benzene aumentano la
disponibilità di cariche elettriche negative delocalizzate nell’anello aromatico
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Effetto induttivo + i - i
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